Re:
Quak150, 30/03/2015 21:46:
Da atea convinta, detesto che qualche rimbambito voglia cercare di condizionare l'altrui esistenza in nome della sua idiozia iconoclasta e violenta.
Indipendentemente da come la pensi, in molti stati democratici, per retaggi storici e altre implicazioni storico-culturali, vige di fatto una teocrazia nel senso che molte leggi dello stato sono fortemente influenzate o condizionate dalla religione dominante, vedi ad esempio che alcune cure mediche in Italia sono vietate, bisogna andare all'estero per usufruirne, poi negli ospedali pubblici è un pullulare di obiettori di coscienza che si rifiutano di erogarti tutta una serie di servizi previsti dalla legge, persino alcuni farmacisti iniziano ad arrogarsi il diritto, erroneamente, di esercitare l'obiezione di coscienza.
Poi non parliamo dei diritti civili dei conviventi non sposati, more uxorio, etero, non oso accennare alle coppie omosessuali perchè lì siam a livelli da medioevo, se fai mente locale a Carlo Giovanardi il quadro è avvilente.
Ma quello che più mi indigna è che in nome della religione vengano talvolta offese e mortificate alcune persone che già vivono situazioni di particolare sofferenza: ad esempio un politico cattolico pochi anni fa in tv chiosò contro le coppie senza figli, secondo la sua (errata) interpretazione della Chiesa non sono gradite a dio, conosco coppie che già sono disperate perchè non riescono ad avere figli, simili condanne fanno molto male a chi è già psicologicamente provato