Morto Sergio Marchionne

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binariomorto
00mercoledì 25 luglio 2018 16:50
Morto Marchionne, il manager che salvò la Fiat.
Fabbriche ferme 15 minuti. Elkann: «Uomo e amico»




È morto Sergio Marchionne. L'ex ad Fca era ricoverato all'Universitatsspital di Zurigo da fine giugno per un'operazione alla spalla. Marchionne aveva 66 anni. Accanto al manager sino all'ultimo Manuela Battezzato e i figli Alessio e Tyler. La notizia è stata resa nota da John Elkann, presidente di Exor. Le voci di un aggravamento delle condizioni del manager si erano diffuse la scorsa settimana, poi sabato la convocazione urgente dei cda di Fca, Cnh Industrial e Ferrari che lo avevano sostituito nei ruoli di vertice. Al Lingotto bandiere a mezz'asta.

Elkann conferma. La morte di Marchionne è stata confermata da una nota di Exor, controllante di Fca. «Con grande tristezza Exor ha appreso che Sergio Marchionne è mancato», si legge nella nota. «È accaduto purtroppo quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato», ha detto John Elkann, presidente di Exor.

Coltre impenetrabile dell'ospedale. L'Ospedale Universitario di Zurigo continua a mantenere una coltre impenetrabile di riserbo sulle ultime ore di vita di Sergio Marchionne, la cui degenza non è peraltro mai stata confermata. Interpellata dall'ANSA, una portavoce della struttura ha comunicato di non poter dare nessun tipo di informazione sulla vicenda. Alla domanda su quando sia avvenuto il decesso è stato replicato allo stesso modo anche se, verso le ore 11, un elicottero rosso del Soccorso Svizzero è stato visto abbandonare l'Ospedale che sorge sulla collina di Zurigo, senza peraltro essere stato visto arrivare prima. A quanto si era appreso, fino a poco prima delle 10, le condizioni di Sergio Marchionne era «gravi e stabili» e cos' si sarebbero mantenute fino all'ultimo.

Pomigliano si ferma. Gli operai dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco e del reparto logistico di Nola, si fermeranno dieci minuti in segno di «vicinanza e raccoglimento» per la morte dell'ex amministratore delegato Sergio Marchionne. La notizia è giunta in fabbrica mentre i lavoratori erano impegnati nel primo turno di lavoro, facendo calare il più totale silenzio nei reparti. Alcune tute blu, raccontano che la notizia ha fatto subito il giro dello stabilimento, con voci che si rincorrevano da reparto in reparto, e poi è calato «un silenzio surreale».

Il manager che cambiò la Fiat. Il manager che gioca a poker e che si è laureato in filosofia. Figura atipica, Sergio Marchionne. Sarà ricordato come l'imprenditore che nel 2004 ha salvato la Fiat dal fallimento e l'ha trasformata nel settimo gruppo automobilistico mondiale. Ma è anche l'uomo dei piani industriali ambiziosi, «non per deboli di cuore», presentati con il sottofondo musicale del jazzista afroamericano Bobby McFerrin. Passeranno alla storia l'acceso scontro sindacale nelle fabbriche, la svolta nelle relazioni industriali con l'uscita da Confindustria, l'alleanza con Chrysler benedetta dalla Casa Bianca. Nato a Chieti il 17 giugno di 66 anni fa, Marchionne è figlio di un maresciallo dei carabinieri e con l'Arma manterrà sempre un forte legame al punto che, quasi per un segno del destino, l'ultima immagine pubblica è la consegna di una Jeep Wrangler al Comando Generale a Roma. A 14 anni si trasferisce con la famiglia in Canada, dove consegue tre lauree, in Filosofia, Economia e Giurisprudenza. Inizia l'attività da manager in Svizzera e nel 2002 assume le redini di Sgs, il colosso che opera nei servizi di certificazione. L'anno successivo entra nel consiglio Fiat, voluto da Umberto Agnelli e nel 2004, dopo la sua morte, diventa amministratore delegato al posto di Giuseppe Morchio, a fianco di Luca di Montezemolo e di John Elkann. Marchionne è un grande negoziatore e a Torino lo dimostra subito ridiscutendo con le banche il prestito da 3 miliardi e l'accordo con General Motors. Ma è anche un duro. Sul fronte sindacale porta avanti la battaglia contro la rigidità del contratto nazionale e si scontra con la Fiom, negli stabilimenti e nei tribunali, sul nodo della governabilità delle fabbriche. Chiede flessibilità come condizione per investire a Pomigliano e a Mirafiori, con la minaccia di un 'Piano B' che vuol dire portare altrove gli investimenti, fino alla vittoria del sì nei referendum e la divisione mai sanata tra i sindacati. Apre un altro fronte con Confindustria e a inizio 2012 esce dall'associazione. Una decisione clamorosa perché a inizio '900 la Fiat era stata uno dei suoi soci fondatori. Quattordici anni contrassegnati dal lancio di nuovi modelli, con lo spostamento del baricentro dall'auto di massa al segmento premium, gli scorpori di Fiat, Ferrari e Cnh e quello avviato di Magneti Marelli, il rilancio dell'Alfa Romeo e i record della Jeep, lo sbarco a Wall Street. Sempre in volo tra l'Europa, l'America e il Brasile, resistente al fuso orario, lavoratore infaticabile, Marchionne è convinto della necessità di un consolidamento nell'auto, «settore a metà strada dal paradiso e solo un miglio fuori dall'inferno», ma il tentativo di accordo con General Motors, fallisce per l'opposizione dell'ad Mary Barra. Non mancano gli errori, ammessi con serenità, come il ritardo dello sbarco in Cina e le false partenze di Alfa Romeo. Al centro anche delle relazioni politiche mondiali, ma senza intenzione di fare parte di quel mondo («Scherziamo? Io faccio il metalmeccanico», dice): amato da Barack Obama ma anche 'il preferitò del presidente Donald Trump, pronto a trattare con la cancelliera Angela Merkel quando prova a comprare la Opel. Corteggiato in Italia da Silvio Berlusconi, che gli offre la candidatura a leader del centrodestra, a fasi alterne con Mario Monti e Matteo Renzi. Fiat, poi Fca e dal 2014 anche Ferrari dove lo porta la grande passione per il Cavallino e dove sarebbe rimasto fino al 2021: presente ai Gran Premi, lui stesso a bordo di bolidi della Rossa, a settembre avrebbe presentato il nuovo piano industriale. Non ha fatto in tempo, ma il futuro lo ha tracciato con l'annuncio del primo suv e di una supercar elettrica. Grande fumatore fino a qualche mese fa, Marchionne, appassionato di jazz e lirica ma anche di cantautori come De André, è l'uomo dal look casual. L'abito formale non l'ha mai amato. Nessun dress code rigoroso neppure agli appuntamenti ufficiali, come la visita della Merkel a Maranello. Il suo preferito è il pullover nero a girocollo, comprato in serie su internet. Niente mondanità, meglio un libro o una buona cena, l'attesa di una vita più normale con la sua compagna Manuela che è rimasta fino alla fine accanto a lui. « Marchionne lascerà un copione o istruzioni? Non ci sono copioni. Fca è un insieme di culture e di manager nati dalle avversità», sono le sue ultime parole a Balocco.

Fonte: Il Mattino
Etrusco
00mercoledì 25 luglio 2018 17:47
E' riuscito a risollevare la Fiat da una situazione che sembrava destinata al fallimento...

Rip
pliskiss
00mercoledì 25 luglio 2018 18:14
Ha lasciato un impronta di tutto rispetto, al suo insediamento in FIAT non gli davano un euro e invece dalla Svizzera trapelava che la FIAT aveva preso un cavallo da 90, ha cambiato le sorti del colosso dell'automobile Italiana capendo che collaborazione e tecnologia erano tutto

spesso criticato e non portato ad accordi con i sindacati

" per fare qualità la vita dell'operaio deve avere qualità"

Mi sembra una frase giusta che poi ognuno puo analizzare alla sua maniera
their
00giovedì 26 luglio 2018 00:45
aveva un tumore osseo alla spalla, rip
pliskiss
10giovedì 26 luglio 2018 02:47
Re:
their, 26/07/2018 00.45:

aveva un tumore osseo alla spalla, rip



e allora l'ho azzecata all'inizio

pensavo?

Sono sempre stato contro i padroni e la razza padronale, tanti bravi e tanti pezzi di merda

Questo uomo essere vivente chiamato Marchionne?

Piovono critiche da tanti social " era un pezzo di merda"

direi di analizzare bene il caso, perchè era un pezzo di merda?

forse perchè ha tolto il lavoro a tanti terroni assenteisti?

Capita a volte che ci si focalizza su una cosa e si decide di portarla avanti a secondo del proprio pensiero, il pensiero di Marchionne era risollevare il marchio e solo il marchio, il ciò vuol dire solo il marchio e non le famiglie

C'è stato chi ne ha beneficiato e chi no

cosa importante

poteva essere che non ne beneficiava nessuno

Uno può fare i soldi al primo colpo e dire " andate a fare in culo mi ritiro" costui non conosceva fuso orario ed era sempre in pista magari tra una sigaretta e l'altra, sbalzi di temperatura e pensieri, oggi -1 domani 25, oggi mangio cosi domani mangio cosà, parto di notte e arrivo di notte, ho mangiato prima e non mangio dopo però stanno tutti a mangiare e mangio anche io, sono stanco però devo tirare

trattasi di essere umano, e questo essere umano ha messo a disposizione il suo corpo e la sua salute per una causa lavorativa

mai seguito, ma da quello che ho sentito ONORE A SERGIO MARCHIONNE

occhio prima di sparare merda gratuita


Etrusco
00venerdì 27 luglio 2018 01:16
Re: Re:
pliskiss, 26/07/2018 02.47:



e allora l'ho azzecata all'inizio

pensavo?

Sono sempre stato contro i padroni e la razza padronale, tanti bravi e tanti pezzi di merda

Questo uomo essere vivente chiamato Marchionne?

Piovono critiche da tanti social " era un pezzo di merda"

direi di analizzare bene il caso, perchè era un pezzo di merda?

forse perchè ha tolto il lavoro a tanti terroni assenteisti?

Capita a volte che ci si focalizza su una cosa e si decide di portarla avanti a secondo del proprio pensiero, il pensiero di Marchionne era risollevare il marchio e solo il marchio, il ciò vuol dire solo il marchio e non le famiglie

C'è stato chi ne ha beneficiato e chi no

cosa importante

poteva essere che non ne beneficiava nessuno

Uno può fare i soldi al primo colpo e dire " andate a fare in culo mi ritiro" costui non conosceva fuso orario ed era sempre in pista magari tra una sigaretta e l'altra, sbalzi di temperatura e pensieri, oggi -1 domani 25, oggi mangio cosi domani mangio cosà, parto di notte e arrivo di notte, ho mangiato prima e non mangio dopo però stanno tutti a mangiare e mangio anche io, sono stanco però devo tirare

trattasi di essere umano, e questo essere umano ha messo a disposizione il suo corpo e la sua salute per una causa lavorativa

mai seguito, ma da quello che ho sentito ONORE A SERGIO MARCHIONNE

occhio prima di sparare merda gratuita






Qualcuno potrà anche pensare che se non ci fosse stato lui, qualcunaltro sarebbe riuscito comunque a salvare la Fiat, ma il merito rimane comunque tutto il suo. L'impresa sembrava impossibile, tant'è che prima del suo arrivo tutti davano la Fiat per spacciata e consigliavano lo smembramento con la separazioni dei vari marchi...
their
00venerdì 27 luglio 2018 07:32
la fiat era fallita e ora è il settimo gruppo mondiale costruttore di auto
riccardo60
00venerdì 27 luglio 2018 10:49
Re: Re: Re:
Etrusco, 27/07/2018 01.16:




Qualcuno potrà anche pensare che se non ci fosse stato lui, qualcunaltro sarebbe riuscito comunque a salvare la Fiat, ma il merito rimane comunque tutto il suo. L'impresa sembrava impossibile, tant'è che prima del suo arrivo tutti davano la Fiat per spacciata e consigliavano lo smembramento con la separazioni dei vari marchi...




La Fiat l’hanno salvata gli avvocati Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens e nel farlo sono finiti sotto processo per aver giocato sporco, senza quella manovra sporca, gli Agnelli avrebbero perso la maggioranza della società.
Successivamente Marchionne l’ha trasformata in una società finanziaria che ha poco a che vedere con la produzione di auto, quindi direi che Marchionne più che salvare la Fiat ha salvato gli Agnelli, perchè alla fine la Fiat sopravviveva con gli aiuti di stato, senza quelli della Fiat è rimasto ben poco.
pliskiss
00venerdì 27 luglio 2018 13:02
Ecco, è arrivato Riccardichelli che ne sà una più del Diavolo e ha rovinato tutto [SM=x44458]

Nomi cognomi e informazione contano

eccome se contano [SM=x44458]
riccardo60
00venerdì 27 luglio 2018 13:46
Re:
pliskiss, 27/07/2018 13.02:

Ecco, è arrivato Riccardichelli che ne sà una più del Diavolo e ha rovinato tutto [SM=x44458]

Nomi cognomi e informazione contano

eccome se contano [SM=x44458]




Di sicuro queste cose non le dicono al TG1. [SM=x44452]

In ogni caso, ormai di Agnelli con un po' di materia grigia ne sono rimasti ben pochi, e quindi non sono in grado di mantenere il controllo dell FCA, secondo me passata la burrasca cercheranno di monetizzare. [SM=x44458]
pliskiss
00venerdì 27 luglio 2018 19:47
Re: Re:
riccardo60, 27/07/2018 13.46:




Di sicuro queste cose non le dicono al TG1. [SM=x44452]

In ogni caso, ormai di Agnelli con un po' di materia grigia ne sono rimasti ben pochi, e quindi non sono in grado di mantenere il controllo dell FCA, secondo me passata la burrasca cercheranno di monetizzare. [SM=x44458]



La fine di tutti i figli e nipoti degli imperatori, prendi i soldi e scappa

I vecchi hanno costruito i giovani hanno risucchiato fino al midollo la vecchia storia del miracolo industriale
Etrusco
00domenica 29 luglio 2018 00:52
Re: Re: Re: Re:
riccardo60, 27/07/2018 10.49:




La Fiat l’hanno salvata gli avvocati Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens e nel farlo sono finiti sotto processo per aver giocato sporco, senza quella manovra sporca, gli Agnelli avrebbero perso la maggioranza della società.
Successivamente Marchionne l’ha trasformata in una società finanziaria che ha poco a che vedere con la produzione di auto, quindi direi che Marchionne più che salvare la Fiat ha salvato gli Agnelli, perchè alla fine la Fiat sopravviveva con gli aiuti di stato, senza quelli della Fiat è rimasto ben poco.




Questi dettagli non li conosco, forse anche perchè la Fiat è uno dei principali clienti, come acquirente di spazi pubblicitari, per i principali mass media dove, ovviamente le notizie scomode hanno solo poche righe e solo quando succede qualcosa di clamoroso per cui non si può sorvolare. Un po' come sta avvenendo ora con TIM che sta attraversando una fase critica per migliaia di dipendenti che rischiano il lavoro, ma i mezzi d'informazione tacciono. [SM=x44474]
pliskiss
00domenica 29 luglio 2018 02:09
Re: Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 29/07/2018 00.52:




Questi dettagli non li conosco, forse anche perchè la Fiat è uno dei principali clienti, come acquirente di spazi pubblicitari, per i principali mass media dove, ovviamente le notizie scomode hanno solo poche righe e solo quando succede qualcosa di clamoroso per cui non si può sorvolare. Un po' come sta avvenendo ora con TIM che sta attraversando una fase critica per migliaia di dipendenti che rischiano il lavoro, ma i mezzi d'informazione tacciono. [SM=x44474]




Democrazia Mascherata

Ogni notizia è buona per coprire tutto, hanno tirato 2 settimane con le navi di Salvini e l'informazione passava solo questo, tutto ad un tratto salta fuori che su tanti punti Lega e 5 stelle non sono d'accordo, ma ora i mezzi d'informazione dovranno venire fuori su tante cose, e il capitolo TAV è un punto che bisognerà venirne a capo, come il reddito Cittadinanza,cuneo fiscale, pensioni,giustizia,sanità

poi un marito ammazza la moglie e riescono a far nascere un giallo che oscura tutto, a volte per comodo riescono a rispolverare storie andate nel dimenticatoio da anni

Che tirassero fuori tutto quello che la gente paga allo Stato che non è giusto

e no!! Quello non si può dire e far vedere

Tu devi stare zitto e pagare, e se non paghi scatta la tagliola fino a rovinarti

Democrazia Mascherata
pliskiss
00domenica 29 luglio 2018 02:09
Re: Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 29/07/2018 00.52:




Questi dettagli non li conosco, forse anche perchè la Fiat è uno dei principali clienti, come acquirente di spazi pubblicitari, per i principali mass media dove, ovviamente le notizie scomode hanno solo poche righe e solo quando succede qualcosa di clamoroso per cui non si può sorvolare. Un po' come sta avvenendo ora con TIM che sta attraversando una fase critica per migliaia di dipendenti che rischiano il lavoro, ma i mezzi d'informazione tacciono. [SM=x44474]




Democrazia Mascherata

Ogni notizia è buona per coprire tutto, hanno tirato 2 settimane con le navi di Salvini e l'informazione passava solo questo, tutto ad un tratto salta fuori che su tanti punti Lega e 5 stelle non sono d'accordo, ma ora i mezzi d'informazione dovranno venire fuori su tante cose, e il capitolo TAV è un punto che bisognerà venirne a capo, come il reddito Cittadinanza,cuneo fiscale, pensioni,giustizia,sanità

poi un marito ammazza la moglie e riescono a far nascere un giallo che oscura tutto, a volte per comodo riescono a rispolverare storie andate nel dimenticatoio da anni

Che tirassero fuori tutto quello che la gente paga allo Stato che non è giusto

e no!! Quello non si può dire e far vedere

Tu devi stare zitto e pagare, e se non paghi scatta la tagliola fino a rovinarti

Democrazia Mascherata
riccardo60
00domenica 29 luglio 2018 09:44
Re: Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 29/07/2018 00.52:




Questi dettagli non li conosco [SM=x44474]



Questa è la sentenza:

www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/21/torino-gabetti-e-grande-stevens-condannati-in-appello-a-1-anno-e-4-mesi...

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