Misteri (paranormale, UFO, egittologia, Atlantide...)

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Asgeir Mickelson
00martedì 2 luglio 2002 13:50
Vorrei discutere con voi di "misteri".
X "mistero" intendo tutto quello ke nn è comprensibile alla ragione umana, tipo UFO, vita extraterrestre, paranormale, ed ogni altro argomento proponibile (egittologia, Atlantide, vita extraterrestre...).

Con i miei amici, ogni estate è buona x mettere su delle discussioni su questi temi, magari dinanzi ad un cielo stellato, dove tutto è nulla, in confronto ad esso...

Proponete qualsiasi cosa, tutto sarò buono x scambiarci info e risposte.

ciao!
sperminator
00martedì 2 luglio 2002 14:06
non vorrei deluderti, ma.. io non credo proprio x niente a queste cose.. la mia natura scettica in questo campo e' preponderante! diciamo che.. comunque mi piace moltissimo anche a me distendermi sotto un bel cielo stellato !!! meglio ancora se con la donna che si ama [SM=x44479] [SM=x44480]
Waldemar
00martedì 2 luglio 2002 16:16
Tra gli scrittori che parlano di esoterismo apprezzo moltissimo Howard Phillips Lovecraft, visionario precursore di un certo tipo di letteratura orrorifica.

Mi affascinano le sue opere e, in particolare, tutte quelle che conducono al Necronomicon, il libro sacrilego dell'arabo pazzo Abdul Alhazred.

Di questo libro si sa poco, pare ne esistano alcune copie - versione latina - al British Museum di Londra ed alla Miskatonic University di Arkham (USA), altre sono disponibili presso altre università (non ricordo quali) e, sicuramente, collezionisti privati.

Questa pubblicazione è definita sacrilega e maledetta da tutte le religioni del mondo, è destinata agli studiosi dell'occulto e pare che la sua lettura provochi conseguenze terribili.

[SM=x44515] [SM=x44515]


<_______________________________________________________________>

Waldemar
Moderatore di Chiacchiere in libertà nell'Ipercaforum
Moderatore di Filosofia ipercafona nell'Ipercaforum

Un'epoca felice non è possibile per il fatto che gli uomini la desiderano, sì, ma non la vogliono, e ogni individuo, quando gli capitano dei giorni felici, impara letteralmente ad invocare irrequietezza e male.
Il destino dell'uomo è fatto per avere momenti felici - ogni vita ne ha - ma non epoche felici.

F. Nietzsche, "Umano, troppo umano I", 1878
Franz rex
00martedì 2 luglio 2002 16:53
Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 02/07/2002 14:50

Ogni estate è buona x mettere su delle discussioni su questi temi, magari dinanzi ad un cielo stellato, dove tutto è nulla, in confronto ad esso...




Senza scomodare il grande filosofo ("Il cielo stellato sopra di me, etc.etc." :risata: ), anch'io come te, come sperminator, trovo che il cielo stellato sia uno degli spettacoli più suggestivi che esistano. Peccato che il cielo stellato non esista più...Ormai sono pochissime le località in cui è possibile gustarlo, la stessa Via Lattea è quasi dappertutto difficile da ammirare ad occhio nudo...Ma lasciamo stare, il discorso sull'inquinamento luminoso non c'entra nulla in questo thread.


Penso che di fronte ad un cielo stellato tutti, almeno una volta nella vita, si siano chiesti: "Ci sarà qualcuno lassù, da qualche parte?"
Quesito affascinante....Soprattutto perché la risposta è ragionevolmente affermativa: sarebbe estremamente improbabile che non esistano altre forme di vita intelligente oltre alla nostra! Basta fare un conticino facile facile, anche estremamente approssimato, tenendo presente la grandezza dell'universo e il numero di galassie che lo popolano...E non si può che rimanere inebetiti di fronte al risultato del conticino: ovvvero il numero di pianeti capaci di offrire le stesse condizioni favorevoli alla vita che offre la nostra amata Terra...


ARIDATECE IL CIELO STELLATO!

Asgeir Mickelson
00martedì 2 luglio 2002 19:30
X sperminator: sei scettico su TUTTO? Anche su temi religiosi, quali Dio ecc?
E cmq, puoi sempre dire la tua su qualsiasi argomento, nn sei escluso solo perchè scettico. Anch'io sn scettico su fantasmi e trucchi tipo Geller, ma m'interesso ugualmente a tutto x saperne d +.:)

X Waldemar: ho una versione del Necronomicon sul mio pc, e lì sopra è scritto che Lovercraft lo considerava un suo "scherzo", una burla inventata da se stesso. Se riesco a trovare il modo te ne do una copia.

X Franz Rex: lissù c sn miliardi d galassie, contenenti miliardi d stelle attorno alle quali ruotano pianeti, in numero + o - alto... è pazzesco pensare che la vita c sia solo qui! E cmq, si è scoperto ke i nostri atomi sono formati da "pezzi" atavici d megaesplosioni stellare, i cui detriti sn giunti fino a noi. Questi atomi sn portati in giro dal vento stellare, così come alcuni BATTERI, sì, dei veri batteri che, resistendo a lungo nel tempo e nello spzio, rimangono congelati x tempo indeterminato e con le proprietà vitali INTATTE! Da nn credere!

ciao:)
g
00martedì 2 luglio 2002 20:25
L'Ingegneria è 1 branca della Fisica,quindi ank'io....
Arsenio Lupin
00martedì 2 luglio 2002 21:30
Re:

Scritto da: Waldemar 02/07/2002 17:16
Tra gli scrittori che parlano di esoterismo apprezzo moltissimo Howard Phillips Lovecraft, visionario precursore di un certo tipo di letteratura orrorifica.

Mi affascinano le sue opere e, in particolare, tutte quelle che conducono al Necronomicon, il libro sacrilego dell'arabo pazzo Abdul Alhazred.

Di questo libro si sa poco, pare ne esistano alcune copie - versione latina - al British Museum di Londra ed alla Miskatonic University di Arkham (USA), altre sono disponibili presso altre università (non ricordo quali) e, sicuramente, collezionisti privati.

Questa pubblicazione è definita sacrilega e maledetta da tutte le religioni del mondo, è destinata agli studiosi dell'occulto e pare che la sua lettura provochi conseguenze terribili.

[SM=x44515] [SM=x44515]


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Waldemar
Moderatore di Chiacchiere in libertà nell'Ipercaforum
Moderatore di Filosofia ipercafona nell'Ipercaforum

Un'epoca felice non è possibile per il fatto che gli uomini la desiderano, sì, ma non la vogliono, e ogni individuo, quando gli capitano dei giorni felici, impara letteralmente ad invocare irrequietezza e male.
Il destino dell'uomo è fatto per avere momenti felici - ogni vita ne ha - ma non epoche felici.

F. Nietzsche, "Umano, troppo umano I", 1878



Sebbene anch'io, come Sperminator, sia un inguaribile scettico che non crede se non vede, d'altro canto mi piace molto la letteratura fantastica ed orrorifica, in particolare gli scritti di Lovecraft.
Devo pero' darti una delusione: a me risulta che il Necronomicon non esista, essendo soltanto un'invenzione di HPL. Anzi, ho letto che lo scrittore dovette ribadire piu' volte ai suoi lettori (i quali gia' si stavano affannando a cercarne delle copie) che il libro era solo frutto della sua fantasia.
Le "versioni" che si trovano in giro sono probabilmente opera di buontemponi o ammiratori di Lovecraft che hanno pensato di ricreare a posteriori il libro maledetto. [SM=x44455]
Tra l'altro nel tuo post citi la Miskatonic University di Arkham; ma esiste davvero? Io pensavo che anche quella fosse un'invenzione... [SM=x44466]
Arsenio Lupin
00martedì 2 luglio 2002 21:53
Re:

Scritto da: Franz rex 02/07/2002 17:53


Penso che di fronte ad un cielo stellato tutti, almeno una volta nella vita, si siano chiesti: "Ci sarà qualcuno lassù, da qualche parte?"
Quesito affascinante....Soprattutto perché la risposta è ragionevolmente affermativa: sarebbe estremamente improbabile che non esistano altre forme di vita intelligente oltre alla nostra! Basta fare un conticino facile facile, anche estremamente approssimato, tenendo presente la grandezza dell'universo e il numero di galassie che lo popolano...E non si può che rimanere inebetiti di fronte al risultato del conticino: ovvvero il numero di pianeti capaci di offrire le stesse condizioni favorevoli alla vita che offre la nostra amata Terra...


ARIDATECE IL CIELO STELLATO!




Una volta su un libro di astronomia ho letto una frase secondo me molto illuminante, che diceva approssimativamente: "Esistono altre forme di vita nell'universo? E' probabile. Esistono altre forme di vita INTELLIGENTE nell'universo? E' possibile. Ci potranno essere contatti fra noi e queste forme di vita intelligente? E' quasi impossibile".
Effettivamente, data l'immensita' del cosmo ed i miliardi di pianeti che lo compongono, risulta difficile pensare che non esistano altri luoghi simili alla terra e con le stesse condizioni favorevoli al proliferare della vita. Pero' non bisogna dimenticare che questa non e' una condizione sufficiente. Sulla terra la vita ha potuto svilupparsi non solo grazie alle condizioni favorevoli, ma anche ad una concatenazione di eventi (piu' o meno fortuiti) che e' difficile si ripeta anche sugli altri pianeti.
Uguale discorso vale per la nascita e l'evoluzione dell'unica forma di vita intelligente: l'uomo.
Inoltre nessuno considera, nell'affrontare questi discorsi, l'elemento tempo: l'universo esiste da 20 miliardi di anni, la terra da 5 miliardi, l'uomo da qualche milione di anni (e solo da poche migliaia ha abbandonato le capanne). Puo' darsi che altre forme di vita intelligenti si siano sviluppate nell'universo, ma magari cio' e' accaduto 100 milioni di anni fa, quando qui esistevano solo i dinosauri; oppure accadra' tra 100 milioni di anni, quando la nostra specie si sara' ormai estinta.
Quindi secondo me mettiamoci il cuore in pace: se davvero esistono o sono esistiti gli extraterrestri, noi non li incontreremo mai... [SM=x44465]
Franz rex
00mercoledì 3 luglio 2002 07:27
Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 02/07/2002 22:53

Effettivamente, data l'immensita' del cosmo ed i miliardi di pianeti che lo compongono, risulta difficile pensare che non esistano altri luoghi simili alla terra e con le stesse condizioni favorevoli al proliferare della vita. Pero' non bisogna dimenticare che questa non e' una condizione sufficiente. Sulla terra la vita ha potuto svilupparsi non solo grazie alle condizioni favorevoli, ma anche ad una concatenazione di eventi (piu' o meno fortuiti) che e' difficile si ripeta anche sugli altri pianeti.
Uguale discorso vale per la nascita e l'evoluzione dell'unica forma di vita intelligente: l'uomo.
Inoltre nessuno considera, nell'affrontare questi discorsi, l'elemento tempo: l'universo esiste da 20 miliardi di anni, la terra da 5 miliardi, l'uomo da qualche milione di anni (e solo da poche migliaia ha abbandonato le capanne). Puo' darsi che altre forme di vita intelligenti si siano sviluppate nell'universo, ma magari cio' e' accaduto 100 milioni di anni fa, quando qui esistevano solo i dinosauri; oppure accadra' tra 100 milioni di anni, quando la nostra specie si sara' ormai estinta.
Quindi secondo me mettiamoci il cuore in pace: se davvero esistono o sono esistiti gli extraterrestri, noi non li incontreremo mai... [SM=x44465]



Infatti non ho parlato di incontri con extraterrestri, ma solo della possibilità che esista vita extraterrestre...
Quest'ultima è ragionevolmente certa (o quantomeno, assai probabile), la questione degli UFO o dei contatti riguarda molto di più l'immaginazione.

Lo sviluppo della vita "intelligente", poi, forse è cosa meno fortuita ed eccezionale di quanto si possa immaginare.
Recentemente è stato rinvenuto un tipo di dinosauro (il Troodon) che mostra le caratteristiche ideali per una evoluzione verso l'intelligenza: scatola cranica di grande capacità, posizione eretta, arti superiori dotati di "mani" a tre artigli, capaci di manipolare oggetti. Tutti aspetti che successivamente avrebbero rappresentato le armi vincenti dell'uomo.
Forse, se i dinosauri non si fossero estinti di colpo, la specie intelligente destinata a dominare il nostro pianeta sarebbe stato il Troodon. Ricordiamoci che l'esplosione dei mammiferi (di cui noi facciamo parte) è potuta avvenire grazie all'estinzione dei dinosauri.

Gugovaz
00mercoledì 3 luglio 2002 08:43
molto interessante questa cartellina...
anche gli argomenti propostio non sono male...
queste sono cose che mi hanno sempre affascinato e, pur mantenendo un certo distacco, non possono non far riflettere...
certo gli extraterrestri sono uno dei cavalli di battaglia... omini verdi, alieni che rapiscono incauti viaggiatori solitari...

mah... mi associo senz'altro al partito che crede che noi, nell'universo, non siamo soli, ma certo dubito che li incontreremo mai...
però tracce di vita nell'universo sono state trovate molto più vicino di quanto si pensi...
ho letto di recente (insomma... qualche mese fa...) sul sito della nasa che su alcuni campioni di rocce marziane erano state trovate tracce di attività batteriologica avvenuta in tempi passati e così pure su un frammento di meteorite precipitato non ricordo dove...

ma, assieme ai molti misteri delle civiltà precolombiane dell'america centrale che mi hanno sempre intrigato avendo potuto vedere i luoghi di persona, gli enigmi di Marte, il nostro vicino pianeta rosso, ultimamente mi hanno attirato non poco... e di curiosità su questo strano pianeta ce ne sono tante...

se volete, ne riparleremo...

[SM=x44500] [SM=x44500]
*________________________________________________________________________*

"Se si vivesse senza motivi, nè paradisi per cui soffrire, semplicemente perchè siamo vivi, sapendo sempre di morire, la Matematica della Risata, la Gaia Scienza dell'Ironia alla speranza naufragata potrebbe ancora mostrare una via, a questa vita navigata potrebbe ancora mostrare..."

Luca

Moderatore di Chiacchiere in libertà nell'IPERCAFORUM
Moderatore di Relazioni sociali nell'Ipercaforum
co-Moderatore di Vecchie glorie nell'Ipercaforum
Waldemar
00mercoledì 3 luglio 2002 08:43
Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 02/07/2002 22:30

Scritto da: Waldemar 02/07/2002 17:16
Tra gli scrittori che parlano di esoterismo apprezzo moltissimo Howard Phillips Lovecraft, visionario precursore di un certo tipo di letteratura orrorifica.

Mi affascinano le sue opere e, in particolare, tutte quelle che conducono al Necronomicon, il libro sacrilego dell'arabo pazzo Abdul Alhazred.

Di questo libro si sa poco, pare ne esistano alcune copie - versione latina - al British Museum di Londra ed alla Miskatonic University di Arkham (USA), altre sono disponibili presso altre università (non ricordo quali) e, sicuramente, collezionisti privati.

Questa pubblicazione è definita sacrilega e maledetta da tutte le religioni del mondo, è destinata agli studiosi dell'occulto e pare che la sua lettura provochi conseguenze terribili.

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Waldemar
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Un'epoca felice non è possibile per il fatto che gli uomini la desiderano, sì, ma non la vogliono, e ogni individuo, quando gli capitano dei giorni felici, impara letteralmente ad invocare irrequietezza e male.
Il destino dell'uomo è fatto per avere momenti felici - ogni vita ne ha - ma non epoche felici.

F. Nietzsche, "Umano, troppo umano I", 1878



Devo pero' darti una delusione: a me risulta che il Necronomicon non esista, essendo soltanto un'invenzione di HPL. Anzi, ho letto che lo scrittore dovette ribadire piu' volte ai suoi lettori (i quali gia' si stavano affannando a cercarne delle copie) che il libro era solo frutto della sua fantasia.
Le "versioni" che si trovano in giro sono probabilmente opera di buontemponi o ammiratori di Lovecraft che hanno pensato di ricreare a posteriori il libro maledetto. [SM=x44455]
Tra l'altro nel tuo post citi la Miskatonic University di Arkham; ma esiste davvero? Io pensavo che anche quella fosse un'invenzione... [SM=x44466]





Anch'io lessi che Lovecraft, una volta visto il successo generato dal Necronomicon, si affrettò a smentirne l'esistenza, ciononostante possiedo altre pubblicazioni - prossimamente ne darò anche il titolo - che danno una parvenza di credibilità a questa storia, magari non tanto al Necronomicon vero e proprio quanto all'esistenza di testi maledetti fatti risalire a molti anni prima della presunta stesura a cura di Abdul Alhazred - stimata, se ben ricordo, tra il 950 ed il 1100 DC.

Si narra che questi testi sacrileghi furono conservati nella grande biblioteca di Alessandria d'Egitto ed andarono distrutti - ahimè, quanta conoscenza del mondo antico perdemmo in quell'occasione! - durante uno dei tanti assedi, vittima della guerra e del fanatismo.

Miskatonic University: per quanto ne so io esiste veramente - a meno che non sia vittima di una clamorosa burla - ecco il link

Clicca qui per Miskatonic University

Per ulteriori informazioni sulla grande biblioteca di Alessandria d'Egitto cliccare qui

Clicca


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Un'epoca felice non è possibile per il fatto che gli uomini la desiderano, sì, ma non la vogliono, e ogni individuo, quando gli capitano dei giorni felici, impara letteralmente ad invocare irrequietezza e male.
Il destino dell'uomo è fatto per avere momenti felici - ogni vita ne ha - ma non epoche felici.

F. Nietzsche, "Umano, troppo umano I", 1878

[Modificato da Waldemar 03/07/2002 09:44]

Asgeir Mickelson
00mercoledì 3 luglio 2002 13:34
Nota introduttiva: sebbene H.P. Lovecraft abbia più volte assicurato che il Necronomicon, ed il suo folle autore, erano solamente il frutto della sua immaginazione, ancora oggi molte persone credono che entrambi siano realmente esistiti. Non è scopo di questo scritto valutare se si tratti di realtà o finzione, ognuno è libero di credere ciò che vuole. Il mio intento è quello di fornire, ai tanti appassionati di giochi di ruolo, un argomento affascinante da utilizzare per creare avventure o caratterizzare personaggi.
A prescindere dal motivo che vi spinge a consultare questo documento scoraggio vivamente la pratica dei rituali in esso contenuti, non garantisco che siano corretti e completi, in ogni caso non sono responsabile degli eventuali esiti nel caso decidiate di attuarli.


Questo qui su è l'inizio della copia del Necronomicon elettronico che ho sul pc. E' l'introduzione.


X quanto riguarda la vita extraterrestre, difficilmente c metteremo d'accordo tutti quanti, fino a che nn s troverà una definizione del termine:"vita". Vita intelligente? Vita stupida?
Credo ke nn esista UNA sola forma d vita: noi siamo abituati a pensare alla vita come si è sviluppata sulla Terra. MA LA TERRA NON E' IL SOLO PIANETA NELL'UNIVERSO!
Batteri che vivono a 10 km d profondità, ke vivono nella stratosfera, ke vivono senz'aria... d quale vita stiamo parlando? Credo, sono fermamente convinto ke la vita si possa presentarwe in forme differenti. Nn credete?
ciao!
Franz rex
00mercoledì 3 luglio 2002 17:56
Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 03/07/2002 14:34
X quanto riguarda la vita extraterrestre, difficilmente c metteremo d'accordo tutti quanti, fino a che nn s troverà una definizione del termine:"vita". Vita intelligente? Vita stupida?
Credo ke nn esista UNA sola forma d vita: noi siamo abituati a pensare alla vita come si è sviluppata sulla Terra. MA LA TERRA NON E' IL SOLO PIANETA NELL'UNIVERSO!
Batteri che vivono a 10 km d profondità, ke vivono nella stratosfera, ke vivono senz'aria... d quale vita stiamo parlando? Credo, sono fermamente convinto ke la vita si possa presentarwe in forme differenti. Nn credete?
ciao!



"Vita intelligente" in questo senso: forma di vita evoluta che ha sviluppato una civiltà tecnologica o potenzialmente capace di svilupparla, nel senso che intendiamo noi "umani"....Diciamocelo francamente: Il punto non è tanto sapere se su altri pianeti ci sono batteri che vivono nelle profondità (cose del genere ormai sono praticamente quasi accertate)...La domanda che ci intriga maggiormente è se esistano altre specie viventi che abbiano sviluppato una cultura, una tecnologia; specie viventi capaci come e magari più di noi di capire le leggi della natura e di applicarle a proprio vantaggio.........Forme di vita non dico simili all'uomo (occhi, orecchie, ossa, muscoli, polmoni, peli ecc.) ma che comunque siano il risultato di un percorso evolutivo grosso modo raffrontabile a quello avvvenuto sulla Terra.
Sulle ipotetiche forme di vita diverse da quella terrestre - l' unica che conosciamo - si può solo fantasticare.

Personalmente non mi interessa granché chiedermi se esistano, che so, amebe extraterrestri che si nutrono di plasma interstellare, capaci di comunicare telepaticamente, di teletrasportarsi o di rendersi invisibili...Mi interessa invece riflettere sulla possibilità che da qualche parte nel cosmo si stia producendo (o si sia prodotto) un cammino evolutivo più o meno simile a quello che conosciamo noi e che ha portato all'affermazione di specie evolute...

Ora, anche considerando la questione limitatamente a questo aspetto, il numero di pianeti capaci di offrire le stesse condizioni del nostro è sicuramente enorme. E, porca miseria, magari anche soltanto su una piccolissima percentuale di questi pianeti, si sarà pure verificato qualcosa di simil a ciò che si è verificato quaggiù!...NOn possiamo esserne certi al 100%, d'accordo, ma sarebbe un po' assurdo pensare che un meccanismo evolutivo basato sulla chimica del carbonio sia un caso rigorosamente UNICO in tutto l'universo!!

Perciò, condivido pienamente tutto il tuo ottimismo. ;)
Arsenio Lupin
00mercoledì 3 luglio 2002 21:09
Re:

Scritto da: Franz rex 03/07/2002 08:27

Infatti non ho parlato di incontri con extraterrestri, ma solo della possibilità che esista vita extraterrestre...
Quest'ultima è ragionevolmente certa (o quantomeno, assai probabile), la questione degli UFO o dei contatti riguarda molto di più l'immaginazione.

Lo sviluppo della vita "intelligente", poi, forse è cosa meno fortuita ed eccezionale di quanto si possa immaginare.
Recentemente è stato rinvenuto un tipo di dinosauro (il Troodon) che mostra le caratteristiche ideali per una evoluzione verso l'intelligenza: scatola cranica di grande capacità, posizione eretta, arti superiori dotati di "mani" a tre artigli, capaci di manipolare oggetti. Tutti aspetti che successivamente avrebbero rappresentato le armi vincenti dell'uomo.
Forse, se i dinosauri non si fossero estinti di colpo, la specie intelligente destinata a dominare il nostro pianeta sarebbe stato il Troodon. Ricordiamoci che l'esplosione dei mammiferi (di cui noi facciamo parte) è potuta avvenire grazie all'estinzione dei dinosauri.




Permango scettico. Il fatto che il signor Troodon fosse un po' meno scemo degli altri lucertoloni non implica che lo attendesse un radioso futuro di progresso, civilta', fama e ricchezza.
Anche oggi ci sono animali simili: lo scimpanze', ad esempio, ha una buona massa cerebrale ed ha quattro arti prensili, con i quali e' in grado di afferrare oggetti servendosene a suo vantaggio. Credo fosse gia' cosi' all'epoca dei primi ominidi, pero' poi lui e' rimasto li' mentre noi siamo arrivati qui.
Questo per dire che il passaggio da una forma di vita qualsiasi ad una forma di vita intelligente non e' un percorso in discesa privo di ostacoli.
Del resto il semplice fatto che tutte le specie umane attualmente conosciute e classificate (homo erectus, uomo di Nearderthal, uomo di Pechino, ecc.) si siano estinte, ad eccezione dell'homo sapiens da cui discendiamo, porta a concludere che uno puo' evolversi fin che vuole, ma se poi ha la sfiga di estinguersi il suo cammino si ferma. Poteva accadere anche ai nostri antenati ed in tal caso non saremmo qui a discutere.
Il motivo per cui quella piccola popolazione etiope (gli studiosi parlano di poche migliaia di individui) sia riuscita a sopravvivere e ad imporsi sulle altre specie, diffondendosi poi per tutto il pianeta, rimane un mistero. Possiamo parlare di casualita', colpo di culo, intervento divino (fate voi), resta il fatto che mi sembra alquanto difficile (e non assai probabile come dici tu) che tutto questo possa ripetersi altrove, anche in presenza di condizioni ambientali favorevoli.
E' una mia opinione, ovviamente, e non voglio imporla a nessuno
[SM=x44500]
Franz rex
00giovedì 4 luglio 2002 07:59
Re: Re:

Scritto da: Arsenio Lupin 03/07/2002 22:09




Il motivo per cui quella piccola popolazione etiope (gli studiosi parlano di poche migliaia di individui) sia riuscita a sopravvivere e ad imporsi sulle altre specie, diffondendosi poi per tutto il pianeta, rimane un mistero. Possiamo parlare di casualita', colpo di culo, intervento divino (fate voi), resta il fatto che mi sembra alquanto difficile (e non assai probabile come dici tu) che tutto questo possa ripetersi altrove, anche in presenza di condizioni ambientali favorevoli.
E' una mia opinione, ovviamente, e non voglio imporla a nessuno
[SM=x44500]



Le tue perplessità sono condivise da molti.
Però qui non si tratta di affermare che il cosmo sia un brulicare di civiltà evolute, quanto piuttosto chiedersi se è ragionevole pensare che la nostra sia l'UNICA forma di vita intelligente nella storia presente, passata e futura dell'universo...

Imponendo il massimo delle restrizioni possibili e immaginabili, si stima che solo nella nostra galassia il numero di pianeti che possono offrire le stesse condizioni favorevoli alla vita che offre la Terra sia COME MINIMO dell'ordine del milione (è la stima più pessimistica possibile). Su questo punto sono tutti più o meno d'accordo.
Questa cifra va poi moltiplicata per gli svariati miliardi di galassie che popolano l'universo.

Certezze assolute non ne possiamo avere. Quindi, gli unici ragionamenti che possiamo fare sono di tipo probabilistico sulla base delle nostre attuali conoscenze...
Ragionando dunque in termini puramente statistici (ed escludendo convinzioni religiose o simili), l'idea che, su MILIONI DI MILIARDI di pianeti come la Terra solo sul nostro si sia sviluppata vita intelligente, è tra tutte l'idea più tirata per i capelli.
Come dire: pensare che ci siano decine di migliaia di civiltà evolute solo nella nostra Galassia è una ipotesi forzata...Ma pensare che in tutto l'Universo quella umana sia l'UNICA forma di vita evoluta (nel presente, nel passato e nel futuro) è una ipotesi ancora più forzata.

[SM=x44500]

[Modificato da Franz rex 04/07/2002 11:09]

sperminator
00giovedì 4 luglio 2002 11:21
scusate la curiosita' , ma se mi capitasse di vedere un ufo che scende aulla terra e gli extraterrestri che scendono dalla scaletta parlano e ragionano come elio vito o gasparri, sono da considerarsi "forme di vita intelligenti" o cosa?[SM=x44453]
Franz rex
00giovedì 4 luglio 2002 13:45
Re:

Scritto da: sperminator 04/07/2002 12:21
scusate la curiosita' , ma se mi capitasse di vedere un ufo che scende aulla terra e gli extraterrestri che scendono dalla scaletta parlano e ragionano come elio vito o gasparri, sono da considerarsi "forme di vita intelligenti" o cosa?[SM=x44453]



:risata: :risata: :risata: :risata:

Inquietante ...[SM=x44466]....A tali questi la scienza non può dare risposte...

Comunque gli strani esseri da te citati hanno, come dire... agguerriti concorrenti in tutto lo schieramento politico, da destra a sinistra.... [SM=x44452]
Asgeir Mickelson
00venerdì 5 luglio 2002 18:43
Sn contento ke altra gente s'interessi a questi temi, d'altronde è nella natura umana saxe cosa c'è ol3.
Vi dirò una cosa: avete ragione sul fatto ke una vita ke nn è nelle nostre comprensioni ummane nn è da considerare, anke xkè nn riusciremmo a comunicarci!
Se nell'Universo s sn sviluppati campi magnetici pensanti, oppure entità eteree, o liquidi viventi noi faremmo uno sforzo colossale x scambiare qualche parola con loro. E nn ne varrebbe la pena.
Però, nn so voi, ma x me sarebbe già un grandioso passo avanti il fatto ke qualcosa viva, si muova, ragioni, si riproduca anke: la prova che la Terra nn è l'unika portatrice d un fenomeno così magico.

Qualcuno intercetterà le nostre sonde mandate a vagabondare x lo spazio? Qualcuno leggerà i nostri messaggi lanciati da radiotelescopi nello spazio profondo?
Sarebbe importante, x me almeno, saxe ke anke un singolo batterio si stia dando da fare x crescere e incominciare una grandiosa avventura. Sogno... utopie...

Dunque, l'Universo è una gigantesca macchina del tempo: osservando una stella la vediamo nn come è oggi, ma com'era migliaia se nn milioni d anni fa.
Se, x assurdo, domani un radiotelescopio intercetterà un messaggio spaziale, questo sarà già vecchio d moltissimi anni: quindi, sarà stato mandato da una civiltà passata ke come noi s chiedeva se qualcuno esisteva oltre.
Possiamo xò affermare ke qualcosa è già esistito, e noi nn lo sapevamo x motivi "tecnici" (scarsa conoscenza scientifica sulle radiotelecomunicazioni).
Ritengo quindi "poco probabile" il fatto ke noi, ora, adesso, potremmo metterci in contatto con qualke entità spaziale. Poco probabile, ma nn IMPOSSIBILE.
Se "loro" avessero sviluppato un modo x mandare oggetti e messaggi oltre la velocità della luce (mi pare, se nn ricordo male, ke anke l'uomo è riuscito a mandare la luce 3 volte oltre la sua velocità massima, ol3 ad averla rallentata), allora potremmo ricevere messaggi da loro quasi in tempo reale, salvo poi rallentare la conversazioni nel caso d nostri messaggi.
L'elevato numero d civiltà esistenti (anke nella stima + pessimistica), renderebbe il mio discorso + vicino alla realtà, dato ke ora pigio tasti a caso sulla tastiera.
Però, è anke PROBABILE e POSSIBILE ke ORA, ADESSO, ci siano al3 civiltà nell'Universo, abbastanza sviluppate, e magari comunicanti tra d loro, xkè no? è talmente vasto il tutto ke nn m sento d escludere nessuna ipotesi.
Quindi, a margine d tutto questo discorso la domanda è questa: riusciremo a metterci in contatto con una civiltà progredita abbastanza, che lo sia ora, nello stesso momento nostro, e ke abbia sviluppato capacità tali da permetterle d usare con intelligenza le radiotelecomunicazioni?

Bene, ho finito, il discorso è stato lungo, spero d nn avervi annoiato. ciao!:) :) :)
sperminator
00venerdì 5 luglio 2002 18:57
MA LA VERA DOMANDA BASE DA FARSI E' ... SE LE ALTRE FORME DI VITA, LEGGENDO L'IPERCAFORUM, COME PRIMO POST ABBIANO LETTO UN POST DI G.. CHE IMPRESSIONE AVRANNO DELLA RAZZA UMANA?[SM=x44456]
Asgeir Mickelson
00venerdì 5 luglio 2002 19:03
eheheh Sperminator!

spero nn c attacchino!!:p [SM=x44485] [SM=x44485] :) :) :) :) :) [SM=x44461] [SM=x44461] [SM=x44461] [SM=x44461]
Rocco
00sabato 6 luglio 2002 11:49
Re:

Scritto da: sperminator 05/07/2002 19:57
MA LA VERA DOMANDA BASE DA FARSI E' ... SE LE ALTRE FORME DI VITA, LEGGENDO L'IPERCAFORUM, COME PRIMO POST ABBIANO LETTO UN POST DI G.. CHE IMPRESSIONE AVRANNO DELLA RAZZA UMANA?




intanto penserebbero che tutti i terrestri si esprimano utilizzando frasi tipo sqs kzz + o - xbakko e rinuncerebbero a decifrare il nostro complesso linguaggio...
______

Rocco alias Ipercafone
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amministratore dell'ipercaforum
Asgeir Mickelson
00sabato 6 luglio 2002 13:31
Guardate ke spettacolo (c provo)


[Modificato da Gugovaz 08/07/2002 11:32]

Asgeir Mickelson
00sabato 6 luglio 2002 13:33
come s fa ad inserire le immagini? ho provato ad inserirne 1, era 1 foto d 1 pittogramma nel cerchio[SM=x44465] [SM=x44468] [SM=x44469] [SM=x44470]
Asgeir Mickelson
00mercoledì 10 luglio 2002 13:27
ATLANTIDE
Credete alla storia d Atlantide? La misteriosa città-isola descritta da Platone sulla base d antichi racconti d Assiri-Babilonesi, in cui una fiorente civiltà viveva in pace e prosperità, con delle città bellissime, irruigate da geniali condotti d'acqua, ove c'erano graziosi giardini...

Si dice che era localizzata oltre le Colonne d'Ercole, quindi oltre lo Stretto d Gibilterra. Esatto, peccato che le Colonne d'Ercole al tempo dei Greci erano spostate centinaia d km + a est, ed esattamente tra Malta e l'attuale Algeria!
Infatti, dopo tanti studi, è stata scoperto che circa duemila anni fa, il livello dell'acqua del Mar Mediterraneo era molto più basso d adesso, e gli antichi abitanti ellenici, navigando navigando, segnarono il limite (le Colonne di Ercole-Eracle) all'altezza dell'isola d Malta, all'incirca.
Quindi è probabile ke quest'Atlantide nn era per forza nell'Atlantico: lo testimonierebbe il fatto che popolazioni <> attaccarono gli antichi Egizi per due volte, battendosi alla morte, fino a trovare rifugio in Marocco + o -, come se qualcuno li avesse cacciati dal loro territorio... ki erano queste genti, e xkè s racconta ke avessero sviluppate tecnologie impensabili d allora?

Su un libro (devo vedere un pò l'autore e il titolo) scritto da un italiano, basato su studi seri, è raccontato tutto questo...

ciao [SM=x44505]
Franz rex
00mercoledì 10 luglio 2002 18:46
Atlantide è un argomento su cui non sono ferrato. Ne so davvero poco, anzi quasi nulla.
C'è qualcun altro oltre ad Asgeir che si interessa di Atlantide?

Gugovaz
00giovedì 11 luglio 2002 17:00
un po' di anni fa mi ero abbastanza appassionato (per riflesso al mio grande amore per le civiltà precolombiane - sulle quali potremmo disquisire lungamente qui... se vi va...) alla leggenda di atlantide...
ero partito a leggermi i dialoghi di platone in cui veniva ipotizzato questo fantomatico continente perduto, avevo seguito la dotta diatriba sulla sua collocazione (in fondo uno zero di differenza la faceva spostare dal cuore delll'atlantico alle isole greche nei dintorni di creta, Thera per l'esattezza, che è effettivamente stata devastata da un eruzione vulcanica)

le nuove rivelazioni di Asgeir mi colgono però impreparato pur se stupito ed un po' scettico... in fondo è stato provato che ifenici avevano scambi commerciali con la Britannia e le popolazioni che abitavano ai piedi dell'Atlante (attuale Marocco), non solo... Cartagine (colonia fenicia) sorgeva già al di là delle nuove "presunte" colonne d'Ercole, senza contare Marsiglia ed altri porti sorti sulle rive del mediterraneo...
ma ho divagato...
per tornare ad atlantide non sono mai stato un seguace di uno dei due schieramenti(atlantidei o mediterranei) perchè nesuno dei due riesce a motivare con sufficente forza le proprie opinioni...
certo però che di fatti strani ve ne sono tanti a cominciare dalla tradizione del diluvio universale che appare nella leggendografia di popoli assolutamente diversi fra loro sia geograficamente che culturalmente... e con nomi molto simili...
*________________________________________________________________________*

"Se si vivesse senza motivi, nè paradisi per cui soffrire, semplicemente perchè siamo vivi, sapendo sempre di morire, la Matematica della Risata, la Gaia Scienza dell'Ironia alla speranza naufragata potrebbe ancora mostrare una via, a questa vita navigata potrebbe ancora mostrare..."

Luca

Moderatore di Chiacchiere in libertà nell'IPERCAFORUM
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co-Moderatore di Vecchie glorie nell'Ipercaforum
Franz rex
00giovedì 11 luglio 2002 18:20
Re:

Scritto da: Gugovaz 11/07/2002 18:00
...per riflesso al mio grande amore per le civiltà precolombiane - sulle quali potremmo disquisire lungamente qui... se vi va...



A me va di sicuro...
Arsenio Lupin
00giovedì 11 luglio 2002 22:40
Re: ATLANTIDE

Scritto da: Asgeir Mickelson 10/07/2002 14:27
Credete alla storia d Atlantide? La misteriosa città-isola descritta da Platone sulla base d antichi racconti d Assiri-Babilonesi, in cui una fiorente civiltà viveva in pace e prosperità, con delle città bellissime, irruigate da geniali condotti d'acqua, ove c'erano graziosi giardini...




Ultimamente mi sto interessando anch'io al mistero di Atlantide. Riporto in ordine sparso un po' di informazioni trovate in Internet.
Prima del grande filosofo Platone parlarono di Atlantide Solone e Dionisio di Mileto. Questi ultimi (dai quali attinse Platone) vennero a conoscenza dell’isola attraverso delle tavole conservate in Egitto, nel tempio di Sais (oramai andate perdute).
Nel “Timeo” e nel “Crizia”, Platone ci parla di Atlantide come di un’isola molto estesa, di cui forse l’arcipelago delle Azzorre, al largo del Portogallo, potrebbe essere l’ultima traccia.
" (…) Infatti, a quel tempo, era possibile attraversare quel mare (l'Atlantico, n.d.a.), perché davanti a quella foce chiamata Colonne d'Ercole (l'attuale stretto di Gibilterra, n.d.a.), c'era un'isola. Tale isola, poi, era più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e a coloro che procedevano da essa si offriva un passaggio alle altre isole, e dalle isole a tutto il continente che stava dalla parte opposta, intorno a quello che è veramente mare. (…) In questa Isola Atlantide, dunque, si era formata una grande e mirabile potenza di re, che dominava tutta quanta l'isola, e molte altre isole e parti del continente, e inoltre, dominavano anche su regioni da questa parte dello stretto sulla Libia fino all'Egitto e sull'Europa fino alla Tirrenia. (…) In tempi successivi però, essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un giorno e di una brutta notte, tutto il complesso dei vostri guerrieri (ateniesi) di colpo sprofondò sotto terra, e l'Isola di Atlantide, allo stesso modo sommersa dal mare, scomparve." [dal "Timeo" di Platone]

Avvolte nel mistero sono le cause della sua scomparsa, ma pare che qualcuno si salvo' al cataclisma. I superstiti partirono in diverse direzioni in cerca di nuove terre da abitare. Un gruppo potrebbe essere arrivato in America (e da questo sarebbero discesi gli Aztechi, i quali affermavano di provenire da una terra di nome Aztlan), un altro in Italia (l’origine degli Etruschi è tuttora solo ipotizzabile…), in Inghilterra (questo spiegherebbe una certa affinità tra le leggende celtiche e quelle greche della creazione, in cui compaiono sempre 12 dei ma con nomi diversi…), e un altro gruppo potrebbe essere arrivato in Egitto, dove troviamo geroglifici che raccontano di “sette saggi” che dopo un grande diluvio arrivarono in quelle terre e diedero vita ad una civiltà. E se questo fosse vero l’Egitto, con la sua Sfinge e le sue piramidi, potrebbe davvero aver rappresentato parte dell'eredità di quella civiltà perduta. Furono questi saggi a riportare la storia di Atlantide e del cataclisma che l’aveva distrutta sulle tavole custodite nel tempio di Sais? Potrebbe essere.
Ma non si hanno prove certe. L’enigma rimane irrisolto. Qual era la scienza di Atlantide? Probabilmente conoscevano il laser e tecniche antigravitazionali a noi ancora sconosciute. Ciò avrebbe sicuramente permesso loro una più facile realizzazione di piramidi, templi e statue così imponenti, sparsi per tutto l’Egitto e non solo. Così si potrebbe spiegare l’affinità architettonica che avvicina le piramidi dell’Egitto a quelle del centro America. Ma anche tali conoscenze, in parte, andarono perdute in quell’immane cataclisma che cancellò una grande civiltà, relegandola per sempre nel profondo degli abissi.

Da buon scettico devo dire che, personalmente, credo poco a tutte queste congetture, come pure dubito che Atlantide, cosi' come viene descritta, sia mai realmente esistita.
Pero' il fatto che tanti ne abbiano parlato significa che "qualcosa", in quella zona oltre le colonne d'ercole, deve essere successo (e questo spiega forse perche' gli antichi avessero tanta fifa ad oltrepassarle). Puo' darsi benissimo che Atlantide non fosse altro che un'isoletta sprofondata nell'oceano a seguito di una violenta eruzione vulcanica (tipo quella del Krakatoa del 1883). Le leggende ed i racconti dei cantastorie hanno poi fatto il resto.
Gugovaz
00venerdì 12 luglio 2002 15:49
una delle cose strane ed affascinanti legate ai misteri di Atlantide è la strana comunanza di nomi e di avvenimenti che si incontrano in posti del mondo che, almeno in teoria, non avrebbero dovuto avere il benchè minimo contatto fra loro, non avrebbero nemmeno dovuto sapere l'esistenza l'uno dell'altro...
ad esempio, le lettere A, T, L ed N compaiono non solo nel nome stesso di Atlantide ma anche nella catena montuosa dell'Atlante (attuale Marocco), nella tradizione Azteca (Aztlàn e Mazatlan... Messico Centrale), in quella Inca (attuale Perù), in quella Maya, presso i Fenici, gli Ebrei, i Greci, i Britanni, popolazioni della valle dell'Indo eccetera eccetera... (mi ricordo che avevo da qualche parte una tabella, parte di un qualche libro, che li elencava tutti con i loro significati... chissà se riesco a ritrovarlo)
inoltre il racconto biblico del diluvio universale pare essere un avvenimento comune a molte civiltà del passato che certamente non sapevano nulla di Noè e della sua arca...
per i greci ad esempio, quando Zeus decise di punire l'umanità salvò solo il buon Deucalione e la sua devota moglie Pirra che si preoccuparono di salvare una coppia di ogni animale, approdarono, al calare delle acque sulle pendici del monte Olimpo (e dove se no...?) e ripopolarono il mondo lanciandosi alle spalle ciotoli mentre la luna piena si rifletteva nelle acque cristalline di un laghetto...
anche i romani hanno preso e rielaborato questo "mito" (giustamente influenzati dalla cultura greca...), ma di certo non conoscevano l'equivalente mito ebraico (quello appunto della Bibbia) o quello assiro o uno simile che si ritrova nella tradizione giapponese, o nei racconti che spiegano la scomparsa dei maya o in quelli che giustificano l'inaccessibilità delle città incas...
moltissimi altri popoli dell'antichità (fra cui, se ben ricordo, anche alcune tribù di indiani d'America) hanno storie e leggende che narrano della "grande acqua" mandata dagli dei di turno contro i lascivi e corrotti esseri umani...
comunque sia, esulando da libere interpretazioni religiose, è quanto meno singolare una simile comunanza di fatti e di storie in popoli agli antipodi fra loro e che, a nostro modo di sapere, non avevano alcun modo di avere contatti fra loro...

sinceramente, pur comprendendo lo scetticismo di base, qualche dubbio viene...
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Asgeir Mickelson
00venerdì 12 luglio 2002 20:16
Gugovaz,. interessante!
La questione è lunga e burrascosa... il mito del Diluvio Universale s ritrova in molte civiltà diverse..
T risponderò in un prox post, devo scrivere un pò.

:) :)
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