MA IO PER IL TERREMOTO NON DO NEMMENO UN EURO…

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il tobas
00giovedì 16 aprile 2009 15:18

Di Giacomo Di Girolamo

Tratto da: www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&...

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda. Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.
Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese.
E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.
C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?

Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente? Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.
Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.
Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.
Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.
Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.
Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.
Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico
E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso.
Come la natura quando muove la terra, d’altronde.
il tobas
00giovedì 16 aprile 2009 15:19
Ovviamente quoto totalmente
paperino73
00giovedì 16 aprile 2009 15:30
Effettivamente una delle scorse sere, vedendo la pubblicità del CC SKY per l'Abruzzo, mia moglie mi chiedeva "come mai per gli interventi e la ricostruzione c'è bisogno dei soldi dei privati ?"
E io ho subito pensato agli sprechi di denaro pubblico, alle migliaia di cariche in enti e fondazioni parapubbliche regalate a ex-politici, parenti e amici, alle migliaia di persone mantenute da un sistema assistenzialistico, etc ...
Ed ho capito perchè la politica nei momenti di crisi riesce a fare solo parole e passerelle.
paperino73
00giovedì 16 aprile 2009 15:30
Re:
il tobas, 16/04/2009 15.19:

Ovviamente quoto totalmente



Questo perchè tu sei tirchio.

[SM=x44456]
il tobas
00giovedì 16 aprile 2009 15:45
Re: Re:
paperino73, 16/04/2009 15.30:



Questo perchè tu sei tirchio.

[SM=x44456]




e il costo per l'adsl per scrivere queste cose dove lo metti?
piperitapatty
00giovedì 16 aprile 2009 17:37
a me pare la sparata di chi vuole essere anticonformista per necessità vanitosa (questa definizione mi è venuta pensando al tobas [SM=x44452] ), cmq ognuno è libero di pensarla come crede...
il tobas
00giovedì 16 aprile 2009 17:50
Re:
piperitapatty, 16/04/2009 17.37:

a me pare la sparata di chi vuole essere anticonformista per necessità vanitosa (questa definizione mi è venuta pensando al tobas [SM=x44452] ), cmq ognuno è libero di pensarla come crede...




Se io fossi anticonformista per necessità vanitosa non dovrei seguire nemmeno il calcio ne abbonarmi a mediaset premium [SM=x44452]
piperitapatty
00giovedì 16 aprile 2009 20:54
Re: Re:
il tobas, 16/04/2009 17.50:




Se io fossi anticonformista per necessità vanitosa non dovrei seguire nemmeno il calcio ne abbonarmi a mediaset premium [SM=x44452]



beh ma sei anche pirla [SM=x44455]
Colonnello Kilgore
00venerdì 17 aprile 2009 14:46
Manco io ho donato un bel niente...Ma non per quel motivo.
Etrusco
00venerdì 17 aprile 2009 15:23
Re:
Colonnello Kilgore, 17/04/2009 14.46:

Manco io ho donato un bel niente...Ma non per quel motivo.




forse perchè sei uno Scrooge takkagno spilorcio? [SM=x44452]
piperitapatty
00sabato 18 aprile 2009 00:33
Re: Re:
Etrusco, 17/04/2009 15.23:




forse perchè sei uno Scrooge takkagno spilorcio? [SM=x44452]



oddio credo che questa sarebbe la sua versione buona, non so se voglio sentire quella vera [SM=x44452]
Etrusco
00sabato 18 aprile 2009 00:38
Re: Re: Re:
piperitapatty, 18/04/2009 0.33:



oddio credo che questa sarebbe la sua versione buona, non so se voglio sentire quella vera [SM=x44452]




per paura di vederci rispecchiato un lato di te stessa? [SM=x44451]
piperitapatty
00sabato 18 aprile 2009 00:42
Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 18/04/2009 0.38:




per paura di vederci rispecchiato un lato di te stessa? [SM=x44451]



no, per paura delle motivazioni per cui non l'ha fatto [SM=x44466]
Shia-principessa
00sabato 18 aprile 2009 09:12
mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.
Etrusco
00sabato 18 aprile 2009 10:34
Re:
Shia-principessa, 18/04/2009 9.12:

mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.




Infatti ho visto che già nel terremoto del '97 qui ad Assisi la Chiesa non cacciò nemmeno una lira per la ricostruzione dei loro immobili,
eppure con tutti gli introiti del turismo ce ne avevano in sovrabbondanza di soldi:
aspettarono avidamente gli stanziamenti per la ricostruzione.

PS tra l'altro hai notato che tra le macerie del terremoto
di preti e organizzazioni cattoliche giunte da fuori regione per aiutare non se ne vedono affatto?
Tutti i soccorsi gravano sulle spalle delle organizzazioni laiche: protezione civile, pompieri, esercito e varie organizzazioni politiche giovanili.

il tobas
00sabato 18 aprile 2009 10:55
Re:
Shia-principessa, 18/04/2009 9.12:

mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.




[SM=x44459] oltre le tette c'è di più.... [SM=x44462]
Colonnello Kilgore
00sabato 18 aprile 2009 14:28
Re: Re: Re:
piperitapatty, 18/04/2009 0.33:



oddio credo che questa sarebbe la sua versione buona, non so se voglio sentire quella vera [SM=x44452]




Ha capito al volo [SM=x44452]
Colonnello Kilgore
00sabato 18 aprile 2009 14:29
Re:
Shia-principessa, 18/04/2009 9.12:

mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.




[SM=x44463] [SM=x44463] Shia, da te mica me li aspetto questi strafalcioni eh! [SM=x44495]
Etrusco
00sabato 18 aprile 2009 14:56
Re: Re:
Colonnello Kilgore, 18/04/2009 14.29:




[SM=x44463] [SM=x44463] Shia, da te mica me li aspetto questi strafalcioni eh! [SM=x44495]




Guarda che forse c'era una sottile allusione al narcotrafficante del Vaticano:
Don Sxxx Cxxx, [SM=g1700000] responsabile per le vocazioni nel centro Italia,
pizzicato dalle guardie di Finanza con 0.5 Kg di cocaina purissima recapitatagli per pacco postale dal Costarica ... [SM=x44457]


PS adesso sta a scontare la pena in un convento con le suore ad impastare le ostie (non con la coca si spera) [SM=x44473]


[Nome censurato su richiesta del penitente] [SM=g1470351]
piperitapatty
00domenica 19 aprile 2009 13:55
Re: Re:
Colonnello Kilgore, 18/04/2009 14.29:




[SM=x44463] [SM=x44463] Shia, da te mica me li aspetto questi strafalcioni eh! [SM=x44495]




non è strafalcione, ormai è contaminata d'oltrepo [SM=x44452]
Colonnello Kilgore
00domenica 19 aprile 2009 17:07
Re: Re: Re:
piperitapatty, 19/04/2009 13.55:




non è strafalcione, ormai è contaminata d'oltrepo [SM=x44452]




Serve l'oltrepo adesso. Ma perché l'hanno sganciata su Hiroshima quella volta l'atomica? [SM=x44463]
piperitapatty
00domenica 19 aprile 2009 17:28
Re: Re: Re: Re:
Colonnello Kilgore, 19/04/2009 17.07:




Serve l'oltrepo adesso. Ma perché l'hanno sganciata su Hiroshima quella volta l'atomica? [SM=x44463]



sempre battute in punta di fioretto [SM=x44465]
Colonnello Kilgore
00domenica 19 aprile 2009 17:29
Re: Re: Re: Re: Re:
piperitapatty, 19/04/2009 17.28:



sempre battute in punta di fioretto [SM=x44465]




Cosa vuole, ho sempre avuto un debole per lo spadone a due mani [SM=x44455]
Capitano Marino
00lunedì 20 aprile 2009 07:56
Re:
Shia-principessa, 18/04/2009 9.12:

mi trovo d'accordo con il fatto di non dare soldi.
se poi servono a ricostruire chiese (e lo dico da archeologa e amante dei monumenti del nostro paese), che li tirasse fuori il vaticano dato che sono di sua proprietà.
non è questione di poca sensibilità (ho già sentito per ospitare qualche sfollato a casa)è questione sempre di due pesi e due misure.



Personalmente credo sia questione di destinazione di fondi e di priorità.
Destinazione di fondi :
Chi volesse fare una donazione potrebbe tranquillamente cercare fra le opportunità offerte da Enti affidabili (per quanto lo possa essere qualsiasi ente in Italia) tipo Croce Rossa Italiana, che sicuramente non impiegherà questi fondi per ricostruzioni di chiese, basiliche ed affini, oppure, quando se ne presenterà l'opportunità, trovare il modo di aiutare nel limite delle sue possibilità progetti specifici che sicuramente si presenteranno.
Di certo chi si sentisse di mostrare la sua solidarietà reale in modi diversi, tipo quello a cui fai cenno tu ospitando sfollati o prestando la propria opera ed il proprio tempo presso associazioni impegnate negli aiuti o anche soltanto partecipando ad eventi che devolvono il ricavato negli aiuti stessi (speriamo), non è certo da meno di chi offre direttamente denaro, anzi.
Ma anche chi ritiene di non farlo, perchè in fin dei conti le proprie tasse le versa regolarmente e dovrebbero servire anche per coprire le calamità, non è secondo me criticabile, se non arriva a punte di protagonismo spocchiosamente anticonformista (tipo l'estensore di quell'articolo che mi trova d'accordo con Pippi) e se a questo in coscienza crede davvero.

Priorità :
Anche il più bigotto dei terremotati vorrebbe che si ricostruisse prima casa sua e/o il suo esercizio commerciale prima della chiesa.
E questo dovrà in tutti i modi essere fatto.
Comunque, nei tempi dovuti, anche le chiese e ciò che le circonda (oratori, canoniche ecc...ecc...) non appartengono soltanto ad uno Stato estero. Sono luoghi di aggregazione per persone di tutte le età, che nella maggioranza dei casi vivono di valori che possono non essere condivisi, ma sono positivi e danno un aiuto spirituale alle persone che credono e che hanno bisogno anche di questo.
Vale per le chiese e vale per le moschee, per intenderci, per cui non ci trovo nulla di così insopportabile che cittadini italiani che ne usufruiranno contribuiscano alla loro ricostruzione, fatto salvo la libertà di chi non crede neppure a queste cose di astenersi.
Per poi fare un discorso molto più terra terra e non campato per aria, visto che si parla del trascendente...il patrimonio artistico storico ecclesiastico nel nostro paese contribuisce in maniera molto forte a muovere l'economia anche di laici convinti o semplicemente di gente che lavora. Abbiamo interi paesini che campano sulla presenza di una chiesa e vorrei ad esempio sapere quanta gente va a Milano fondamentalemnte per vedere il Duomo, contribuendo con il turismo a portare soldi nelle tasche di molta gente, con viaggi, alberghi, bar, ristoranti ecc...ecc...
Questa è l'Italia, non abbiamo scelto noi inizialmente di vivere qui, ma nemmeno dobbiamo, secondo me, portare avanti idealismi estremi e forzatamente coerenti di fronte a queste tragedie che toccano tutti i campi.





paperino73
00lunedì 20 aprile 2009 10:01
Capitano Marino, 20/04/2009 7.56:


Personalmente credo sia questione di destinazione di fondi e di priorità.

[cut]




condivido totalmente la lucida analisi del capitano.
mi chiedo solo chi l'ha scritta usando il suo nick.
Etrusco
00lunedì 20 aprile 2009 10:03
Colonnello Kilgore, 19/04/2009 17.29:




Cosa vuole, ho sempre avuto un debole per lo spadone a due mani [SM=x44455]




davvero?
Ti facevo più tagliato per la sciabola [SM=x44455]
Etrusco
00lunedì 20 aprile 2009 10:12
Re: Re:
Capitano Marino, 20/04/2009 7.56:



Personalmente credo sia questione di destinazione di fondi e di priorità.
Destinazione di fondi :
Chi volesse fare una donazione potrebbe tranquillamente cercare fra le opportunità offerte da Enti affidabili (per quanto lo possa essere qualsiasi ente in Italia) tipo Croce Rossa Italiana, che sicuramente non impiegherà questi fondi per ricostruzioni di chiese, basiliche ed affini, oppure, quando se ne presenterà l'opportunità, trovare il modo di aiutare nel limite delle sue possibilità progetti specifici che sicuramente si presenteranno.
Di certo chi si sentisse di mostrare la sua solidarietà reale in modi diversi, tipo quello a cui fai cenno tu ospitando sfollati o prestando la propria opera ed il proprio tempo presso associazioni impegnate negli aiuti o anche soltanto partecipando ad eventi che devolvono il ricavato negli aiuti stessi (speriamo), non è certo da meno di chi offre direttamente denaro, anzi.
Ma anche chi ritiene di non farlo, perchè in fin dei conti le proprie tasse le versa regolarmente e dovrebbero servire anche per coprire le calamità, non è secondo me criticabile, se non arriva a punte di protagonismo spocchiosamente anticonformista (tipo l'estensore di quell'articolo che mi trova d'accordo con Pippi) e se a questo in coscienza crede davvero.

Priorità :
Anche il più bigotto dei terremotati vorrebbe che si ricostruisse prima casa sua e/o il suo esercizio commerciale prima della chiesa.
E questo dovrà in tutti i modi essere fatto.
Comunque, nei tempi dovuti, anche le chiese e ciò che le circonda (oratori, canoniche ecc...ecc...) non appartengono soltanto ad uno Stato estero. Sono luoghi di aggregazione per persone di tutte le età, che nella maggioranza dei casi vivono di valori che possono non essere condivisi, ma sono positivi e danno un aiuto spirituale alle persone che credono e che hanno bisogno anche di questo.
Vale per le chiese e vale per le moschee, per intenderci, per cui non ci trovo nulla di così insopportabile che cittadini italiani che ne usufruiranno contribuiscano alla loro ricostruzione, fatto salvo la libertà di chi non crede neppure a queste cose di astenersi.
Per poi fare un discorso molto più terra terra e non campato per aria, visto che si parla del trascendente...
il patrimonio artistico storico ecclesiastico nel nostro paese contribuisce in maniera molto forte a muovere l'economia
anche di laici convinti o semplicemente di gente che lavora. Abbiamo interi paesini che campano sulla presenza di una chiesa e vorrei ad esempio sapere quanta gente va a Milano fondamentalemnte per vedere il Duomo, contribuendo con il turismo a portare soldi nelle tasche di molta gente, con viaggi, alberghi, bar, ristoranti ecc...ecc...
Questa è l'Italia, non abbiamo scelto noi inizialmente di vivere qui, ma nemmeno dobbiamo, secondo me, portare avanti idealismi estremi e forzatamente coerenti di fronte a queste tragedie che toccano tutti i campi.









[SM=x44459] [SM=x44462]

piperitapatty
00lunedì 20 aprile 2009 10:59
Re: Re:
Capitano Marino, 20/04/2009 7.56:


Per poi fare un discorso molto più terra terra e non campato per aria, visto che si parla del trascendente...il patrimonio artistico storico ecclesiastico nel nostro paese contribuisce in maniera molto forte a muovere l'economia anche di laici convinti o semplicemente di gente che lavora. Abbiamo interi paesini che campano sulla presenza di una chiesa e vorrei ad esempio sapere quanta gente va a Milano fondamentalemnte per vedere il Duomo, contribuendo con il turismo a portare soldi nelle tasche di molta gente, con viaggi, alberghi, bar, ristoranti ecc...ecc...
Questa è l'Italia, non abbiamo scelto noi inizialmente di vivere qui, ma nemmeno dobbiamo, secondo me, portare avanti idealismi estremi e forzatamente coerenti di fronte a queste tragedie che toccano tutti i campi.




concordo, alla fine san marco o la chiesina dispersa sulla rocca non la sento meno facente parte del mio patrimonio storico e culturale solo perchè è proprietà del vaticano. e anche l'analisi "economica" del cap è corretta, è semplicemente un do ut des.
condivido anche l'ultima frase. sinceramente leggendo l'articolo di inizio 3d la prima cosa che mi è venuta in mente è stata "embargo". perchè per principio (non si sa bene nemmeno quale poi) non do soldi, come se ad essere "puniti" fossero i governanti invece che la popolazione. mah mi lascia perplessa la cosa
Etrusco
00sabato 9 maggio 2009 17:22
Terremoto, le accuse di Franceschini:
«Nel decreto i fondi sono insufficienti»
I segretario del PD a L'Aquila:
«Il governo non mantiene le promesse,
cifre diverse dagli impegni presi»


www.corriere.it/politica/09_maggio_09/franceschini_abruzzo_b2984af2-3c97-11de-a760-00144f02aa...

www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-10/cronaca-9mag/cronaca-9...


Ed ora sembra che si voglia scaricare tutte le responsabilità sui sindaci,
come se si volesse iniziare a prendere le distanze [SM=x44473]

Staremo a vedere... [SM=x44465]
((Gianni))
00lunedì 11 maggio 2009 11:46
Etrusco, 18/04/2009 10.34:


PS tra l'altro hai notato che tra le macerie del terremoto
di preti e organizzazioni cattoliche giunte da fuori regione per aiutare non se ne vedono affatto?
Tutti i soccorsi gravano sulle spalle delle organizzazioni laiche: protezione civile, pompieri, esercito e varie organizzazioni politiche giovanili.




Ricordo che il primo centro di soccorso attivo a L'Aquila a tre ore dal terremoto è stato installato dall'Ordine di Malta (che è un Ordine religioso). Ad un giorno dal disastro, le Misericordie d'Italia (confraternita religiosa) avevano già operative sul campo 5 unità cinofile per la ricerca dei dispersi, 6 punti medici, 2 cucine da campo, 90 ambulanze, 1 unità tecnica per la valutazione degli immobili... [SM=x44464]
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