Il cioccolato vince il dolore

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kikkateo11
00giovedì 15 aprile 2010 08:42
Uno studio sui topini "cioccomaniaci": più resistenti alle scariche...


Ci risiamo: un nuovo studio che attribuisce poteri miracolosi al cioccolato. Ci siamo abituati, noi "chocoholic" (dipendenti dal Cibo degli Dei). Non possiamo che gioirne. Detto questo, qualche dubbio rimane. Devo comunque prendere atto che questa volta uno studio italiano dimostra che "Theobroma cacao" può diventare una tale passione e dipendenza da vincere anche il dolore. In realtà la ricerca dimostra che le dipendenze e i disturbi alimentari, come le tossicodipendenze, possono essere così forti da superare anche stimoli fastidiosi e dolorosi pur di soddisfare il proprio desiderio da cibo proibito. Cosìcché, al di là del titolo positivo, l'IRCCS, Fondazione Santa Lucia di Roma diretto da Rossella Ventura,
dell’Università dell’Aquila conferma quanto già un po'''' si sapeva. E cioè che l''''amore per tavolette e praline può essere superiore a qualsiasi difficoltà per raggiungerle.

Di recente si era scoperto che cioccolato è un antidolorifico: infatti i topolini non avvertono stimoli dolorosi (calore prodotto sul pavimento della gabbiette e quindi
sotto le loro zampine) mentre mangiano la cioccolata. Adesso lo studio italiano dice ancora un’altra cosa: i ricercatori hanno dimostrato infatti che topolini cioccolato-dipendenti vincono il dolore prodotto da piccoli shock elettrici pur di arrivare a mangiare il cioccolato posto nella stanzetta "elettrizzata".

I ricercatori dell''Aquila hanno prima indotto i topolini a sviluppare una compulsione per il cioccolato e poi li hanno sottoposti a dieta stretta per un certo periodo. Poi sono stati studiati i loro comportamenti nei confronti di uno stimolo fastidioso, una lieve corrente
elettrica indotta nella gabbietta contenente il cioccolato. I topi "cioccolatomani" hanno superato senza esitazione il fastidio pur di arrivare al cioccolato. Invece i topolini non dipendenti non hanno affrontato la "corrente" e hanno rinunciato al cioccolato
piuttosto che "scottarsi". L''agenzia Ansa che ha dato la notizia conclude: "Gli esperti hanno anche visto che fermando nella corteccia prefrontale mediale il neurotrasmettitore noradrenalina i topolini cioccolato-dipendenti perdono interesseper il cioccolato e non sono più disposti ad affrontare lo shock elettrico pur di mangiarlo. La scoperta, ha concluso la Ventura, indica in prospettiva la possibilità che modulando la noradrenalina si possa contribuire al controllo dei disturbi alimentari".

Non so bene come commentare. Dico soltanto una cosa: era proprio necessario fare del male a delle povere cavie per scoprire che per il cioccolato si fa qualunque cosa? Preferisco i topini in cioccolato, specialità di un cioccolatiere molto bravo e poco conosciuto che sta in mezzo alle montagne vicino a Torino, Stefano Poretti, di Mezzenile (Val di Lanzo), che ho ho messo nella foto a fianco. Lui li chiama toporetti e sono ottimi da mangiare. E vorrei ricordare una famosa frase di una scrittrice inglese. «Chiunque vi abbia detto che il denaro non compra la felicità, chiaramente non l’ha mai speso in cioccolata». E' l'incipit del secondo capitolo di The Chocolat Lovers’ Diet, Carole Matthews. E come darle torto?
Etrusco
00giovedì 15 aprile 2010 09:28
Re:
kikkateo11, 15/04/2010 8.42:

... era proprio necessario fare del male a delle povere cavie per scoprire che per il cioccolato si fa qualunque cosa? ....




ma infatti!
era proprio necessario torturarli così per arrivare alla conferma di un'ipotesi che tutti davamo già per probabile?
E così non si fa altro che alimentare le argomentazioni di chi dice che in Italia si buttano soldi su ricerche di dubbia utilità [SM=x44464]
kikkateo11
00giovedì 15 aprile 2010 10:34
Re: Re:
Etrusco, 15/04/2010 9.28:




ma infatti!
era proprio necessario torturarli così per arrivare alla conferma di un'ipotesi che tutti davamo già per probabile?
E così non si fa altro che alimentare le argomentazioni di chi dice che in Italia si buttano soldi su ricerche di dubbia utilità [SM=x44464]




E non si impiegano per cose veramente utili
Etrusco
00giovedì 15 aprile 2010 12:47
Re: Re: Re:
kikkateo11, 15/04/2010 10.34:




E non si impiegano per cose veramente utili




già, però va anche detto che mancano fondi per iniziare delle ricerche che prevedono tempi lunghi e molte risorse economiche ed umane...

non vorrei che la scelta sia ricaduta su queste torture qua solo per qualche sadico di troppo [SM=x44465]
kikkateo11
00giovedì 15 aprile 2010 14:51
Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 15/04/2010 12.47:




già, però va anche detto che mancano fondi per iniziare delle ricerche che prevedono tempi lunghi e molte risorse economiche ed umane...

non vorrei che la scelta sia ricaduta su queste torture qua solo per qualche sadico di troppo [SM=x44465]




beh dopo il taglio dei fondi alla ricerca ovvio che mancano fondi
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