Nasa, la vigilia del Discovery

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Peppinox
00mercoledì 13 luglio 2005 09:39



Al Kennedy Space Center il countdown è iniziato ufficialmente allo scoccare della mezzanotte di domenica. La Nasa conferma data e ora: lo shuttle Discovery decollerà alle 21.51 esatte (ora italiana) di oggi, 13 luglio. Ma la situazione metereologica resta incerta, dopo il passaggio dell'uragano Dennis, appena qualche giorno fa. Kathy Winters, responsabile meteo della Nasa, ieri ha spiegato che la probabilità di condizioni favorevoli al lancio sono scese nelle ultime ore dal 70 al 60 per cento. C'è infatti il rischio dello scatenarsi di temporali nei pressi del centro spaziale Kennedy: e se un temporale si formasse a meno di 40 chilometri dall'area del lancio la Nasa sarebbe obbligata a rinviare il decollo (un temporale, fra l'altro, potrebbe causare malfunzionamenti nel sistema di telecamere allestito per monitorare la partenza).

Discovery sarà la prima navetta della Nasa a solcare nuovamente il cielo dopo l'incidente del Columbia, due anni e mezzo fa, e a comandarla ci sarà una donna: Eileen Collins, 48 anni, sposata e senza figli. Scelta per la sua esperienza e il carattere deciso, ma secondo gli osservatori più impietosi anche per una questione d'immagine. E oggi alla Nasa un'immagine positiva serve molto.

Il clima che circonda questo lancio, infatti, non è certo di festa, e non solo per il ricordo ancora vivissimo delle sette vittime del Columbia. Presentato come il primo passo del nuovo programma di esplorazione spaziale lanciato da Bush l'anno scorso, in realtà il ritorno al volo degli shuttle è il primo passo verso la pensione. Mike Griffin, il nuovo capo della Nasa, ha definito il Discovery e le altre due navette superstiti "intrinsecamente difettose" e ne ha decretato l'uscita di scena per il 2010. Far volare gli shuttle in modo (relativamente) sicuro per tutte le missioni necessarie fino al completamento della Stazione spaziale costa troppo, e Griffin ha bisogno di fondi per sviluppare un nuovo tipo di velivolo riutilizzabile.

Rimettere il Discovery sulla rampa di lancio, per esempio, è costato 2 miliardi di dollari, serviti a renderlo, affermano alla Nasa, la navetta più sicura che sia mai decollata. Sicura, naturalmente, quanto può esserlo un velivolo spaziale, per di più progettato oltre trent'anni fa.

Lo shuttle ha subito quasi 50 modifiche diverse. L'impegno principale si è concentrato sul gigantesco serbatoio esterno, il cui design è stato completamente rivisto per evitare il ripetersi di eventi come quello che condannò il Columbia: che esplose in fase di rientro, ma a causa del danno subito al momento del lancio quando un blocco del rivestimento termico del serbatoio saltò via urtando contro l'ala sinistra dello shuttle. Le altre novità sono invece destinate ad assicurare un controllo più completo delle condizioni dello shuttle sia al momento del lancio che nel corso della missione. Ora la navetta ha una serie di nuovi sensori, telecamere e fotocamere aggiornati, un "braccio" esterno per effettuare ispezioni dettagliate, e persino di una sorta di "cassetta degli attrezzi" per compiere alcune riparazioni. Il compito principale dell'equipaggio del Discovery sarà proprio verificare i nuovi sistemi di sicurezza, a cui sarà dedicata anche la prima delle tre passeggiata spaziali previste durante i 12 giorni della missione. Il Discovery incontrerà la Stazione spaziale venerdì, dopo averla "inseguita" per due giorni lungo la sua orbita. Appena prima di raggiungerla, Eileen Collins farà fare allo shuttle una specie di piroetta, una giravolta di 360 gradi su se stesso, in modo che i due astronauti che sono a bordo della Stazione, il russo Sergei Krikalev e l'americano John Phillips, possano riprendere immagini complete delle condizioni del sistema di isolamento termico. E se qualcosa fosse andato storto al di là di ogni chance di riparazione, per la prima volta c'è un piano di emergenza: resteranno tutti a bordo della SSI fino all'arrivo di uno shuttle di soccorso.

da [URL]www.repubblica.it[=URL]www.repubblica.it

Questa dichiarazione del capo della nasa che dice che le navette sono intrinsecamente difettose....beh, non conforta granché![SM=x44473]
texdionis
00mercoledì 13 luglio 2005 14:01
in effetti al tg5 dicevano che già un guasto è stato riparato,iniziamo bene... [SM=x44508]
fergA
00mercoledì 13 luglio 2005 14:34
Re:

Scritto da: texdionis 13/07/2005 14.01
in effetti al tg5 dicevano che già un guasto è stato riparato,iniziamo bene... [SM=x44508]



chissà quanti guasti riparano prima delle partenze
Asgeir Mickelson
00mercoledì 13 luglio 2005 17:39
si potrà vedere da qualke parte? [SM=x44473]
Peppinox
00mercoledì 13 luglio 2005 21:12
Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 13/07/2005 17.39
si potrà vedere da qualke parte? [SM=x44473]



Non subito, infatti:

Shuttle, la Nasa rinvia il lancio


La Nasa ha rinviato il lancio dello shuttle Discovery. L'agenzia spaziale ha infatti scoperto un problema a uno dei sensori del carburante. La navicella sarebbe dovuta andare in orbita dal Kennedy Center di Cape Canaveral alle 15.51 ora locale (le 21.51 in Italia). La missione "Ritorno al volo" dovrà segnare il ritorno dell'America nello spazio, con missioni shuttle, dopo la tragedia del Columbia due anni e mezzo fa. Non si sa ancora quando riuscirà a partire.

La decisione è stata presa quando il conto alla rovescia era giunto a meno di due ore e mezzo dalla partenza.
I sette astronauti del Discovery erano già nella navetta e tutto sembrava procede regolarmente. Le preoccupazioni maggiori della Nasa erano infatti per il cattivo tempo. L'ente spaziale aveva pronosticato una possibilità del 60 per cento di rinvio del lancio a causa delle condizioni atmosferiche.

Ma i tecnici hanno notato il problema: uno dei sensori della alimentazione dei motori principali, incaricati di chiudere il flusso al momento opportuno della fase di lancio nello spazio. Hanno così scoperto che indicava un serbatoio mezzo vuoto, anche se il serbatoio era stato riempito completamente. Il problema tecnico non poteva essere risolto in tempi brevi e la Nasa ha deciso così di rinviare il lancio odierno. Il sensore "per qualche motivo non ancora determinato non si comportava oggi in modo normale e per questo abbiamo dovuto annullare il lancio odierno", ha detto il direttore del lancio Mike Leinbach.

Non è la prima volta che il Discovery presenta questo tipo di problemi. Durante un rifornimento in un test dell'aprile scorso, un analogo sensore aveva dato risultati non affidabili per ragioni mai state spiegate. La Nasa, nell'incertezza, ha preferito cambiare l'intero serbatoio.

"Siamo dispiaciuti per l'interruzione del conto alla rovescia - ha detto David Wolf, un astronauta che lavora nella sala controllo - ma torneremo presto nello spazio, non vi sono dubbi". Non è stato ancora indicata una data per il nuovo lancio, ma l'agenzia spaziale ha una "finestra" temporale per mandare nello spazio il Discovery che si chiuderà il 31 luglio. Dopo questa data la successiva opportunità si presenterà a settembre.

da [URL]www.repubblica.it[=URL]www.repubblica.it

Beh, meglio prima che dopo...però non è che la cosa rassicuri.[SM=x44464]
orckrist
00mercoledì 13 luglio 2005 23:08
Alla luce di tutto questo mi sembra che il modo di lavorare della NASA non sia cambiato di molto dopo la prima tragedia dello Shuttle; che poi siano arrivati ad ammettere (grazie soprattutto al taglio dei finanziamenti) che le navette non sono molto sicure è più inquietante che rassicurante.
Tanto per fare un esempio la Soyuz continua a fare missioni regolari senza grossi problemi; certamente è più spartana e grezza ma almeno è funzionale.
Asgeir Mickelson
00giovedì 14 luglio 2005 00:19
Re:

Scritto da: orckrist 13/07/2005 23.08
Alla luce di tutto questo mi sembra che il modo di lavorare della NASA non sia cambiato di molto dopo la prima tragedia dello Shuttle; che poi siano arrivati ad ammettere (grazie soprattutto al taglio dei finanziamenti) che le navette non sono molto sicure è più inquietante che rassicurante.
Tanto per fare un esempio la Soyuz continua a fare missioni regolari senza grossi problemi; certamente è più spartana e grezza ma almeno è funzionale.

sti russi, sempre avanti! [SM=x44451]
Asgeir Mickelson
00giovedì 14 luglio 2005 00:22
Re: Re:

Scritto da: Peppinox 13/07/2005 21.12

Shuttle, la Nasa rinvia il lancio



ancora ad aspettare...
Peppinox
00giovedì 14 luglio 2005 22:53
Spazio: Shuttle, domani decisione sul lancio

La decisione definitiva sul ritorno in volo dello Shuttle arrivera' solo domani. Lo ha annunciato a Cape Canaveral uno dei responsabili del programma Shuttle, Wayne Hale. ''Sapremo solo domani che cosa accadra''' ha spiegato Hale

da [URL]www.corriere.it[=URL]www.corriere.it
Peppinox
00sabato 16 luglio 2005 11:30
Rimandato sine die il lancio del Discovery


Il conto alla rovescia per il lancio dello shuttle Discovery è stato rimandato a data da destinarsi. La Nasa ha preso la decisione in attesa di trovare la causa del problema al sensore, che mercoledì aveva provocato il rinvio dell'atteso ritorno dei voli umani Usa nello spazio, a due anni e mezzo dalla tragedia del Columbia. I sette astronauti del Discovery, che erano già allacciati ai loro sedili in attesa del lancio, torneranno oggi a Houston mentre centinaia di tecnici della Nasa, divisi in dodici diversi gruppi di lavoro, stanno verificando a rirmo frenetico tutti i dati in loro possesso per individuare le cause del problemaGli esperti intendono anche determinare se gli altri due shuttle rimasti, Atlantis e Endeavour, possano essere soggetti allo stesso problema.

Inizialmente la Nasa aveva sperato in un rinvio di breve durata, ma con il passare del tempo è apparso chiaramente che non sarà possibile rimettere il Discovery in condizioni ottimali di lancio in tempi brevi. La Nasa ha tempo fino al 31 luglio per inviare nello spazio lo shuttle. L'opportunità successiva si presenterà a partire dal 9 settembre.

Tuttavia, un rinvio della missione a settembre causerebbe un effetto domino con un probabile slittamento da settembre a novembre della missione successiva, affidata all'Atlantis. Il capitano Eileen Collins e il suo equipaggio sono ormai abituati ai rinvii. Erano stato scelti per la missione successiva a quella del Columbia, tragicamente conclusa nel febbraio 2003 con la disintegrazione dello shuttle durante la fase di rientro. La loro missione era stata rinviata di due anni e mezzo, e adesso che sembrava giunto il momento di tornare nello spazio, di nuovo un nulla di fatto.

La missione del Discovery mira soprattutto a collaudare una serie di nuovi dispositivi di sicurezza installati dalla Nasa sullo shuttle dopo la tragedia del Columbia. E' previsto anche un aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale per portare agli astronauti una serie di rifornimenti e di apparecchiature (usando il modulo italiano Raffaello). Proprio l'appuntamento con la Stazione Spaziale limita le opzioni temporali per il lancio del Discovery escludendo, ad esempio, tutto il mese di agosto e l'inizio di settembre.

da [URL]www.repubblica.it[=URL]www.repubblica.it

Ma a questo punto non sarebbe meglio puntare solo sulle Soyout russe invece di buttare via un'infinità di denaro per un progetto che evidentemente non va più.[SM=x44467]
orckrist
00lunedì 18 luglio 2005 22:56
Questa figuraccia farà all'America più male di qualsiasi concorrenza commerciale.
Praticamente perdono la faccia, in termini di immagine, sia rispetto alla tanto vituperata Russia che di fronte alle potenze emergenti di Cina e India. Considerando che a questo vanno a sommarsi i tagli ai fondi per la ricerca, di questo passo Bush si ritroverà con un pugno di mosche.
texdionis
00lunedì 18 luglio 2005 23:25
sicuramente la NASA non ci farà una bella figura,però sempre meglio così che far partire la missione a tutti i costi mettendo nuovamente a repentaglio vite umane
Meglio lo scorno della morte [SM=x44458]
Peppinox
00martedì 19 luglio 2005 10:36
La Nasa ammette: «Lo shuttle? Verso il rinvio a settembre»

Non sappiamo.... non sappiamo... non sappiamo... ». A cinque giorni dal mancato lancio, lo shuttle Discovery è ancora bloccato sulla rampa e gli ingegneri della Nasa continuano a ignorare la causa dell’inaspettato guaio, limitandosi a elencare una serie di domande, alle quali cercano affannosamente di dare riposta. «L’inspiegabile anomalia» come è stata battezzata, dunque, rimane. «Perciò—dice Wayne Hale, vicedirettore del programma shuttle—ipotizziamo una nuova data di partenza non prima della fine della settimana. Se non fosse sufficiente, speriamo almeno di farcela entro il 31 luglio quando si chiude il periodo stabilito, valutando, però, la possibilità di estenderlo sino al 4 agosto ». Ma date le difficoltà nella diagnosi, si comincia anche a parlare di un rinvio dopo il 9 settembre.
Così un piccolo sensore di pochi centimetri quadrati sistemato nel fondo del serbatoio dell’idrogeno liquido tiene in scacco la Nasa. Subito dopo il blocco del conteggio alla rovescia mercoledì scorso, quando mancavano poco più di due ore al lancio, l’anomalia sembrava contenuta e risolvibile in fretta. Ora, per uscire dall’impasse, sono stati creati 12 team che coinvolgono quasi 1.500 ingegneri in sei centri dell’ente spaziale sparsi per tutti gli Stati Uniti. «Il guaio — nota John Muratore, direttore dell’integrazione dei sistemi della navetta —è che non sappiamo se il vero colpevole sia il sensore, che segnalava il serbatoio vuoto quando invece era pieno, se sia l’elettronica che lo governa, se siano i cavi di collegamento ai computer, se siano state le modifiche introdotte nello stesso serbatoio». Insomma, un vespaio che ha paralizzato i cervelli.
Davanti all’incredibile puzzle sono adesso in molti a essere convinti di aver sottovalutato il problema. Il sensore incriminato fa parte di un gruppo di quattro incaricati di segnalare, tutti allo stesso modo, quando il propellente è finito spegnendo il motore ed evitando un’esplosione. A una situazione del genere si era arrivati vicini nel 1999 proprio durante la prima missione comandata da Eileen Collins, ora alla guida di Discovery. Mercoledì, invece, uno dei quattro segnalava il contrario.
Non era, comunque, la prima volta che accadeva. Infatti in dieci altre missioni, a partire dal volo «Sts-9» di Columbia nel novembre 1983, i sensori avrebbero manifestato problemi. Sino a Discovery quando, nell’aprile scorso, emergeva di nuovo durante un test. Allora si cambiavano i cavi, si sostituiva il sistema elettronico di controllo, decidendo persino di cambiare il serbatoio. Ma nelle verifiche il sensore funzionava sempre in modo alterno. Alcuni specialisti chiedevano allora di ripetere la prova con il serbatoio pieno: la proposta veniva bocciata. E mercoledì il guaio è rispuntato. Se pur impiegando tutte le risorse possibili l’enigma non si sciogliesse, i responsabili dello shuttle fanno sapere che potrebbero considerare l’ipotesi di volare lo stesso accettando il rischio, ritenendo sufficiente la sintonia fra appena due sensori.

da [URL]www.corriere.it[=URL]www.corriere.it


e questo articolo mi fa essere ancora più d'accordo con orkrist
Peppinox
00giovedì 21 luglio 2005 11:26
Shuttle, il lancio sarà il 26 luglio

Falliti i primi due tentativi, la Nasa ci riprova. L'agenzia spaziale ha annunciato che il 26 luglio proverà a lanciare lo shuttle. Solo otto giorni fa, gli americani hanno dovuto rinviare all'ultimo momento la partenza del Discovery, a causa di un guasto a un sensore del serbatoio. Sembrava che si dovesse rimandare tutto a settembre, ma ora, secondo i tecnici, ci sono le condizioni per ripetere il tentativo. Anche se i problemi non sono stati del tutto risolti.

"Penso che abbiamo eliminato tutte le possibili cause di malfunzionamento che ci hanno costretti a rinviare il lancio", ha detto il direttore del programma spaziale, Bill Parsons. Una settimana fa il Discovery è stato danneggiato sulla rampa di lancio quando, nelle ultime fasi del conto alla rovescia, il rivestimento di un finestrino si è staccato e ha deteriorato una tegola termica vicino alla coda.

"Dobbiamo effettuare alcune riparazioni sul modulo. Ma riprenderemo il conteggio alla rovescia a partire da sabato, per poi procedere al lancio martedì", ha spiegato Parsons. "Ci aspetta un sacco di lavoro, ma siamo tutti d'accordo che si può portarlo a termine in tempo".

Quella del Discovery sarà la prima missione di uno shuttle nello spazio, dopo la tragedia del Columbia avvenuta il primo febbraio 2003. La partenza è dunque programmata per martedì prossimo alle 10.39 ora della Florida (le 16.39 in Italia). Per l'ente spaziale americano è fondamentale riuscire a lanciare la navicella entro il 31 luglio, altrimenti dovrà aspettare fino al 9 settembre per ripetere il tentativo.

da www.repubblica.it

Questa mi sembra una tempistica studiata più per evitare una figuraccia peggiore che una posizione attenta alla sicurezza.[SM=x44464]
Asgeir Mickelson
00venerdì 22 luglio 2005 01:21
[SM=x44473]

A questo punto mi sorgono dei dubbi...

[SM=x44473]
Peppinox
00sabato 23 luglio 2005 15:41
Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 22/07/2005 1.21
[SM=x44473]

A questo punto mi sorgono dei dubbi...

[SM=x44473]



Speriamo vada tutto bene, ma io ho parecchi dubbi, anzi, proprio tanti...[SM=x44471]
Peppinox
00martedì 26 luglio 2005 10:26
La Nasa pronta al lancio dello Shuttle

La Nasa si prepara a rinunciare ad alcunre regole di sicurezza del volo per lanciare già durante la giornata il Discovery, in quella che sarà la prima missione di uno Space Shuttle dopo l'incidente del Columbia nel 2003. Lo ha annunciato la stessa agenzia spaziale americana. Se l'anomalia di un sensore del carburante, che aveva fatto rinviare il lancio previsto originariamente per il 13 luglio, dovesse ripetersi, la navicella verrebbe comunque lanciata da Cape Canaveral.
La Nasa sta pensando infatti di modificare la regola secondo cui la missione può partire solo se tutti e quattro i sensori del carburante all'idrogeno funzionano. «Ogni volta che si parla di modificare una regola di lancio, è un grosso impegno - ha detto Stephanie Stilson, responsabile del veicolo Discovery - E' enorme. Non è qualcosa che vorremmo fare con leggerezza, dato che non dobbiamo». I funzionari dell'agenzia hanno detto che la Nasa intende rinunciare alla regola in questione perché ritiene che ci sono sufficienti garanzie di salvaguardia e che la sicurezza dello Shuttle non sarebbe posta in pericolo da un eventuale malfunzionamento di un singolo sensore.
Il decollo del Discovery, con sette astronauti a bordo che dovranno andare a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) resta fissato per le 10.39 ora locale, le 16.39 ora italiana, nonostante un piccolo danno rinvenuto su un tegola di resistenza al calore che ha allungato di poco i preparativi per il lancio.

da Il corriere

Incrociamo le dita....[SM=x44466]
Peppinox
00martedì 26 luglio 2005 21:55
Lo Shuttle riprende a volare

Tutto ok, nessun intoppo: la nave spaziale Discovery è partita alle ore 10.39 (16.39 in Italia), per la prima missione di uno Shuttle dopo il disastro del 2003. A bordo ci sono sette astronauti.

Il lancio si è svolto all'ora prevista, senza problemi, grazie alle condizioni meteo favorevoli. Due minuti dopo il decollo i due razzi laterali si sono staccati dallo Shuttle, come previsto. Il Discovery è entrato in orbita meno di nove minuti dopo il lancio da Cape Canaveral, in Florida.

Il serbatoio principale si è staccato dalla navetta secondo le regolari procedure: era stato un elemento isolante dello stesso serbatoio a provocare il dramma del Columbia nel 2003. Questa parte della navicella, infatti, aveva colpito una delle ali dello Shuttle. Al suo rientro nell'atmosfera il Columbia si disintegrò, provocando la morte delle sette persone dell'equipaggio.

La missione dello Shuttle Discovery, che durerà 12 giorni, consiste nel collaudo delle nuove misure di sicurezza e nella consegna di rifornimenti alla International Space Station (Iss), la stazione spaziale orbitante permanente. Durante questo periodo i sette astronauti - tra cui lo specialista di origine giapponese Soichi Noguchi, al suo primo volo Shuttle - valuteranno i miglioramenti apportati alla navetta e testeranno le tecniche di riparazione, durante una delle tre passeggiate nello spazio previste.

Oltre a Noguchi, fanno parte dell'equipaggio sei americani: Eileen Collins, 48 anni (il capoteam); il copilota James Kelly, 41 anni; gli specialisti di missione Andrew Thomas, 53 anni, nato in Australia ma cittadino Usa; Wendy Lawrence, 46 anni; Charles Camarda, 53 anni; Stephen Robinson, 49 anni.

Il lancio di oggi, originariamente previsto il 13 luglio, era stato rinviato per l'anomalia di un sensore del carburante. E c'è da aggiungere che con questa missione appena comiciata torna in orbita anche il modulo italiano Raffaello, un modulo logistico pressurizzato realizzato da Alcatel Alenia Space.

Finora lo Shuttle Discovery, che ha debuttato il 30 agosto 1984, ha compiuto diverse missioni: ad esempio ha messo in orbita il telescopio spaziale Hubbl. Anche due delle tre missioni di manutenzione del telescopio sono state compiute con questa navicella. Discovery è stato inoltre lo Shuttle scelto per il ritorno al volo dopo il disastro del Challenger ed ora è quello scelto anche per il ritorno della navetta americana nello spazio, dopo due anni e mezzo di fermo seguiti al disastro dello Space Shuttle Columbia.

Prima del lancio di oggi, cioè fino al 2003, Discovery ha compiuto 30 missioni, è rimasto in totale 241,95 giorni nello spazio, ha completato 3.808 orbite e volato per 158.859.430 chilometri.

da Repubblica

Sembra sia andato tutto bene...speriamo![SM=x44459]
orckrist
00martedì 26 luglio 2005 23:04
Non avrei mai detto che alla fine l'avrebbero fatto partire.....
Adesso stiamo a vedere se riesce a tornare a terra....Speriamo.....
Ronan7
00mercoledì 27 luglio 2005 01:21
Re:

Scritto da: orckrist 26/07/2005 23.04
Non avrei mai detto che alla fine l'avrebbero fatto partire.....
Adesso stiamo a vedere se riesce a tornare a terra....Speriamo.....



Non facciamo sempre i tragici, gli Space Shuttle nella loro storia hanno compiuto 113 viaggi nello spazio e gli incidenti sono stati "solo" due il Challenger 28 Gennaio 1986 e il Columbia 1° Febbraio 2003
Ronan7
00mercoledì 27 luglio 2005 03:06
Re: Re:

Scritto da: Ronan7 27/07/2005 1.21


Non facciamo sempre i tragici, gli Space Shuttle nella loro storia hanno compiuto 113 viaggi nello spazio e gli incidenti sono stati "solo" due il Challenger 28 Gennaio 1986 e il Columbia 1° Febbraio 2003



ehm... come non detto:-: :-: [SM=x44464] [SM=x44464]

Nasa, preoccupa frammento Shuttle
E' caduto subito dopo il decollo
Preoccupazione moderata ma crescente alla Nasa, a poche ore dal decollo dello Shuttle, già rinviato una volta. Tecnici e studiosi della stanno studiando con attenzione un piccolo frammento di rivestimento ed un altro pezzo di dimensioni maggiori caduti dalla navetta spaziale Discovery. Un gruppo di specialisti è stato allertato perché esamini le immagini disponibili della fase del decollo.

fonte www.tgcom.it/

[Modificato da Ronan7 27/07/2005 3.11]

[Modificato da Ronan7 27/07/2005 3.12]

Peppinox
00mercoledì 27 luglio 2005 23:36
Lo Shuttle ha perso pezzi al decollo

Con un richiamo agghiacciante al disastro dello shuttle Columbia, alcuni pezzi del rivestimento termico del Discovery si sono staccati dalla fusoliera della navicella spaziale durante la fase del decollo di ieri da Cape Canaveral, in Florida.

I tecnici della Nasa non sono stati in grado, fino a ieri sera (locale), di determinare le cause dell'accaduto. Parti del rivestimento, che serve per proteggere lo shuttle dal calore durante la fase di rientro nell'atmosfera, si sono staccati in passato senza arrecare danni alle missioni. Nel caso della tragedia del
Columbia (1 febbraio 2003) , invece, i frammenti danneggiarono lo scudo termico della navicella provocandone la distruzione al momento del rientro nell'atmosfera.

"Stiamo studiando le immagini, fotogramma per fotogramma", si è limitato a dire Joahn Shannon, un manager delle operazioni della Nasa.

Inoltre, i video della Nasa hanno rivelato un pezzo di materiale staccatosi dal serbatoio esterno dello shutte dopo due minuti di volo, che però non ha colpito l'abitacolo in cui si trovano gli astronauti.

I dirigenti della Nasa hanno detto che ci vorrebbero diversi giorni per valutare l'accaduto, per capire se è stato danneggiato lo shuttle e per decidere cosa fare.
La Nasa ha potuto vedere le immagini grazie a un numero senza precedenti di videocamera puntate sullo shuttle nella fase di decollo: 110, 30 in più rispetto al numero in funzione nella tragica missione del 2003.

da Repubblica

Speriamo vada tutto bene al rientro...[SM=x44471]
orckrist
00giovedì 28 luglio 2005 12:01
C.V.D.
.....e poi non era per fare i tragici ma solo un po' di sano realismo, visto che ultimamente gli standard qualitativi della NASA si sono notevolmente abbassati, anche a causa del taglio sui fondi.

Speriamo......
Peppinox
00giovedì 28 luglio 2005 13:17
Re:

Scritto da: orckrist 28/07/2005 12.01
C.V.D.
.....e poi non era per fare i tragici ma solo un po' di sano realismo, visto che ultimamente gli standard qualitativi della NASA si sono notevolmente abbassati, anche a causa del taglio sui fondi.

Speriamo......



Già...io penso solo agli astronauti che tra pochi giorni devono rientrare...non vorrei veramente essere nella loro tuta.[SM=x44464]
--MUTTLEY--
00giovedì 28 luglio 2005 21:43
L'ultima dal tg diceva che essendosi,il pezzo di rivestimento,staccato più in alto dell'altra volta forse non dovrebbero esserci le stesse conseguenze dell'altra volta.Almeno così mi pare d'aver sentito,perchè il servizio era già iniziato quando ho cambiato canale!
Spero davvero sia così,non posso lasciare altri astronauti bruciare vivi al rientro,è da pazzi il solo fatto che continuino a mandare su quelle navette più precarie di una Fiat Duna



Se poi penso a quanto costa ogni missione e quante persone si potrebbero salvare da fame e malattie con quegi stessi soldi mi girano un filo le p*lle!
Peppinox
00venerdì 29 luglio 2005 16:45
DISCOVERY: COMANDANTE SCONCERTATA PER PERDITA FRAMMENTI

La comandante dello shuttle Discovery, Eileen Collins, si e' detta sorpresa e contrariata nell'apprendere del frammento di schiuma protettiva che, fuoriuscita dal serbatoio al momento del lancio, ha rischiato di colpire un'ala della navetta, replicando le condizioni che provocarono il disastro del Columbia nel 2003. "Pensavamo che il guasto fosse risolto", ha detto in collegamento dallo spazio con i media americani. "Non sono preoccupata dei danni che non sono gravi", ha aggiunto, "il frammento non ha colpito la navetta, ma credo che non dovremmo tornare a volare prima che qualcosa venga fatto per evitare che il problema si verifichi di nuovo". La Nasa ha fatto sapere che per domenica completera' la valutazione dei danni riportati dal Discovery. Per il momento le missioni Shuttle sono state congelate: la prossima era quella di Atlantis prevista per settembre.

da Repubblica

Detto da una che è in orbita sul Discovery....[SM=x44471]
Meglio la duna![SM=x44497]
Peppinox
00sabato 30 luglio 2005 16:21
Shuttle, passeggiata spaziale per verificare i danni al Discovery

Con un'ora e due minuti di ritardo sul previsto, è iniziata la passeggiata esterna alla navetta Discovery per i due astronauti specialisti Steve Robinson (49 anni, americano) e Soichi Noguchi (40 anni, giapponese). Lo rende noto la Nasa che trasmette le immagini in diretta. Gli astronauti coglieranno l'occasione per verificare gli eventuali danni subiti dalla navetta nella fase di decollo.

Si tratta della prima passeggiata spaziale per membri dell'equipaggio di una navetta americana dopo la visita dello shuttle Endeavour alla Stazione spaziale internazionale (Iss) nel novembre 2002. Dopo aver depressurizzato il condotto che collega l'abitacolo dello shuttle al modulo da carico, Noguchi e Robinson hanno messo in funzione le batterie autonome di alimentazione delle rispettive tute: si tratta della procedura che segna appunto l'inizio di ogni passeggiata. Lo ha annunciato il centro controllo della Nasa a Houston, in Texas, senza specificare le ragioni del precedente rinvio. Noguchi e Robinson hanno quindi aperto il pesante portello che immette nella zona di carico, preparandosi a entrarvi.

Questa è la prima di tre sortite esterne previste negli otto giorni di missione, giunta quasi alla metà. I due dovranno compiere operazioni di carico e scarico e di montaggio di parti della Stazione spaziale internazionale. L'operazione durerà in tutto circa sei ore e mezza, e comprenderà tra l'altro un'esercitazione per l'addestramento a eventuali riparazioni d'emergenza del Discovery. In caso di necessità, la Nasa intende comunque inviare alla Stazione Spaziale Internazionale, alla quale esso è agganciato, l'altro shuttle Atlantis, per recuperare gli astronauti.

Il Discovery è rimasto parzialmente danneggiato in fase di decollo, perdendo due frammenti del rivestimento termico esterno. E' la prima volta in cui uno shuttle è tornato in orbita dopo la tragedia del Columbus, disintegratosi in volo nel febbraio 2003.

da Repubblica
Peppinox
00domenica 31 luglio 2005 13:50
Shuttle, Nasa di nuovo ottimista

Torna l'ottimismo alla Nasa: la prima passeggiata spaziale degli astronauti della navetta spaziale Discovery è andata bene; i danni al decollo si confermano minori, e la missione verrà prolungata di un giorno.

La prima passeggiata nello spazio di due dei sette astronauti della Discovery è durata quasi sette ore, circa una più del previsto. Ed è stata importante perché sono state sperimentate le nuove tecniche che potranno servire a riparare lo Shuttle, una volta definita con precisione l'entità dei danni subiti al decollo.

La Nasa, dal centro di controllo di Houston, in Texas, si è detta molto soddisfatta della giornata, svoltasi esattamente come previsto, mentre i responsabili dell'Agenzia Spaziale americana hanno deciso di prolungare la missione di 24 ore. La ragione è la seguente: dopo il dramma della Columbia (che si disintegrò al suo rientro nell'atmosfera il primo febbraio 2003, uccidendo i sette membri dell'equipaggio), i due inquilini della Iss - la stazione spaziale internazionale orbitante permanente - non avevano più ricevuto visite dalla Terra, vista la la sospensione delle missioni dello Shuttle. I detriti si sono accumulati, e le necessarie riparazioni - come quella dell'antenna Gps, compiuta ieri - sono numerose.

L'annuncio della proroga è stato fatto a Houston, in Texas, da Wayne Hale, direttore aggiunto del programma, nel corso di una conferenza stampa al centro di controllo delle operazioni. Hale ha confermato che i danni al decollo, quando si è staccato un pezzo di isolante del serbatoio esterno, sono minori e non dovrebbero avere nessuna conseguenza sulla missione. "Abbiamo viveri a sufficienza per dichiarare ufficialmente che abbiamo la capacità di prolungare la missione di 24 ore", ha detto.

Il ritorno a terra della Discovery, in calendario inizialmente domenica 7 agosto, è previsto ora nella pria mattina dell'8 agosto (il primo pomeriggio in Italia) alla base di Cape Canaveral, in Florida.

da Repubblica

Speriamo...[SM=x44467]
Peppinox
00lunedì 1 agosto 2005 01:08
La Nasa ammette: "Abbiamo toppato"

Le foto non lasciano dubbi: sulla pancia del Discovery ci sono fessure anomale. Altrettanto chiare le parole dell'amministratore della Nasa, Michael Griffin: "Abbiamo toppato". E a Houston torna il pessimismo.

Dall'area coperta di piastrelle che funzionano da scudo termico, fondamentale per nella fase del rientro a terra, si sono distaccate due striscioline di materiale isolante che serve per riempire le fessure tra le piastrelle. A Houston in molti hanno perso il sonno per esaminare l'impressionante mole di immagini ad alta definizione e rilievi con il laser eseguiti per capire se quegli oggetti che si staccavano dal razzo vettore al momento del decollo potevano aver causato problemi.

"La nostra valutazione in quel momento era che tutto fosse a posto. E come tutti quanti hanno detto, senza alcun tentativo di nasconderlo, su quello abbiamo toppato". Ha detto alla Cnn Michael Griffin, che ha aggiunto: "Sicuramente siamo stati fortunati. Se si fosse spezzato prima, e se cadendo avesse seguito una traiettoria diversa, avrebbe potuto colpire il modulo orbitante" invece che il serbatoio esterno del Discovery.

Da qui i controlli. Ma dopo un iniziale ottimismo è arrivata la doccia fredda: vicino al "naso" dello shuttle mancano filamenti di materiale - un composto di fibre e ceramica -, il più lungo non misura più di due centimetri, ma è abbastanza per suscitare le preoccupazioni della Nasa, visto che in passato non erano mai state notate fessure maggiori di un centimetro. I tecnici devono capire ora se sono un pericolo per l'infiltrazione di plasma incandescente al momento del rientro.

Intanto i sette dell'equipaggio del Discovery sono stati informati dal centro di controllo a terra che "un pezzo di schiuma di una novantina di centimetri è caduto su un punto del serbatoio esterno, che, fra l'altro, non è stato riparato. Ci hanno detto, inoltre, che quella schiuma non ha colpito noi. "Non intendo dire che possiamo continuare il volo in questo modo - ha detto ancora la comandante - perchè sappiamo che c'è qualcosa che deve essere aggiustato".

E la vita a bordo continua. Quella appena trascorsa è stata una domenica di trasloco e pulizie nello spazio, con l'equipaggio della Discovery impegnato a trasferire materiale sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), nel fondato timore che passi molto tempo prima di una nuova missione. Il modulo spaziale Raffaello, un contenitore pressurizzato realizzato dall'Italia, nel fine settimana è stato il protagonista delle attività spaziali. Le 15 tonnellate di rifornimenti stipate dentro Raffaello sono state trasferite sulla Iss, dalla quale sono state scaricate 13 tonnellate di rifiuti spaziali accumulati dall'ultima missione di uno shuttle 'spazzino', nel novembre 2002. Per assicurare ampie scorte ai due astronauti sulla Stazione, è stata anche smantellata parte della navetta, per trasferire ulteriori computer, scorte alimentari e materiale di laboratorio: nessuno sa quando un altro shuttle andrà a far visita alla Iss.

Ora c'è da pensare alle riparazioni. Quella in corso si sta rivelando una missione nella quale tutti gli astronauti sono chiamati a fare gli straordinari. Dopo aver annunciato sabato che la permanenza della navetta nello spazio sarà prorogata di un giorno, fino all'8 agosto, per completare le ulteriori operazioni di carico e scarico, la Nasa sta ora valutando la possibilità di aggiungere anche una quarta passeggiata alle tre previste. La prima uscita degli astronauti è stata sabato, la seconda è in programma lunedì e la terza mercoledì, ma forse non basteranno per smaltire tutto il lavoro da fare.

Per raggiungere le due aree, vicine al "naso" dello shuttle, un astronauta dovrebbe muoversi su un lungo braccio robotizzato. La Nasa per il momento si dice non eccessivamente preoccupata dal problema e l'equipaggio, in interviste dallo spazio rese ai network tv americani, ha rassicurato: "Siamo tranquilli, non abbiamo timori particolari, la navetta è pronta per un buon ritorno", ha detto la Collins. A terra, però, l'altro shuttle Atlantis resta in stand-by al Kennedy Space Center per un'eventuale, drammatica operazione di recupero spaziale e la Nasa conta di tenerlo pronto ancora per qualche giorno.

E il vice direttore della Nasa Wayne ha anche ammesso che le preoccupazioni sull'età degli shuttle (la Discovery vola da 21 anni) hanno un fondamento, al punto che il personale a terra è costretto talvolta a dare la caccia nei posti più impensabili a pezzi di ricambio che ormai risalgono agli anni Settanta. Secondo il Los Angeles Times - ma Hale non ha confermato - in qualche caso gli ingegneri della Nasa per trovare uno specifico pezzo si sono dovuti rivolgere alle aste online di eBay.

da Repubblica

C.V.D. [SM=x44472] [SM=x44472] [SM=x44472]
Ronan7
00martedì 2 agosto 2005 12:49
Pericolo passeggiata per lo Shuttle
Rischioso ulteriore intervento esterno
Continua tra mille difficoltà la missione del Discovery. Dopo gli errori durante il lancio, anche la passeggiata spaziale supplementare che la Nasa ha deciso di fare compiere domani a due astronauti sarà rischiosa visto che comporta situazioni mai affrontate in precedenza. Si tratta di eliminare il materiale che sporge tra piastrelle isolanti dello scudo termico facendo attenzione a non peggiorare le cose.

La delicata operazione sarà affidata all'astronauta Stephen Robinson, che dovrà stare bene attento, come detto, che la 'riparazione' non peggiori la situazione, invece di migliorarla.

La Nasa, l'Agenzia spaziale degli Stati Uniti, da cui dipende la missione di Discovery, non sa se il materiale che sporge costituisca un pericolo al rientro nell'atmosfera della navetta, ma vuole ridurre al minimo la possibilità del ripetersi della tragedia del Columbia, disintegratosi al rientro nell'atmosfera il primo febbraio 2003, proprio perché lo scudo termico era stato danneggiato al decollo.

La passeggiata di domani, decisa lunedì sera al Johnson Space Center di Houston, sarà la prima in assoluto in cui astronauti si avventureranno sotto uno shuttle in orbita e cercheranno di ripararne lo scudo termico. Cindy Begley, che è la responsabile a terra delle passeggiate spaziali, ha detto che l'operazione serve soprattutto "a farci stare tranquilli" nella fase di rientro della navetta.

Fonte www.tgcom.it/
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