Lavorando si muore

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Ronan7
00giovedì 9 agosto 2007 21:26
Morti bianche, si scatena la polemica
Caruso: "Treu e Biagi assassini"
Morti bianche, si scatena la polemica


"Treu e Biagi sono assassini con le loro leggi". Dichiarazioni choc del deputato del Prc Francesco Caruso dopo le nuove vittime sul lavoro degli ultimi giorni: "La colpa è delle norme che armano la mano dei padroni". Dure reazioni da tutto il mondo politico. Napolitano: "Indegno vaneggiamento". Giordano: "Incompatibile con il nostro partito". Prese di distanza degli alleati. E l'opposizione chiede le dimissioni immediate del parlamentare.

LE PAROLE DI CARUSO
"Angelo aveva 35 anni, viveva e lavorava a Mugnano, Cristian ne aveva solo 16 di anni, viveva e lavorava a Bolzano. Angelo e Cristian ieri sono morti assassinati nei loro rispettivi cantieri di lavoro. I loro assassini sono Treu e Biagi, le cui leggi hanno armato le mani dei padroni, per permettere loro di precarizzare e sfruttare con maggior intensità la forza-lavoro e incrementare in tal modo i loro profitti, a discapito della qualità e della sicurezza del lavoro".

LE REAZIONI
Durissime reazioni da tutto il mondo politico alle dichiarazioni di Caruso. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano considera le parole del deputato Prc un "indegno vaneggiamento". Se per il ministro del Lavoro Cesare Damiano le parole di Caruso sono "assolutamente demenziali", per l'ex ministro Tiziano Treu,che ha ricevuto una telefonata di solidarietà dal premier Romano Prodi, non sono le "uscite irresponsabili e deliranti di Caruso che servono ad affrontare questi difficili problemi". Dichiarazioni che avvelenano il clima e che provocano le dissociazioni degli alleati. Da Lusetti della Margherita ("Spero che Rifondazione Comunista prenda immediatamente le distanze dalle affermazioni irresponsabili ed inaccettabili di Caruso") a Capezzone della Rosa nel Pugno ("Le parole del deputato Caruso sulle leggi Treu e Biagi, e sui loro autori, sono inqualificabili, sotto ogni punto di vista. Mi auguro che, anche nell'area politica di riferimento di Caruso, non tardino - quanto meno - delle adeguate prese di distanza").

Presa di distanza che arriva subito Rifondazione comunista per bocca del segretario Franco Giordano: "Le parole di Francesco Caruso sono culturalmente incompatibili con l'impostazione da sempre adottata dal nostro partito. Sono parole in libertà di cui il solo responsabile è il deputato Caruso".

Chiede le dimissioni del parlamentare, l'ex ministro di An Maurizio Gasparri: "Come si trova Treu nella stessa maggioranza con Caruso che lo definisce un assassino? E il presidente della Camera Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista al momento della candidatura di Caruso considera assassini anche lui Treu e Biagi, quest'ultimo in verità assassinato dalla Brigate Rosse al cui linguaggio si ispira Caruso?. Il dolore per le morti sul lavoro e la necessità di combattere questa terribile piaga non giustificano il linguaggio di questo pluripregiudicato per atti di violenza. Lo cacceranno dal suo partito e dal suo Gruppo parlamentare?". Sulla stessa linea anche l'Udc Francesco Pionati: "Le dichiarazioni di Caruso non possono passare sotto silenzio. Sono un oltraggio alla memoria di un martire come il professor Biagi e un indegno atto d'accusa contro Treu cui va tutta la nostra solidarietà - ha detto il senatore - ci aspettiamo che il governo, e i partiti della maggioranza, a cominciare da Rifondazione, prendano le distanze da Caruso. La sua presenza è incompatibile con un partito che si dichiari democratico". Per il senatore di Forza Italia Maurizio Sacconi le "farneticanti affermazioni non sono casuali, ma si iscrivono nella campagna di agosto che una parte della maggioranza politica ha promosso per criminalizzare Marco Biagi e la sua riforma, in vista del confronto autunnale sul protocollo del governo in materia di lavoro e pensioni".

Fonte Tgcom.it
jikol
00giovedì 9 agosto 2007 21:35
mi ricordo la parodia di quelli che il calcio.
....................................................
l'ha superata
lukinodj
00giovedì 9 agosto 2007 22:10
è un pericoloso fanatico...
ha fatto bene il suo partito a prendere le distanze.
Ora va espulso. [SM=x44504]
Adam Selene
00venerdì 10 agosto 2007 00:47
Il suo partito prende le distanze?

Disgustosi.

Come candidato gli andava bene però.

Ma cosa si aspettavano da un individuo di quel calibro... una dissertazione su Kant???

[SM=x44490]
lukinodj
00venerdì 10 agosto 2007 01:39
Re:
Adam Selene, 10/08/2007 00.47:

Il suo partito prende le distanze?

Disgustosi.

Come candidato gli andava bene però.

Ma cosa si aspettavano da un individuo di quel calibro... una dissertazione su Kant???

[SM=x44490]




beh non poteva certo rimanere in silenzio visto la gravità delle affermazioni...
Certo è stata una candidatura infelice...
ora mi affretterei a levarlo di mezzo...
paperino73
00venerdì 10 agosto 2007 07:44
Concordo con Damiano. Parole demenziali.

Per il resto mi sembra il solito pretesto per scatenare la bagarre politica. D'altra parte da Caruso che cosa ci si aspetta ?
Con questo non voglio giustificare tutto quello che dicono i politici con lo slogan "lui è fatto così": ribadisco che trovo assurde e demenziali le sue parole
Ma credo che il problema politico è interno al PRC - e sono contento delle parole dette da Giordano sulla vicenda - e di chi porta al governo certa gente.



Da parte mia non voterò mai quel partito finchè c'è gente come Caruso [SM=x44455]
il tobas
00venerdì 10 agosto 2007 08:54
Caruso è così ottuso da cadere nel tranello di Berlusconi e C. che hanno dato il nome di un morto a quella pessima legge.
E' vero che Biagi stava lavorando alla riforma del lavoro ma è pure vero che molte delle vergogne in essa contenute sono state aggiunte successivamente.

Due piccioni con una fava: hanno sfruttato l'impatto emotivo di una morte tragica per mascherare una porcata e adesso possono pure sputtanare la maggioranza grazie a quel boccalone fintocomunista.
paperino73
00venerdì 10 agosto 2007 09:11
Re:
il tobas, 10/08/2007 08.54:

Caruso è così ottuso da cadere nel tranello di Berlusconi e C. che hanno dato il nome di un morto a quella pessima legge.
E' vero che Biagi stava lavorando alla riforma del lavoro ma è pure vero che molte delle vergogne in essa contenute sono state aggiunte successivamente.

Due piccioni con una fava: hanno sfruttato l'impatto emotivo di una morte tragica per mascherare una porcata e adesso possono pure sputtanare la maggioranza grazie a quel boccalone fintocomunista.



Mi permetto di contestare le tue affermazioni.
Al di là dell'impatto emotivo, il problema è che Caruso sostiene che dietro alle morti bianchi ci sia la situazione del mercato del lavoro così come modificato dalle leggi Treu e Biagi.

E' questa l'assurdità del ragionamento, tra l'altro espresso in forma assurda. Senza per questo minimizzare un problema serio come la sicurezza sul lavoro ...
-Asmodeus-
00venerdì 10 agosto 2007 11:04
Re:
Se ieri pensavo che il peggio fosse Gentilini, oggi mi devo ricredere.

Fuori a calci nel culo, indegno di stare in parlamento.[SM=x44465]


Adam Selene, 10/08/2007 00.47:

Il suo partito prende le distanze?

Disgustosi.

Come candidato gli andava bene però.

Ma cosa si aspettavano da un individuo di quel calibro... una dissertazione su Kant???

[SM=x44490]



Bel commento. Gradirei vederlo però anche per le uscite di Calderoli & co. [SM=x44461]


il tobas
00venerdì 10 agosto 2007 12:30
Re: Re:
paperino73, 10/08/2007 09:11:



Mi permetto di contestare le tue affermazioni.
Al di là dell'impatto emotivo, il problema è che Caruso sostiene che dietro alle morti bianchi ci sia la situazione del mercato del lavoro così come modificato dalle leggi Treu e Biagi.

E' questa l'assurdità del ragionamento, tra l'altro espresso in forma assurda. Senza per questo minimizzare un problema serio come la sicurezza sul lavoro ...



Piano.
Concordo con te che le morti citate da Caruso non hanno nulla a che fare con la legge 30 che è una merda ma per altre cose.
Il tuo discorso rafforza ulteriormente il concetto che Caruso ha parlato a vanvera.

Tetsuo1980
00venerdì 10 agosto 2007 15:32

è un pericoloso fanatico...
ha fatto bene il suo partito a prendere le distanze.
Ora va espulso.



Fanatico mi sembra eccessivo...per me è un casinista da piazza.

Detto questo Scajola (allora ministro degli interni) defini Biagi pochi giorni dopo la sua morte un "rompicoglioni".
Bossi che dice che con la bandiera italiana ci si pulisce il sedere?
I leghisti che cantano "bruciamo il tricolore?"

Quindi Caruso e Scajola fuori dal parlamaneto subito...per utilizzare lo stesso metro i leghisti li mandiamo in esilio sulla luna.

lukinodj
00venerdì 10 agosto 2007 19:20
Re:
Tetsuo1980, 10/08/2007 15.32:


è un pericoloso fanatico...
ha fatto bene il suo partito a prendere le distanze.
Ora va espulso.



Fanatico mi sembra eccessivo...per me è un casinista da piazza.

Detto questo Scajola (allora ministro degli interni) defini Biagi pochi giorni dopo la sua morte un "rompicoglioni".
Bossi che dice che con la bandiera italiana ci si pulisce il sedere?
I leghisti che cantano "bruciamo il tricolore?"

Quindi Caruso e Scajola fuori dal parlamaneto subito...per utilizzare lo stesso metro i leghisti li mandiamo in esilio sulla luna.




Biagi è stato assassinato dalle brigate rosse...

non è proprio la stessa cosa. [SM=x44463]


shaddy
00lunedì 13 agosto 2007 05:11
Stupefacenti stupidi
Caruso o Casarini sono quello che sono: irriducibili provocatori. Hanno costruito la propria personale fortuna con questi mezzi.
Gente deprecabile sicuramente, nei toni e nelle occasioni, ma che forse danno voce ad un Italia poco rapresentata e fatta di tanti lavoratori sfruttati al limite dello schiavismo.
La liberalizzazione selvaggia del mercato del lavoro creata da Treu alla fine degli anni '90 è seguita la cosidetta Legge Biagi che però non è stata dotata/finanziata dagli impliciti "amortizzatori sociali".
Dare a Biagi e a Treu la patente di assassini equivale a darsi una martellata sui coglioni: fa molto male e non serve a nulla!
Io punterei di più sulla non piena attuazione della 626 e sul fatto che gli ispettori sono veramente pochi.
Che l'attuale anarchia del mondo del lavoro vada superata in tutta fretta mi sembra la condizione unica per ricreare in in Italia un sistema vincente: la qualità contro la quantità. Però questo esige fidelizzazzione delle maestranze: coinvolgimento... e non sfruttamento.
I contratti a termine, le aste al ribasso, sono le vie del nuovo schiavismo. E sono economicamente perdenti... i cinesi non li batteremo mai su questo piano.

[/

paperino73
00lunedì 13 agosto 2007 10:07
Caruso: chiacchere in libertà
di Laura Cesaretti

da legnostorto.com

Francesco Caruso oggi su Il Manifesto, che ieri gli aveva consigliato un neuropsichiatra infantile, spiega come puo' il suo punto di vista sulla questione dei morti sul lavoro e della precarieta'. Lo fa con una prosa che non rassicurera' il quotidiano comunista ("hanno ucciso Angelo, e' morto volando da una impalcatura, maledetti padroni per risparmiare nemmeno le braghe gli hanno voluto dare, ma che cavolo fate li' in Parlamento?") ma chiudera', almeno per quel che riguarda la sinistra, il dibattito. Ma forse non chiudera' il merito del problema. Qualche parlamentare, di Rifondazione comunista e non solo, mugugnando un po' per la due giorni di polemiche scatenate dalle spensierate dichiarazioni di Caruso, diceva in questi giorni che comunque nel merito il deputato campano non aveva poi tanto torto. "Se fossi ministro e avessi promosso in buona fede leggi in conseguenza delle quali i lavoratori muoiono come mosche non dormirei la notte", diceva una apparentemente meno imprudente Lidia Menapace. E che la precarieta' sia il male del secolo, paragonabile al lavoro in miniera negli anni sessanta, e' ormai il luogo comune piu' diffuso a sinistra. Basta sfogliare l'ultima fatica di Beppe Grillo, un libro che il comico ha mandato anche al Capo dello Stato (circostanza che ha anche creato qualche imbarazzo e una lettera di chiarimenti del portavoce di Napolitano Cascella, che ha fatto sapere al Corriere della Sera che gli apprezzamenti e la risposta al comico erano suoi, personali, e che Napolitano non c'entrava nulla). Il libro e' basato su una premessa che e' tutto un programma: "la legge Biagi ha introdotto in Italia il precariato", che poi sarebbe "una moderna peste bubbonica che colpisce i lavoratori, specie in giovane eta'". Secondo la tesi di Grillo, insomma, il precariato sarebbe stato "introdotto in Italia" da una legge. E con il precariato vengono anche meno le misure di sicurezza, o si "muore come mosche", per dirla con la senatrice Menapace. A dare una sorta di definitiva verita' al tutto il fatto che non si tratta di una analisi, ma di migliaia di storie.

La gente scrive a Grillo sul suo blog, parla di condizioni di lavoro e sfruttamento, e l'autobiografia di qualche migliaio di giovani diventa programma politico della sinistra. O di una sua parte. Il problema e' che i numeri sono numeri. Ogni anno in Italia si verifica circa un milione di incidenti sul lavoro. E' cosi' da almeno quindici anni, con differenze piu' o meno significative di anno in anno, e con una progressiva tendenza al calo. Ogni anno, negli ultimi anni, del milione di incidenti, circa 1300 sono mortali. Per dare un termine di paragone, negli anni settanta i morti erano circa il triplo, e negli anni sessanta il quadruplo. Sempre per parlare di numeri e non di racconti, nel 1990 ci sono stati 2417 morti, e allora non c'erano ne' la legge Biagi ne' la legge Treu. Nel 2000, quando la Treu era in vigore, i morti sul lavoro sono stati 1389. Nel 2005, con la legge Biagi in vigore, "per la prima volta nella storia", come sostenne l'Inail presentando i dati, i morti sul lavoro sono scesi a meno di 1300. Nel 2006 sono risaliti un po', a 1302. I dati dicono anche che oltre la meta' di quei 1300 morti sono stati in strada, compresi quelli che si spostavano nel percorso casa-lavoro. Il lavoro con il piu' alto rischio di morire rimane quello dell'estrazione dei minerali, e poi ovviamente quello delle costruzioni. A suscitare tanto clamore, e anche la forte convinzione di possedere dati inoppugnabili, potrebbe anche essere stata qualche enfasi data dai giornali al comunicato Inail che qualche giorno fa ha diffuso i dati sugli infortuni, che parlava di un incremento del 50 per cento dei parasubordinati e degli interinali colpiti da incidenti. Nessuno e' andato a vedere che al di la' delle percentuali, i numeri sono questi: 22 parasubordinati morti nel 2006, rispetto ai 14 nel 2005, e 10 lavoratori interinali morti, rispetto agli 8 del 2005.

L'incremento c'e' stato indubbiamente, ma i numeri sono quelli. Nessuno li ha scritti, e tutti sono convinti che il 50 per cento dei morti sul lavoro sia fatto di "precari". Altri numeri: sul totale dei lavoratori, quelli con contratto a termine sono il 10 per cento. E anche chi sostiene che tutti i nuovi assunti sono "a termine" dice cose inesatte: gli ultimi dati Istat parlavano, nel primo trimestre 2007 rispetto al corrispondente trimestre del 2006, di 14 mila lavoratori a termine in piu' e di 133 mila nuovi lavoratori a tempo indeterminato. Il rapporto, come si vede, e' lo stesso. Diversi esponenti della sinistra spiegheranno a questo punto che il discorso e' piu' generale. Che l'aumento della produttivita' c'e' stato, che ha creato un aumento dei profitti, e che chi ci rimette sono i lavoratori. Ma anche in questo caso i numeri dicono il contrario: sara' anche aumentata la produttivita', saranno anche aumentati i profitti dei "padroni", ma incidenti sul lavoro e morti sul lavoro sono in calo progressivo (lento, troppo lento, ma in calo) da venti anni a questa parte. Compresi gli ultimi anni. Chissa' se il clamore suscitato dalla sortita dell'imprudente Caruso servira', la prossima volta, a basarsi sui fatti.
paperino73
00mercoledì 19 settembre 2007 09:23
Tarallucci & Vino

... e dopo le parole di condanna di Giordano, alla ripresa dei lavori parlamentari il buon Caruso è stato riaccolto con un rimbrotto nelle file del PRC.

Caruso, il Prc lo «processa» e lo assolve

Vedi articolo su corriere.it

Come già detto: problema interno al PRC, che dimostra di correre dietro ai voti dei CentriSociali.
Cultura di governo ? [SM=x44464] [SM=x44451] [SM=x44464]
FerrariDaytona
00mercoledì 19 settembre 2007 13:29
Re: Tarallucci & Vino
paperino73, 19/09/2007 09.23:


... e dopo le parole di condanna di Giordano, alla ripresa dei lavori parlamentari il buon Caruso è stato riaccolto con un rimbrotto nelle file del PRC.

Caruso, il Prc lo «processa» e lo assolve

Vedi articolo su corriere.it

Come già detto: problema interno al PRC, che dimostra di correre dietro ai voti dei CentriSociali.
Cultura di governo ? [SM=x44464] [SM=x44451] [SM=x44464]




la solita pena italiana...e un presidente della repubblica che non interviene mai (non parlo solo di napolitano, sia chiaro.)
CI vorrebbe un Pertini che non abbia paura a dire in faccia le cose
piperitapatty
00mercoledì 19 settembre 2007 14:31
Re: Re: Tarallucci & Vino
FerrariDaytona, 19/09/2007 13.29:




la solita pena italiana...e un presidente della repubblica che non interviene mai (non parlo solo di napolitano, sia chiaro.)
CI vorrebbe un Pertini che non abbia paura a dire in faccia le cose




capirai, per i poteri che ha.... [SM=x44465]
se non parla è ignavo, se parla ingersice. il punto di vista dipende sempre dallo chieramento [SM=x44465]
piperitapatty
00mercoledì 19 settembre 2007 14:32
Re: Tarallucci & Vino
paperino73, 19/09/2007 09.23:


... e dopo le parole di condanna di Giordano, alla ripresa dei lavori parlamentari il buon Caruso è stato riaccolto con un rimbrotto nelle file del PRC.

Caruso, il Prc lo «processa» e lo assolve

Vedi articolo su corriere.it

Come già detto: problema interno al PRC, che dimostra di correre dietro ai voti dei CentriSociali.
Cultura di governo ? [SM=x44464] [SM=x44451] [SM=x44464]




magari anche una pacca sulla spalla...
il posticipo della decisione sulla sua espulsione non lasciava altra speranza. pagliacci
-Asmodeus-
00mercoledì 19 settembre 2007 14:53
Aumentano ogni giorno le probabilità che non voti alla prossima tornata.
FerrariDaytona
00mercoledì 19 settembre 2007 19:27
Re: Re: Re: Tarallucci & Vino
piperitapatty, 19/09/2007 14.31:




capirai, per i poteri che ha.... [SM=x44465]
se non parla è ignavo, se parla ingersice. il punto di vista dipende sempre dallo chieramento [SM=x44465]




lui è tutore dei cittadini, non della classe politica. E' nel suo diritto/dovere parlare quando si passa il limite. Non ho capito, Bossi esagera quando dice di imbracciare i fucili e Caruso no???
Non vuole essere una polemica di parte, però caspita se si mette a fare interventi solo di parte viene meno la fiducia!
E fino ad ora Napolitano si è comportato bene secondo me
radcla
00mercoledì 19 settembre 2007 19:31
Re:
-Asmodeus-, 19/09/2007 14.53:

Aumentano ogni giorno le probabilità che non voti alla prossima tornata.



Questo sarebbe solo un vantaggio per il nano di arcore, che so bene non vorresti mai. Pensaci bene [SM=x44461]


wild§live®
00venerdì 21 settembre 2007 10:57
Re: Re:
radcla, 19/09/2007 19.31:



Questo sarebbe solo un vantaggio per il nano di arcore, che so bene non vorresti mai. Pensaci bene [SM=x44461]





questo ormai è l'unico "spot" che la sinistra sa mettere in gioco [SM=x44466]


il che dovrebbe far indignare prima loro [SM=x44506]
-Asmodeus-
00venerdì 21 settembre 2007 11:15
Re: Re: Re:
wild§live®, 21/09/2007 10.57:



questo ormai è l'unico "spot" che la sinistra sa mettere in gioco [SM=x44466]





Fa il paio col'"abbattete i comunisti" di silvio, che va in loop da mesi. [SM=x44454]


paperino73
00venerdì 21 settembre 2007 11:27
-Asmodeus-, 21/09/2007 11.15:


Fa il paio col'"abbattete i comunisti" di silvio, che va in loop da mesi. [SM=x44454]




... TOC TOC ...

Asmo: "Chi è ?"
Pape: "Amici. Apri"

... Clang Clang ...

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH !!!!!



-Asmodeus-
00venerdì 21 settembre 2007 12:59
[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

Leatherface non basta. Sai che la nostra dieta ci rende cattivelli.



[SM=x44456]
wild§live®
00venerdì 21 settembre 2007 17:06
Re: Re: Re: Re:
-Asmodeus-, 21/09/2007 11.15:



Fa il paio col'"abbattete i comunisti" di silvio, che va in loop da mesi. [SM=x44454]





ah ok, non pensavo volesse abbassarsi al livello propagandistico di berlusconi [SM=x44462] [SM=x44522]

non avevo capito, scusate [SM=x44452]


radcla
00venerdì 8 febbraio 2008 00:17
Morti bianche
Le tragedie nel padovano, in provincia di Cuneo e vicino ad Avellino. Fra le vittime due stranieri
Schiacciati da una trave o folgorati da una scarica. L'intervento del ministro del Lavoro


Infortuni sul lavoro, ancora 3 morti
Damiano: "I controlli non bastano"


ROMA - L'elenco già tristemente lungo delle morti bianche si è allungato oggi con i nomi di tre operai morti nel padovano, in provincia di Cuneo e a pochi chilometri da Avellino, schiacciati da una trave o folgari da una scarica elettrica.

Il ministro del Lavoro Cesare Damiano ammette che le leggi di tutela nei confronti dei lavoratori "sono buone" e i controlli sono aumentati, "ma da soli non bastano". Un recentissimo rapporto stilato dall'Anmil, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, ha svelato che l'Italia è lo stato europeo dove le vittime sul lavoro sono più numerose. E il presidente della Repubblica non perde occasione per ribadire che gli infortuni sul lavoro sono "un fenomeno gravissimo e spaventoso che impone il massimo intervento di tutte le componenti del mondo sociale e istituzionale". Oggi Damiano ha detto che per arginare il flagello delle morti bianche "serve una cultura del lavoro che parte dall'impresa e dal sindacato attraverso la concertazione".

Raffaele Maffei, 44 anni, tre figli, è morto folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava alla costruzione del solaio di un'abitazione a Serra di Pratola, una frazione a pochi chilometri da Avelino. Era dipendente di una piccola ditta di costruzioni di Solofra, la stessa città dove vivveva con la moglie e i bambini. La tragedia si è verificata nella tarda mattinata. Il lungo braccio meccanico della betoniera utilizzata per pompare il cemento sul solaio, ha tranciato i cavi dell'alta tensione che gli sono caduti addosso: 20 mila volt che non hanno lasciato scampo.

Qualche ora più tardi, un incidente simile è accaduto in Piemonte. Un giovane polacco impegnato nella potatura di un pioppeto nelle campagne di Ruffia, vicino a Cuneo, è morto anche lui a causa di una scarica elettrica. Il braccio meccanico del suo trattore ha sfiorato i cavi dell'alta tensione e la morte è stata immediata.

La terza vittima era un romeno, padre di tre bambini. Abitava a Castello di Godegno, in provincia di Treviso. Stamane lavorava a una macchina utensile in una segheria a San Martino di Lupari. Un grosso pezzo di legno è schizzato via colpendolo alla testa. Proprio oggi, Vasile Danc compiva 46 anni.

La cronaca prosegue con altri due gravi incidenti. Uno nell'azienda Tegolaia di Casier, vicino a Treviso, dove un operaio di 55 anni è stato ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato colpito dalla forcella di un muletto. L'altro a Grugliasco, in provincia di Torino: Omar Oscarino, architetto di 36 anni, è caduto dal tetto di un capannone dove era salito per valutare l'avanzamento dei lavori di ristrutturazione ed è ricoverato nell'ospedale di Rivoli in prognosi riservata.

Ieri vicino a Viterbo lo scoppio di una fabbrica di fuochi d'artificio ha provocato la morte di quattro persone. Anche stamane, i vigili del fuoco e gli agenti della scientifica hanno rifatto un sopralluogo per capire le cause della tragedia. Nell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, dove è ricoverato per ustioni su circa il 30% del corpo, è stato interrogato Giandomenico Cignelli, 26 anni, unico sopravvissuto all'incidente. Cignelli si è salvato perché al momento dell'esplosione era fuori dell'edificio. Ha detto che fino al momento dello scoppio non aveva rilevato nulla di strano nella lavorazione dei fuochi.

(7 febbraio 2008)

da: repubblica.it

Inoltre, da fonte INAIL: "Si approvino subito le deleghe al testo unico"


************************************************************************


A dicembre, in occasione della tragedia nell'acciaieria di Torino si fermò tutta la nazione, anche i responsabili di questo forum avevano espresso la solidarietà loro e di tutti noi utenti chiudendo per quasi tutta una giornata.
Però le morti sul lavoro sono, in Italia, una piaga troppo grossa, ogni giorno ve ne sono alcune. In questi ultimi due giorni e abbiamo collezionate ben sette, senza contare il numero di feriti, anche molto gravi.
Ogni anno le morti bianche nel nostro paese superano, e di molto, le mille unità, spesso si avvicinano o superano anche le duemila unità, sempre senza contare i feriti.
E sempre senza contare ciò che accade nel mondo del lavoro in nero, dove queste morti o questi ferimenti non vengono alla luce. Ho ragione di credere che contando anche il lavoro in nero il numero potrebbe quasi raddoppiare.

Io ritengo che questa sia forse la peggiore piaga del nostro paese, in questo momento, assieme all'emergenza stipendi (e forse collegata ad essa).
tc-3
00venerdì 8 febbraio 2008 01:30
Io rimango dell'idea che i controlli non bastano perchè non ne fanno... Parlando seriamente: quanti di voi vedono operai con i caschetti nei cantieri (faccio questo esempio che è più visibile a tutti)?!?!? Qui al massimo mettono guanti e scarponi, nulla di più
radcla
00venerdì 8 febbraio 2008 02:10
Re:
tc-3, 08/02/2008 1.30:

Io rimango dell'idea che i controlli non bastano perchè non ne fanno... Parlando seriamente: quanti di voi vedono operai con i caschetti nei cantieri (faccio questo esempio che è più visibile a tutti)?!?!? Qui al massimo mettono guanti e scarponi, nulla di più



E' vero, questo accade dalle parti tue (Lombardia) e accade anche dalle mie (Lazio), come accade in TUTTA la penisola. Qusta piaga non conosce nord e sud, è identica ovunque.

Io non ho mai fatto l'operaio in un cantiere ma penso che chiunque faccia questo mestiere desideri farlo con le necessarie misure di sicerezza. Se non indossano i caschetti o le cinghie di sicurezza o quanto altro prevededono le norme forse è perché ciò non gli viene fornito dall'impresa, oppure perché, sotto ricatto, sono costretti ad accettare di lavorare senza sicurezza altrimenti niente lavoro e niente pane in tavola la sera, mentre l'impresa ne trova decine di altri pronti a sacrificarsi pur di avere il pane in tavola la sera.

Questa è, purtroppo, la triste realtà, uguale da Aosta fino a Siracusa!
Arjuna
00venerdì 8 febbraio 2008 13:07

E' una tragedia, il problema è che ci vorrà almeno un'altra generazione prima che si crei una "Cultura della sicurezza".

Io parlo in campo edile, ambiente di cui sono a contatto.

Gli operai rispettano poco le norme di sicurezza fondamentalmente perchè le considerano delle semplici "Menate burocratiche". [SM=x44463]

Nelle ditte dove lavora gente giovane si vede già una maggiore comprensione ed attenzione, ma ci vorrà del tempo. [SM=x44464]
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