Le elezioni uccidono l'italiano

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raggio di luna78
10mercoledì 24 gennaio 2018 13:07
Era una cosa che avevo già osservato e meditato molto tempo fa, lontano da questo acceso clima di campagna elettorale, ma adesso vedo che anche la Crusca sta osservando il fenomeno....


ecco l'articolo recente per chi fosse curioso:


L'allarme dell'Accademia della Crusca: "Le elezioni uccidono l'italiano. E il campione è il Movimento 5 Stelle"
Per il presidente Claudio Marazzini, intervistato da La Stampa, maltrattare la lingua è come dire "non sono Casta"
21/01/2018 www.huffingtonpost.it/2018/01/21/lallarme-dellaccademia-della-crusca-le-elezioni-uccidono-litaliano-e-il-campione-e-il-movimento-5-stelle_a_2...
raggio di luna78
10mercoledì 24 gennaio 2018 13:10
Secondo me non è proprio voluta per scelta questa degrammatizzazione del gergo politico, alcuni proprio non ci arrivano, non sanno incatenare né concetti né sanno usare la grammatica, ma non mi riferisco a casi limite come Razzi, non prestano la dovuta attenzione alla costruzione delle frasi, si fanno distrarre da altre cose ed evidentemente, non avendo mai padroneggiato la lingua italiana con sufficienza, cadono in strafalcioni che le telecamere immortalano e diffondono ovunque.
Ignazzio
10mercoledì 24 gennaio 2018 13:14
Re:
raggio di luna78, 24/01/2018 13.10:

Secondo me non è proprio voluta per scelta questa degrammatizzazione del gergo politico, alcuni proprio non ci arrivano, non sanno incatenare né concetti né sanno usare la grammatica, ma non mi riferisco a casi limite come Razzi, non prestano la dovuta attenzione alla costruzione delle frasi, si fanno distrarre da altre cose ed evidentemente, non avendo mai padroneggiato la lingua italiana con sufficienza, cadono in strafalcioni che le telecamere immortalano e diffondono ovunque.




Forse non hai tutti i torti, non potrebbero fare di meglio e uniscono l'utile al dilettevole, perchè comunque è vero che "dietro una comunicazione estremamente semplificata, che passa anche attraverso Facebook e Twitter, si nasconde un fenomeno chiaro:

"Si avverte il profumo dell'antipolitica: l'uso impreciso dell'italiano è una carta forte da giocare, come ben spiegava Umberto Eco nella sua fenomenologia di Mike Bongiorno, che incarnava fortemente un senso di mediocrità diffusa"."

Insomma se è vero che per vincere bisogna conquistare l'elettore indeciso, quello meno informato e acculturato, forse il miglior mezzo è rendersi simpatici ai suoi occhi e quale miglior mezzo se non mostrarsi un sempliciotto sgrammaticato mostrandosi simile al suo pubblico?
Ammettiamolo, a nessuno di noi è stato tanto simpatico il primo della classe che parlava sempre precisino e precisetto.
Etrusco
10mercoledì 24 gennaio 2018 13:38
Re:
raggio di luna78, 24/01/2018 13.10:

Secondo me non è proprio voluta per scelta questa degrammatizzazione del gergo politico, alcuni proprio non ci arrivano, non sanno incatenare né concetti né sanno usare la grammatica, ma non mi riferisco a casi limite come Razzi, non prestano la dovuta attenzione alla costruzione delle frasi, si fanno distrarre da altre cose ed evidentemente, non avendo mai padroneggiato la lingua italiana con sufficienza, cadono in strafalcioni che le telecamere immortalano e diffondono ovunque.



Ho visto che anche diversi giornalisti cadono in errori che in un qualsiasi liceo sarebbero imperdonabili, quindi c'è da ipotizzare una sorta di livellamento verso il basso delle capacità grammaticali [SM=x44464]
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