Genova, crolla parte di un ponte sull’A10

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their
00martedì 14 agosto 2018 13:50
crolla parte di un ponte sull’A10. Auto sotto le macerie: “Almeno venti vittime”

L’infrastruttura è piombata - giù per 100 metri - sulla sottostante via Fillak a Rivarolo. L’ipotesi è un cedimento strutturale. La circolazione ferroviaria è stata sospesa

www.lastampa.it/2018/08/14/italia/genova-crollo-sul-ponte-morandi-MioSGiRI8e0th4TBLAFPHL/pag...

Etrusco
00martedì 14 agosto 2018 19:06
[SM=x44465] Qualcosa mi fa pensare che questa tragedia, su un ponte vecchio di 51 anni, dove il carico di lavoro era notevolmente aumentato negli ultimi decenni, si poteva evitare. [SM=x44471]
pliskiss
00martedì 14 agosto 2018 22:07
Alle 10.00 mio fratello si stava recando per lavoro al San Martino di Genova e ha transitato sul ponte, per telefono mi ha detto " pensare che due ore dopo è crollato tutto non ci credo, a volte è destino e culo della vita"

Ha ceduto come altri ponti negli ultimi tempi, soltanto che questo si tratta di dimensioni più grandiose, troppi rattoppi e magari con materiale sbagliato e ora verrà tirato giù tutto, i morti sembrano essere 35 ma risultano 10 dispersi e tanti feriti gavi e 450 sfollati (case sotto)

In 7 giorni dopo Bologna abbiamo dimostrato di essere un paese da terzo mondo pieno di incompetenti e magari menefreghisti

Un ponte del genere è impossibile e non può crollare

tra Bologna e Genova un sacco di gente ferita e morta e danni incalcolabili

ITALIA VAFFANCULO!!!!!!!!!!!!!!!!!


rufusexc
00martedì 14 agosto 2018 22:16
Re:
Etrusco, 14/08/2018 19.06:

[SM=x44465] Qualcosa mi fa pensare che questa tragedia, su un ponte vecchio di 51 anni, dove il carico di lavoro era notevolmente aumentato negli ultimi decenni, si poteva evitare. [SM=x44471]



Il problema è che dipendiamo troppo sul trasporto su ruote. Esistono ponti più vecchi al mondo, ma resistono senza problemi, spesso perché gli vengono imposti limiti di peso ai veicoli in transito.
Indubbiamente, quando fu realizzato non pensavano a un traffico del mondo di oggi.
Ho sentito un'intervista al responsabile di Autostrade S.p.A. di Genova, che dice che ogni tre mesi venivano effettuati controlli.
Pensate a quanto può trasportare un TIR oggigiorno, non è il carico che poteva trasportare un camion dell'epoca (1967), anche le macchine pesano di più di quelle dell'epoca, senza contare la loro numerosità.
Per fare un esempio:
- Fiat Nuova 500 (1957-75) = 470/530 kg;
- Fiat Cinquecento (1991-98) = 735 kg;
- Fiat 500 (2007-) = 855/980 kg.
Per colpa degli Agnelli, si è data più importanza al trasporto privato rispetto al trasporto pubblico, oramai è quasi difficile trovare nuclei familiari con solo una macchina e, ci ritroviamo ad avere più dell'80% del traffico merci su ruote, invece su rotaia.
Ponti, viadotti e strade pensate 30-50 anni fa per un traffico di 1-2 milioni di tonnellate magari all'anno, ora si ritrovano con 4-5 volte quel traffico.
Però, non come hanno detto dei giornalisti e dei politici che queste cose capitano solo in Italia, è un problema che riguarda tutti i paesi. Negli USA non stanno messi meglio di noi.
E non è come hanno detto Di Maio e Toninelli che gli eventuali responsabili pagheranno.
In televisione stanno dando solo come probabile causa la mancata manutenzione, l'anzianità dell'opera, il maltempo, ma nessuno riporta il maggiore traffico su strada che negli ultimi 50 anni è aumentato in maniera vertiginosa.
Provate a viaggiare in autostrada o nelle strade statali di giorno feriale e provate a contare quanti TIR incontrate e, pensate invece se fossero utilizzati i treni merci, con anche meno inquinamento atmosferico.



Etrusco
00martedì 14 agosto 2018 23:35
Re:
pliskiss, 14/08/2018 22.07:

Alle 10.00 mio fratello si stava recando per lavoro al San Martino di Genova e ha transitato sul ponte, per telefono mi ha detto " pensare che due ore dopo è crollato tutto non ci credo, a volte è destino e culo della vita"






L'anno scorso ci passai anch'io su quel ponte, come tanti altri miei amici, parenti e conoscenti.... e una coppia di amici si sarebbe dovuta passare tra un paio di giorni in transito per le ferie... [SM=x44466]
Etrusco
00martedì 14 agosto 2018 23:40
Re: Re:
rufusexc, 14/08/2018 22.16:



Il problema è che dipendiamo troppo sul trasporto su ruote. Esistono ponti più vecchi al mondo, ma resistono senza problemi, spesso perché gli vengono imposti limiti di peso ai veicoli in transito.
Indubbiamente, quando fu realizzato non pensavano a un traffico del mondo di oggi.
Ho sentito un'intervista al responsabile di Autostrade S.p.A. di Genova, che dice che ogni tre mesi venivano effettuati controlli.
Pensate a quanto può trasportare un TIR oggigiorno, non è il carico che poteva trasportare un camion dell'epoca (1967), anche le macchine pesano di più di quelle dell'epoca, senza contare la loro numerosità.
Per fare un esempio:
- Fiat Nuova 500 (1957-75) = 470/530 kg;
- Fiat Cinquecento (1991-98) = 735 kg;
- Fiat 500 (2007-) = 855/980 kg.
Per colpa degli Agnelli, si è data più importanza al trasporto privato rispetto al trasporto pubblico, oramai è quasi difficile trovare nuclei familiari con solo una macchina e, ci ritroviamo ad avere più dell'80% del traffico merci su ruote, invece su rotaia.
Ponti, viadotti e strade pensate 30-50 anni fa per un traffico di 1-2 milioni di tonnellate magari all'anno, ora si ritrovano con 4-5 volte quel traffico.
Però, non come hanno detto dei giornalisti e dei politici che queste cose capitano solo in Italia, è un problema che riguarda tutti i paesi. Negli USA non stanno messi meglio di noi.
E non è come hanno detto Di Maio e Toninelli che gli eventuali responsabili pagheranno.
In televisione stanno dando solo come probabile causa la mancata manutenzione, l'anzianità dell'opera, il maltempo, ma nessuno riporta il maggiore traffico su strada che negli ultimi 50 anni è aumentato in maniera vertiginosa.
Provate a viaggiare in autostrada o nelle strade statali di giorno feriale e provate a contare quanti TIR incontrate e, pensate invece se fossero utilizzati i treni merci, con anche meno inquinamento atmosferico.







Quando si progetta un ponte del genere si deve prevedere anche un possibile aumento di traffico.
Quello che non si vuole accettare però è che queste opere non sono eterne: dopo 70-80 anni al massimo devoo essere demolite e rifatte ex novo, perchè oltre l'aumentato traffico c'è una sollecitazione meccanica impercettibile da un'esame visivo, la "fatica": ogni qualvolta passa un tir abbastanza pesante le parti metalliche delle armature vengono sottoposte a fatica e dopo un numero molto elevato di cicli vengono meno alcune proprietà meccaniche dei materiali.

Un'altra cosa che non si vuol accettare è quella di dover fare una manutenzione seria e scrupolosa, al più ci si limita ad una manutenzione di facciata, lo stretto necessario, spendendo il meno possibile. [SM=x44465]
pliskiss
10mercoledì 15 agosto 2018 00:26
Re: Re: Re:
Etrusco, 14/08/2018 23.40:




Quando si progetta un ponte del genere si deve prevedere anche un possibile aumento di traffico.
Quello che non si vuole accettare però è che queste opere non sono eterne: dopo 70-80 anni al massimo devoo essere demolite e rifatte ex novo, perchè oltre l'aumentato traffico c'è una sollecitazione meccanica impercettibile da un'esame visivo, la "fatica": ogni qualvolta passa un tir abbastanza pesante le parti metalliche delle armature vengono sottoposte a fatica e dopo un numero molto elevato di cicli vengono meno alcune proprietà meccaniche dei materiali.

Un'altra cosa che non si vuol accettare è quella di dover fare una manutenzione seria e scrupolosa, al più ci si limita ad una manutenzione di facciata, lo stretto necessario, spendendo il meno possibile. [SM=x44465]




Etrù sinceramente io in Europa non mi è mai capitato di vedere crollare cosi ponti come questo, poi magari me ne sfugge qualche d'uno?

Questo non doveva crollare, il ponte penso che con gli anni si può rifare senza buttarlo giù, blocchi il traffico e lo rimetti apposto con tutti i collaudi possibili, penso che c'è gente che ha studiato su queste cose e con leggi di ristrutturazione il ponte non viene giù, mio parere c'è stata negligenza e tanto menefreghismo, adesso per trovare i responsabili assisteremo al ballo scarica barile del " non è stata colpa mia"

Mi viene quasi da ridere, avevamo aperto la discussione sui crolli dei cavalcavia delle autostrade ed è crollato il più grande

A questo punto c'è da chiedersi? Ma se arrivi in prossimità di un ponte? Lo passi o no?

Qui a forza di dai e dai sbattono la gente nella psicosi

Per andare a Ventimiglia adesso si va dal Piemonte, l'Aurelia non può sostenere un mega traffico

Si poteva fare anche qualche cosa di alternativo per alleggerire il traffico, ma in 50 anni che è stato creato il Morandi nessuno ci ha pensato

Troppa politica e poca per non dire NIENTE creatività

Vediamo adesso visto la media quanti ne crollano ancora


dimenticato, e vogliono fare il ponte sullo stretto!

ma andi' a dar via il cù che l'è mej!!!!!!!!
riccardo60
10mercoledì 15 agosto 2018 09:29
Abbiamo un italia che pezzo per pezzo sta crollando, tra ponti, dissesto idrogeologico, zona sismica e scuole pericolanti, abbiamo di che lavorare le nostre imprese per anni e invece continuamo a sprecare miliardi in mastodontiche opere inutili.
Etrusco
00mercoledì 15 agosto 2018 19:44
Non considerate l'ultima foto in basso a destra che è di un altro ponte: eronportal.com.br/perigo-a-vista-ferragens-expostas-na-ponte-pedro-ivo...
pliskiss
00giovedì 16 agosto 2018 00:35
Re:
riccardo60, 15/08/2018 09.29:

Abbiamo un italia che pezzo per pezzo sta crollando, tra ponti, dissesto idrogeologico, zona sismica e scuole pericolanti, abbiamo di che lavorare le nostre imprese per anni e invece continuamo a sprecare miliardi in mastodontiche opere inutili.



Con il nuovo c'è da guadagnare, con il vecchio da mettere apposto non ci guadagni niente, inanzitutto vado a beccare chi ha detto " fatalità" li di fatalità non c'è stato niente e qualche d'uno a mio parere sapeva che la sicurezza totale non c'era, questa è stata una storia come il Vajont, si è aspettato fino a quando è successo

Genova in questi ultimi anni tra alluvioni e robe varie ne ha passate di tutte i colori, questa storia gli ha dato il colpo di grazia

Tanti se ne sono andati nella roulette dei 40 secondi prima o 40 secondi dopo, tanti mò devono mollare case che abitano da 20 anni, tanti rimarranno feriti fisicamente e psicologicamente e queste sono cose che non ti dimentichi facilmente e lasciano il segno


rimane solo una cosa da fare, per una volta magari riuscire a scoprire la verità, ma dubito
riccardo60
00giovedì 16 agosto 2018 18:55
Re: Re:
pliskiss, 16/08/2018 00.35:





... per una volta magari riuscire a scoprire la verità, ma dubito




La verità è molto semplice, più privatizzi e più succedono disastri in nome del profitto.
rufusexc
00giovedì 16 agosto 2018 19:57
Re:
riccardo60, 15/08/2018 09.29:

Abbiamo un italia che pezzo per pezzo sta crollando, tra ponti, dissesto idrogeologico, zona sismica e scuole pericolanti, abbiamo di che lavorare le nostre imprese per anni e invece continuamo a sprecare miliardi in mastodontiche opere inutili.



Gli Stati Uniti non stanno meglio di noi, basta leggere questi due articoli:
stati-uniti-strade-ponti-ferrovie-aeroporti
crolla-ponte-su-autostrada-stati-uniti

Etrusco, 14/08/2018 23.40:



Quando si progetta un ponte del genere si deve prevedere anche un possibile aumento di traffico.
[SM=x44465]



Guarda che, quando fu progettato il ponte, non esistevano computer per fare calcoli su eventuali aumenti di traffico nel futuro.
Inoltre, esiste un ponte simile in Sicilia, progettato dalla stessa persona, da anni, l'A.N.A.S. che lo gestisce ha limitato l'utilizzo proprio per problemi al ponte.
Visto che già dopo trent'anni il Ponte Morandi era diventato oggetto di manutenzioni e controlli, non vorrei diventare tedioso, ma tutti i soggetti del caso (Comune di Genova, Regione Liguria, A.N.A.S, Governo Italiano, Società Autostrade) dovevano prendere delle soluzioni alternative.
Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, questa non spetta al concessionario (Società Autostrade) a meno di un via libera da parte del proprietario (A.N.A.S.) e, le spese per lo più se le sarebbe dovute sobbarcare il proprietario.
Al Comune di Genova e alla Regione Liguria, gli interessava mantenere lo status quo, il ponte veniva utilizzato sia come tangenziale della città, o per raggiungere il porto o l'aeroporto e, quindi non solo come autostrada per raggiungere il confine francese a Ventimiglia. L'A.N.A.S. e il Governo Italiano invece di spendere miliardi di lire prima e milioni di euro poi, hanno speso (a volte sperperato) soldi in altre maniere (vedi la famosa Autostrada Salerno-Reggio Calabria).

Inoltre, considerate che non è facile prevedere l'aumento di traffico, perché non si può stabilire a priori quanto grande sarà il parco autoveicoli di una nazione.


riccardo60
00giovedì 16 agosto 2018 21:29
Re: Re:
rufusexc, 16/08/2018 19.57:





Inoltre, considerate che non è facile prevedere l'aumento di traffico, perché non si può stabilire a priori quanto grande sarà il parco autoveicoli di una nazione.






Questa è una scusante che non sta' in piedi, se io progetto un ponte che può tollerare il passaggio di 10.000 veicoli al giorno per tot anni, è vero non posso prevedere come e quando questa soglia verrà superata, ma una volta che ci si avvicina al limite dovrò progettarne l'adeguamento.
their
00giovedì 16 agosto 2018 22:17
finora 39 morti

cmq voglio dire una cosa, queste cose sono di una gravità assoluta però bisogna anche prendere in considerazione la fatalità, non si può controllare tutto, quanti ponti ci sono in italia? che facciamo controlliamo 2 milioni di ponti uno ad uno?

cmq spero che i responsabili pagheranno, questo era un ponte strategico e molto frequentato, non poteva passare inosservato
pliskiss
00giovedì 16 agosto 2018 23:12
Re: Re: Re:
riccardo60, 16/08/2018 21.29:




Questa è una scusante che non sta' in piedi, se io progetto un ponte che può tollerare il passaggio di 10.000 veicoli al giorno per tot anni, è vero non posso prevedere come e quando questa soglia verrà superata, ma una volta che ci si avvicina al limite dovrò progettarne l'adeguamento.



morale

se ne sono sbattuti i coglioni tutti quanti

basta vedere che ora c'è solo una strada che arriva da Savona, mio fratello oggi era molto demoralizzato perchè ogni 3x2 stà a Genova e non osa pensare le ore di colonna che si dovrà sobbarcare, li strade non ce ne sono e 24 milioni di mezzi che passavano in un anno su quel ponte mò dove li facciamo passare??

Come al solito ci si accorge della gravità a fatto compiuto

24 milioni! L'Italia ha perso un ala per la comunicazione e viabilità

A questo naturalmente non ci aveva mai pensato nessuno e non si è neanche riusciti a tenere su il ponte dove tutti passavano

Questo crollo rispecchia una nazione disastrata in tutti i settori

Solo soldi che girano alla cazzo per i giacca e cravatta, per quelli i soldi non mancano mai
their
00venerdì 17 agosto 2018 11:03
incredibili manovre di sgombero

rufusexc
00venerdì 17 agosto 2018 14:29
Re: Re: Re:
riccardo60, 16/08/2018 21.29:




Questa è una scusante che non sta' in piedi, se io progetto un ponte che può tollerare il passaggio di 10.000 veicoli al giorno per tot anni, è vero non posso prevedere come e quando questa soglia verrà superata, ma una volta che ci si avvicina al limite dovrò progettarne l'adeguamento.



Tu pensi ai limiti solo in questioni di quantità di numeri, ma devi considerare semmai il peso di quei veicoli.
Tra i veicoli che circolavano all'epoca della costruzione del ponte e quelli di oggi il peso a vuoto di tali veicoli è quasi raddoppiato (vedi l'esempio che ho fatto della Fiat Cinquecento).
Se proprio utilizziamo per esempio la Fiat Cinquecento e il numero di 10.000 veicoli al giorno, abbiamo che nel 1975 (otto anni dopo la sua realizzazione) un traffico giornaliero di 5.300 tonnellate e nel 2007 un traffico giornaliero di 9.175 tonnellate (ho utilizzato il peso medio).
Da ciò si evince che il peso dei veicoli si è quasi raddoppiato.
Infatti ai ponti vengono messi dei limiti sulla dimensione e sul peso del mezzi che lo possono attraversare, mai sul numero, facci caso se ti dovesse capitare di vederlo.
riccardo60
00venerdì 17 agosto 2018 14:42
Re: Re: Re: Re:
rufusexc, 17/08/2018 14.29:



Tu pensi ai limiti solo in questioni di quantità di numeri, ma devi considerare semmai il peso di quei veicoli.
Tra i veicoli che circolavano all'epoca della costruzione del ponte e quelli di oggi il peso a vuoto di tali veicoli è quasi raddoppiato (vedi l'esempio che ho fatto della Fiat Cinquecento).
Se proprio utilizziamo per esempio la Fiat Cinquecento e il numero di 10.000 veicoli al giorno, abbiamo che nel 1975 (otto anni dopo la sua realizzazione) un traffico giornaliero di 5.300 tonnellate e nel 2007 un traffico giornaliero di 9.175 tonnellate (ho utilizzato il peso medio).
Da ciò si evince che il peso dei veicoli si è quasi raddoppiato.
Infatti ai ponti vengono messi dei limiti sulla dimensione e sul peso del mezzi che lo possono attraversare, mai sul numero, facci caso se ti dovesse capitare di vederlo.




Ho citato dei numeri a caso solo semplificare, quindi se davvero il peso dei veicoli è raddoppiato, a maggior ragione si sarebbe dovuto porvi rimedio rinforzando la struttura.

E se davvero come dicono, erano a conoscenza delle falle nella struttura è roba da metterli in galera e gettare la chiave.
pliskiss
00venerdì 17 agosto 2018 20:28
Re: Re: Re: Re: Re:
riccardo60, 17/08/2018 14.42:




Ho citato dei numeri a caso solo semplificare, quindi se davvero il peso dei veicoli è raddoppiato, a maggior ragione si sarebbe dovuto porvi rimedio rinforzando la struttura.

E se davvero come dicono, erano a conoscenza delle falle nella struttura è roba da metterli in galera e gettare la chiave.



Peso ma sopratutto traffico e si passava solo di li

parto da un presupposto, un ponte cosi non poteva staccarsi cosi all'improvviso, oggi hanno intervistato un pompiere di fianco ad un apparecchio e gli hanno chiesto che cosa era?? L'apparecchio era puntato verso l'alto della parte a penzoloni rimanente in pratica dove c'era il camion Basko che oggi è stato portato via, il vigile ha spiegato che l'apparecchio rivela imminenti crolli

porca puttana, ma allora mi chiedo? Ma visto che in tanti dicono che c'erano dubbi, non si potevano istallare degli apparecchi cosi e monitorare la situazione? Non penso che a mettere gente a controllare sia un costo della madonna, il vigile oggi era li fermo a controllare e evidentemente controlleranno a turno

L'apparecchio segnalava e si bloccava il traffico, e penso che prima di spezzarsi di segnali ce ne sono stati tanti

non sono riuscito a trovare l'apparecchio che il vigile del fuoco controllava oggi??
their
10lunedì 20 agosto 2018 19:04
si ma ora il problema sono le case sotto il ponte, devono traslocare?
bianco77
00lunedì 20 agosto 2018 21:23
e certo,le case sotto il ponte verranno abbattute assieme a quello che resta del ponte.
poi forse verrano ricostruite
pliskiss
00martedì 21 agosto 2018 13:32
Re:
bianco77, 20/08/2018 21.23:

e certo,le case sotto il ponte verranno abbattute assieme a quello che resta del ponte.
poi forse verrano ricostruite




dubito che qualche d'uno va ad abitare sotto i ponti a questo punto



una a 300 mt che è ritornata in casa ha detto che non vuole più vederlo e non vede l'ora di andarsene

43 sono morti ma per i rimasti vivi che hanno visto tutto è una mazzata psicologica

La gente che ha avuto la casa dai nonni i nonni gli dicevano" abiti sotto un opera d'arte"

minchia che opera d'arte [SM=x44458]
pliskiss
00martedì 21 agosto 2018 13:35
43 morti tutti poveracci


Manco uno di Banca Intesa è andato giù [SM=x44471]
their
00mercoledì 22 agosto 2018 00:05
ma come cazzo si fa a costruire un ponte sulle case, cose italiane
pliskiss
00mercoledì 22 agosto 2018 13:09
Re:
their, 22/08/2018 00.05:

ma come cazzo si fa a costruire un ponte sulle case, cose italiane




Riccardo Morandi (Roma, 1º settembre 1902 – Roma, 25 dicembre 1989) è stato un ingegnere italiano.

Ha iniziato la sua attività in Calabria, sullo scorcio degli anni venti

da li' arrivano i geni [SM=x44458]
Etrusco
00mercoledì 22 agosto 2018 15:35
[SM=x44471]
pliskiss
00mercoledì 22 agosto 2018 19:11
Re:
Etrusco, 22/08/2018 15.35:

[SM=x44471]



Etrù da un altra parte ho aperto subito io la discussione

Siamo a 105 risposte di cui già 3 litigi [SM=x44458]
topor@gno
00giovedì 23 agosto 2018 12:20
Re: Re:
pliskiss, 22/08/2018 19.11:



Etrù da un altra parte ho aperto subito io la discussione

Siamo a 105 risposte di cui già 3 litigi [SM=x44458]




Non riesco a trovare altre discussioni.... ma con quale titolo?


Comunque mi meraviglia vedere che dopo tutti questi giorni, nonostante le minacce del governo, ancora nessuno dei responsabili è finito in manette [SM=x44491] e ora sembra che non si possa riuscire nemmeno a togliere a questi assassini la concessione delle autostrade italiane [SM=x44465]
lady considine
00giovedì 23 agosto 2018 13:54
Forse l'altra discussione era stata inserita con altro titolo o all'interno di un'altra discussione che adesso facciamo fatica a ricordare quale fosse...


Comunque a Genova non c'è molto spazio per costruire ponti, canali, fiumi in sicurezza... ogni tanto succede qualche sciagura....
speriamo che con questo tributo di morti Genova abbia finito almeno per questo secolo... [SM=x44468]
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