Il centrodestra sta per vincere le elezioni contro il PD di Renzi? Salvini e Meloni insieme (senza Berlusconi) sono in grado di superare Grillo?

SWG è l'istituto di sondaggi triestino che lavora in esclusiva per la sinistra (PDS-DS-PD) fin dal 1994 ed è considerato come l'istituto più favorevole per la sinistra: oltre a ciò, bisogna ricordare però che SWG è l'istituto che - insieme a Scenaripolitici.com - si è avvicinato di più nell'azzeccare i risultati delle elezioni politiche del febbraio 2013 e delle elezioni europee di maggio 2014. Osservando le tabelle (da sinistra a destra) troviamo il sondaggio del 18 giugno 2015, quindi al centro trovate quello di una settimana prima (11 giugno 2015) che è stato il primo in assoluto a dare il centrodestra sopra al PD di Renzi: più a destra invece trovate i risultati del voto europeo. Non notate proprio nulla?

Salvini unito alla Meloni supera Grillo (16.9+4.1=21.0 contro il 20.8 di Grillo) nella tabella al centro (11 giugno 2015), mentre rimane sotto (16.0+4.2=20.2 contro il 22.5 di Grillo) nella tabella a sinistra (18 giugno 2014). Notare che in entrambi i sondaggi la somma tra Salvini, Meloni e Berlusconi senza i centristi supera il PD e questa è la prima volta in assoluto che accade: ho aspettato la conferma del 18 giugno prima di avvisarvi del sorpasso (avvenuto, come potete vedere, già l'11 giugno) perchè prima dovevo capire se si trattava solo di un bluff oppure di una possibile tendenza (a luglio capiremo meglio). La sinistra estrema e i centristi sono condannati all'irrilevanza totale: vi ricordo che con la Legge Italicum lo sbarramento è al 3% (contro il 4% delle Europee), quindi SEL e Rifondazione Comunista più i Verdi o fanno la lista unica (con Landini?) oppure finiscono tutti fuori dal Parlamento (notare che SWG con il termine "Nuovo centrodestra" include tutti i centristi). Astensione ("non si esprime") in linea con il voto europeo.

E' presto per fare previsioni di alleanze elettorali, innanzitutto vediamo se l'attuale legge elettorale verrà modificata ancora e penso che essendo Renzi un furbastro lo farà sicuramente, perchè così come è ora favorirà il M5s.... inoltre ì come è non rende vantaggiosa un'alleanza tra Meloni, Salvini e Forza Italia, ricordiamo che alleandosi i partiti i voti risultanti non saranno mai quelli derivanti dalla somma algebrica dei singoli partiti che andrebbero singolarmente al voto, senza alleanze.... per la Lega e per FdI molti voti si perderebbero o si riverserebbero su M5s...

Freedom's promoter, 10/07/2015 13:00:

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E' presto per fare previsioni di alleanze elettorali, innanzitutto vediamo se l'attuale legge elettorale verrà modificata ancora e penso che essendo Renzi un furbastro lo farà sicuramente, perchè così come è ora favorirà il M5s.... inoltre ì come è non rende vantaggiosa un'alleanza tra Meloni, Salvini e Forza Italia, ricordiamo che alleandosi i partiti i voti risultanti non saranno mai quelli derivanti dalla somma algebrica dei singoli partiti che andrebbero singolarmente al voto, senza alleanze.... per la Lega e per FdI molti voti si perderebbero o si riverserebbero su M5s...

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Salvini e Meloni perderebbero voti in alleanza con Berlusconi solamente nel caso della lista unica: se invece (come dici tu) l'Italicum venisse cambiata tramite il ripristino delle coalizioni, allora la perdita da te ipotizzata sarebbe meno di zero. La controprova? Le regionali in Liguria del 31 maggio 2015 in cui la Lega ha fatto il pieno dei voti nonostante la presenza di un berlusconiano (Giovanni Toti) come candidato governatore. Un ragionamento simile vale anche per "Fratelli d'Italia-AN" che in Liguria ha ottenuto il 3.07% (si noti che lo sbarramento per chi va da solo nell'Italicum è del 3.00% dei voti validi) e quindi ha ottenuto 1 consigliere regionale (e 1 assessore) che è decisivo per non far cadere la Giunta Toti I; ergo, l'alleanza con FI e Lega ha consentito alla Meloni di essere il perno della coalizione (invece Area Popolare, cioè la lista unica di NCD con UDC si è fermata sotto il 2% e quindi sono rimasti fuori dal Consiglio Regionale e dalla giunta nonostante l'alleanza con gli altri partiti della coalizione guidata da FI con Giovanni Toti).

Morale della favola: il popolo del centrodestra è favorevole alle alleanze (senza NCD e UDC ovviamente: tanto ormai stanno andando verso lo zerovirgola proprio come accaduto al FLI di Fini a suo tempo) a patto che NON si faccia la lista unica (l'esperienza fallimentare del PDL ci è bastata) limitandosi quindi a fare una coalizione con i simboli "separati" (se alle politiche del 2013 ci fosse stato "un simbolino in più", Berlusconi avrebbe vinto alla Camera più il premio regionale in Piemonte e Friuli ottenendo quindi un numero di parlamentari sufficiente per eleggere un esponente del centrodestra al Quirinale) perchè l'elettorato del centrodestra e di destra preferisce l'autonomia delle identità politiche.