Laggiù nell' Alabama

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Red Skins
10venerdì 13 agosto 2004 18:28
06.08.2004
Alabama, giustiziato detenuto anziano e colpito dal cancro
di Roberto Rezzo

NEW YORK. .È stato messo a morte in Alabama un uomo di 74 anni, gravemente malato e non più in grado di intendere e volere. Si chiamava James Barney Hubbard ed era stato condannato 27 anni fa per l'omicidio della sua convivente, Lillian Montgomery. Era il detenuto più vecchio rinchiuso nel braccio della morte in Alabama e il più vecchio a essere giustiziato negli Stati Uniti da quarant'anni a questa parte.

Il delitto di cui era accusato era avvenuto probabilmente nel mezzo d'un litigio, quando entrambi erano in preda ai fumi dell'alcol. Hubbard ha sempre sostenuto che la sua compagna si era suicidata e agli atti del tribunale risulta che la polizia riuscì a farlo confessare con un metodo poco ortodosso: con l'aiuto della bottiglia. Un'altra condanna per omicidio l'aveva ricevuta nel 1957, ma nel 1976 era stato rilasciato in libertà vigilata proprio perché la signora Montgomery, mossa a compassione dal suo caso e afflitta dalla solitudine dopo la morte del marito, gli aveva offerto un lavoro nello spaccio del paese che aveva in gestione. Storie di ordinaria disperazione e miseria in mezzo alle piantagioni di cotone del Sud. Tragedie consumate tra povere case dove l'acqua corrente è arrivata solo alla fine degli anni '60, dove in cortile si distilla ancora liquore di granturco, una bevanda micidiale che è persino peggio del whisky del deserto con cui son stati sterminati gli indiani d'America.

In prigione l'aveva consumato la cirrosi, poi il cancro alla prostata con metastasi avanzate al colon, infine la demenza. Non era più in grado di lavarsi da solo e non era cosciente neppure della propria identità.
Giovedì mattina i giudici della Corte suprema, con una risicata maggioranza di cinque voti contro quattro, avevano respinto la richiesta di un provvedimento sospensivo. Subito dopo il governatore dell'Alabama, il repubblicano Bob Riley, fa sapere che non intende esercitare il potere di grazia. Dopo l'esecuzione ha commentato compiaciuto: «Anche se non possiamo dire che in questo caso la giustizia sia stata tempestiva, giustizia è stata fatta». Lucia Penland, responsabile dell'Alabama Prison Project, un gruppo di volontari che offre assistenza ai condannati a morte ha replicato: «Questa non è giustizia. È un misto di crudeltà mentale e di vendetta, qualcosa d'indegno per una società che pretenda di chiamarsi civile». «Era vecchio, malato, inoffensivo. Non aveva alcun senso giustiziarlo», ha sottolineato l'avvocato Alan Rose, difensore di Hubbard negli ultimi 16 anni. Nell'ultimo appello aveva citato proprio l'incapacità d'intendere e volere quale motivo ragionevole per sospendere la sentenza. Non c'è stato nulla da fare.

Hubbard ha consumato il suo ultimo pasto giovedì alle 3 e 40 del pomeriggio. Ha chiesto due uova al tegamino, pomodori verdi fritti, due fette d'ananas e una banana. Da bere una lattina di succo di verdure marca V8. Era tutto vestito di bianco quando alle 6 e 13 il direttore del carcere gli ha letto il decreto esecutivo della condanna a morte. Era pallido in volto, disorientato, si teneva a malapena in piedi. Lo hanno fatto sdraiare su un lettino e immobilizzato con lacci di cuoio. Cinque minuti più tardi gli hanno piantato un ago nella vena dell'avambraccio e iniettato prima un sedativo, poi una sostanza che blocca il respiro, quindi un'altra per fermare il battito del cuore.

Se n'è andato senza dire una parola, lo sguardo fisso rivolto dall'altra parte del vetro, dove sedeva la figlia che aveva abbracciato per l'ultima volta poche ore prima. All'esecuzione hanno assistito anche sei familiari della vittima. Uno dei figli, Jimmy Montgomery, 66 anni, un luogotenente colonnello in pensione, si è detto dispiaciuto per come Hubbard è morto: «Avrei voluto vederlo friggere sulla sedia elettrica o davanti a un plotone di esecuzione. Mi sarebbe piaciuto vederlo soffrire di più». L'altro figlio, Johnny Montgomery, non si è mosso invece dalla sua casa di Birmingham. Ha fatto sapere di aver mandato una lettera a Hubbard lunedì scorso, e di sperare proprio che l'abbia letta prima di essere giustiziato. Gli ha scritto per offrirgli il suo perdono. Ha chiuso la missiva con qualche parola di preghiera, versi tratti dall'atto di dolore, la preghiera di peccatori.

http://www.unita.it/index.asp??SEZIONE_COD=&TOPIC_ID=36663

numlock
10venerdì 13 agosto 2004 18:32
[SM=x44471]
texdionis
10venerdì 13 agosto 2004 22:07
davvero uno dei tanti lati oscuri dell'America.

l'unica consolazione è che almeno quest'uomo non è morto in preda ai dolori del suo male.
Miky!
00sabato 14 agosto 2004 14:41
gli hanno fatto un favore a giustiziarlo
Ronan7
00martedì 29 luglio 2008 18:02
Dopo litigio tra la padrona e politico
Alabama, cane candidato a sindaco
Dopo litigio tra la padrona e politico


Se di politici "cani" se ne sono visti a bizzeffe, di cani politici questo sarebbe il primo. L'idea è venuta alla padrona di un labrador retriever di 7 anni, di candidarlo a sindaco della città, Fairhope, in Alabama, per farsi beffa dei politici che si sfideranno alle urne il 26 agosto. La donna, Tress Turner, che gestisce una caffetteria, ha tappezzato il paese con i manifesti del suo fedele amico dopo un battibecco con un candidato.

L'iniziativa della signora, nota nel piccolo centro per il suo locale molto frequentato dalla clientela, è piaciuta ai concittadini che fanno a gara per aggiudicarsi le magliette con la foto del labrador Willie Bean Roscoe P.

Quanto a lui, ignaro del motivo dell'improvvisa celebrità, anche a detta della sua padrona e di molti osservatori, non ha proprio la stoffa del politico. Gli manca, in particolare, l'arte della diplomazia. "Quando un cane di piccola taglia lo avvicina, Willie rabbrividisce e fa dietrofront" ha spiegato alle televisioni locali la proprietaria.

Tessie Turner ha poi spiegato che l'idea di candidare idealmente il suo cane è nata da una lite con un vero candidato umano. L'uomo aveva affisso alcuni manifesti della sua campagna proprio davanti al locale della Turner, senza chiedere il suo permesso. Così ha deciso di presentare per la corsa alla poltrona di primo cittadino Willie. L'animale è ormai il cane piu' conosciuto di Fairhope e ha persino un proprio slogan, coniato - sembra - da un politico locale - "Non ha nessuno scheletro nell'armadio. Se li è mangiati tutti".

Fonte Tgcom.it
Etrusco
00martedì 29 luglio 2008 18:38
Re: Dopo litigio tra la padrona e politico
Ronan7, 29/07/2008 18.02:

...
L'uomo aveva affisso alcuni manifesti della sua campagna proprio davanti al locale della Turner, senza chiedere il suo permesso. Così ha deciso di presentare per la corsa alla poltrona di primo cittadino Willie. L'animale è ormai il cane piu' conosciuto di Fairhope e ha persino un proprio slogan, coniato - sembra - da un politico locale - "Non ha nessuno scheletro nell'armadio. Se li è mangiati tutti".

Fonte Tgcom.it




Esilarante [SM=x44457]

bisognerebbe esportare questa cosa anche al di fuori degli USA,
magari da qualche parte del mondo potrebbe anche andar meglio esser governati da un cane anzichè da un uomo [SM=x44461]

FerrariDaytona
00martedì 29 luglio 2008 18:57
Re: Dopo litigio tra la padrona e politico
splendido...
e magari si potrebbe attuare la stessa iniziativa per i v-day...
al posto di comici gretti e approssimativi che si danno alla politica dell'insulto, accanto a pseudogiornalisti che non accettano le tecniche da loro stessi promosse...
ce ne sarebbe di spazio!
tutte le razze del mondo!
tc-3
00mercoledì 30 luglio 2008 01:10
più ossi per tutti!
intergrigo88
00mercoledì 30 luglio 2008 02:31
campagna contro le pulci !
Etrusco
00mercoledì 30 luglio 2008 10:44
Re:
intergrigo88, 30/07/2008 2.31:

campagna contro le pulci !




nel senso delle microspie e intercettazioni? [SM=x44455]

[SM=x44456]
Colonnello Kilgore
00mercoledì 30 luglio 2008 15:35
Re: Re: Dopo litigio tra la padrona e politico
FerrariDaytona, 29/07/2008 18.57:

splendido...
e magari si potrebbe attuare la stessa iniziativa per i v-day...
al posto di comici gretti e approssimativi che si danno alla politica dell'insulto, accanto a pseudogiornalisti che non accettano le tecniche da loro stessi promosse...
ce ne sarebbe di spazio!
tutte le razze del mondo!




In effetti già ce n'è di giornalisti umani che abbaiano.. [SM=x44467]
Colonnello Kilgore
00mercoledì 30 luglio 2008 15:37
In ogni caso, ecco il nuovo Fuhrer [SM=x44456]

radcla
00mercoledì 30 luglio 2008 15:40
Re: Re: Dopo litigio tra la padrona e politico
Etrusco, 29/07/2008 18.38:




Esilarante [SM=x44457]

bisognerebbe esportare questa cosa anche al di fuori degli USA,
magari da qualche parte del mondo potrebbe anche andar meglio esser governati da un cane anzichè da un uomo [SM=x44461]




non è necessario andare a trovare "qualche parte del mondo" ... [SM=x44465]

Arjuna
00mercoledì 30 luglio 2008 15:45

Questa me la vedrei bene come first lady.

piperitapatty
00giovedì 31 luglio 2008 15:40
sweeeeet home alabama [SM=x44499]

Etrusco
10giovedì 16 maggio 2019 12:48

n Alabama l’aborto è fuorilegge anche in caso di stupro o incesto


Approvata la legge più restrittiva d’America.
L’obiettivo è il bando totale dell’interruzione di gravidanza.
La strategia dei “pro life” è arrivare fino alla Corte Suprema. Ora i medici rischiano l’ergastolo
REUTERS

Una manifestazione “pro choice” contro la legge anti aborto in Alabama

 
 
 


In America l’attacco alla legalità dell’aborto, e non solo, è cominciato. La legge approvata ieri in Alabama, che lo vieta in quasi tutti i casi, è solo l’ultima di una serie di iniziative prese per spingere la Corte Suprema a bandire l’interruzione di gravidanza. La strategia usata, però, lascia intravedere un sistema che potrebbe essere adottato per erodere molti altri diritti, e cambiare i meccanismi della democrazia Usa.

 

Il testo votato consente l’interruzione di gravidanza solo nei casi in cui ci sia un «serio pericolo» per la sopravvivenza della madre. Nessuna eccezione per lo stupro e l’incesto. Le donne che violeranno la legge non verranno incriminate penalmente, ma i medici sì, e rischieranno fino a 99 anni di prigione. In altre parole, una ragazza stuprata sarà costretta a partorire, e se un dottore la aiuterà ad abortire riceverà l’ergastolo.

La legge ora è sul tavolo della governatrice repubblicana Kay Ivey, ma anche se decidesse di non firmarla, una maggioranza semplice basterebbe al parlamento locale per scavalcare il suo veto. Gli attivisti “pro choice” hanno già annunciato che faranno causa, come volevano i promotori dell’iniziativa.

Dall’inizio dell’anno ad oggi, sono 7 gli stati americani che hanno passato provvedimenti diversi per limitare o vietare le interruzioni di gravidanza. Oltre all’Alabama, lo hanno fatto Georgia, Mississippi, Arkansas, Kentucky, Utah e Ohio. L’obiettivo immediato è ridurre il più possibile gli aborti, ma quello finale è il bando. I promotori delle leggi infatti vogliono provocare le cause dei “pro choice”, nella speranza di arrivare fino alla Corte Suprema, dove la maggioranza conservatrice rafforzata da Trump con le nomine dei giudici Gorsuch e Kavanaugh potrebbe rovescire la sentenza Roe vs. Wade, che nel 1973 aveva legalizzato l’interruzione di gravidanza. Non sarà facile, ma le dimissioni del moderato Kennedy hanno aperto uno spiraglio. Se poi il presidente verrà rieletto, e potrà sostituire anche la liberal Ginsburg, il successo sarebbe a portata di mano.

Trump in passato aveva dichiarato di essere favorevole all’aborto, ma ora sostiene di aver cambiato posizione. Essere “pro life” per lui è indispensabile, se vuole che la sua base di evangelici e conservatori torni a votarlo l’anno prossimo.

Il metodo

L’operazione in corso però lascia intravedere un metodo che potrebbe essere replicato, per annullare altri diritti come quelli dei gay o delle minoranze, ma anche per scalfire le regole della democrazia americana. Un esempio che viene in mente è il braccio di ferro in corso tra la Casa Bianca e il Congresso, sui poteri di inchiesta che la Costituzione affida al Parlamento. Dopo la pubblicazione del rapporto Mueller sul Russiagate i democratici hanno aperto una serie di indagini, come peraltro avevano fatto i repubblicani durante la precedente amministrazione, ad esempio su Bengasi, che forse è costata la presidenza a Hillary Clinton per il caso email.

Trump ha risposto ordinando a tutti i suoi collaboratori di non cooperare, dicendo che il caso è chiuso. Anche se fosse così, in questo modo ha aperto una nuova disputa, non più sulla eventuale collusione col Cremlino, ma sul rapporto tra i poteri dello Stato. I democratici hanno già presentato alcuni ricorsi, e l’obiettivo immediato del presidente è perdere tempo e frenarli, almeno fino alle elezioni. Il problema che ha posto però è grave e di lungo termine, e forse lui spera che alla fine venga risolto in suo favore dalla Corte Suprema. Così le sue nomine dei giudici, a tutti i livelli, diventano l’elemento del mandato di Trump che probabilmente avrà l’impatto più concreto e duraturo sulla società americana.



Commento: non ho parole, sembra che tanti diritti civili conquistati faticosamente nel secolo scorso ora vengono stravolti nei principi e rimessi in discussione, perdendo quasi il lume della ragione...  


AlcibiadeR
10giovedì 16 maggio 2019 15:50
Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …

… oppure, caro Etrusco, anziché di regresso, qui potrebbe trattarsi di un nuovo e decisivo passo verso il progresso, Etico e Morale cui dovrebbero da sempre sottostare, sia il sistema ideologico, che il potere politico e la prassi socio economica!

Difatti oggigiorno, sembra che anche nella maggioranza degli Stati americani, piuttosto che il perpetrarsi dell’egemonia laico-ateista fondata sugli schemi utilitaristici e pragmatici, si stia invece consolidando quella logica dei credenti – in preminenza cristiani cattolici (oggi più perseguitati del solito) e protestanti; e delle altre due religioni monoteiste e di quelle autoctone tipiche delle Americhe – che guarda alle varie tematiche (l’omosessualità, l’eutanasia, il suicidio assistito, la fecondazione artificiale, etc) come manipolazioni contro-natura e, in particolare, all’aborto come un assassinio legalizzato, piuttosto che un presunto diritto civile all’omicidio di nascituri indifesi …

Da qui, dunque, nasce e permane a tutt’oggi, dopo il flop della “protesta” ateo-laicista nel secolo appena trascorso, il vero problema – non solo americano, quanto europeo e planetario – ovverossia, lo stravolgimento di quelle Leggi Etiche insite nell’ordine della Natura umana e nel divenire naturale delle cose.
Il cammino, al ravvedimento autentico e alla stabilità degli originari e immutabili valori, è ancora lungo e intriso di nuove insidie, ma …

[SM=x44461] [SM=x44462]
Dom Pérignon
00giovedì 16 maggio 2019 19:20
Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
AlcibiadeR, 16/05/2019 15.50:


… oppure, caro Etrusco, anziché di regresso, qui potrebbe trattarsi di un nuovo e decisivo passo verso il progresso, Etico e Morale cui dovrebbero da sempre sottostare, sia il sistema ideologico, che il potere politico e la prassi socio economica!

Difatti oggigiorno, sembra che anche nella maggioranza degli Stati americani, piuttosto che il perpetrarsi dell’egemonia laico-ateista fondata sugli schemi utilitaristici e pragmatici, si stia invece consolidando quella logica dei credenti – in preminenza cristiani cattolici (oggi più perseguitati del solito) e protestanti; e delle altre due religioni monoteiste e di quelle autoctone tipiche delle Americhe – che guarda alle varie tematiche (l’omosessualità, l’eutanasia, il suicidio assistito, la fecondazione artificiale, etc) come manipolazioni contro-natura e, in particolare, all’aborto come un assassinio legalizzato, piuttosto che un presunto diritto civile all’omicidio di nascituri indifesi …

Da qui, dunque, nasce e permane a tutt’oggi, dopo il flop della “protesta” ateo-laicista nel secolo appena trascorso, il vero problema – non solo americano, quanto europeo e planetario – ovverossia, lo stravolgimento di quelle Leggi Etiche insite nell’ordine della Natura umana e nel divenire naturale delle cose.
Il cammino, al ravvedimento autentico e alla stabilità degli originari e immutabili valori, è ancora lungo e intriso di nuove insidie, ma …

[SM=x44461] [SM=x44462]




Scusami tanto ma non riesco a seguirti, cosa intendi dire?

Nel caso specifico non ti sembra esagerato proibire il diritto alla scelta persino alle vittime di stupro ed incensto?
E poi che senso avrebbe comminare 99 anni di carcere ai medici che non si oppongono alle richieste di aborto?
Questo ti sembra un passo a favore del progresso? [SM=x44467] [SM=x44473] [SM=x44466]
pliskiss
00giovedì 16 maggio 2019 20:09
Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
Dom Pérignon, 16/05/2019 19.20:




Scusami tanto ma non riesco a seguirti, cosa intendi dire?

Nel caso specifico non ti sembra esagerato proibire il diritto alla scelta persino alle vittime di stupro ed incensto?
E poi che senso avrebbe comminare 99 anni di carcere ai medici che non si oppongono alle richieste di aborto?
Questo ti sembra un passo a favore del progresso? [SM=x44467] [SM=x44473] [SM=x44466]




a me me pare una stronzata

cmq teniamo presente che in certi Stati Americani vige ancora la sedia Elettrica ovvero Pena di Morte

Aborto si tratta solo quando una non vuole un figlio ed è capitato per sbaglio, nei termini di legge quando ancora non c'è niente la essere umana può eliminare la futura creatura che potrebbe nascere

Siccome il corpo è mio e dovrebbe essere " io faccio quel cazzo che voglio"

In All Habama cmq un po' Musulmani sono

ai dottori in Alabama conviene cambiare lo stato
Etrusco
00giovedì 16 maggio 2019 20:40
Re: Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
pliskiss, 16/05/2019 20.09:




a me me pare una stronzata

cmq teniamo presente che in certi Stati Americani vige ancora la sedia Elettrica ovvero Pena di Morte

Aborto si tratta solo quando una non vuole un figlio ed è capitato per sbaglio




Non è semplicemente così: una donna può rimanere incinta anche in conseguenza di un reato, nonostante lei fosse fortemente contraria a quello stupro. Potrebbe non essere un semplice sbaglio.

Comunque, secondo me, la scelta di un aborto è una cosa che nessuna donna prende con leggerezza, dovrebbe essere una scelta sofferta e ben meditata. In ogni caso dovrebbe essere una scelta personale, dietro consiglio di medici, psicologi e consultori vari, ma la scelta finale dovrebbe spettare solo alla donna e alle persone a lei più care che le stanno vicino.
AlcibiadeR
10venerdì 17 maggio 2019 00:08
Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …

A mio avviso, Dom Pérignon, la vera domanda da farsi … quindi, da intendere e da capire …, sia da parte dei Cristiani cattolici, o di altra confessione, o di religione monoteista, o di credi religiosi diversi e sia da parte dei laici d’ideologie differenti, o di dichiarato Ateismo, non è da indirizzare sull’opinione personale che ognuno può liberamente avere, nel caso specifico, sull’“aborto”; ma piuttosto è una domanda da focalizzare alla fonte, cioè:
- esiste o no una Legge Etica Morale comune a tutti e insita nell’Ordine della Natura umana e nel divenire naturale delle cose?
Da qui, dipende tutto il resto di regresso o di progresso dell’Uomo inserito nella comune società umana quanto a leggi e norme, quindi, dei suoi costumi, delle sue usanze e dei … via dicendo!

Inoltre, tu saprai anche meglio di me, Dom Pérignon, che per quanto riguarda i cattolici in senso lato – ossia, non distinti tra praticanti o meno -, è imperativo seguire quel punto fermo della Dottrina Sociale del Magistero Petrino secondo il quale la coerenza del credente … e ripeto: Cattolico … non può prescindere dai valori “non negoziabili” sulle varie questioni accennate, di cui l’aborto con le sue varie casistiche.

In questo senso, allora, esiste un problema sostanziale ma dopo il ’68 accettato tacitamente nella forma. Questo è un problema serio e tuttora irrisolto anche in Italia. Esso è stato posto, non dal Cattolicesimo in quanto, tale, ma dall’ideologismo catto-comunista (e aggiungo volentieri: catto-capitalista) che nulla ha a che fare col cristianesimo cattolico, se non di essere stato usato in funzione del pragmatismo convenzionale al sistema socio politico della Sinistra e della sua cultura neo-illuminista. Essa ha, di fatto, “relativizzato”, come ha ben saputo rimarcare l’umile ed eccellentissimo Teologo Ratzinger, questi valori “non negoziabili”.
Perciò, si è arrivati al paradosso, che continua tuttora, per cui si crede che i politici e i militanti di Sinistra (e aggiungo volentieri: certa parte del Liberismo di Destra), non siano solo cristiani bensì addirittura “cattolici” praticanti i quali, però, favoriscono allo stesso tempo la vasta gamma dei disvalori. Si ha così l’accettazione al disvalore della clonazione, della sperimentazione in vitro. Con la scusante della falsa emancipazione, si ha la condiscendenza alle devianze contro natura, quali la bisessualità, l’omosessualità fino alla convivenza o presunta “famiglia” di coppia di stesso sesso con l’abominio delle adozioni di bambini innocenti, quindi, si approva la liberazione dell’edonismo, della pederastia e dell’assassinio legalizzato con l’aborto, con l’eutanasia, con il suicidio assistito, etc, etc.

Come ho già detto e ancora ribadisco, il cammino al vero “progresso”, sia nelle Americhe, sia in Europa, sia in Italia e sia nel restante Pianeta, è ancora lungo, difficile e parecchio insidioso. Al contempo, tuttavia, con la sparizione degli storici delinquenti (ovvero di quelle brutte copie di cattivi e malvagi condottieri, monarchi e papi … iniziati nell’antichità quali Alessandro Magno, Cesare, Enrico VIII, i mascherati da Pontefice di Santa romana Chiesa, etc … ai tanti altri dell’era moderna, di cui Napoleone, Hitler, Stalin, Mao … nonché a quelli da venire) e il ripresentarsi degli autentici Nobili, sia quelli passati, quelli presenti e quelli futuri spogli di qualsiasi armata e grande chiasso (e quanti di esempi belli e sublimi ne è ricca l’Umanità!) un tale Progresso, è ancora ampiamente possibile da attuare …

[SM=x44461] [SM=x44462]
pliskiss
10venerdì 17 maggio 2019 16:00
Re: Re: Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
Etrusco, 16/05/2019 20.40:




Non è semplicemente così: una donna può rimanere incinta anche in conseguenza di un reato, nonostante lei fosse fortemente contraria a quello stupro. Potrebbe non essere un semplice sbaglio.

Comunque, secondo me, la scelta di un aborto è una cosa che nessuna donna prende con leggerezza, dovrebbe essere una scelta sofferta e ben meditata. In ogni caso dovrebbe essere una scelta personale, dietro consiglio di medici, psicologi e consultori vari, ma la scelta finale dovrebbe spettare solo alla donna e alle persone a lei più care che le stanno vicino.



"""""una donna può rimanere incinta anche in conseguenza di un reato, nonostante lei fosse fortemente contraria a quello stupro. Potrebbe non essere un semplice sbaglio.""""""


quello è scontato Etrù ci mancherebbe altro, stuprata da un nero e ti becchi il figlio nero che non volevi, sembra una minchiata ma la donna bisogna vedere come la pensa

che poi queste sono le prime storie dove quasi in qualsiasi posto si pratica l'aborto quando la donna stuprata risulta incinta dalle analisi

La Scienza ha dato un optional alla essere umana, perché non sfruttarlo ?

che poi dico sempre, saranno cazzi suoi o no ?

C'è chi per averli fa inseminazioni artificiali con ovuli altrui, c'è chi decide di disfarsene perché è arrivato per sbaglio e non si vuole tenerlo

Il Mondo gira cosi e ognuno ha il suo modo di pensarla





riccardo60
10venerdì 17 maggio 2019 21:25
Parlare di progresso con persone che vogliono impedire una donna di abortire è semplicemente demenziale, il vero progresso è quando ognuno è libero di scegliere senza che gli venga imposto, tutto il resto sono stronzate da medioevo.

Una donna vuole abortire lo fa' e basta, qualunque sia la conseguenza di tale azione è una decisione che spetta solo a lei e dirò di più, senza andare nelle forzature del tipo, stupro o altri tipi di gravidanze indesiderate, direi che neppure il marito o compagno che sia, ha diritto a porre il veto su una questione come questa.
Etrusco
10sabato 18 maggio 2019 00:05
Re: Re: Re: Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
pliskiss, 17/05/2019 16.00:



quello è scontato Etrù ci mancherebbe altro, stuprata da un nero e ti becchi il figlio nero che non volevi, sembra una minchiata ma la donna bisogna vedere come la pensa

che poi queste sono le prime storie dove quasi in qualsiasi posto si pratica l'aborto quando la donna stuprata risulta incinta dalle analisi

La Scienza ha dato un optional alla essere umana, perché non sfruttarlo ?

che poi dico sempre, saranno cazzi suoi o no ?

C'è chi per averli fa inseminazioni artificiali con ovuli altrui, c'è chi decide di disfarsene perché è arrivato per sbaglio e non si vuole tenerlo

Il Mondo gira cosi e ognuno ha il suo modo di pensarla









Nel nostro modo di ragionare sembrerà pure scontato, ma t'assicuro che ho conosciuto catto-talebani che questi principi proprio non li vuole accettare [SM=x44464]


riccardo60, 17/05/2019 21.25:

Parlare di progresso con persone che vogliono impedire una donna di abortire è semplicemente demenziale, il vero progresso è quando ognuno è libero di scegliere senza che gli venga imposto, tutto il resto sono stronzate da medioevo.

Una donna vuole abortire lo fa' e basta, qualunque sia la conseguenza di tale azione è una decisione che spetta solo a lei e dirò di più, senza andare nelle forzature del tipo, stupro o altri tipi di gravidanze indesiderate, direi che neppure il marito o compagno che sia, ha diritto a porre il veto su una questione come questa.



A patto però che l'aborto sia una scelta matura e consapevole, non dovrebbe essere visto come metodo contraccettivo. [SM=x44461]
AlcibiadeR
00sabato 18 maggio 2019 00:07
Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …

… è assodato che la scelta di abortire o no, spetta unicamente alla donna incinta.
Così è altrettanto assodato che, abortire o no, è una scelta personale e di coscienza, tale da non doverla giustificare o motivare a chicchessia. Fossero i genitori, il fidanzato, il marito, il compagno occasionale o fisso; o fossero i terzi di vario grado tra parenti, medici, amici, conoscenti, estranei etc.
O fosse lo stesso Padreterno.
… altrimenti non esisterebbe il libero arbitrio.

Sì, dunque, la scelta della gestante di continuare o no la propria gravidanza, è esclusivamente sua … conditio sine qua non … salvo che … salvo che … … … allora …

[SM=x44461] [SM=x44462]
AlcibiadeR
00sabato 18 maggio 2019 00:37
Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …

… e sempre, in tutti i casi, anche di stupro e violenza subita, la “conditio sine qua non” è la paura.
… a volte è l’interesse spicciolo, la comodità; è sono giovane e trombo quando e come voglio senza dover niente a nessuno, se poi la pillola non funziona, non c’è problema.

[SM=x44462] [SM=x44461]

AlcibiadeR
00sabato 18 maggio 2019 11:18
Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …

… giacchè la donna diventa madre nel momento in cui si unisce sessualmente col suo partner, o per sbaglio o per subita violenza, e inizia quel processo spontaneo di fecondazione finalizzato alla naturale formazione del nascituro,
allora,
la “conditio sine qua non” per cui la madre decide di interrompere la gravidanza, cioè, di assassinare subito il proprio nascituro o dopo mesi di gestazione, non è più una scelta dettata dal proprio “libero arbitrio”,
bensì,
dall’obbligo imposto dalla paura!
… che infine riporta sempre alla “Paura” originaria: quella di morire … morire a se stessi …
È il “morire” in tutte le sue varie forme, fino a quella drastica e ineluttabile: fisica.

[SM=x44462] [SM=x44461] [SM=x44462]
Etrusco
10sabato 18 maggio 2019 11:47
Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
AlcibiadeR, 18/05/2019 00.07:


… è assodato che la scelta di abortire o no, spetta unicamente alla donna incinta.
Così è altrettanto assodato che, abortire o no, è una scelta personale e di coscienza, tale da non doverla giustificare o motivare a chicchessia.




Ecco, non c'è bisogno d'aggiungere altro. [SM=x44462]
riccardo60
00sabato 18 maggio 2019 14:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
Etrusco, 18/05/2019 00.05:





A patto però che l'aborto sia una scelta matura e consapevole, non dovrebbe essere visto come metodo contraccettivo. [SM=x44461]




A meno che non si tratti di minorenni inconsapevoli, o incapaci di prendere tale decisione, in quel caso l'aborto dovrebbe essere d'obbligo, nessuno può arrogarsi il diritto di imporre una gravidanza indesiderata.



pliskiss
00sabato 18 maggio 2019 16:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Laggiù nell' Alabama, in Italia e nel Mondo …
Etrusco, 18/05/2019 00.05:




Nel nostro modo di ragionare sembrerà pure scontato, ma t'assicuro che ho conosciuto catto-talebani che questi principi proprio non li vuole accettare [SM=x44464]


riccardo60, 17/05/2019 21.25:

Parlare di progresso con persone che vogliono impedire una donna di abortire è semplicemente demenziale, il vero progresso è quando ognuno è libero di scegliere senza che gli venga imposto, tutto il resto sono stronzate da medioevo.

Una donna vuole abortire lo fa' e basta, qualunque sia la conseguenza di tale azione è una decisione che spetta solo a lei e dirò di più, senza andare nelle forzature del tipo, stupro o altri tipi di gravidanze indesiderate, direi che neppure il marito o compagno che sia, ha diritto a porre il veto su una questione come questa.



A patto però che l'aborto sia una scelta matura e consapevole, non dovrebbe essere visto come metodo contraccettivo. [SM=x44461]



catto-talebani?

i pretacci in Italia [SM=x44450]

è come dire che uno tiene ad una squadra ed è impossibile che la cambia

hanno le loro idee ma c'è la legge 194 e si attaccano a stò cazzo

una ragazza che l ha fatto mi ha detto che c'è la Suora che ti tratta di merda da far schifo e sembra che stai andando a rubare

questione di una giornata e poi la Suora non la vedi più

Se si vuole si mette al mondo, se non si vuole nei termini di Legge si stoppa tutto, logicamente se non si hanno le intenzioni bisogna cercare di stare attenti

La Chiesa deve pensare a pregare è il loro lavoro
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