Mike tradisce Silvio per Fiorello

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Etrusco
00domenica 8 marzo 2009 12:01
Saga Sky vs RaiSet
IL CASO
Mike tradisce Berlusconi per Fiorello

Pubblicità a sorpresa su Sky senza chiedere il permesso a Mediaset. Il primo caso di «guerrilla marketing»


Nella storia della tv italiana è il primo caso di «guerrilla marketing», di promo non convenzionale, di utilizzo creativo a spese della concorrenza.
Ieri sera, prima del derby Toro-Juve, Mike Bongiorno, il presentatore per antonomasia di Rai e Mediaset, ha lanciato il nuovo programma di Fiorello su Sky. [SM=x44493]
Senza chiedere permesso a Berlusconi.
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E due sere prima Fiorello si era presentato davanti alle telecamere di «Blob» recitando la parte del povero emarginato.

«Grazie di essere venuti — aveva detto —. Io proprio non sapevo a chi rivolgermi, mi stanno facendo terra bruciata. Mi rivolgo a voi amici di Blob perché faccio un programma televisivo, sapete che va sul decoder, su Sky... Mi hanno lasciato solo... Berlusconi me l'aveva detto, "non andare a Sky, vai a Sky, pagherai". Sto pagando perché nessuno vuole fare pubblicità per questo spettacolo». La Rai gli ha così regalato un promo, «a gratis», con ampio riscontro mediatico. Non solo: in cambio di un'«intervista esclusiva» a Valerio Staffelli (il tapiroforo di «Striscia la notizia»), Fiorello ha ottenuto la copertina di Tv Sorrisi e canzoni della Mondadori. E grazie a una efficace pubblicità negli stadi, il lancio del suo nuovo programma è apparso di rimbalzo su tutte le reti che si sono occupate di calcio. Che tutta questa azione non sia frutto del caso, lo dimostra l'innovativa e spiritosa campagna di lancio che da ieri è «on air» sulle reti Sky: un'attività di «guerrilla promo », che prevede una serie di incursioni di Fiorello in spazi informali ed esclusivi della piattaforma Sky (promo, ovviamente, ma anche scorrerie nel mosaico di SkyTg24, sull'epg, addirittura al call center, con un saluto agli abbonati). Davvero un ottimo lavoro. A rendere ancora più appassionante il caso, c'è da registrare il rifiuto di Sipra (Rai) e Publitalia (Mediaset) di mandare in onda gli spot Sky del nuovo programma di Fiorello. «Non abbiamo ritenuto di prenderli in considerazione »; «Non si favorisce la concorrenza», questo il tono delle risposte.

In effetti è vero: non si è mai vista pubblicità a pagamento di programmi Rai su Mediaset e viceversa. Ma è anche vero il contrario: spesso si vedono artisti Rai essere ospitati su reti Mediaset per lanciare qualche loro programma con ovvia e naturale restituzione del favore. Succede addirittura coi giornalisti ed è un cerimonia stucchevole, priva di ogni orgoglio aziendale. E tutti i giornali non hanno scritto che quest'anno il Festival di Sanremo è stato il trionfo dell'abbraccio Rai-Mediaset, tanto da parlare di Raiset? Qualche maligno vede persino nella chiamata di Marco Baldini alla «Fattoria» (si parla di un cachet profumato e, forse, di un futuro programma) il tentativo di rompere la coppia Fiorello- Baldini, tanto per azzoppare l'anitra che ha osato tradire la tv generalista. Dietro alle scaramucce del caso Fiorello si nasconde infatti una guerra ben più sostanziosa, giocata su piani diversi. Non è solo lo scontro epocale fra tv generalista (Rai e Mediaset) e pay tv (Sky) avente per bottino la fetta più grossa della torta pubblicitaria (di questi tempi, poi) ma è anche uno scontro all'ultimo abbonato fra piattaforme diverse: da una parte il digitale terrestre (la cui rete distributiva è di proprietà di Rai e Mediaset), dall'altro il satellite. Questa storia di «guerrilla marketing» è, a saperla leggere, un segno di buona salute. Noi parteggiamo solo per la buona tv e solo lo scontro duro, la vera concorrenza, il bisogno di sopravvivere generano buona tv. Bisogna guardare al futuro, non vivere di ricordi.
Ieri mattina, sulla prima pagina del Giornale, c'era un invito a Mike (vecchio sodale di Fiorello negli spot Infostrada) perché tirasse le orecchie al discolo e gli insegnasse come si deve stare al mondo.
A sera, prima di Toro-Juve,
c'è stata l'irriverente risposta.

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Aldo Grasso
08 marzo 2009
www.corriere.it/spettacoli/09_marzo_08/mike_fiorello_aldo_grasso_3683d238-0bb4-11de-a15e-00144f02aa...
Nikki72
00sabato 21 marzo 2009 11:06
Mike senza contratto lascia Mediaset


MILANO — Il primo mattone di Canale 5 saluta e se ne va. Se Mediaset è diventata un palazzo a tre reti, un bel po' di merito lo ha avuto lui. Ma a Cologno Monzese non c'è più posto per Mike: «A proposito della mia attività televisiva desidero chiarire quanto segue: da molte parti leggo che "Mike Bongiorno ha tradito Silvio Berlusconi", ma la verità è un'altra. Mediaset prima della fine dell'anno scorso, senza preavviso, non mi ha rinnovato il contratto che mi legava al gruppo fin dalla sua fondazione. Di conseguenza ora non avendo legami sono libero di svolgere il mio lavoro con chiunque». Affida a un comunicato la sua amarezza il re del quiz, lui che per seguire Silvio Berlusconi a TeleMilano che poi diventò Canale 5, abbandonò la Rai e fece un salto nel buio, ben pagato, per carità: il contratto da 25 milioni salì a 600.

LA REPLICA - E Mediaset che dice? «Mike Bongiorno — spiegano da Cologno Monzese — è una parte importante della storia della tv italiana. Vincolare un simile personaggio ad un contratto di esclusiva con una sola azienda senza un progetto di produzione concretamente avviato sarebbe stato controproducente per lo stesso Mike Bongiorno». E qui però non si capisce, se davvero Mediaset teneva tanto a Mike, come mai non sia stato trovato niente da fargli fare se non delle telepromozioni. Il problema è che non c'è spazio per il sentimentalismo, è tutta questione economica: Mike — dicono — è fuori target per Canale 5 e Italia 1, mentre Retequattro non può permettersi un quiz tradizionale fuori budget per le sue tasche. Sarà... Mediaset, comunque, sta pensando a nuovi progetti adeguati alla professionalità di Mike Bongiorno. Peccato che lui, stufo di aspettare cenni dal Biscione, si sia organizzato in modo diverso.

SECONDO DIVORZIO - Finisce un'epoca: la seconda di Mike. Che dopo aver messo il primo mattone alla Rai (nel 1954 con Arrivi e partenze) e a Mediaset (nel 1980 con I sogni nel cassetto), si appresta a mettere anche quello a Sky Uno. Quando ci sarà la partenza del rinnovato canale Sky (il 109, quello che ora si chiama Sky Vivo) sarà il volto dell'inaugurazione e farà gli auguri al nuovo arrivato, il canale più generalista della pay tv di Murdoch: lì ci saranno Fiorello, Cuccarini e Panariello. Avere anche colui che ha fatto nascere la televisione non è un colpo da poco.

LA RAI LO CERCA - Lo spot per l'amico Fiorello dunque non era che l'antipasto. Mike dovrebbe essere ospite della prima o della seconda puntata del Fiorello show, al via su Sky Uno il 2 aprile (il canale invece viene inaugurato il giorno prima). Ma l'impegno con la tv satellitare non si limita a questo. Mike avrebbe anche già firmato il contratto per un programma tutto per lui, al via già in aprile. Intanto anche la Rai continua a cercarlo: martedì sarà a X Factor su Raidue, poi andrà a I raccomandati e a Domenica in.

SCOTTI: «NON MI SORPRENDE» - Il nuovo Mike a Mediaset ce lo hanno già: è Gerry Scotti che lo stesso Mike ha designato come suo erede: «Mike è un istintivo, non le manda a dire. Non mi stupisce la sua uscita: mi parla sempre da padre a figlio e mi raccontava della sua amarezza, del suo sentirsi trascurato ». Aggiunge Gerry: «Forse con il suo spot con Fiorello sperava di provocare una reazione, che però non c'è stata. Da una parte sono dispiaciuto perché farei fatica a vederlo da un'altra parte, dall'altra sono contento che possa esprimere tutta la sua vitalità in altri contesti. Spero che continui a definirmi il suo erede». Mediaset è stata irriconoscente? «O si decide di fare come nel calcio, che si ritira la maglia al campione che è diventato una bandiera, e quindi Mediaset fa un contratto a Mike. Oppure liberi tutti. Ma il primo sarebbe un atteggiamento romantico d'altri tempi che anche nel calcio non usa». Niente romanticismo, liberi tutti.


www.corriere.it/spettacoli/09_marzo_21/mike_lascia_mediaset_225ebb1e-15f1-11de-aefc-00144f486b...

Etrusco
00sabato 21 marzo 2009 11:38

Ecco ci manca solo che adesso arrivi qualche yesman illuminato (di luce riflessa [SM=x44522] ) a screditare Mike Bongiorno come becero comunista [SM=x44452]


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