Pasquale Squitieri è morto.
Il regista aveva 78 anni
ROMA – Il regista Pasquale Squitieri è morto oggi, sabato 18 febbraio, a Roma. Aveva 78 anni. Nato a Napoli il 27 novembre 1938, Squitieri è venuto a mancare sabato mattina circondato dall’affetto dei suoi cari all’ospedale Villa San Pietro della capitale. La camera ardente sarà allestita domenica 19 febbraio dalle 11 alle 18.
Laureato in Giurisprudenza, dopo aver lavorato al Banco di Napoli debuttò nel cinema come regista e sceneggiatore con Io e Dio (1969), prodotto da Vittorio De Sica. In seguito, sulla falsariga di registi come Sergio Leone, si dedicherà brevemente al genere spaghetti western con Django sfida Sartana (1970) e La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971), pellicole firmate con lo pseudonimo William Redford.
In seguito, Squitieri abbandona il suo nome d’arte e si occupa di tematiche più attuali: pellicole come L’ambizioso (1975), Il prefetto di ferro (1977) e Corleone (1978) si occupano dei contatti tra mafia e politica, Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene (1974) e Atto di dolore (1990) parlano di droga, Gli invisibili (1988) di terrorismo, L’avvocato de Gregorio (2003) affronta il tema delle cosiddette “morti bianche” , Razza selvaggia (1980) e Il colore dell’odio (1990) l’argomento dell’immigrazione.
Squitieri fu attivo anche in politica. Dopo un periodo a sinistra, con gli anni si spostò a destra, e fu candidato ed eletto senatore nelle liste di Alleanza Nazionale nel 1994 nel collegio di Andria-Barletta.
In seguito si è iscritto al Partito Radicale Transnazionale e ha collaborato ad alcune campagne del Partito Radicale stesso.
Nel 2013 si è espresso molto duramente contro l’europarlamentare leghista Mario Borghezio, affermando che “fa schifo, bisogna eliminarlo fisicamente”, paragonandolo ai nazisti del processo di Norimberga.
Dopo una lunga relazione con l’attrice Claudia Cardinale, nel 2003 si era legato sentimentalmente all’attrice e cantante Ottavia Fusco, sposata nel dicembre 2013.
Fonte:
Blitzquotidiano