Le chicche del Rock

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radcla
00domenica 8 luglio 2007 03:10
Sono nuovo in questa sezione dell'Ipercaforum, e vorrei aprire un thread riguardante le chicche, le migliori interpretazioni, nella musica rock e derivati (R&B, blues, country, folk, pop, soul, funk, new wave, punk, dark, ecc ...) che io, e chi vorrà partecipare, ritengo/riteniamo debbano passare alla memoria per qualità, intensità di interpretazione, testi, e via dicendo.
Specifico fin da ora che il thread sarà molto nostalgico, in quanto, personalmente, non ritengo che negli anni attuali si siano raggiunte le vette che tali musiche avevano raggiunto fino a circa la fine degli anni '80 o '90 in rari casi. Dopo è stato un vuoto oppure ripetizioni (parere personale e, giustamente, opinabile).

Inizio questa avventura con i mitici Jefferson Airplane, e la incantevole voce di Grace Slick, ripresi a Woodstock nel 1969, con una stupenda versione di "White Rabbit" lisergica canzone che ottimamente rappresentava quel periodo.
Proseguirò proponendo tanti altri capolavori simili, sperando che siano graditi in questo forum.

www.youtube.com/watch?v=6xhYk9PEmXA

Testo originale di Grace Slick trascritto da Frantic Freddy / © RCA Records
(Original lyrics by Grace Slick transcribed by Frantic Freddy)

La celebre canzone composta da Grace Slick, un crescendo irresistibile che si interrompe in modo inatteso e sorprendente, è contenuta nel secondo LP dei Jefferson Airplane, il primo con la Slick come cantante, Surrealistic Pillow. E' evidente la metafora e la analogia delle esperienze lisergiche della California degli anni '60 con i celebri romanzi di Lewis Carroll dedicati al mondo fantastico - e vagamente inquietante - della piccola Alice ("Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio", del quale è citato il catastrofico cavaliere bianco).

One pill makes you larger, and one pill makes you small,
And the ones that Mother gives you don't do anything at all.
Go ask Alice when she's ten feet tall.
And if you go chasing rabbits, and you know you're going to fall,
Tell 'em a hookah-smoking caterpillar has given you the call.
Call Alice when she was just small.
When the men on the chess board get up and tell you where to go,
And you've just had some kind of mushroom, and your mind is moving low,
Go ask Alice. I think she'll know.
When logic and proportion have fallen sloppy dead,
And the white knight is talking backward, and the red queen's off with her head,
Remember what the doormouse said: "Feed your head! Feed your head!"
radcla
00domenica 8 luglio 2007 03:19
Sempre da Woodstock 1969, ora propongo una intensa versione di "With A Little Help From My Friends" del grande Joe Cocker

www.youtube.com/watch?v=eOwl_APqVm4
radcla
00domenica 8 luglio 2007 03:30
Per questa notte chiudo cambiando genere rispetto ai precedenti.
Ora ci troviamo dieci anni dopo, fine anni '70, con una band che è stata promotrice del movimento punk, passando successivamente al reggae/punk, del quale vediamo ottima dimostrazione in questa versione di "Police and Thieves", tratta dal film "Rude Boy" scritto e interpretato dai The Clash.
Il cantante dei Clash era Joe Strummer, morto d'infarto qualche anno fa, e in questa occasione vestiva una t-shirt alquanto inquietante. A domanda su cosa significasse la scritta sulla maglietta lui rispose "E' il nome di una pizzeria italiana" ...

www.youtube.com/watch?v=fm50_l_1AN0

A ritrovarci nei prossimi giorni con nuovi contributi, sempre se saranno graditi.
ElveNKinG161
00domenica 8 luglio 2007 10:08
I miei complimenti per aver avuto l'idea di aprire questo bellissimo thread! [SM=x44459]
thunder81
00domenica 8 luglio 2007 10:32
Complimenti ottima idea [SM=x44462]

Speriamo ke la cosa prenda [SM=x44462]
ElveNKinG161
00domenica 8 luglio 2007 11:57
The Wall, Live in Berlin (1990)
Pietra miliare del rock, The wall nasce dalla visionaria mente di Roger Waters (allora leader dei Pink Floyd) nel 1979.
Un concept album basato sull'alienazione dell'uomo verso ciò che sta al di là del muro, muro che viene eretto da una madre troppo protettiva, dalla mancanza del padre morto in guerra, dai professori, dagli amori...muro che continua ad erigersi fino a quando non racchiude Pink (protagonista del concept ma in realtà, lo stesso Waters) in uno stato di schizofrenia nel quale il "giudice verme" lo processa e lo condanna, tramite l'abbattimento del muro, al ritorno tra i suoi simili.

Dieci anni dopo crolla il muro di Berlino. Il popolo tedesco, spaccato a metà si riunisce. L'evento viene celebrato con questo grandissimo concerto di Roger Waters e numerose guest star.

Tocca ai padroni di casa, i teutonici Scorpions, ad aprire un concerto che passerà alla storia


In The Flesh? / The Thin Ice





radcla
00domenica 8 luglio 2007 18:54
Re: The Wall, Live in Berlin (1990)
ElveNKinG161, 08/07/2007 11.57:

Pietra miliare del rock, The wall nasce dalla visionaria mente di Roger Waters (allora leader dei Pink Floyd) nel 1979.
Un concept album basato sull'alienazione dell'uomo verso ciò che sta al di là del muro, muro che viene eretto da una madre troppo protettiva, dalla mancanza del padre morto in guerra, dai professori, dagli amori...muro che continua ad erigersi fino a quando non racchiude Pink (protagonista del concept ma in realtà, lo stesso Waters) in uno stato di schizofrenia nel quale il "giudice verme" lo processa e lo condanna, tramite l'abbattimento del muro, al ritorno tra i suoi simili.

Dieci anni dopo crolla il muro di Berlino. Il popolo tedesco, spaccato a metà si riunisce. L'evento viene celebrato con questo grandissimo concerto di Roger Waters e numerose guest star.

Tocca ai padroni di casa, i teutonici Scorpions, ad aprire un concerto che passerà alla storia


In The Flesh? / The Thin Ice









Hai ricordato un grande evento ed un grande concerto!

Di seguito dovrebbe esserci l'intero concerto, ampiamente sottotitolato (in inglese).

www.youtube.com/watch?v=NC_6i9V_pUY
www.youtube.com/watch?v=zu6n8_Cb9zY
www.youtube.com/watch?v=BbloYV2bvTE
www.youtube.com/watch?v=MBOTabmopPM
www.youtube.com/watch?v=Q8_hJzjQido
www.youtube.com/watch?v=N2oVs9RJ2XI
www.youtube.com/watch?v=Q4ZSsPQgOmE
www.youtube.com/watch?v=KhiVuIdKzMU
www.youtube.com/watch?v=QoIJcFg6SSM
www.youtube.com/watch?v=IGkx4lTQSN8
www.youtube.com/watch?v=pZfg0-3_wYA
www.youtube.com/watch?v=SwlIkQi75T8
www.youtube.com/watch?v=-OfD-n9iknY
www.youtube.com/watch?v=qsRGhhDRDys
www.youtube.com/watch?v=bZs4mucYSwk
www.youtube.com/watch?v=RFreP_Od_5c
bremaz
00domenica 8 luglio 2007 18:58
Re: The Wall, Live in Berlin (1990)
ElveNKinG161, 08/07/2007 11.57:

Pietra miliare del rock, The wall nasce dalla visionaria mente di Roger Waters (allora leader dei Pink Floyd) nel 1979.
Un concept album basato sull'alienazione dell'uomo verso ciò che sta al di là del muro, muro che viene eretto da una madre troppo protettiva, dalla mancanza del padre morto in guerra, dai professori, dagli amori...muro che continua ad erigersi fino a quando non racchiude Pink (protagonista del concept ma in realtà, lo stesso Waters) in uno stato di schizofrenia nel quale il "giudice verme" lo processa e lo condanna, tramite l'abbattimento del muro, al ritorno tra i suoi simili.

Dieci anni dopo crolla il muro di Berlino. Il popolo tedesco, spaccato a metà si riunisce. L'evento viene celebrato con questo grandissimo concerto di Roger Waters e numerose guest star.

Tocca ai padroni di casa, i teutonici Scorpions, ad aprire un concerto che passerà alla storia


In The Flesh? / The Thin Ice










colpa mia? [SM=x44452]

cmq dovete ascoltare il vero MURO
Live 80-81, con la chitarra e la voce di gilmour, gli effetti di wright, la batteria di mason e la follia di waters.
Esistono video (non ufficiali) di alcuni di quei concerti, peccato che la qualità sia scadente, ma l'album è stato rimasterizzato nel 2000.
Snobbato, ma è un'opera fondamentale, di certo superiore all'opera televisiva del solo waters (tra l'altro con problemi tecnici)
-Asmodeus-
00domenica 8 luglio 2007 20:31
Grande Thread!
La migliore esecuzione che abbia visto dal vivo. [SM=x44499]

Cream - Stormy Monday. Live @ Royal Albert Music Hall, 5 maggio 2005.



[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]
radcla
00domenica 8 luglio 2007 23:07
Chimes Of Freedom
Mi fa piacere che il thread abbia riscosso consensi, ma soprattutto che abbia invogliato altri a postare filmati di grandi esecuzioni.
Stupendo il blues dei Cream postato da Asmodeus, erano tra le mie band preferite, e forse, prima o poi, posterò qualcosa relativa a quando erano un pochino più giovani.

Ora propongo una canzone di Bob Dylan, che a mio avviso è, insieme a Imagine di Lennon, forse tra le più belle canzoni che parlano di libertà per i popoli.
La canzone è presa dal tour di beneficienza per Amnesty International, chiamato "Human Rights Now!" e chiedeva il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo (sarebbe attuale anche oggi, 20 anni dopo!) fatto nel 1988 da un gruppetto di "gente qualunque": Bruce Springresteen, Tracy Chapman, Peter Gabriel, Sting e Youssou N'Dour.
Nella tappa italiana, a Torino, si unì anche Claudio Baglioni.
Il tour girò tutto il mondo e si concluse a Buenos Aires, con le madri di Plaza De Mayo, e oltre 200.000 spettatori.

PS. Scusate, ma credo che in futuro, assieme a tante altre belle cose, vi posterò molto Springsteen. E' la mia passione! [SM=x44461]

www.youtube.com/watch?v=BDBUJB7j9-c


Well far between sundown's finish and midnight's broken toll
We ducked inside the doorway thunder crashin'
As majestic bells of boats struck shadows in the sun
Sayin' it may be the chimes of freedom flashin'

Flashin' for the warriors whose strength is not to fight
Flashin' for the refugees on their unarmed road of flight
And for each and every underdog soldier in the night
We gazed upon the chimes of freedom flashin'

Well in the city's melted furnace unexpectedly we watched
With faces hidden here while the walls were tightenin'
As the echo of the wedding bells before the blowing rain
Dissolved into the wild bales of lightnin'

Yeah tollin' for the rebel yeah tollin' for the raked
Tollin' for the luckless the abandoned and forsaked
Yeah tollin' for the outcasts burnin' constantly at stakes
And we gazed upon the chimes of freedom flashin'

And then through a cloud-like curtain in a far off corner flashed
There's a hypnotic splattered mist was slowly liftin'
Well electric light still struck like arrows
Fired but for the ones condemned to drift or else be kept from driftin'

Well tollin' for the searching ones on this speechless secret trail
For the lonesome haunted lovers with too personal a tale
And for each young heart for each channeled soul misplaced inside a jail
Yeah we gazed upon the chimes of freedom flashin'

Well starry eyed and laughin' I recall when we were caught
Trapped by an old track of vows for the hands suspended
As we listened one last time and we watched with one last look
Spellbound and swallowed "Has the tollin' ended?"

Yeah tollin' for the achin' ones whose wounds cannot be nursed
For the countless confused accused misused strung out ones at worst
And for every hung out person in the whole wide universe
We gazed upon the chimes of freedom flashin'
radcla
00domenica 8 luglio 2007 23:52
Ancora una band tra quelle che ho maggiormante amato, i King Crimson

La canzone è Epitaph, e a giudicare dall'aspetto di Robert Fripp (il cantante) presumo dovrebbe risalire ad un concerto della seconda metà degli anni '70.

www.youtube.com/watch?v=MBxb5NZFzVU

The wall on which the prophets wrote
Is cracking at the seams.
Upon the instruments of death
The sunlight brightly gleams.
When every man is torn apart
With nightmares and with dreams,
Will no one lay the laurel wreath
As silence drowns the screams.

Between the iron gates of fate,
The seeds of time were sown,
And watered by the deeds of those
Who know and who are known;
Knowledge is a deadly friend
When no one sets the rules.
The fate of all mankind I see
Is in the hands of fools.

Confusion will be my epitaph.
As I crawl a cracked and broken path
If we make it we can all sit back
And laugh.
But I fear tomorrow Ill be crying,
Yes I fear tomorrow Ill be crying.


PS. provo ad inserire il codice per incorporare il video nel post, ditemi se lo vedete:

radcla
00lunedì 9 luglio 2007 01:05
Ecco una canzone quasi contemporanea (2006): Teach Me Again, interpretata dalla nostra connazionale Elisa (tra le migliori attuali, a mio avviso) e l'intramontabile star internazionale Tina Turner.
La canzone è tratta da un film dello scorso anno, che purtroppo non ebbe molto successo, ma trattava il tema dello sfruttamento dei bambini.
Mi piace molto lo sguardo ammirato di Elisa verso la grande Tina.




What's it to walk on a silent road,
to be thirsty and wait for - wait for the rain?
What is it like?
You wake me up with a ray of light,
tell me a joke and if you don't know one, never mind!
Can't we just look at the Sun
and live a lifetime in a day
like some butterf lies? Not quite the same!
A lifetime in a day
in which we learn to fly out of our cage!
So what is the smell of summer like? And
what is the sound of your heart when you're running? And
what is to be fearless like? And
what is to have nothing in mind but plenty of space?
In this place there's the law of the strongest
but we confuse the weak with the one that
makes big mistakes
and the strong with the perfect
And live a lifetime in a day,
like some butterflies? Not quite the same!
A lifetime in a day,
in which we learn to fly out of this cage!
So what is the smell of summer like? And
what is the sound of your heart when you're running? And
what is to be fearless like? And
what is to have nothing in mind but plenty of space?
Teach me again! Teach me again!
Teach me again! Teach me again!
Please..
ElveNKinG161
00lunedì 9 luglio 2007 11:16
Re: Re: The Wall, Live in Berlin (1990)
bremaz, 08/07/2007 18.58:





colpa mia? [SM=x44452]

cmq dovete ascoltare il vero MURO
Live 80-81, con la chitarra e la voce di gilmour, gli effetti di wright, la batteria di mason e la follia di waters.
Esistono video (non ufficiali) di alcuni di quei concerti, peccato che la qualità sia scadente, ma l'album è stato rimasterizzato nel 2000.
Snobbato, ma è un'opera fondamentale, di certo superiore all'opera televisiva del solo waters (tra l'altro con problemi tecnici)




Non nego che me li hai fatti venire in mente tu l'altra sera, ma come ben sai amo moltissimo i Pink Floyd (tra l'altro per la maturità stavo preparando la tesina proprio sul concept di the wall e il concetto di alienazione, quando quella strxxx della prof di filosofia mi ha riso in faccia per l'idea e mi ha fatto cascare le palle)

Sono a conoscenza del live 80-81, e che quella di Berlino è solo una rivisitazione dal punto di vista scenografico, ma ho preferito parlare di questo live perchè ha una valenza storica molto superiore, celebrando uno degli eventi più importanti della storia contemporanea


il tobas
00lunedì 9 luglio 2007 11:48
Re:
radcla, 08/07/2007 03:10:

Sono nuovo in questa sezione dell'Ipercaforum, e vorrei aprire un thread riguardante le chicche, le migliori interpretazioni, nella musica rock e derivati (R&B, blues, country, folk, pop, soul, funk, new wave, punk, dark, ecc ...) che io, e chi vorrà partecipare, ritengo/riteniamo debbano passare alla memoria per qualità, intensità di interpretazione, testi, e via dicendo.
Specifico fin da ora che il thread sarà molto nostalgico, in quanto, personalmente, non ritengo che negli anni attuali si siano raggiunte le vette che tali musiche avevano raggiunto fino a circa la fine degli anni '80 o '90 in rari casi. Dopo è stato un vuoto oppure ripetizioni (parere personale e, giustamente, opinabile).

Inizio questa avventura con i mitici Jefferson Airplane, e la incantevole voce di Grace Slick, ripresi a Woodstock nel 1969, con una stupenda versione di "White Rabbit" lisergica canzone che ottimamente rappresentava quel periodo.
Proseguirò proponendo tanti altri capolavori simili, sperando che siano graditi in questo forum.

www.youtube.com/watch?v=6xhYk9PEmXA

Testo originale di Grace Slick trascritto da Frantic Freddy / © RCA Records
(Original lyrics by Grace Slick transcribed by Frantic Freddy)

La celebre canzone composta da Grace Slick, un crescendo irresistibile che si interrompe in modo inatteso e sorprendente, è contenuta nel secondo LP dei Jefferson Airplane, il primo con la Slick come cantante, Surrealistic Pillow. E' evidente la metafora e la analogia delle esperienze lisergiche della California degli anni '60 con i celebri romanzi di Lewis Carroll dedicati al mondo fantastico - e vagamente inquietante - della piccola Alice ("Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio", del quale è citato il catastrofico cavaliere bianco).

One pill makes you larger, and one pill makes you small,
And the ones that Mother gives you don't do anything at all.
Go ask Alice when she's ten feet tall.
And if you go chasing rabbits, and you know you're going to fall,
Tell 'em a hookah-smoking caterpillar has given you the call.
Call Alice when she was just small.
When the men on the chess board get up and tell you where to go,
And you've just had some kind of mushroom, and your mind is moving low,
Go ask Alice. I think she'll know.
When logic and proportion have fallen sloppy dead,
And the white knight is talking backward, and the red queen's off with her head,
Remember what the doormouse said: "Feed your head! Feed your head!"




Dopo aver visto il filmato dei jefferson e visto che sono sempre stato innamorato di Grace Slick ho cercato un pò in rete e ci sono rimasto male (anche perchè non avevo considerato che oggi lei ha 68 anni).







Il chitarrista nell'ultima fot è PAUL KANTNER
ElveNKinG161
00lunedì 9 luglio 2007 13:31
Non potevano mancare i Nirvana

Incapaci di suonare, incapaci di cantare, eppure la loro musica è stata capace di emozionare già due generazioni


Questa è Jesus don't want me for a Sunbeam, tratto dall'umplugged di Mtv di New York, ultimo concerto prima della prematura scomparsa di Kurt Cobain

.sventrapapere.
00lunedì 9 luglio 2007 14:37
Re:
radcla, 08/07/2007 03.19:

Sempre da Woodstock 1969, ora propongo una intensa versione di "With A Little Help From My Friends" del grande Joe Cocker

www.youtube.com/watch?v=eOwl_APqVm4



su questa esibizione c'è un aneddoto raccontato da Cocker solo qualche anno fa... andarono a woodstock con l'elicottero, lui e il gruppo totalmente fatti. qualcuno della band soffriva il mal d'aria e non trovò nulla di meglio da fare che sporgersi dall'elicottero per vomitare sul pubblico [SM=x44456]


radcla
00lunedì 9 luglio 2007 19:21
Re: Re:
il tobas, 09/07/2007 11.48:




Dopo aver visto il filmato dei jefferson e visto che sono sempre stato innamorato di Grace Slick ho cercato un pò in rete e ci sono rimasto male (anche perchè non avevo considerato che oggi lei ha 68 anni).







Il chitarrista nell'ultima fot è PAUL KANTNER



Che dirti ... anche io mi sono innamorato di Grace Slick, era una donna molto, ma molto davvero, bella e con una voce magnifica, usava i toni alti come poche altre!
Ma l'anagrafe è impietosa ... gli anni passano per tutti, e preferisco vedere una Grace Slick con i capelli bianchi, tipica nonna, che una Silvana Pampanini (anch'essa bellisima da giovane), come mostrata da Etrusco in Iperfemmine (Thread sui salotti romani), che sembra un mostro con la pelle rovinata da mille lifting!

E comunque, anche quasi 70enne, dalle tue foto vedo che ancora va sul palco e si accompagna ai vecchi compagni dell'epoca, come Paul Kantner, vestita come all'epoca delle contestationi alla guerra del Vietnam, e sono sicuro che la voce è più o meno quella che abbiamo amato!

radcla
00lunedì 9 luglio 2007 19:27
Re: Re:
.sventrapapere., 09/07/2007 14.37:



su questa esibizione c'è un aneddoto raccontato da Cocker solo qualche anno fa... andarono a woodstock con l'elicottero, lui e il gruppo totalmente fatti. qualcuno della band soffriva il mal d'aria e non trovò nulla di meglio da fare che sporgersi dall'elicottero per vomitare sul pubblico [SM=x44456]




Simpatico questo aneddoto, che ben si inserisce in quanto ho visto nel film ufficiale su Woodstock, dove tra fango, vomito e bisogni corporei vari era un casino inimmaginabile! Molti nel pubblico erano nudi o quasi. D'altronde in quel contesto, con le più svariate sostanze che tutti avevano in corpo, non credo che ci si rendesse molto conto della situazione reale. [SM=x44461]

radcla
00lunedì 9 luglio 2007 19:33
Caro Elven, coi Nirvana hai aperto l'angolo dai grandi "maledetti" della storia del Rock.
E in questo angolo non può mancare queta mitica "The End" purtroppo trovata solo divisa in due parti (forse Youtube non permette la dimensione di una parte unica, che presumo sia di svariati mega):

Parte 1


Parte 2


This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
Ill never look into your eyes...again

Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need...of some...strangers hand
In a...desperate land

Lost in a roman...wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah

Theres danger on the edge of town
Ride the kings highway, baby
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway west, baby

Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake...hes old, and his skin is cold

The west is the best
The west is the best
Get here, and well do the rest

The blue bus is callin us
The blue bus is callin us
Driver, where you taken us

The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he
He walked on down the hall, and
And he came to a door...and he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
Mother...i want to...fuck you

Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
Doin a blue rock
On a blue bus
Doin a blue rock
Cmon, yeah

Kill, kill, kill, kill, kill, kill

This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

It hurts to set you free
But youll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die

This is the end
il tobas
00martedì 10 luglio 2007 09:28
Scusate ma i filmati di Little Richard ed Elton John vanno messi nel 3d "Le checche del rock"?
-Asmodeus-
00martedì 10 luglio 2007 18:42
Uno dei miei brani favoriti
House of the Rising Sun, nella versione più nota, degli Animals:



E in quella (brividi) di Nina Simone:

radcla
00mercoledì 11 luglio 2007 01:26
Re: Uno dei miei brani favoriti
-Asmodeus-, 10/07/2007 18.42:

House of the Rising Sun, nella versione più nota, degli Animals:



E in quella (brividi) di Nina Simone:




Due stupende versioni di una song mitica. Quella degli Animals, davvero giovanissimi, Eric Burdon quasi irroconoscibile vestito da "prima comunione" e quella di Nina Simone che non avevo mai ascoltato, ma molto intensa anche se notevolmente differente dall'originale!

Mi piace la piega che state dando a questo thread, sta diventando una compilation di capolavori, dove ognuno mette del suo, secondo i propri gusti, ma nel complesso sempre di capolavori si tratta!
radcla
00mercoledì 11 luglio 2007 02:02
Questa sera resto in patria, con una tra le migliori rock band mai avute sul suolo patrio: Premiata Forneria Marconi, meglio conosciuta come PFM.
Propongo quattro tra le tante canzoni splendide che hanno fatto. Le prime tre sono prese da un concerto (relativamente) recente, Giappone 2002, la quarta proviene, invece, da un concerto negli USA del 1974.
Per veri amatori!

Impressioni di Settembre (Japan 2002):




Dove ... Quando (Japan 2002):




Dolcissima Maria (Japan 2002):




Celebration (USA 1974):

bekerovka
00mercoledì 11 luglio 2007 08:20
Re:
radcla, 11/07/2007 02.02:

Questa sera resto in patria, con una tra le migliori rock band mai avute sul suolo patrio: Premiata Forneria Marconi, meglio conosciuta come PFM.
Propongo quattro tra le tante canzoni splendide che hanno fatto. Le prime tre sono prese da un concerto (relativamente) recente, Giappone 2002, la quarta proviene, invece, da un concerto negli USA del 1974.
Per veri amatori!

Impressioni di Settembre (Japan 2002):




Dove ... Quando (Japan 2002):




Dolcissima Maria (Japan 2002):




Celebration (USA 1974):



[SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

58TINO
00mercoledì 11 luglio 2007 08:26
Re:
radcla, 11/07/2007 02.02:

Questa sera resto in patria, con una tra le migliori rock band mai avute sul suolo patrio: Premiata Forneria Marconi, meglio conosciuta come PFM.
Propongo quattro tra le tante canzoni splendide che hanno fatto. Le prime tre sono prese da un concerto (relativamente) recente, Giappone 2002, la quarta proviene, invece, da un concerto negli USA del 1974.
Per veri amatori!

Impressioni di Settembre (Japan 2002):




Dove ... Quando (Japan 2002):




Dolcissima Maria (Japan 2002):




Celebration (USA 1974):




Per me, IMPRESSIONI DI SETTEMBRE è la più bella canzone italiana di sempre! [SM=x44462] [SM=x44476] [SM=x44476]


radcla
00giovedì 12 luglio 2007 00:40
INTRAMONTABILI !!!!
Parlando di chicche del rock non possono mancare loro, da quasi 50 anni sulle scene, i Rolling Stones!
Ci sarebbero decine, forse centinaia di video da pubblicare.
Per ora li omaggio con queste quattro canzoni, a mio avviso tra le migliori, ma sicuramente tornerò, o tornerete (se lo desiderate) a proporre ulteriori omaggi, ce ne sono talmente tante ancora!
Hanno suonato venerdì scorso a Roma, e mi è stato riferito che sono tutt'ora in forma strepitosa, hanno tenuto un concerto indimenticabile.
Per me è indimenticabile l'unica occasione in cui sono riuscito a vederli, a Torino nel 1982, loro suonarono nel pomeriggio e la sera la nazionale di calcio conquistò il terzo titolo mondiale.
Mick Jagger suonò anche indossando la maglietta di Paolo Rossi, e pronosticò che la sera avremmo vinto 3-1 ... era un diavolo, lo sapeva già!


Angie (Istanbul 2006):




Like A Rolling Stone (di Bob Dylan e suonata assieme allo stesso, in Brasile nel 1997):




Paint It Black (giovanissimi, ancora con Brian Jones, presumo sia un video della prima metà degli '60):




Sympathy For The Devil (Barcelona 1990):

radcla
00giovedì 12 luglio 2007 01:14
You've got a friend
Scritta da James Taylor per Carole King, sua compagna all'epoca, è forse la più bella canzone mai composta che tratta il tema dell'amicizia.
Qui la vediamo interpretata magistralmente da un quartetto femminile di tutto rispetto: Celine Dion, Carol King, Gloria Stefan & Shanaia Twain!




You've got a Friend

By: James Taylor

When you're down and troubled
and you need a helping hand
and nothing, whoa nothing is going right.
Close your eyes and think of me
and soon I will be there
to brighten up even your darkest nights.

You just call out my name,
and you know whereever I am
I'll come running, oh yeah baby
to see you again.
Winter, spring, summer, or fall,
all you have to do is call
and I'll be there, yeah, yeah, yeah.
You've got a friend.

If the sky above you
should turn dark and full of clouds
and that old north wind should begin to blow
Keep your head together and call my name out loud
and soon I will be knocking upon your door.
You just call out my name and you know where ever I am
I'll come running to see you again.
Winter, spring, summer or fall
all you got to do is call
and I'll be there, yeah, yeah, yeah.

Hey, ain't it good to know that you've got a friend?
People can be so cold.
They'll hurt you and desert you.
Well they'll take your soul if you let them.
Oh yeah, but don't you let them.

You just call out my name and you know wherever I am
I'll come running to see you again.
Oh babe, don't you know that,
Winter spring summer or fall,
Hey now, all you've got to do is call.
Lord, I'll be there, yes I will.
You've got a friend.
You've got a friend.
Ain't it good to know you've got a friend.
Ain't it good to know you've got a friend.
You've got a friend.
-Asmodeus-
00giovedì 12 luglio 2007 18:51
Re: You've got a friend
radcla, 12/07/2007 01.14:




You've got a Friend

By: James Taylor

When you're down and troubled
and you need a helping hand
and nothing, whoa nothing is going right.
Close your eyes and think of me
and soon I will be there
to brighten up even your darkest nights.

You just call out my name,
and you know whereever I am
I'll come running, oh yeah baby
to see you again.
Winter, spring, summer, or fall,
all you have to do is call
and I'll be there, yeah, yeah, yeah.
You've got a friend.

If the sky above you
should turn dark and full of clouds
and that old north wind should begin to blow
Keep your head together and call my name out loud
and soon I will be knocking upon your door.
You just call out my name and you know where ever I am
I'll come running to see you again.
Winter, spring, summer or fall
all you got to do is call
and I'll be there, yeah, yeah, yeah.

Hey, ain't it good to know that you've got a friend?
People can be so cold.
They'll hurt you and desert you.
Well they'll take your soul if you let them.
Oh yeah, but don't you let them.

You just call out my name and you know wherever I am
I'll come running to see you again.
Oh babe, don't you know that,
Winter spring summer or fall,
Hey now, all you've got to do is call.
Lord, I'll be there, yes I will.
You've got a friend.
You've got a friend.
Ain't it good to know you've got a friend.
Ain't it good to know you've got a friend.
You've got a friend.



[SM=x44459] [SM=x44460] [SM=x44459]

Che gran brano...non lo conoscevo.

Rimaniamo in tema di grandi "songwriters": Tom Waits, Drunk on the moon e la fantastica Better off without a wife.



Yeah, I've got this girl I know, man and I just...she's been married several times. I don't wanna end up like her, I mean she's been married so many times she's got rice marks all over her face. Yeah you know the kind.

Un genio. [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

Mi sa che "better off without a wife" piace all'amico Bekerovka. [SM=x44452]


radcla
00venerdì 13 luglio 2007 01:53
Grandissime le esecuzioni (musicali ...) di Tom Waits. Rientra nella folta, anzi foltissima schiera dei miei amori musicali! [SM=x44460]

Stasera propongo The Boss, Bruce Springsteen, in una canzone che per capirla appieno devo farla precedere da notizie di cronaca (non attuale, risalgono al 2000, ma per i contenuti sono sempre, purtroppo, attuali).

fonte: www.prato.linux.it/~lmasetti/antiwarsongs/canzone.php?lang=it...
da "Live In New York City" (2000)

Amadou Diallo, 1975-1999

New York, 4 febbraio 1999: Ahmed Amadou Diallo, 22 anni, venditore ambulante del Bronx immigrato dalla Guinea, faceva ritorno a casa dopo aver venduto vasellame, cappelli, guanti e videocassette, intorno alle 23:30. I suoi compagni di stanza erano andati a dormire, e Diallo uscì di casa. "Qualche volta usciva per prendere un bottiglia di succo di frutta o qualcosa da mangiare", ha dichiarato un suo coinquilino.

Intorno a mezzanotte e mezza, i poliziotti lo hanno incontrato nelle vicinanze del suo appartamento. Pochi minuti dopo è cominciata la sparatoria. È stato crivellato di colpi a distanza ravvicinata da quattro poliziotti in borghese che hanno sparato 41 proiettili. Due dei poliziotti, Edward McMellon (26 anni) e Seam Carrol (35 anni), hanno svuotato i caricatori da 16 proiettili dalle loro 9-mm. Tre dei poliziotti erano stati coinvolti precedentemente in sparatorie, una delle quali fatale.

Diallo fu dichiarato morto immediatamente, il corpo crivellato di proiettili nell'ingresso illuminato del suo palazzo con accanto, per terra, il portafoglio. Il marciapiede di fronte alla porta era disseminato di contenitori dei proiettili. Gli spari hanno danneggiato i muri e la porta dell'ingresso del palazzo ed anche il salotto dell'appartamento al piano terra.

Ahmed Diallo non aveva precedenti penali ed era disarmato.
Secondo la versione ufficiale i poliziotti avrebbero scambiato il suo portafoglio per un'arma.

Il riferimento al fatto di cronaca nella canzone, che Springsteen ha cominciato a proporre nei suoi concerti nella primavera del 2000, è trasparente ed ha sollevato le consuete poletiche. Il capo della "NYC Police Benevolent Association" ha invitato i 27.000 poliziotti della città a boicottare concerti e dischi di Springsteen aggiungendo fra l'altro "Personalmente, non mi curo particolarmente della musica di Springsteen e della sua canzone". Il Sindaco Giuliani si è lamentato: "C'è ancora gente" - ha detto - "che sta cercando di creare l'impressione che gli agenti di polizia siano colpevoli".

fonte: web.tiscali.it/Bruce_Springsteen/repubblica1.html

New York, i "ragazzi in blu" di Giuliani contro il Boss per "Amerikan skin", una canzone per l'immigrato ucciso
La chitarra di Springsteen un'arma contro la polizia
Domani al Garden, il brano per Diallo che fu ammazzato perché scambiato per un criminale
di VITTORIO ZUCCONI

WASHINGTON - Basta un accordo di chitarra per far tremare le code di paglia. Bastano una canzone, un titolo, un grande del rock per scuotere le coscienze inquiete di quella "tolleranza zero" che comincia a stancare l'America. Sbarca a New York Bruce Springsteen, il Boss, con una canzone nuova per i suoi dieci concerti al "Garden" e scoppia subito la guerra tra chitarre e pistole. Si chiama "American Skin", chiede se si possa ancora morire per la sola colpa di essere nati dentro la pelle sbagliata come morì quell'immigrato africano, Amadou Diallo, che i poliziotti di New York scambiarono per un criminale e uccisero con 41 proiettili. La canzone risuona male, malissimo, nei commissariati, nelle autopattuglie, nelle strade cattive che i 28 mila poliziotti di New York devono battere e i "ragazzi in blu" dichiarano guerra a Springsteen, lo boicottano, rifiuteranno il servizio di sicurezza al Madison Square Garden, vorrebbero cacciarlo dalla loro città. E nello scontro fra parole e proiettili si sente il suono della fine di un'epoca, del mito della città stanca di essere l'OK Corral. Eppure Springsteen era sempre stato un idolo di uomini e donne in divisa, con quella sua musica ruvida e profumata di asfalto, la sua voce da taverna, il patriottismo accanito e un po' disperato di chi grida d'essere "Born in the USA", nato in America con la voce arrochita (Questa frase è assai discutibile, probabilmente Zucconi non conosce a fondo Springsteen e Born in the USA, al punto che l'ha completamente travisata, inoltre forse non conosce l'impegno di Bruce contro le guerre scatenate dagli USA, i suoi concerti di beneficienza a favore degli operai, e l'impegno contro la rielezieone di Bush - Nota di radcla). Se il sindacato degli agenti di New York arriva non soltanto a boicottarlo, ma ad accusarlo di "essere venuto al Garden per imbottrsi il portafoglio con i drammi della nostra città" è perché la polizia, qui come a Los Angeles, come in tutte le città investite dalla sbornia della "tolleranza zero" si sente sempre più abbandonata da politicanti che prima l'hanno lanciata in guerra contro i cittadini e ora cominciano a rinnegare quegli eccessi ai quali l'hanno incitata. La canzone "American Skin" non fa nomi, ma non ce n'è bisogno: quando Springsteen canta dell'uomo che muore soltanto per "avere vissuto dentro la propria pelle americana", sotto uno sciame di quarantuno proiettili, tutti, a New York, sanno che canta del giovanotto africano completamente incensurato, ucciso nell'androne di casa soltanto perché tirò fuori dalla tasca un portafoglio che un gruppo di agenti in borghese scambiò per un'arma, la sera del 9 febbraio 1999. I quattro agenti, quattro uomini delle Pattuglie Anti Crimine create da Giuliani, sono stati assolti da ogni accusa e la polizia di Manhattan vuole che la vergogna di questo omicidio sia dimenticata in fretta. Esattamente il contrario di quello che il pezzo di Springsteen, e i suoi dieci concerti già tutti esauriti al Garden, faranno. Hanno paura che le liriche della sua canzone, la passione che The Boss sa suscitare in chi lo ascolta possano sollevare la polvere e gli animi, attorno a una serie ormai molto lunga di violenze commesse sotto la bandiera di una "tolleranza zero" che spesso era soltanto intolleranza per la pelle, il colore, l'accento, l'essere "straniero". Per l'omicidio di Diallo, per la tortura di Abner Louima, un haitiano al quale gli agenti di un commissariato si divertirono per ore a infilare manganelli nel sedere "perché tanto voi siete tutti froci", per i 30 mila arresti all'anno che il New York Police Department e le "Unità Stradali Anticrimine" compiono contro neri e sudamericani senza altro sospetto che la "presunzione razziale di colpevolezza", la città vive nella paura di una rivolta, come quella che squassò Los Angeles nel 1992 dopo il fermo e il pestaggio di Rodney King. E le note di Springsteen sembrano, ai poliziotti, cerini accesi buttati in un serbatoio di benzina. Sono soprattutto la rabbia, il rancore, il senso di frustrazione e di confusione, le molle che hanno sollevato la polizia di Rudi Giuliani contro il piccolo dio del rock, improvvisamente nemico. A New York come a Los Angeles, dove un processo in corso ha sollevato la pietra sopra il verminaio della corruzione poliziesca e dei falsi arresti (73 detenuti già in carcere sono stati liberati perché gli agenti avevano "inventato" prove contro di loro) gli uomini e le donne della pubblica sicurezza sono chiamati a un'impresa impossibile: quella di prevenire, stroncare, combattere sui marciapiedi la guerra dell'ordine senza svelare lo sporco segreto che ogni politicante conosce e nessuno osa dire. Che "tolleranza zero" vuole dire "intolleranza razziale". Nei ghetti neri di Harlem, di East L.A., di Watts, la polizia è il nemico, perché ogni ragazzo scuro all'angolo di una strada, ogni portoricano, ogni africano dinoccolato è un sospetto. Segretamente i dipartimenti di polizia usano il "racial profiling", gli stereotipi razzisti che fanno di ogni giovanotto nero un indiziato. Uno studio recente sulla brutalità poliziesca rivela che l'83 per cento di tutti gli arresti per "probabile causa", per semplice sospetto, colpiscono afro americani e persino giornalisti, professori universitari, atleti di colore confessano di avere paura, quando guidano auto di lusso lungo autostrade, perché un nero che guida un'auto di lusso è, per definizione, un sospetto. Governatori, sindaci, sceriffi eletti con la promessa di "fare pulizia" chiedono arresti, statistiche, successi da vendere agli elettori, come i generali in Vietnam chiedevano il "body count", il conteggio dei caduti nemici, da vendere ai politici e ai giornali. Ma quando esplode lo scandalo, i politicanti- mandanti si uniscono all'indignazione. Pagano sempre i poliziotti da strada. Ora che l'alta marea dell'economia ha ridotto il numero di crimini commessi - questa del rapporto fra disoccupazione e criminalità è la sola correlazione certa e dimostrabile in tutte le città e tutte le nazioni - il piedipiatti invocato come salvatore di ieri, diventa l'ingombrante, imbarazzante brutalizzatore di oggi. E questo spiega la collera dei "boys in blue" di New York contro Springsteen, la reazione violenta a una semplice, banale canzone. A Los Angeles i poliziotti sono dati in pasto ai giudici, per tenere buone le masse di latinos e di neri. A New York, per ora, sono crocefissi alle chitarre di Bruce e della E Street Band, il suo gruppo. Ma il loro santo protettore, Rudi Giuliani, è malato, è, anche se guarirà, alla fine della sua carriera politica. I poliziotti hanno paura della vendetta di coloro che indossano dalla nascita l'"American Skin" sbagliata. (11 giugno 2000)

Appunto di radcla: Bruce ha suonato American Skin in tutti e 10 i concerti al Madison Square Garden, fregandosene del parere contrario dei poliziotti, e in tutti e 10 i concerti ha fatto il "tutto esaurito".

Bruce Springsteen & the E Street Band - American Skin (41 Shots):



41 shots
41 shots
41 shots
41 shots
41 shots
41 shots
41 shots
41 shots....
and we'll take that ride
'cross this bloody river
to the other side
41 shots... cut through the night
You're kneeling over his body in the vestibule
Praying for his life

Is it a gun, is it a knife
Is it a wallet, this is your life
It ain't no secret
It ain't no secret
No secret my friend
You can get killed just for living
In your American skin

41 shots
Lena gets her son ready for school
She says "on these streets, Charles
You've got to understand the rules
If an officer stops you
Promise you'll always be polite,
that you'll never ever run away
Promise Mama you'll keep your hands in sight"

Is it a gun, is it a knife
Is it a wallet, this is your life
It ain't no secret
It ain't no secret
No secret my friend
You can get killed just for living
In your American skin

Is it a gun, is it a knife
Is it in your heart, is it in your eyes
It ain't no secret

41 shots... and we'll take that ride
'Cross this bloody river
To the other side
41 shots... got my boots caked in this mud
We're baptized in these waters and in each other's blood

Is it a gun, is it a knife
Is it a wallet, this is your life
It ain't no secret
It ain't no secret
No secret my friend
You can get killed just for living
In your American skin
radcla
00sabato 14 luglio 2007 01:09
The WHO
Non possono mancare THE WHO!
Sapevano unire energia e melodia come pochi altri. Di seguito li vediamo in alcune delle loro migliori interpretazioni:

Is it in my head:



My generation:



Behind Blue Eyes:



Baba O'Riley:



We're Not Gonna Take It (See Me, Feel Me):

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