La sfida uomo - macchina sul campo di gioco degli scacchi iniziò con una colossale burla. Nel 1770 infatti, il barone ungherese e famoso ingegnere Wolfgang von Kempelen realizzò su ordine della regina Maria Teresa d'Austria un "automa" in grado non solo di giocare a scacchi, ma di essere addirittura invincibile.
Questa portentosa "macchina" (nata in soli sei mesi), che era chiamata il "Turco" perché consisteva in un manichino abbigliato con vesti arabe, fu protagonista di partite storiche, come quella del 1809 contro Napoleone o quella del 1783 contro Benjamin Franklin, entrambi perdenti.
All'inizio di ogni esibizione, si mostrava al pubblico l'interno del Turco, per dimostrare che la macchina non era manovrata da esseri umani; in realtà, grazie a un'illusione ottica, il barone Kempler era riuscito a ricavare un piccolo vano nel quale si nascondeva un maestro di scacchi.
Il Turco viaggiò in tournée per tutta Europa e Russia e, alla morte di von Kempelen, fu acquistato dal musicista Johann Nepomuk Maelzel e fu portato negli Stati Uniti nel 1826.