La bruna che batte la bionda, alla faccia degli uomini che la preferiscono, è la notizia del giorno all’Open Usa, perché la bruna è Flavia Pennetta e la bionda è Maria Sharapova, testa di serie numero 3. Di rosso vestita, Miss Tennis italiano ci regala un successo da mettere in cascina per il lungo inverno: 6-3, 3-6, 6-4 alla russa, 3°turno dell’ultimo Slam della stagione, e all’orizzonte, oltre la skyline di New York, un’autostrada verso la semifinale (prossima avversaria, negli ottavi, la cinese Peng).
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Maria Sharapova e Flavia Pennetta (Epa) |
STRATEGIE PERFETTE - Una Penna così, combattiva e lucida, atleticamente tonica e perfetta nella scelta delle strategie, non la vedevamo dall’anno di grazia 2009, l’agosto della scalata alle top-10
(prima azzurra nella storia a sfondare la barriera delle migliori prima dell’avvento di nostra signorina del Tennis Francesca Schiavone, che l’anno successivo sbancherà il Roland Garros: ma questa è un’altra storia…), ed è vero che Maria, già finalista a Wimbledon quest’anno, si porta dietro la zavorra del solito servizio claudicante (12 doppi falli) e una caterva di errori gratuiti (60!),
ma rimane una tennista di personalità, di presenza più che di sostanza, e a certi bivi della vita bisogna farsi trovare presenti.
Impresa Pennetta: battuta la Sharapova:
DOPPI FALLI - Flavia c’è. Si annette il 1° set (6-3) senza timori reverenziali, concede qualcosa nel 2° (3-6), vola 3-0 e 4-1 nel 3°, rallenta in vista del traguardo mentre Masha lancia sguardi disperati al suo angolo, tristemente orfano del fidanzato Sasha Vujacic, volato a giocare a basket in Turchia in seguito alla serrata dell’Nba. Sharapova sbaglia, ma va comunque battuta. Risale 4-4, dopo 2 ore e 10 minuti di gioco la sfida è ancora viva e aperta. «E’ lì che non ho smesso di crederci – racconterà la Penna, in avanzamento veloce verso i vertici del grande tennis dopo un infortunio alla spalla che l’ha costretta a risalire la corrente come i salmoni -. Pensavo di poterla battere prima del match e l’ho battuta». Flavia tiene il servizio: 5-4. Poi ci pensa Maria: 2 doppi falli, confusione mentale, sontuosa risposta di rovescio lungolinea della Pennetta. 6-4. E’ la vittoria più bella della stagione. La bruna che batte la bionda. Dalla Puglia con furore. Dopo 2 quarti di finale a New York (2008 e 2009), è ora di rompere l’ennesimo tabù.