Giro d'Italia 2012

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radcla
00sabato 5 maggio 2012 14:13
Parte oggi da Herning, in Danimarca, il Giro d'Italia 2012.

Oggi cronoprologo di soli 8,7 Km, interamente pianeggiante come lo saranno anche le tappe di domani, domenica, e di lunedì, tutte in Danimarca.
Poi un giorno di riposo e trasferimento a Verona dove mercoledì si riprenderà con altra cronometro sempre pianeggiante ma questa volta a squadre e di 33 km. Da giovedì inizierà il peregrinare per la penisola!

Rai3 e, soprattutto, RaiSport2 copriranno l'intero evento [SM=g1741324] [SM=x44518]
uepino
00sabato 5 maggio 2012 15:45
Come ravvivare un evento che perde sempre più credibilità!


radcla
00domenica 6 maggio 2012 00:41
Re:
uepino, 05/05/2012 15.45:

Come ravvivare un evento che perde sempre più credibilità!




In realtà ogni anno sono centinaia di migliaia le persone che seguono la corsa lungo le strade, addirittura in cima ad alcune delle vette più affascinanti, come ad esempio il Mortirolo o lo Zoncolan, ci sono sistematicamente oltre centomila persone ogni volta che arriva il giro, e che pernottano lì fin dal giorno prima, per via della chiusura delle strade.
La rai stessa dedica sempre più spazio al giro, quest'anno sono previste oltre 100 ore di diretta più altri spazi, e il ciclismo è pur sempre il secondo sport italiano per numero di tesserati.

Che poi di contorno vi siano eventi pubblicitari con modelle, che nella più libera Danimarca vestono molto meno di quanto vestono in Italia, quello dipende dagli sponsor.
uepino
00domenica 6 maggio 2012 17:14
Re: Re:
radcla, 06/05/2012 00.41:




In realtà ogni anno sono centinaia di migliaia le persone che seguono la corsa lungo le strade, addirittura in cima ad alcune delle vette più affascinanti, come ad esempio il Mortirolo o lo Zoncolan, ci sono sistematicamente oltre centomila persone ogni volta che arriva il giro, e che pernottano lì fin dal giorno prima, per via della chiusura delle strade.
La rai stessa dedica sempre più spazio al giro, quest'anno sono previste oltre 100 ore di diretta più altri spazi, e il ciclismo è pur sempre il secondo sport italiano per numero di tesserati.

Che poi di contorno vi siano eventi pubblicitari con modelle, che nella più libera Danimarca vestono molto meno di quanto vestono in Italia, quello dipende dagli sponsor.



La credibilità l'ha persa (e la continua a perdere) per colpa del doping (come per il calcio le scommesse), il vincitore dello scorso anno è stato squalificato ed è diventato quasi sistematico aspettare l'esito delle controanalisi [SM=g1700000] per dichiarare chi ha vinto questa o quella corsa.

Che sulle montagne ci sono frotte di tifosi che si illudono che sia una corsa "sportiva" è scontato, come ci saranno sempre tifosi disposti a recasi allo stadio. [SM=x44471]
bernacca1
00lunedì 7 maggio 2012 11:29
Non mi sembra il ciclismo perda credibilità. Se guardiamo gli spettatori che seguono la corsa lungo il percorso e gli confrontiamo con quelli che vanno allo stadio per una partita di serie A, forse è il calcio che sta perdendo credibilità.
radcla
00martedì 8 maggio 2012 00:00
Re: Re: Re:
uepino, 06/05/2012 17.14:



La credibilità l'ha persa (e la continua a perdere) per colpa del doping (come per il calcio le scommesse), il vincitore dello scorso anno è stato squalificato ed è diventato quasi sistematico aspettare l'esito delle controanalisi [SM=g1700000] per dichiarare chi ha vinto questa o quella corsa.

Che sulle montagne ci sono frotte di tifosi che si illudono che sia una corsa "sportiva" è scontato, come ci saranno sempre tifosi disposti a recasi allo stadio. [SM=x44471]




Doping e scommesse sono piaghe di tutti gli sport che abbiano almeno un discreto seguito.
Occorre riconoscere al ciclismo, ed alla federazione italiana ancor di più, che sta facendo una lotta davvero serrata al doping, anche con forse eccessiva severità. I tanti casi che vengono fuori sono proprio grazie a questa politica di tolleranza zero.

Non deve spaventare la positività che viene scoperta, essa significa che i controlli ci sono e seri, ma ci si deve preoccupare di quella che non viene scoperta. Ed io sento molta più puzza negli sport dove quasi mai si viene a sapere di qualcosa ... [SM=x44458]
bernacca1
00lunedì 21 maggio 2012 10:17
Domani inizia l'ultima settiamna del Giro d'Italia, che vede favorito Joaquim Rodriguez. Nessuno, sembra, infatti, riuscire a rispondere ai suoi scatti.
Non riesco a capire la tattica della Liquigas che continua a tirare in salita senza attaccare: così facendo fà il gioco dello spagnolo.
Non capisco nemmeno, perchè non ha preso il via Nibali, visto che è l'unico che poteva sperare nell'ultima tappa a cronometro per ribaltare la classifica.
radcla
00lunedì 21 maggio 2012 14:15
Re:
bernacca1, 21/05/2012 10.17:

Domani inizia l'ultima settiamna del Giro d'Italia, che vede favorito Joaquim Rodriguez. Nessuno, sembra, infatti, riuscire a rispondere ai suoi scatti.
Non riesco a capire la tattica della Liquigas che continua a tirare in salita senza attaccare: così facendo fà il gioco dello spagnolo.
Non capisco nemmeno, perchè non ha preso il via Nibali, visto che è l'unico che poteva sperare nell'ultima tappa a cronometro per ribaltare la classifica.



Credo che Nibali sia stato riservato per il tour, però è anche vero che le stagioni migliori per Basso sono ormai passate. Sale sempre molto regolarmente, con un buon passo, ma mai lo si vede tentare uno scatto.

Scarponi invece mi sembra l'uomo dello scattino negli ultimi metri.

Francamente non mi sembra di vedere un gran giro, almeno finora, e mancano anche grandi protagonisti internazionali.
Anche io vedo favorito Rodriguez, e per ora i migliori italiani sono stati Taglialongo e Pozzovivo, anche Cunego si è fatto vedere qualche volta, ma forse alla Lampre lo considerano solo per le singole tappe o comunque come aiuto per Scarponi.
radcla
00venerdì 25 maggio 2012 14:29
Tra oggi e domani, con ogni probabilità, si decide il Giro 2012.
Alcune scalate che verranno affrontate, tra le altre, sono l'Alpe di Pampeago, Passo dello Stelvio e Mortirolo.

Io vado a piazzarmi davanti alla tv! [SM=g1741324]
bernacca1
00lunedì 28 maggio 2012 10:12
E così il giro 2012 lo ha vinto Ryder Hesjedal, un canadese sconosciuto che nella sua carriera è arrivato seconda ad una Amstel Gold Race nel 2010 e sesto al tour de France dello stesso anno.
Per quello che abbiamo visto, se lo è meritato: nessuno è riuscito a staccarlo in salita e lui si è trovato in maglia rosa grazie alla cronosquadre e alla cronometro finale.
Per quanto riguarda il giro nel suo complesso, non è stata una bella edizione. Solo le ultime due tappe hanno messo in mostra un pò di spettacolo, per il resto la sensazione è che la stanchezza l'abbia fatta da padrona e questo significa che forse siamo davanti ad una nuova era per questo sport, dove basta allenarsi bene per poter essere vincenti.
radcla
00lunedì 28 maggio 2012 14:10
Re:
bernacca1, 28/05/2012 10.12:

E così il giro 2012 lo ha vinto Ryder Hesjedal, un canadese sconosciuto che nella sua carriera è arrivato seconda ad una Amstel Gold Race nel 2010 e sesto al tour de France dello stesso anno.
Per quello che abbiamo visto, se lo è meritato: nessuno è riuscito a staccarlo in salita e lui si è trovato in maglia rosa grazie alla cronosquadre e alla cronometro finale.
Per quanto riguarda il giro nel suo complesso, non è stata una bella edizione. Solo le ultime due tappe hanno messo in mostra un pò di spettacolo, per il resto la sensazione è che la stanchezza l'abbia fatta da padrona e questo significa che forse siamo davanti ad una nuova era per questo sport, dove basta allenarsi bene per poter essere vincenti.




forse è anche l'effetto di minor doping, almeno voglio sperare. Si vedono meno superman.

Per quanto riguarda ciò che ha detto il giro, condivido il tuo parere su Hesjedal.
Per Basso, purtroppo avevo sentore che finisse così, mi suona strano che identico sentore non lo abbia avuto la Liquigas. Fin dal giro del 2010, seppur vincendolo, avevo notato che Basso non era più lo stesso corridore di prima della squalifica. In quell'occasione fu sacrificato Nibali, all'epoca astro nascente.
C'è da capire a cosa sia dovuta la contemporanea assenza di grandi protagonisti internazionali, come A.SLeck (e anche il fratello, che è venuto a fare solo la comparsa), Evans, Boonen, Cancellara, Millar, Gilbert ... davvero troppe le assenze, con anche il nostro migliore italiano, Nibali [SM=x44465]
bernacca1
00lunedì 28 maggio 2012 15:25
Re: Re:
radcla, 28/05/2012 14.10:




forse è anche l'effetto di minor doping, almeno voglio sperare. Si vedono meno superman.

Per quanto riguarda ciò che ha detto il giro, condivido il tuo parere su Hesjedal.
Per Basso, purtroppo avevo sentore che finisse così, mi suona strano che identico sentore non lo abbia avuto la Liquigas. Fin dal giro del 2010, seppur vincendolo, avevo notato che Basso non era più lo stesso corridore di prima della squalifica. In quell'occasione fu sacrificato Nibali, all'epoca astro nascente.
C'è da capire a cosa sia dovuta la contemporanea assenza di grandi protagonisti internazionali, come A.SLeck (e anche il fratello, che è venuto a fare solo la comparsa), Evans, Boonen, Cancellara, Millar, Gilbert ... davvero troppe le assenze, con anche il nostro migliore italiano, Nibali [SM=x44465]



Oggi non è più proponibile partecipare a Giro e tour e puntare a vincerli, troppo stretti i tempi di recupero tra le due corse, troppa pressione sui corridori. Per questo i big del ciclismo preferiscono scegliere e, chiaramente, scelgono la corsa con il budget più alto. Purtroppo il Giro è la prima corsa a tappe della stagione e viene così sacrificata per la corsa francese. Sarebbe un discorso diverso se fosse inserita a Settembre: allora vedremmo anche corridori in cerca di un riscatto, così come avviene con la Vuelta.

La stessa scelta della Liquigas di presentarsi al Giro con Basso va inserita in quest'ottica: presentare alla corsa più prestigiosa il corridore più prestigioso, cioè Nibali. Magari poi Nibali non arriverà nemmeno sul podio, visto che ci sono corridori più forti di lui a cronometro, ma almeno lo sponsor ha avuto visibilità. Praticamente oggi vale più una visibilità al Tour, pur senza risultato, che una vittoria al Giro.

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