Perché le persone sensibili interagiscono diversamente col resto del mondo

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Arcanna Jones
00domenica 14 giugno 2015 11:17

Perché le persone sensibili interagiscono diversamente col resto del mondo




Pubblicato:


SHY

Le persone particolarmente sensibili sono state etichettate in tantissimi modi. Le hanno definite fragili, troppo emotive o eccessivamente drammatiche. Ma una persona sensibile non è solo lacrime e sentimenti contrastanti.

Chi ha una personalità empatica è geneticamente predisposto ad agire in un certo modo ed ha un approccio completamente diverso all'ambiente circostante. E non è detto che sia un male.

Ecco una lista di motivi che spiega perché queste persone si comportano diversamente da quelle più “insensibili”.

Si lasciano influenzare (troppo) facilmente da ciò che le circonda.
I rumori troppo forti, le decisioni importanti e le grandi folle possono destabilizzare le persone sensibili, costringendole a prendersi un momento di riflessione per ritrovare il giusto equilibrio. Succede perché hanno una reazione emotiva particolarmente forte, secondo Elaine Aron, autrice di “The Higly Sensitive Person”, tra i primi ricercatori ad occuparsi di questo tratto della personalità.

“Tendono ad analizzare ogni cosa nei minimi particolari”, ha spiegato Aron all'HuffPost. Esaminano ciò che le circonda e gli eventi delle loro vita basandosi sulle emozioni. Se una circostanza è particolarmente coinvolgente, la “sentiranno” in maniera più forte.

Notano ogni dettaglio.
Avete rimodernato il salotto? Avete litigato col vostro partner durante la cena? I soggetti sensibili riescono a percepire anche i cambiamenti più sottili, che si tratti di una caratteristica fisica o di un certo stato emotivo. Come spiega Aron: “Hanno un intuito speciale di cui spesso gli altri non si accorgono”.

Questa capacità le guida anche nelle relazioni. Di solito, notano comportamenti insoliti che gli altri non percepiscono. Se, ad esempio, vi esprimete in modo diverso o scrivete un messaggio stranamente piccato (pensate anche alle virgole o ai punti esclamativi), lo noteranno quasi sicuramente.

Vivono le relazioni intensamente.
Le persone più sensibili sono sempre in cerca di un legame profondo. Secondo la ricerca di Aron tendono ad annoiarsi più in fretta della vita coniugale perché, col tempo, viene naturalmente a mancare quello scambio intenso che c’è all'inizio di ogni relazione. Non c’è da allarmarsi. Aron spiega che la “noia” non porta questi soggetti ad allontanarsi ma li rende più inclini a cercare nuovi stimoli nel rapporto.

Per avere una relazione duratura, una persona sensibile deve poter comunicare chiaramente i propri desideri e trovare un partner che capisca che l’emotività fa parte della sua natura. “Non possono fare a meno di esprimere ciò che sentono”, ci spiega Aron. “Mostrano la loro collera così come la loro felicità. Comprendere questa caratteristica è fondamentale”.

A volte preferiscono fare da soli.
Gli individui più sensibili danno il meglio in ambienti molto tranquilli, soprattutto sul luogo di lavoro. Secondo Aron: “Gli spazi condivisi non sono il massimo per loro”. La tendenza ad agire sempre in solitaria non riguarda solo l’ambiente lavorativo. Spesso evitano gli sport di gruppo o le attività fisiche perché credono che ogni loro movimento venga passato in rassegna”, come ha spiegato Ted Zeff, ricercatore e autore di numerose pubblicazioni su questo tipo di personalità.

Potrebbero essere più sensibili alla caffeina o all'alcol.
Non succede sempre, ma la Aron spiega che i soggetti più sensibili possono avere una reazione fisica più forte dopo l’assunzione di stimolanti come caffeina o alcol, stando ai risultati dei test che ha condotto per la sua ricerca. Inoltre, quando sono affamati tendono ad essere maggiormente nervosi.

I contrasti generano loro ansia.
Il conflitto mette le persone sensibili in una posizione scomoda. Di solito, adottano due approcci differenti, spesso in contraddizione tra di loro. “Sono combattute tra due scelte: esprimere ciò che sentono o tirarsi indietro perché non vogliono suscitare una reazione violenta negli altri”, spiega Aron “Diventano piuttosto ansiose nei contesti in cui la loro sensibilità (o un’altra caratteristica) viene giudicata”.

D’altra parte, riescono a gestire meglio i dissapori. Grazie alla loro capacità di empatia sanno mettersi nei panni dell’altra persona e capire il punto di vista altrui.

Alla fine quello che conta davvero è accettare la propria sensibilità, non combatterla. “Queste persone sono amici, leader e partner ideali”. Il messaggio? Continuate a vivere le vostre emozioni, anche quando state per scoppiare a piangere.

Questo post è stato pubblicato per la prima volta su HuffPost Usa ed è stato poi tradotto dall'inglese da Milena Sanfilippo.


their
00domenica 14 giugno 2015 17:41
questo sembra un post stile robert w la figa con copia e incolla di tutto

arcana alla luce di tutto ciò dacci una tua valutazione personale

che giudizio dai alle persone sensibili? in effetti troppe volte si è data ad esse una accezione negativa come se fossero persone troppo fragili e incapaci di afffrontare con la necesseria forza le avversità della vita

io non concordo con questa valutazione, sensibilità non deve essere etichettata come fragilità ma come un valore in grado di farci percepire meglio le differenze fra gli uomini e di cogliere quelle sfumature che ci differenziano dagli altri facendo valere la nostra specificità
Arcanna Jones
00domenica 14 giugno 2015 17:46
Their, tu quanto ti ritieni sensibile?
their
00domenica 14 giugno 2015 18:05
io sono decisamente una persona sensibile

la mia è una sensibilità che è mutata con il trascorrere del tempo, quando ero più giovane era una sensibilità quasi inconsapevole ma che era già in grado di farmi cogliere particolari nascosti delle persone, era una sensibilità istintiva

ora è una sensibilità diversa, più matura, più profonda, un tempo ero quasi indifferente alle sofferenze altrui, ora invece mi colpiscono e mi feriscono

vorrei un mondo dove le persone potessero vivere serenamente la loro vita senza l'angoscia e la disperazione di malattie e violenze
Quak150
00lunedì 15 giugno 2015 18:25
Re:
their, 6/14/2015 6:05 PM:

io sono decisamente una persona sensibile


Certe volte e' vero.
Altre mi chiedo se lo sei e lo fai apposta a infierire sugli altri, o se ti dimentichi semplicemente di esserlo.


their
00lunedì 15 giugno 2015 19:18
tu invece sei troppo diffidente, ma lasciati andare e fidati delle persone

tu sei sensibile? [SM=x44466]
Ignazzio
00lunedì 15 giugno 2015 23:06
Re:
their, 15/06/2015 19:18:

tu invece sei troppo diffidente, ma lasciati andare e fidati delle persone




Senti chi parla! [SM=x44457]


Inizia a mostrarti allora [SM=g1700002]
Quak150
00martedì 16 giugno 2015 09:57
Re:
their, 6/15/2015 7:18 PM:

tu invece sei troppo diffidente, ma lasciati andare e fidati delle persone

tu sei sensibile? [SM=x44466]



Fidarsi e' bene, ma non fidarsi e' meglio [SM=x44458] [SM=x44452]
pliskiss
00martedì 16 giugno 2015 12:21
Re: Re:
Quak150, 16/06/2015 09:57:



Fidarsi e' bene, ma non fidarsi e' meglio [SM=x44458] [SM=x44452]



Parole SANTE!!! è x quello che sei la mia preferita. [SM=x44462]
their
00mercoledì 17 giugno 2015 18:45
arcanna ha la cattiva abitudine di aprire i thread e poi sparire nel nulla
Da da da
00mercoledì 17 giugno 2015 19:17
Re:
their, 17/06/2015 18:45:

arcanna ha la cattiva abitudine di aprire i thread e poi sparire nel nulla




simile a te che apri concorsi e all'improvviso sparisci nel nulla scaricando sugli altri gli oneri del proseguimento del concorso... [SM=x44459]
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