La Malfa: "Berlusconi addio. Sono deluso..."

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Etrusco
00giovedì 24 settembre 2009 23:05
Le defezioni: (Pera, Pisanu, Fisichella, Guzzanti, Casini, Follini, Storace, Fini, Alfano, La Russa, Meloni, Bonaiuti...)
La lettera
La Malfa: "Berlusconi addio,
Sono deluso da questo governo"


Caro Direttore,

lo scorso 4 settembre ho inviato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi una lunga lettera per illustrare le ragioni del mio disagio nei confronti soprattutto della politica economica del Governo, tanto più in questa difficile crisi mondiale. Proprio la politica economica era stata, all’indomani dell’ingresso dell’Italia nell’euro, uno dei motivi determinanti che mi indussero a proporre al PRI di lasciare la coalizione di centrosinistra e di entrare nella coalizione guidata da Berlusconi. L’ingresso nell’euro rendeva indispensabile e urgente una profonda svolta nella politica economica italiana perché con l’euro non sarebbe stato più possibile tutelare la competitività industriale del Paese attraverso periodiche svalutazioni del cambio della lira con cui si coprivano le nostre debolezze strutturali.

Le due linee portanti del programma del centrodestra erano la riduzione della pressione fiscale e le liberalizzazioni.
Viste le dimensioni del debito pubblico la riduzione delle imposte presupponeva una decisa riduzione della spesa corrente ed in particolare una contrazione dell’area delle amministrazioni pubbliche che soffocano le capacità di azione dei cittadini.
Invece tra il 2001 ed il 2006 non vi è stata alcuna riduzione della spesa pubblica corrente;
la pressione fiscale è rimasta quella che era
;
il progetto di liberalizzazioni che avevo sottoposto al Consiglio dei ministri come responsabile del progetto Lisbona, venne accantonato nel 2006 e mai più ripreso.

Ancora più deludente il bilancio di questo primo anno e mezzo di legislatura.

Accantonato ogni progetto ambizioso di riordino della Pubblica amministrazione
(compresa l’abolizione delle Province) per ridurre la spesa corrente e quindi ridurre la pressione fiscale, il Governo ha finito per limitarsi ad una politica del giorno per giorno.
Ma questo non ci garantisce affatto l’aggancio alla ripresa mondiale quando avverrà perché comunque l’Italia non è sufficientemente competitiva.

Non abbiamo condiviso la riforma federalista dello Stato dalla quale scaturiranno inevitabilmente, per il modo con cui essa è stata articolata, nuovi oneri per la finanza pubblica.
In mancanza di una vera riorganizzazione di tutta la macchina politico-amministrativa, la promessa di devolvere al centro-nord maggiori risorse fiscali assieme alla necessità di garantire al Sud le risorse di cui gode attualmente porterà sicuramente ad un aumento del deficit o della pressione fiscale.

Su un piano più politico,

ho molti dubbi su vari aspetti della politica estera, mentre una lunga serie di errori sta mettendo in crisi quel delicato equilibrio fra lo Stato laico e la Chiesa cattolica che fu uno dei frutti migliori della collaborazione fra DC e partiti laici nel dopoguerra.

Il tempo entro il quale l’Italia deve cambiare strada si sta facendo sempre più breve.
Il mondo non attende le nostre pigrizie e le nostre esitazioni.
Nuovi paesi si affacciano sul mercato e gli spazi per l’Italia tendono a ridursi perché le imprese hanno costi, tra cui quelli fiscali, troppo elevati.
La scuola e l’Università, da cui nasce l’innovazione, versano in condizioni disperate.
Il sistema pensionistico
richiede, per essere sostenibile, un allungamento dell’età pensionabile.
La Pubblica amministrazione è insopportabilmente estesa e costosa.

Ecco perché sono giunto alla conclusione che per noi una fase si è chiusa
ed è necessario aprire una riflessione sul modo nel quale realizzare nel Paese la svolta politica indispensabile per fermare il declino italiano
che dura da 15 anni

e preparare un degno futuro per i nostri giovani.


Mi creda.

Giorgio La Malfa,
Deputato del gruppo misto (Componente Repubblicani regionalisti popolari)

24 settembre 2009

Fonte: Corriere della Sera
paperino73
00lunedì 28 settembre 2009 10:49
Le critiche di La Malfa sono tutte condivisibili.
Resta come al solito l'interrogativo: che alternative si profilano all'orizzonte ?
Arjuna
00lunedì 28 settembre 2009 11:29
Re:
paperino73, 28/09/2009 10.49:

Le critiche di
Resta come al solito l'interrogativo: che alternative si profilano all'orizzonte ?



Quello è il grande interrogativo che affligge gli elettori italiani da un bel po'. [SM=x44464]
Etrusco
00lunedì 28 settembre 2009 16:59
Re:
paperino73, 28/09/2009 10.49:

Le critiche di La Malfa sono tutte condivisibili.
Resta come al solito l'interrogativo: che alternative si profilano all'orizzonte ?




Non le troverai certo perseverando nella lettura del Foglio, Il Giornale, Legnostorto, Libero e simili... [SM=x44452]
58TINO
00lunedì 28 settembre 2009 18:58
Ribalto la domanda : ci può essere all'orizzonte qualcosa di peggio...?
Etrusco
00martedì 29 settembre 2009 11:22
CONTRO PAPI SILVIO ANCHE PERA E LA MALFA:
“IL CAV. HA DELUSO”
– DA PISANU (FATTO FUORI PER VOLERE DI COSSIGA) A BIONDI, A MICCICHÈ. FINO A PAOLO GUZZANTI…


M.G. per "Libero"

L'ultimo è Marcello Pera.
Ieri l'ex presidente del Senato ha scritto una lettera al Corriere. Tema: il Cavaliere ha fallito.


Riprendendo una analoga missiva recapitata qualche giorno fa al quotidiano milanese da Giorgio La Malfa, Pera condivide le lamentazioni del figlio del leader repubblicano circa «le promesse deluse in materia di diminuzione della pressione fiscale, liberalizzazioni, riduzione della spesa corrente, riforme della pubblica amministrazione e altro ancora».

Altro che nuovo miracolo italiano, qui è andato tutto a farsi benedire.

Ora, i soliti detrattori diranno che le liberalizzazioni c'entrano fino ad un certo punto, e che in realtà l'aspetto dell'operato di Berlusconi che più addolora Pera sia l'esclusione del Pera medesimo dalla squadra di governo. Stesso si maligni circa La Malfa.


On. ALFREDO BIONDI (PdL) - Copyright Pizzi

I soliti detrattori, se masticano un po' di romanesco, diranno che i due rosicano (voce del verbo rosicare: provare un misto di invidia, rabbia e soprattutto impotenza riguardo qualcosa o qualcuno).
Volendo prendere per buona la tesi, ci si può quantomeno consolare considerando che Pera e La Malfa, nel partito dei rosicanti, sono in compagnia.
Perché di gente che da Silvio si è sentita sedotta e abbandonata ce n'è a bizzeffe.
Ieri in primo piano, oggi dietro le quinte.
Tutti furiosi per le liberalizzazioni mancate.


On. Giorgio La Malfa

A partire dalla tessera numero uno, dal pionere, quello che Forza Italia non era ancora nata e già aveva motivi per rosicare. Mariotto Segni. Flashback. È l'inizio del '94, il Paese uscito stremato da Tangentopoli è alla spasmodica ricerca di un messia. E chi meglio di Segni? L'uomo dei referendum, della lotta alla partitocrazia, quello che combatteva la casta prima ancora che si chiamasse casta.

È l'inizio del '94, e Mario Segni sarà il prossimo premier, garantito. Ha fatto persino l'accordo con la Lega. 24 gennaio: Segni e Maroni si danno la mano davanti alle telecamere di mezzo mondo, è fatta. Non fosse che l'indomani Bossi, al solito posato, se ne esce dicendo che mai si vedrà «la Lega coi lumaconi bavosi democristiani» e la cosa finisce lì. Il Carroccio fa l'accordo col Cavaliere e Mariotto si allontana di gran carriera da Palazzo Chigi. Di qui l'emergere di una certa, comprensibile ruggine col Cavaliere.

Capitolo a parte meritano i famosi "forzisti della prima ora", coloro i quali - sovente sorgenti dalle ceneri della Prima repubblica - furono al fianco del Cavaliere nella fondazione di Forza Italia e con lui condivisero le prime esperienze politiche, anche di governo.


On. Paolo Guzzanti

Uno su tutti, Alfredo Biondi: garantista di tungsteno,
nome storico del Pli, plurisenatore, nel '94 è ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi (decreto salvaladri e altre storie).
Colonna del partito azzurro, alle Politiche dell'anno scorso si ritrova fuori dalle liste del PdL in nome del celebre rinnovamento.
E non la prende benissimo: adombrando la deriva manettara della nuova creatura berlusconiana, sbatte la porta e se ne va con gli antiabortisti di Giuliano Ferrara.
(Identica sorte per altri due nomi storici della galassia forzista: Lino Jannuzzi ed Egidio Sterpa).

Un caso di rosicamento extra strong è poi quello di Paolo Guzzanti. Trascorsi i fasti della commissione Mitrokhin e del conte Marini, l'ex vicedirettore del Giornale è entrato in rotta di collisione col Cavaliere. Collisione violentissima, col suo non esaltante strascico di mignottocrazie e putinismi assortiti.
Meno virulenta la situazione di Gianfranco Miccichè: da uomo del mitologico 61 a 0 del 2001 a figliol prodigo.

La faccenda del Partito del Sud pare avere scavato un solco difficilmente colmabile tra lui e il premier.
Iscritto ad honorem al partito del rosicamento anche Angelo Sanza, già colonna azzurra trasmigrato nel 2008, a ricandidatura ormai sfumata, nelle fila dell'Udc, insieme a Ferdinando Adornato (altro ex forzista folgorato dall'antiberlusconismo in curiosa concomitanza con l'esclusione dalle liste).


Sulla buona strada anche il governatore del Veneto Giancarlo Galan:
il Cavaliere è tentato di sacrificarlo agli appetiti leghisti, lui compatta il partito sul territorio e si prepara al peggio.

On. BEPPE PISANU - copyright pizzi

Da ultimo, menzione per chi nel partito dei rosiconi non c'è, ma che viene insistentemente tirato per la giacchetta da chi avrebbe ogni convenienza a vedercelo.
Si va da Beppe Pisanu (cui la mancata riconferma a ministro dei malumori li ha dati) ad Antonio Martino, (idem).

On. Antonio Martino con la moglie Carol

Da Giuliano Urbani (come se fare il consigliere di amministrazione Rai potesse dare adito a malanimi) a Marcello Dell'Utri (i battibecchi tra Circoli con la Brambilla).
Ma qui siamo all'arruolamento coatto, e nemmeno al caso più clamoroso.
Per quello chiedere a Montecitorio, piani alti.


M.G. per "Libero" [28-09-2009]


Sen. Marcello Pera (PdL)

Arjuna
00martedì 29 settembre 2009 11:46
Re:
58TINO, 28/09/2009 18.58:

Ribalto la domanda : ci può essere all'orizzonte qualcosa di peggio...?



Non c'è mai limite al peggio, riescono sempre a stupirci. [SM=x44464]
mementino
00martedì 29 settembre 2009 12:51
Re:
paperino73, 28/09/2009 10.49:

Le critiche di La Malfa sono tutte condivisibili.
Resta come al solito l'interrogativo: che alternative si profilano all'orizzonte ?



Bersani


PS
A domanda diretta di Bersani a Tremonti: cosa intendi fare per la ripresa dell'economia italiana (a parte cercare di far passare la nottata), l'on. Tremonti risponde prima cercando di provocare (tu cosa faresti, vuoi ricorrere alle tasse? ...tentativo rimandato al mittente sa bersani "io ho la mia ricetta e la tengo per me, non te la vengo a dire, dimmi tu la tua!), poi, nel più palese imbarazzo, abbozza alle sue azioni di politica finanziaria a sostegno delle imprese (o meglio, delle banche!). In sintesi: Tremonti non sa proprio cosa fare, se la prende a destra e a sinistra con economisti e banchieri, ma solo perchè nessuno di loro sa dirgli cosa fare...


paperino73
00mercoledì 30 settembre 2009 13:43
Re: Re:
mementino, 29/09/2009 12.51:

Bersani





Vediamo cosa ci propone come progetto politico quando sarà eletto segretario del PD, soprattutto in tema di riduzioni di spesa, abbassamento della pressione fiscale, liberalizzazioni dei mercati (che poi sono le obiezioni che LaMalfa giustamente fa al governo attuale).

Etrusco
00mercoledì 30 settembre 2009 13:52
Re: Re: Re:
paperino73, 30/09/2009 13.43:



... riduzioni di spesa,
abbassamento della pressione fiscale,
liberalizzazioni dei mercati...





e secondo te, nella situazione in cui ci ritroviamo ora,
sarebbero questi i punti di maggiore importanza
per valutare seriamente la bontà di un programma politico?! [SM=x44467]

Mi stupisce che non fai nemmeno un piccolo cenno alla più delicata e prioritaria situazione attuale nel mondo del lavoro e della produzione industriale ed artigiana italiana...
paperino73
00mercoledì 30 settembre 2009 13:59
Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 30/09/2009 13.52:

e secondo te, nella situazione in cui ci ritroviamo ora,
sarebbero questi i punti di maggiore importanza
per valutare seriamente la bontà di un programma politico?! [SM=x44467]

Mi stupisce che non fai nemmeno un piccolo cenno alla più delicata e prioritaria situazione attuale nel mondo del lavoro e della produzione industriale ed artigiana italiana...




proprio la riduzione della spesa e le liberalizzazioni posso aiutare l'Italia a ripartire e uscire dalla crisi.
mi stupisce cha ancora in italia non si capiscano queste cose, ma si corra dietro allo "stato elargitore" che tanti danni ha causato ...
se questa è la sinistra di Bersani, siamo messi bene!
anzi: è la dimostrazione che non ci sono alternative valide.
Etrusco
00mercoledì 30 settembre 2009 15:35
paperino73, 30/09/2009 13.59:




... le liberalizzazioni posso aiutare l'Italia a ripartire e uscire dalla crisi.



Come? Liberalizzando i profitti e statalizzando le perdite? [SM=x44452]
Se penso agli esempi di Telecom e, peggio, Alitalia il timore che con queste liberalizzazioni "interessate" a favorire solo gli amici è forte.

Comunque informati bene sul conto di Bersani e su quale sia la sua visione sulle liberalizzazioni
e su cosa aveva già iniziato a proporre nel passato governo (senza però chiudere il cerchio)

paperino73, 30/09/2009 13.59:

mi stupisce cha ancora in italia non si capiscano queste cose, ma si corra dietro allo "stato elargitore" che tanti danni ha causato ...
se questa è la sinistra di Bersani, siamo messi bene!
anzi: è la dimostrazione che non ci sono alternative valide.




e che ci vuoi fare, l'Italia che tu tando detesti è un popolo di ignoranti ed ottusi, oltre che di farabbutti e coglioni [SM=x44464]

Quanto dici dimostra solo che non conosci o preferisci ignorare gli studi di Keynes in tal senso: faresti meglio per te e per gli altri colmare queste tue lacune...

Se poi cerchi solo un alibi per continuare a votare per la coalizione che sostiene gli interessi di Berlusconi non far finta di esser aperto ad un dialogo... perchè vedo che di preconcetti ne hai sempre molti come il fatto di rimanere sempre ossessionato dall'idea del liberismo innanzi tutto, peggio di un talebano [SM=x44452]


paperino73
00mercoledì 30 settembre 2009 15:55
Re:
Etrusco, 30/09/2009 15.35:

e che ci vuoi fare, l'Italia che tu tando detesti è un popolo di ignoranti ed ottusi, oltre che di farabbutti e coglioni [SM=x44464]

Quanto dici dimostra solo che non conosci o preferisci ignorare gli studi di Keynes in tal senso: faresti meglio per te e per gli altri colmare queste tue lacune...

Se poi cerchi solo un alibi per continuare a votare per la coalizione che sostiene gli interessi di Berlusconi non far finta di esser aperto ad un dialogo... perchè vedo che di preconcetti ne hai sempre molti come il fatto di rimanere sempre ossessionato dall'idea del liberismo innanzi tutto, peggio di un talebano [SM=x44452]




Non sono un economista, per cui gli studi Keynes (e di altri) non li ho approfonditi da studioso, ma ho una certa cultura e desiderio di sapere che mi permette di scegliere tra modelli diversi di politiche economiche.

Per il resto, guarda che qui l'errore lo stanno facendo quelli che - come te - vogliono strumentalizzare La Malfa in chiave antiberlusconiana.
Perchè un uomo di destra ha ottime ragioni per contestare l'operato di politica economica di questo governo - come di aveva di altrettante valide per contestare quelle del governo precedente, il governo in cui si dichiarava che "pagare le tasse è bellissimo".
Proprio per questo cercherò di sostenere quelle persone che hanno una visione economica simile alla mia (di liberali ce ne sono di qua e di là, ognuno con i suoi migugni e le sue difficoltà a stare in un contesto troppo stretto per le loro idee). Ma ciò non toglie che per un liberale o un repubblicano, appunto, non è facile dire che Bersani è l'alternativa a Berlusconi, perchè le politiche del PD sono già state messe in pratica visto che ha sostenuto il governo Prodi per 2 anni.
Io ribadisco quanto detto sopra: vediamo che strada prende Bersani, se ricerca ancora una volta dla vittoria con l'intruppamento o fa a meno di chi non è per nulla liberale (la sinistra). Dall'altra parte vedo intanto quanto strada farà Fini, il quale oltre a parlare di laicità fa anche dei bei discorsi di politica economica, anche se nessuno li conosce perchè passano inosservati su trafiletti di giornali interessati ala gossip e ad alimentare l'eterno scontro tra guelfi e ghibellini per vendere copie.

Te l'ho già detto: non sono berlusconiano, riconosco le colpe di tutti i governi di centrodestra, li ho sempre evidenziati. Ma se prendere posizioni scomode e non intruppate nei due schieramenti va oltre alla tua capacità di concepire la politica, non prendertela con me, che ho sempre l'illusione che la politica possa un giorno avvicinare lo Stato Italiano verso quel modello di Stato che io ho.
Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 13:32
Re: Re:
paperino73, 30/09/2009 15.55:


...
Perchè un uomo di destra ha ottime ragioni per contestare l'operato di politica economica di questo governo - come di aveva di altrettante valide per contestare quelle del governo precedente, il governo in cui si dichiarava che "pagare le tasse è bellissimo".
Proprio per questo cercherò di sostenere quelle persone che hanno una visione economica simile alla mia (di liberali ce ne sono di qua e di là, ognuno con i suoi migugni e le sue difficoltà a stare in un contesto troppo stretto per le loro idee). Ma ciò non toglie che per un liberale o un repubblicano, appunto, non è facile dire che Bersani è l'alternativa a Berlusconi, perchè le politiche del PD sono già state messe in pratica visto che ha sostenuto il governo Prodi per 2 anni.
Io ribadisco quanto detto sopra: vediamo che strada prende Bersani, se ricerca ancora una volta dla vittoria con l'intruppamento o fa a meno di chi non è per nulla liberale (la sinistra). Dall'altra parte vedo intanto quanto strada farà Fini, il quale oltre a parlare di laicità fa anche dei bei discorsi di politica economica,...



Non hai risposto, o hai voluto ignorare, il seguente quoting:


Come? Liberalizzando i profitti e statalizzando le perdite?
Se penso agli esempi di Telecom e, peggio, Alitalia il timore che queste liberalizzazioni siano "interessate" a mirate a favorire solo gli amici è forte.

Comunque informati bene sul conto di Bersani e su quale sia la sua visione sulle liberalizzazioni
e su cosa aveva già iniziato a proporre nel passato governo (senza però chiudere il cerchio)



PS quanto al "pagare le tasse è bellissimo"
non ti rende onore far finta di non capire il significato di quelle parole:
eppure se ne parlò anche troppo... evidentemetne hai ascoltato solo una campana.
Spiego: ci si riferiva al Principio di Capacità Contributiva così come enunciato anche dall'art.53 della nostra Costituzione; si voleva sottolineare come ciò, in una sana democrazia, possa essere uno dei migliori sistemi per armonizzare servizi e coesione sociale.

Altra doverosa precisazione:
durante l'ultimo Governo Prodi dovresti ben sapere che per la presenza di Mastella ed altri esterni al PD
non si sono potute intavolare nemmeno certe politiche.
Da Veltroni in poi, grazie a tutti i cambiamenti impressi allo scenario politico (soprattutto in senso bipolaristico) le cose sono assai cambiate.

paperino73
00giovedì 1 ottobre 2009 14:08
La mia cultura sociale politica e le mie idee non mi porterebbero mai a sostenere la "bellezza di pagare le tasse". Chi lo dice, per qualsiasi motivo lo dica, lo trovo lontano da me mille miglia.
Come chi pensa che "liberalizzare" vuol dire vendere le aspirine alla coop o lasciare aperti i parrucchieri di lunedì.
Come chi pensa che il PD abbia dato una svolta alla sua politica economica e non solo negli ultimi anni quando non ha avuto alcun incarico di governo ma il suo segretario si schierava strumentalmente con tutti quelli che contestavano, per vario motivo, il governo.

Tu puoi andare avanti a dire tutto quello che vuoi, a girare il discorso come ti pare, ma resta un fatto: le obiezioni di La Malfa sono obiezioni giuste, ma obiezioni di "destra". Volerle prendere e piegarle al Bersani-pensiero è, quanto meno , prematuro.
Io per primo mi auguro che il PD diventi un partito serio, non una socialdemocrazia europea in crisi, ma la casa dei democrats all'italiana.
Ma aspetto di vedere cosa succede, perchè a differenza tua accetto la dialettica politica e, conscio che Berlusconi ha vinto le elezioni del 2008, il suo ruolo è quello di stare lì fino al 2013. Nel frattempo si può lavorare.
il tobas
00giovedì 1 ottobre 2009 14:10
Non si può dire che La Malfa possieda il dono della lungimiranza......
Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 15:01
Re:
paperino73, 01/10/2009 14.08:

... le obiezioni di La Malfa sono obiezioni giuste, ma obiezioni di "destra".
Volerle prendere e piegarle al Bersani-pensiero è, quanto meno , prematuro.
...




Te la canti e te la suoni tutta da solo?! [SM=x44452]

Quando ed in che passo avrei mai voluto riciclare le obiezioni di La Malfa nella visione di Bersani? [SM=x44467]

Io ti ho chiesto solo due cose a cui sembri non voler aprire le porte alla dialettica politica a cui di proclami tanto ben disposto:

1) Quali sarebbero le priorità politiche per un buon programma di governo sul medio-lungo termine? (Non credi che in certi ambiti mettere il Liberismo innanzitutto è come voler mettere il carro avanti ai buoi?)

2) E' possibile una liberalizzazione in Italia senza ricadere negli stessi errori di Alitalia, Telecom o negli errori delle cartolarizzazioni?
Rimane sempre la tendenza a liberalizzare i soli profitti e statalizzare le perdite, a danno dei contribuenti.

PS infine cosa intendi dire per:

sostenere la "bellezza di pagare le tasse". Chi lo dice, per qualsiasi motivo lo dica, lo trovo lontano da me mille miglia.


ancora non hai capito le articolate implicazioni dell'Art.53
oppure vorresti alludere implicitamente al fatto che sei contrario allla Sanità Pubblica, Scuola Pubblica, acqua e a tutti gli altri servizi essenziali pubblici? [SM=x44467]

Abbi la cortesia ed il coraggio di parlar chiaro almeno su quest'ultimo punto. [SM=x44460]

paperino73
00giovedì 1 ottobre 2009 15:26

1) Quali sarebbero le priorità politiche per un buon programma di governo sul medio-lungo termine? (Non credi che in certi ambiti mettere il Liberismo innanzitutto è come voler mettere il carro avanti ai buoi?)



Abbattere la spesa pubblica, ridurre il deficit, abolire le rendite, liberalizzare i mercati energetici per ridurre i costi industriali, sbloccare il mercato del lavoro, rendere il sistema imprenditoriale più sbilanciato sul dualismo rischio/successo facilitando l'accesso al mercato di tutti gli attori portatori di buone idee, tutelare la legalità per un buon esercizio economico, abolire gli enti statali e parastatali che intervengono nell'economia.


2) E' possibile una liberalizzazione in Italia senza ricadere negli stessi errori di Alitalia, Telecom o negli errori delle cartolarizzazioni?
Rimane sempre la tendenza a liberalizzare i soli profitti e statalizzare le perdite, a danno dei contribuenti.



Non confondere liberalizzazione e privatizzazione.
Facciamo un esempio più concreto: quanto costava telefonare con i cellulari negli anni '90 quando c'era solo un concorrente e quanto costa oggi ?


ancora non hai capito le articolate implicazioni dell'Art.53
oppure vorresti alludere implicitamente al fatto che sei contrario allla Sanità Pubblica, Scuola Pubblica, acqua e a tutti gli altri servizi essenziali pubblici?



La tua retorica minimalista non ti permette di capire una cosa: il problema non è la Sanità Pubblica, ma QUALE Sanità Pubblica (lo stesso vale per gli altri servizi).
Ci sono Paesi in cui i servizi sono molto migliori dei nostri, e la pressione fiscale uguale o di poco inferiore.
ERGO il problema è proprio la retorica del dire "che bello pagare le tasse, così aiutiamo tutti"; se ci fossero politici che iniziassero a dire: "le tasse sono un male necessario, vi prometto di limitare il danno individuale" probabilmente staremmo in un mondo migliore.
Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 15:53
Re:
paperino73, 01/10/2009 15.26:


... QUALE Sanità Pubblica (lo stesso vale per gli altri servizi).
Ci sono Paesi in cui i servizi sono molto migliori dei nostri, e la pressione fiscale uguale o di poco inferiore.
ERGO il problema è proprio la retorica del dire "che bello pagare le tasse, così aiutiamo tutti"; se ci fossero politici che iniziassero a dire: "le tasse sono un male necessario, vi prometto di limitare il danno individuale" probabilmente staremmo in un mondo migliore.




Ma su quali dati ti basi?
Perchè a me risulta che in Francia, come in altri paesi UE dove i servizi pubblici son migliori dei nostri, la pressione fiscale è più alta della nostra, sebbene nessuno se ne lamenti come qui da noi.

Per la telefonia non puoi estrapolare nessun esempio, sono molti i fattori in gioco (tecnici, commerciali, accordi internazionali, etc.) e non puoi interpretarli così superficialmente. [SM=x44464]
Prendi piuttosto ad esempio l'operazione Alitalia [SM=x44461]
paperino73
00giovedì 1 ottobre 2009 16:15
Re: Re:

Ma su quali dati ti basi?
Perchè a me risulta che in Francia, come in altri paesi UE dove i servizi pubblici son migliori dei nostri, la pressione fiscale è più alta della nostra, sebbene nessuno se ne lamenti come qui da noi.



Io sui dati OCSE.
Pressione fiscale nei Paesi UE-15 nel 2008:

48,9% Danimarca
48,2% Svezia
44,4% Belgio
43,6% Francia
43,3% Italia
43,0% Finlandia
41,9% Austria
38,0% Olanda
37,2% Spagna
36,9% Lussemburgo
36,6% Regno Unito
36,6% Portogallo
36,6% Germania
32,2% Irlanda

Confermo che i servizi in Francia sono migliori dei nostri, così come in Finlandia, in Austria, in Olanda e in Germania.


Prendi piuttosto ad esempio l'operazione Alitalia



Prima spiegami cosa centra Alitalia con le liberalizzazioni.
Proprio perchè io sono per un mercato libero anche nei voli aerei, ho da sempre contestato l'operazione. Sei tu che ora la stai facendo assurgere ad esempio di liberalizzazione.
Vale quanto detto prima: non confondere privatizzazione con liberalizzazione.
bremaz
00giovedì 1 ottobre 2009 16:19
Ma perchè non aprite una bella sezione
"Paperolandia VS Etruria"
sottotitolo "la sfida"

e per chi vince una bella serata con qualche zoccola [SM=x44488]
paperino73
00giovedì 1 ottobre 2009 16:28
Re:
bremaz, 01/10/2009 16.19:

Ma perchè non aprite una bella sezione
"Paperolandia VS Etruria"
sottotitolo "la sfida"

e per chi vince una bella serata con qualche zoccola [SM=x44488]




solo se la zoccola sei tu, sennò non vale la pena [SM=x44452]
bremaz
00giovedì 1 ottobre 2009 16:40
Re: Re:
paperino73, 01/10/2009 16.28:




solo se la zoccola sei tu, sennò non vale la pena [SM=x44452]




scolta bergamasco qua la zoccola del forum sta a torino vicino ai lampioni.
Non mettere in mezzo noi litoranei che ci facciamo i cazzi nostri e non c'entriamo nulla.
Se proprio vuoi regalare ad un veneto un momento di felicità ti do un indirizzo di campodarsego [SM=x44452]
'tento al napalm però
paperino73
00giovedì 1 ottobre 2009 16:51
Re: Re: Re:
bremaz, 01/10/2009 16.40:

scolta bergamasco




[SM=x44466]
bremaz
00giovedì 1 ottobre 2009 17:05
Re: Re: Re: Re:
paperino73, 01/10/2009 16.51:




[SM=x44466]




presumo per voi pseudo milanesi sia un insulto
O ho preso un granchio [SM=x44465]
Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 18:17
Re: Re: Re:
paperino73, 01/10/2009 16.15:


... dati OCSE.
Pressione fiscale nei Paesi UE-15 nel 2008:

48,9% Danimarca
48,2% Svezia
44,4% Belgio
43,6% Francia
43,3% Italia
43,0% Finlandia
41,9% Austria
38,0% Olanda
37,2% Spagna
36,9% Lussemburgo
36,6% Regno Unito
36,6% Portogallo
36,6% Germania
32,2% Irlanda

Confermo che i servizi in Francia sono migliori dei nostri, così come in Finlandia, in Austria, in Olanda e in Germania.


Prendi piuttosto ad esempio l'operazione Alitalia



Prima spiegami cosa centra Alitalia con le liberalizzazioni.
Proprio perchè io sono per un mercato libero anche nei voli aerei, ho da sempre contestato l'operazione. ...



Infatti, come vedi, circa la metà dei paesi UE hanno una pressione fiscale simile o superiore alla nostra, quindi la recita del TANTUM ERGO ce la potevi anche risparmiare [SM=g1470351]
[SM=x44452]

Ovviamente Alitalia la proponevo solo come esempio della tendenza a privatizzare i profitti e statalizzare le perdite, sempre ai danni dei contribuenti. Così è avvenuto anche in altri settori.
Per le liberalizzazioni, mutatis mutandis, i rischi sono simili.
mementino
00giovedì 1 ottobre 2009 18:32
Re: Re: Re: Re: Re:
paperino73, 30/09/2009 13.59:




proprio la riduzione della spesa e le liberalizzazioni posso aiutare l'Italia a ripartire e uscire dalla crisi.
mi stupisce cha ancora in italia non si capiscano queste cose, ma si corra dietro allo "stato elargitore" che tanti danni ha causato ...
se questa è la sinistra di Bersani, siamo messi bene!
anzi: è la dimostrazione che non ci sono alternative valide.




...guarda che l'unico che ha cercato di fare liberalizzazioni negli ultmi 20 anni in Italia è stato proprio Bersani ed è quello che vorrebbe fare ancora se andasse al Governo. Io mi accontenterei se eliminasse le province e togliesse i privilegi delle regioni a statuto speciale.
Cmq l'attuale crisi finanziaria (e conseguentemente economica) dovrebbe far rivedere molte presunte certezze ai liberisti spinti.

Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 18:53
mementino, 01/10/2009 18.32:



...guarda che l'unico che ha cercato di fare liberalizzazioni negli ultmi 20 anni in Italia è stato proprio Bersani ed è quello che vorrebbe fare ancora se andasse al Governo. Io mi accontenterei se eliminasse le province e togliesse i privilegi delle regioni a statuto speciale.
Cmq l'attuale crisi finanziaria (e conseguentemente economica) dovrebbe far rivedere molte presunte certezze ai liberisti spinti.





Non t'illudere, Paperino non si schioderà mai dalle sue incrollabili ossessioni [SM=x44452]
nemmeno se ci fosse il tracollo di Wall Street [SM=x44455]

PS delle liberalizzazioni di Bersani non gliene parlare troppo, altrimenti rischi di fargli venire una crisi d'identità [SM=x44474]
PrettyWoman@
00giovedì 1 ottobre 2009 19:39
'Nzomma me pare de capì che c'è chi le tasse nu le vò pagà e chi, 'nvece, penza che bisogna de pagalle, e pure toste se vuoi che li servizi funzionino! (Quì me tocca de fà 'n'inciso: Ma quarc'uno se dovuto de pagasseli da se li servizzi in Itaglia? No perchè provatevi de pagà na settimana d'ospedale per quello che costa veramente... e che è pure giusto che costi così).

Sartando a piè pari la frase ad effetto: "è giusto che se paghino le tasse, in modo paro ar proprio reddito, per poter dare li servizi pure ai poracci che nun potrebbero permetteseli"...
Me chiedo... Ma quarched'uno, che ancora ce creda che ar mondo ogniuno poterebbe dà per quello che è capace a fà senza pe questo penzà de dovè guadagnà e sta meglio (o sopra) de li artri, quarched'uno, me cchiedevo, ce sta o so proprio finiti tutti?

Che sti discorsi so troppo anarchici?
Che sti discorsi so troppo tera tera... che io, dottore, ciò dovuto de studià pe famme sta posizione e i mii c'hanno dovuto de spenne pe famme diventà ciò che sono (li mii cojoni)..

Vabbè... beati voi che nun siete sartati fora, da quer nero buco che se chiama fica, nell'africa o nelle campagne cinesi o in afghanistan (che da qualsiasi parte stai, sempre 'mezzo le bombe sei) o nell'merica der nord ma negri ar tempo del KKK o comunque derelitti in quarsiasi parte der monno!!!

No è... nessuno de noi, me pure, c'è nata/o derelitta/o!!
Artrimenti nun saremmo qua a tirarce le pare cor PC e 'n'abbonamento internet che, per quanto poco, costa....

Vabbè, lasciamo li politici ar loro mestiere... che loro sanno cosa è meglio pe noi......

(se deve pure de salutà?)
paperino73
00venerdì 2 ottobre 2009 09:14
Re: Re: Re: Re: Re:
bremaz, 01/10/2009 17.05:




presumo per voi pseudo milanesi sia un insulto
O ho preso un granchio [SM=x44465]




credo di sì, ma io non sono milanese.
mia madre è nata in provincia di bergamo [SM=x44465]
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