Sauber ci crede
30 Novembre 2009
Peter Sauber, tornato in possesso del suo omonimo team, che la BMW gli ha rivenduto, rimane fiducioso di poter entrare nel prossimo mondiale. Tra l'altro la scuderia con base ad Hinwil avrà nuovamente i motori Ferrari.
Il suo futuro è nella mani della Toyota, se la casa giapponese deciderà di non vendere il suo team ad un altro proprietario, accettando di dover pagare una penale per aver sottoscritto il Patto della Concordia fino al 2012, la Sauber potrebbe venire iscritta. Se la Toyota non verrà acquisita la Sauber rietrerebbe come 13esimo team senza dover chiedere il permesso alle altre scuderie (che gli potrebbero comunque accordare anche come 14esimo team).
"Sono fiducioso", ha detto il 66enne Peter Sauber al sito ufficiale della F1. "Sarebbe un peccato dovesse chiudere la nostra factory, che è una delle migliori come organizzazione dell'intera F1. Sono convinto che alla partenza del prossimo mondiale ci saremo".
Ora che Sauber ha acquisito il team dalla BMW si sente responsabile della sopravvivenza della squadra. "Ci ho pensato un po' prima di prendere la decisione. Ora che l'ho presa non posso permettere che il team chiuda".
Dopo il fallimento della trattativa con la finanziaria svizzera Qadbak, ora il finanziamento è tutto sulle spalle di Peter Sauber che per prima cosa è stato costretto a tagliare della metà i dipendenti, da 250 a 130.
"E' stata una procedura davvero dolorosa", ha commentato ancora Sauber. "In quarant'anni di esperienza da imprenditore è la prima volta che mi capita di tagliare così tante persone per motivi finanziari. Tutti i reparti hanno subito dei tagli, ora dovremo compensare con l'efficienza il minor personale".
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