Steve Fossett ce l'ha fatta: nonostante i problemi di carburante è atterrato a Salina, in Kansas, 67 ore dopo il decollo, avvenuto nello stesso aeroporto lunedì sera.
Il miliardario americano ha completato a bordo del GlobalFlyer il suo viaggio in circa 67 ore.
Il successo premia la decisione di Fossett di proseguire nell'impresa nonostante la scarsità di carburante: mercoledì aveva rinunciato a un atterraggio di emergenza organizzato alle Hawaii.
In caso di scarsità di carburante, il pilota potrebbe compiere l'ultimo tratto del percorso facendo planare il velivolo come un aliante, ma la manovra è rischiosa e prevede tra l'altro l'assenza di pressurizzazione e di riscaldamento nella cabina di pilotaggio.
L'aereo di Fossett ha toccato il suolo alle 20.49 (ora italiana), dopo aver volato per oltre 36.000 chilometri. Oltre ad essere la prima trasvolata del globo in solitario, l'impresa rappresenta anche il giro del mondo più veloce per un pilota di jet.
Ad attendere Fossett a Salina c'era Richard Branson, il fondatore della Virgin Atlantic, che ha sponsorizzato la sfida. L'aereo è stato disegnato da Burt Rutan, il progettista che ha creato anche SpaceShipOne, la navicella che lo scorso anno ha portato per la prima volta un uomo nello spazio con una missione interamente privata (anche in quel caso finanziata da Branson).
«Ho coronato un sogno cullato per tutta la mia vita - ha detto Fossett una volta atterrato -, questa missione era una mia grande ambizione".
Dopo l’arrivo a Salina, in Kansas, Fossett è stato aiutato a uscire dal suo Globalflyer attraverso una piccolo sportello, applaudito da alcune centinaia di sostenitori e appassionati.
Fossett visibilmente stanco ha ringraziato i collaboratori del suo team che gli hanno consentito di realizzare il sogno: la circumunavigazione in aereo del globo senza rifornimenti.