A Hollywood non è molto amata
Sfrontata, ironica, fumatrice incallita e dal carattere forte. Non piace ai media il temperamento di Katherine Heigl, diventata una star grazie al telefilm "Grey's Anatomy" e protagonista di commedie come "27 Dresses". Nonostante il successo al botteghino di "The Ugly Truth" con Gerard Butler, della Heigl non sono piaciute alcune battute sulle troppe ore di lavoro sul set, in un periodo di disoccupazione, e il fatto che sia fumatrice incallita.
Un fenomeno (mettendo sui motori di ricerca il suo nome e la parola hate, odio, vengono fuori più di 500mila pagine) su cui hanno scritto recentemente anche testate come Newsweek e il Los Angeles Times. Alla base di questi attacchi all'attrice ci sono vari fattori. Uno, nell'America che ama i gesti salutisti pubblici, è il suo rifiuto di smettere di fumare o almeno di nascondersi quando lo fa. Le foto di Katherine, classe 1978, sposata, con una sigaretta in bocca, passano sui decine di siti, con commenti al vetriolo come "Rieccola con un bastoncino di cancro tra le dita". Non le ha giovato nemmeno la strenua difesa del collega in "Grey's Anatomy", T.R. Knight, omosessuale, dopo l'incidente con un altro compagno di set, Isaiah Washington, allontanato dal telefilm per aver fatto (e ripetuto) su Knight dei commenti omofobici.
La Heigl è tornata più volte sull'accaduto, e la stampa americana ha iniziato a interpretare le sue frasi come voglia di mettersi in mostra. Non aiuta poi, la tendenza della Heigl a farsi scappare in tv frasi ironiche. Tra le ultime, quella pronunciata nel talk show di David Letterman, qualche giorno fa, dove si è lamentata delle 17 ore al giorno sul set di "Grey's Anatomy", con tanto di invito ai produttori "di sentirsi imbarazzati". Una lamentela giudicata da molti media fuori luogo, visto il tasso di disoccupazione crescente negli Usa. La Heigl aveva già criticato indirettamente la serie l'anno scorso,quando ha preso la decisione di tirarsi fuori dalla corsa all'Emmy (l'Oscar della Tv) sostenendo di non aver fornito interpretazioni degne di una nomination". Una stoccata agli autori del telefilm, con cui non non condivideva la linea che avevano dato al suo personaggio, Izzie.
Un attacco alla Heigl è venuto negli ultimi giorni anche da Seth Rogen e Judd Apatow, coprotagonista e regista dell'attrice in "Molto incinta". Rogen ha accusato la bionda Katherine di ipocrisia, per aver prima bollato, due anni fa, "Molto incinta" di "far apparire le donne come streghe" e poi di aver recitato in una commedia come "The ugly truth" (attualmente quarta al botteghino Usa), giudicata da molti critici maschilista e scontata. A commentare quella che ormai sembra una gara fra internauti a dare giudizi negativi sulla Heigl, stanno intervenendo anche testate di primo piano. Patrick Goldstein sul Los Angeles Times rilancia le parole del produttore televisivo e blogger Ken Levine, che in un articolo intitolato, manco a dirlo, "Perché odio Katherine Heigl... di nuovo" aveva stigmatizzato le sue richieste e i suoi atteggiamenti da diva.
