MARTA SUI TUBI

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liama
00domenica 11 luglio 2004 21:43
CHI CONOSCE QUESTO GRUPPO??
AHAHHAHAHAAH
IO HO SENTITO SOLO
IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO..!!!!!!!!!!!
CHI LI HA VISTI LIVE?
CHI SA DARMI INFORMAZIONI?![SM=x44455]
liama
00lunedì 12 luglio 2004 11:30
IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO
Il Giorno Del Mio Compleanno

7 e ½ è chiaro che già la luna ha cambiato umore e l’amore rimane sospeso tra buio e ricordi di un giorno di merda che è ieri, tornato a dormire ad aspettare un infarto non credo qualcuno potrebbe far festa!
Il giorno del mio compleanno per prima cosa decidemmo di finire tutta la pasta che avevamo in casa
I miei amici mangiarono in fetta ero al telefono non mi lasciarono nemmeno un boccone
Asciugai l’insalata che non era stata ancora condita, la girai con le dita, l’asciugai con le dita, l’asciugai la girai, l’asciugai la girai, La girai con le dita
Ci misi dentro tutto quello che era rimasto mi chiesi cos’era quella bianca e sporca diavoleria
Che non sapeva di niente e faceva schifo anche al cazzo e non sapevo cos’era, non sapevo cos’era
Me la mangiai lo stesso perché avevo fame tanta fame tanta fame tanta fame chimica anche di quella bianca e sporca diavoleria
Dammelo dammelo dammelo dammelo…
7 e ½ è chiaro che già la luna ha cambiato umore l’amore rimane sospeso tra buio e ricordi di un giorno di merda che è ieri, tornato a dormire ad aspettare un infarto non credo qualcuno potrebbe far festa!
Tu dammi lo spago che ti lego a me…
A un certo punto mi accorsi che non ero mai stato tanto felice
E i fiori che avevo colto nei campi di mezzo mondo erano già tutti quanti appassiti
Mi tolsi le scarpe e ammirai il loro sozzo candore
Tra le stelle e gli archi di un inutile pavimento bagnato…
Cominciai a vomitare
E i raggi dell’arcobaleno decisero di venirmi a trovare furiose schegge di savità attrezzata, tutto questo a un solo passo dal mio scettro
Un giorno sarà Re, un illuminato Re, un giorno sarò Re, un illuminato Re
Dammelo dammelo dammelo dammelo..
7 e ½ è chiaro che già la luna ha cambiato umore l’amore rimane sospeso tra buio e ricordi di un giorno di merda che è ieri, tornato a dormire ad aspettare un infarto non credo qualcuno potrebbe far festa!



[SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]
SCARICATELA IN VERSIONE ACUSTICA!!![SM=x44457]
Etrusco
00mercoledì 23 settembre 2009 19:30
Re:
liama, 11/07/2004 21.43:

CHI CONOSCE QUESTO GRUPPO??
AHAHHAHAHAAH
IO HO SENTITO SOLO
IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO..!!!!!!!!!!!
CHI LI HA VISTI LIVE?
CHI SA DARMI INFORMAZIONI?![SM=x44455]




Li sono andati a sentire quando poco fa sono venuti qui dalle mie parti,
sono un gruppo molto interessante se ti piace il genere
ed umanamente sono anche molto simpatici (nonostante il recente successo non hanno affatto la puzza sotto al naso ed hanno sempre un minuto di tempo per parlare coi loro fans, arrivando persino ad offrire da bere!) [SM=x44462]


Marta sui tubi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



I Marta sui tubi sono una band folk punk italiana, formatasi nel 2002.


Biografia

I marsalesi Marta sui tubi sono un progetto nato quasi per caso. Giovanni Gulino (già voce degli "Use And Abuse") e Carmelo Pipitone (già voce e chitarra dei "RYM"), vengono a conoscenza dei rispettivi progetti acustici scambiandosi dei demo nell’estate 2002 e decidono di fare musica assieme.[1]

Nell’autunno dello stesso anno si trasferiscono a Bologna. Nella città emiliana danno vita ai Marta sui tubi, gruppo che si basa su due voci e una chitarra acustica. Il repertorio è molto vario, si parte da varie cover che spaziano da Jeff Buckley fino a Bugo, aggiungendo a queste una trentina di canzoni inedite. Continuano a suonare per tutta la stagione fredda nei pub bolognesi, riuscendo ad attirare sempre più pubblico e diventando un vero e proprio fenomeno underground. Nel mentre scrivono nuove canzoni che man mano propongono alla gente che va a vederli.[2]

Nel gennaio 2003 i Marta sui tubi registrano un demo con un solo microfono, 11 canzoni per farsi conoscere da produttori e case discografiche. Fabio Magistrali, produttore di molti artisti tra cui anche il già citato Bugo, ascolta il demo ed accetta subito il ruolo di produttore artistico per la band.[2]

L'album di esordio della band, Muscoli e dei, viene pubblicato nel 2003. Nel 2004 entra a far parte del gruppo il batterista Ivan Paolini.

Nel 2005 viene pubblicato il secondo album, C'è gente che deve dormire, che vede la partecipazione di alcuni musicisti italiani quali Bobby Solo, Moltheni e Paolo Benvegnù.[3]

Nel 2008 i Marta sui tubi fondano una loro etichetta discografica, la Tamburi Usati, il cui nome è un'anagramma del nome della banda.[4] Sotto questa etichetta vengono pubblicati, sempre nel 2008, il DVD+CD Nudi e crudi, contenente registrazioni e video, e l'album Sushi & Coca.


Formazione

* Giovanni Gulino - voce
* Carmelo Pipitone - voce e chitarra
* Ivan Paolini - batteria
* Paolo Pischedda - tastiera
* Mattia Boschi - violoncello

Discografia
Album

* Muscoli e dei, Eclectic Circus 2003
* C'è gente che deve dormire, Eclectic Circus/V2 2005
* Nudi e crudi (DVD live+CD), Tamburi Usati/Venus 2008
* Sushi & Coca, Tamburi Usati/Venus 2008

Singoli

* Stitichezza cronica, 2003
* Vecchi difetti
* Perché non pesi niente, 2005
* L'abbandono, Eclectic Circus/V2 2006
* L'unica cosa, 2008

Compilation

* 2008 - Negghia su 26 canzoni per Peppino Impastato
* 2009 - Mercoledi su Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?)


Fonte: Wikipedia


martasuitubi.it/


www.myspace.com/martasuitubi


prossime date:

* 26 September - 2009:

o Castelletto Cervo (BI) - Koko Club (10:00 pm)
* 3 October - 2009:
o Seregno (MI) - Tambourine (concerto acustico) (10:00 pm)
* 9 October - 2009:
o Brescia - Latte + Live (10:00 pm)
* 16 October - 2009:
o Grosseto - Puerto Baracoa (10:00 pm)


[SM=x44520]
Etrusco
00mercoledì 23 settembre 2009 19:33
Etrusco
00mercoledì 23 settembre 2009 19:53
Etrusco
00mercoledì 23 settembre 2009 20:00
Interviste
Marta sui Tubi
La musica d'autore che ama sperimentare
si racconta per bocca di Giovanni Gulino, cantante della band e "mezzo milanese"





Di Amanda Sirtori
Pubblicato lunedì 17 novembre 2008



Senza scendere a compromessi i Marta sui Tubi partono come duo a Marsala e arrivano oggi a contare quattro componenti sparsi nel nord Italia.
Fanno una musica difficilmente catalogabile, sicuramente sperimentale.
Abbiamo chiacchierato con Giovanni Gulino, cantante, di video, di Sushi & Coca (Tamburi Usati) e della fantomatica scena indipendente.

Prestate molta attenzione ai videoclip, adesso siete stati selezionati anche al Premio Videoclip Italiano con Cinestetica…
"Il video è una pertinenza della canzone, deve essere uno sviluppo video del messaggio audio. Cinestetica è nato da un'idea di Stefano Bertelli. Il video si sviluppa su una lavagnetta da scuola con dei gessi colorati. È forse il video più bello che abbiamo fatto, innovativo e di respiro internazionale"

Parliamo del nuovo album, Sushi & Coca.
Ci spieghi com'è nato e a cosa si riferisce?

"Finito l'album non avevamo ancora un titolo, visto che la canzone Sushi & Coca rappresentava bene le atmosfere del disco l'abbiamo usata come titolo complessivo.
La canzone è uno sguardo forte e polemico su Milano.
Vivo qui da 5 anni e sentendomi mezzo milanese ho cercato di aggiornare lo slogan anni '80 della Milano da bere con quello che succede oggi"

Il disco è stato co-prodotto da Taketo Gohara. Cos'ha portato il suo tocco nelle registrazioni?
"Quando ci ha proposto di collaborare ha detto che secondo lui bisognava catturare l'energia che sprigioniamo dal vivo, ed era esattamente quello che volevamo. Gli album precedenti erano praticamente unplugged, ma questo ha canzoni più spinte e nervose che in sala prove davano una bella botta, come diciamo in gergo, e Taketo è riuscito a catturarla"

Per l'occasione avete fondato anche una vostra etichetta, Tamburi Usati, avete in mente qualche artista da produrre?
"In realtà l'etichetta non esiste da nessuna parte, è a nostro uso e consumo. È nata per stampare le nostre cose in assoluta libertà, per avere una gestione a 360° della produzione"

In questo periodo è molto in voga il termine indipendente. Ma esiste davvero una scena indipendente, vi ci ritrovate?
"Non amo molto questo termine, anche perché non si capisce da cosa sia indipendente…fa riferimento ad un modo di lavoro aziendale.
Anche piccole etichette discografiche si fregiano del titolo di indipendenti ma lavorano con una politica puramente commerciale.
Bisogna parlare di musica di qualità altre distinzioni non hanno senso"


Fonte: MilanoDaBere.it

[SM=g1700002]
Etrusco
00mercoledì 23 settembre 2009 20:36


Intervista a Carmelo Pipitone, chitarrista dei Marta Sui Tubi

– Con la vecchiaia si diventa più bastardi
Paolo Bassotti | 07.08.2009


I Marta sui tubi ti pigliano in giro. Poi ridono con te, ti si scagliano contro, e a sorpresa ti spalancano il cuore, mostrandoti una ferita e un’idea di bellezza. Riescono a fare tutto questo anche nell’arco di una sola canzone, saltellando da un capo all’altro di mille invenzioni. I loro brani non stanno fermi mai, non c’è da fidarsi. Anche oggi che sul palco salgono in cinque, la band ruota ancora intorno ai due fondatori: Giovanni Gulino, con la sua voce imprendibile e lunatica, e Carmelo Pipitone, capace di tirare fuori fiamme e nuvole dalle sue chitarre acustiche Epiphone e Gibson. Abbiamo intervistato proprio Carmelo, per conoscere la sua storia e per parlare dei Marta sui tubi, una band che non ha alcuna intenzione di smettere di stupire. E vuole anzi diventare sempre più cattiva.

Paolo Bassotti: Vogliamo cominciare dall’inizio?

Carmelo Pipitone: Proprio dall’inizio, quando mi hanno regalato la prima chitarra?

Esattamente!

Avevo undici anni
quando mia nonna mi regalò una meravigliosa chitarra classica da centomila lire. Tu pensa che il primo strumento che avevo iniziato a suonare era stata una pentola, attaccata a un pezzo di compensato con un buco in mezzo: suonavo cose che facevano veramente pietà! Così mio padre andò da mia nonna e le disse: “Vuoi comprargli una chitarra, che sta diventando lo zimbello di tutto il paese?” Non conoscendo nessuno che suonasse e che potesse darmi delle dritte, accordai la chitarra in questa maniera: do, re, mi, fa, sol, la! Senza il si. Perché le note sono sette, e ho pensato: si farà così. E sono andato avanti in questo modo per un anno, poi ho incontrato uno che m’ha detto: “Che cazzo stai a fa’?” e mi ha evitato di fare brutte figure in giro. Purtroppo non ho mai avuto il modo di studiare con un insegnante, mi piacerebbe poter tornare indietro.

Quando in seguito hai preso confidenza con la chitarra, c’era qualche chitarrista che provavi a imitare?

All’inizio, essendo un fringuello, ascoltavo un po’ di tutto, anche robe estreme. Metal. Mi sono spostato persino dalla chitarra classica a un’Ibanez elettrica, che chiaramente in seguito è stata bruciata! Avevo come mito un ragazzo di Marsala, che sapeva suonare da dio la chitarra elettrica. Una sera lo trovo a un falò, una di quelle festicciole da spiaggia, con l’alcol, le ragazze, le prime limonate. Lo vedo alle prese con una chitarra classica e scopro che in realtà non sapeva suonare! Ho pensato: no, io non voglio essere così. Ho deciso di tornare alla chitarra acustica, di ammazzarmi di studio, e poi eventualmente passare di nuovo alla chitarra elettrica, solo quando avrei potuto suonarla realmente bene. Questo passaggio poi non è mai avvenuto, sono rimasto fedele all’acustica, che per me è lo strumento fondamentale.



Adesso quali sono le tue chitarre preferite?

Ho una Wildkat meravigliosa della Epiphone, e una Gibson J-45.
Ho anche altre chitarre, che però cambierò presto, perché siano tutte Gibson, visto che mi ci trovo davvero benissimo. Per il mio rapporto con la Gibson devo ringraziare di cuore la mia cara amica Eleonora Del Pozzo.




Passiamo ai Marta sui tubi. Il gruppo è nato come un duo, composto da te e Giovanni Gulino. La collaborazione tra voi due è iniziata già a Marsala?

Nonostante tutti e due fossimo marsalesi, artisticamente ci siamo conosciuti a Bologna. Suonavamo per le sue vie bellissime, come Via del Pratello. Ci mettevamo a terra e suonavamo, di solito vicino a un distributore di sigarette, così era sicuro che prima o poi qualcuno si sarebbe fermato. Suonavamo cover di Nick Drake, Syd Barrett, e di vari artisti che ci piacevano e ispiravano. Dai Gomez a roba italiana, tipo Bugo: ci facevano impazzire la sua ironia nera e il suo modo di fare, vicino a Syd Barrett. Poi ci siamo rotti delle cover, e abbiamo iniziato a fare cose nostre. Io avevo dei giri di chitarra che mi portavo dietro da una vita, Giovanni aveva delle linee vocali: abbiamo unito le forze, realizzando così il primo disco (Muscoli e dei, 2003, ndr), con canzoni che preesistevano. Nel primo disco i testi erano a per metà miei e per metà suoi. Adesso i ruoli si stanno definendo meglio: lui scrive la maggior parte dei testi, poi io gli do degli input, magari per accompagnare al meglio un giro che mi piace particolarmente.



Capita mai che vi scontriate mentre create?

Ci scanniamo per altri motivi, ma non per comporre! È necessario trovare dei compromessi, dare il giusto spazio agli altri, non fare la primadonna. C’è comunque sempre stato un grande rispetto reciproco.


Come siete arrivati a Milano?

Arrivare a Milano è stato doveroso. Bologna è ricca di arte e cultura, ma mancano gli spazi dove suonare. Milano è la grande capitale dove tutto passa, dalla moda alla musica, alla gente giusta che puoi incontrare. Per me però è troppo grande, e sono poi tornato a Bologna. Ma per via delle prove e di altre cose finisco comunque per vivere spesso a Milano!

Nella canzone che dà il titolo a Sushi e coca emerge un rapporto molto conflittuale con questa città.

La realtà di Milano è per me incomprensibile! Io vengo da una città molto piccola. Marsala ha solo 80000 abitanti, non sono abituato ad avere a che fare con una metropoli.

Torneresti in Sicilia?

Ci voglio tornare per passare gli ultimi giorni della mia vita! Adesso è impensabile trasferirsi di nuovo in Sicilia, soprattutto per la nostra attività live.



Siete soddisfatti dalle reazioni ottenute da Sushi e coca?

Con questo disco abbiamo fatto un salto di qualità. Uno dei motivi è il fatto che l’abbiamo registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, con l’ausilio tecnico del grande Taketo Gohara, il fonico di Capossela. Il salto di qualità è avvenuto soprattutto in termini di suono del disco: mentre i primi due erano un po’ più grezzi, questo è molto più definito, malgrado i testi siano in continua evoluzione e noi seguitiamo a essere molto eclettici. È un disco che puoi ascoltare e dire: “Questi sono i Marta sui tubi!” Dalla critica abbiamo avuto ottime recensioni, ma, si sa, più si ha visibilità, più si inizia a stare sul cazzo a qualcuno! Il pubblico è in perenne crescita, siamo davvero fieri di avere sempre più gente sotto al palco.

A quale delle tue canzoni sei particolarmente affezionato?

Sono tutte figlie nostre! È difficile fare disparità tra i propri figli, anche se sai che la femminuccia è più intelligente e il maschietto più tonto. Ma se proprio dovessi scegliere la mia canzone preferita, direi Dominique (Canzone di gelosia). È quella che rappresenta di più i Marta sui tubi, una serie di generi pressati insieme e registrati nella stessa traccia.


Ci sono dei gruppi del rock indipendente italiano che vi sono particolarmente cari?

Tra i gruppi amici voglio citare i Lombroso, o i grandi Eterea Post Bong Band. A me piace particolarmente il rap degli Uochi Toki. In genere il rap mi fa schifo, ma le loro parole hanno un significato, sanno essere graffianti. C’è in generale un bel movimento indie. È bello che questi gruppi continuino a rimanere indipendenti, anche perché abbiamo visto gente cambiare il modo di fare arte dopo aver firmato con una major, scendere a compromessi. Noi stiamo facendo di tutto per cercare di crescere senza sputtanarci. C’è gente che ci ha chiesto di limare la parte schizoide del nostro comporre musica. Non esiste! La parte artistica non deve essere intaccata. Le major tendono invece ad appiattire un po’ tutto, a farlo sembrare qualcosa di già sentito. Ci sono gruppi come i Finley che hanno lo stesso suono dei gruppi che arrivano da Londra. Noi vogliamo avere il nostro suono, essere riconoscibili, mantenere la nostra indipendenza artistica. Se poi ci fosse un giorno una major che è d’accordo con tutte queste cose, potrebbe essere una cosa positiva, ci garantirebbe maggiore visibilità.

Io sento comunque una vena pop nelle vostre canzoni.

Io un giro in quattro quarti non l’ho mai fatto e non lo farò mai perché non ne sono capace! Ma effettivamente le nostre sono pur sempre canzoni: se togli i tempi spezzati e cerchi di renderle lineari, hai qualcosa che puoi cantare anche sotto la doccia.

Avete già pronto del materiale per il prossimo album? È diverso dal precedente?

Stiamo avantissimo! Abbiamo già materiale per pensare al nuovo disco, qualche pezzo in cantiere. Con la vecchiaia si diventa più bastardi: il nuovo disco sarà decisamente più cattivo del precedente.

www.gibson.com/it-it/Stile-di-Vita/Notizie-Rilevanti/intervi-a-carmelo-pipit...

PrettyWoman@
00mercoledì 23 settembre 2009 20:46
A ma te Etrusco sii 'n tuttologo!!!!

Come er Mughini, bene... così ner caso venisse a macà uno.......


(che se deve pure de salutà?)
Shia-principessa
00sabato 3 ottobre 2009 17:46
Li ho visti dal vivo e sono bravi, la mia preferita è Vecchi Difetti

ElveNKinG161
00domenica 4 ottobre 2009 13:06
Re:
[SM=g1700001]
Shia-principessa, 03/10/2009 17.46:

Li ho visti dal vivo e sono bravi, la mia preferita è Vecchi Difetti





Li conosco molto superficialmente, giusto qualche ascolto qua e là su youtube però non sono affatto male

Anche a me piace questa canzone [SM=x44462]
Shia-principessa
00mercoledì 16 dicembre 2009 12:52
domani sera vado a sentirli qui a roma al circolo degli artisti
Etrusco
00mercoledì 16 dicembre 2009 13:29
Re:
Shia-principessa, 16/12/2009 12.52:

domani sera vado a sentirli qui a roma al circolo degli artisti




Beata te che vivi a Roma e puoi andarli a vedere... [SM=x44462]
Etrusco
00mercoledì 26 gennaio 2011 17:39

Sanremo: Oxa duetta con Marta sui tubi

26 Gennaio 2011 16:51 CULTURA E SPETTACOLO

(ANSA) - ROMA - Rock d'autore, originalita' e grande energia per Anna Oxa nella serata dei duetti di Sanremo: sara' la rock band 'Marta sui Tubi' l'ospite speciale che il 18 febbraio si esibira' insieme all'artista in una versione particolare di 'La mia anima d'uomo'.  [SM=x44520]

'Marta sui tubi' sono una delle realta' piu' interessanti della scena indipendente: in attivita' dal 2003 hanno all'attivo 3 album e tanti live, tra cui il Primo Maggio a Roma e Woodstock 5 stelle a Cesena.

Fonte: Corriere della Sera 26 1 2011

 

Etrusco
00mercoledì 13 febbraio 2013 18:38
"Ieri sera i nostri "Marta sui Tubi" si sono esibiti sul celebre palco dell' Ariston e con "Dispari" e "Vorrei", hanno portato una fragorosa ondata di calore e grinta che ha smosso il pubblico sia dentro che "fuori" il teatro!
In queste settimane, tv e giornali hanno detto tanto circa la partecipazione tra i Big di una band a detta loro "sconosciuta"...invece oggi che anche i più pigri e disinformati hanno avuto modo di conoscerli musicalmente, abbiamo sentito risuonare il loro nome ovunque e la loro bravura volare di bocca in bocca e spazzare via tutto il superfluo detto in precedenza!
Che dire, noi che li ascoltiamo e seguiamo da tempo non ci siamo stupiti nemmeno un pochino perché non abbiamo mai avuto nessun dubbio, sapevamo già dal principio che avrebbero lasciato tutti piacevolmente sorpresi...e così è stato!
Vuoi che sia per il tanto amore che proviamo, per la fiducia e la stima verso questi 5 adorabili ometti, vuoi che sia perché sono "un distillato di strafottenza e poesia"...vuoi che sia per questi e altri mille motivi...Noi Non siamo Sorpresi ma solo Tanto tanto più Felici ed Orgogliosi!
Quindi...Forza Tubi...l'avventura è Appena cominciata..."

Marta Sui Tubi Official Fans Club
Etrusco
00venerdì 15 febbraio 2013 15:48
Sanremo 2013
L' incursione live acustica per le strade di Sanremo di oggi pomeriggio è anticipata alle 16.30 a piazzale Colombo, vicino all’edicola.

Su Itunes il disco Cinque, la Luna e le Spine:
itunes.apple.com/it/album/cinque-la-luna-e-le-spine/id6...
Etrusco
00venerdì 15 febbraio 2013 15:50
Sanremo 2013
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