Vecchio film che torna di attualità
La vicenda dei minatori cileni, per fortuna felicemente conclusa, ha comunque sollevato qualche riflessione sulla pervasività dei media.
Inevitabilmente mi è tornato alla mente questo vecchio film di Billy Wylder, del 1951, con Kirk Douglas.
La vicenda tratta di un ambizioso giornalista di provincia, privo di scrupoli, nella cui zona un minatore resta sepolto, vivo, da una frana.
Potrebbe essere salvato facilmente, in un paio di giorni, ma lui riesce a convincere la piccola comunità ad organizzare il salvataggio in un altro modo, molto più macchinoso e lungo, perchè così potrà sfruttare a lungo l'attenzione del mondo.
Intorno al luogo dell'incidente nasce una specie di fiera, giornalisti, televisioni, curiosi, e lui sfrutta al massimo questo momento di "gloria".
Il finale è tragico, le cose non vanno come voluto, la prima soluzione di salvataggio non è più possibile, il minatore muore.
Ma anche il giornalista fa una brutta fine..
Film potente, amaro, troppo in anticipo sui tempi, boicottato (quasi inevitabilmente) da tutti i media.
Un altro capolavoro solo dopo un anno da "Viale del tramonto", ed ancora incredibilmente attuale.