Re:
bernacca1, 28/05/2012 10.12:
E così il giro 2012 lo ha vinto Ryder Hesjedal, un canadese sconosciuto che nella sua carriera è arrivato seconda ad una Amstel Gold Race nel 2010 e sesto al tour de France dello stesso anno.
Per quello che abbiamo visto, se lo è meritato: nessuno è riuscito a staccarlo in salita e lui si è trovato in maglia rosa grazie alla cronosquadre e alla cronometro finale.
Per quanto riguarda il giro nel suo complesso, non è stata una bella edizione. Solo le ultime due tappe hanno messo in mostra un pò di spettacolo, per il resto la sensazione è che la stanchezza l'abbia fatta da padrona e questo significa che forse siamo davanti ad una nuova era per questo sport, dove basta allenarsi bene per poter essere vincenti.
forse è anche l'effetto di minor doping, almeno voglio sperare. Si vedono meno superman.
Per quanto riguarda ciò che ha detto il giro, condivido il tuo parere su Hesjedal.
Per Basso, purtroppo avevo sentore che finisse così, mi suona strano che identico sentore non lo abbia avuto la Liquigas. Fin dal giro del 2010, seppur vincendolo, avevo notato che Basso non era più lo stesso corridore di prima della squalifica. In quell'occasione fu sacrificato Nibali, all'epoca astro nascente.
C'è da capire a cosa sia dovuta la contemporanea assenza di grandi protagonisti internazionali, come A.SLeck (e anche il fratello, che è venuto a fare solo la comparsa), Evans, Boonen, Cancellara, Millar, Gilbert ... davvero troppe le assenze, con anche il nostro migliore italiano, Nibali