Poesie e riflessioni

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Etrusco
00martedì 25 ottobre 2005 17:29
quelle che ci fan sempre piacere rileggere
Quali sono quelle frasi che ci fa sempre piacere rispolverare?

Proviamo a ricordarci di questo thread quando la ritroveremo qualcuna buona da condividere tra tutti gli altri ipercafoni [SM=x44461]
bigate
00martedì 25 ottobre 2005 17:31
"Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

di Ramiro Besa e Andrea Appi


Etrusco
00martedì 25 ottobre 2005 17:32
Lentamente muore
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicità.



Poesia di Martha Medeiros (e Non di Pablo Neruda!)



(Poesia scritta dalla giornalista brasiliana Martha Medeiros nel 2000
e non da Pablo Neruda, come precisato da Clemente Mastella laureato in Lettere)

aggiornamento 25/01/08.
esce finalmente il comunicato della Fondazione Pablo Neruda e dell'Editore italiano del Nobel cileno (Passigli) sulla bufala di Clemente Mastella...

"Quien mueres" in effetti non è di Neruda, ma della giornalista brasiliana Martha Medeiros, nata nel 1961, che l'ha scritta nel 2000.
~Serenity77~
00martedì 25 ottobre 2005 21:32



Il più bello dei mari
-Nazim Hikmet

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

[Modificato da ~Serenity77~ 25/10/2005 21.33]

Neongenesis
00mercoledì 26 ottobre 2005 00:24
Rudyard Kipling



Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo conto però dei loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non rispondere con calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono ne' parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: <>;
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferire ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua e' la Terra e tutto ciò che vi e' in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio !





[SM=x44450]
[SM=x44450]
[SM=x44450]
orckrist
00giovedì 27 ottobre 2005 12:00
Trilussa

LA POLITICA

Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico,ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

[SM=x44452]

Etrusco
00venerdì 4 novembre 2005 12:53
Poesia

La poesia è pioggia gentile
che disseta e ristora.
La voce sua piana
placa e conforta;
racconta storie d'amore,
alimenta sogni nel cuore.
Può essere anche tempesta
Con fulmini e tuoni,
bufera di acqua e di vento
che schianta ed abbatte
ma la sua violenza
lava ed irrora la terra
e ripulisce il cielo.
La poesia, come la pioggia,
non ha senso dei limiti:
segue la sua natura
vorrebbe però sempre
donare e cantare.
Voglia di vento
Vorrei sferze di vento
per sgombrare il cielo
e destarmi dal sopore.
Vorrei la sua fresca follia
nel mondo oppresso
da sogni caduti.
Vorrei il suo volo
per cacciare le nubi
da menti e cuori.
Vorrei la sua libertà
per sciogliere i miei lacci
e partire verso nuovi mondi.

(Carla Piccinini) by Sprazzi di Vita . . .
Asgeir Mickelson
00venerdì 4 novembre 2005 23:06
Re: Rudyard Kipling

Scritto da: Neongenesis 26/10/2005 0.24



Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo;
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te tenendo conto però dei loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato non rispondere con calunnie o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono ne' parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare di pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio nello stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
Se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita distrutte e sai umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere e ricominciare dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una sola parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: <>;
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
Se non possono ferire ne' i nemici ne' gli amici troppo premurosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua e' la Terra e tutto ciò che vi e' in essa e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio !





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[SM=x44477]
Asgeir Mickelson
00venerdì 4 novembre 2005 23:06
Re:

Scritto da: orckrist 27/10/2005 12.00
Trilussa

LA POLITICA

Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico,ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

[SM=x44452]


[SM=x44476] Onore ad un maestro.
goccedigiada
00sabato 5 novembre 2005 16:48
Re:

Scritto da: orckrist 27/10/2005 12.00
Trilussa

LA POLITICA

Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico,ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

[SM=x44452]




meravigliosa!!!
[SM=x44457]
Zalmoxis
00sabato 5 novembre 2005 17:36
Re:

Scritto da: bigate 25/10/2005 17.31
"Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

di Ramiro Besa e Andrea Appi







[SM=x44452] :fD: [SM=x44457] :fD: [SM=x44452]
Asgeir Mickelson
00lunedì 7 novembre 2005 22:20
Re:

Scritto da: bigate 25/10/2005 17.31
"Vieni meco fior di loto che te sbrego il cavaloto"

di Ramiro Besa e Andrea Appi



La saggezza popolare. [SM=x44452]
Asgeir Mickelson
00lunedì 7 novembre 2005 22:36
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
e questa siepe che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni e la presente
e viva, e il suon di lei: Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

[Modificato da Asgeir Mickelson 07/11/2005 22.36]

Etrusco
00domenica 30 marzo 2008 14:50
Soffiami un bacio

voglio vedere le tue labbra

danzare sotto il sole d'Estate,

voglio vedere i tuoi occhi di luna

sotto il cielo notturno di Luglio.

Soffiami un bacio

anche se sei lontana...

sarà il vento a portarmi il tuo profumo.

Voglio tutta la tua essenza

bere la tua dolcezza

ubriacarmi con la tua voce...

Soffiami un bacio

come un soffio leggero

che mi toglie il respiro...

Soffiami un bacio

e nulla poi ti chiederò più

perché uno solo dei tuoi baci

vale più di mille carezze...
Avadoro
00martedì 1 aprile 2008 18:43
Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via

e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere

ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio

Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna

vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà

ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali


Faber De Andre'



merinze
00giovedì 3 luglio 2008 21:56
SAPRAI CHE NON T'AMO E CHE T'AMO

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.



Neruda
Etrusco
00domenica 27 luglio 2008 15:20
Re:
merinze, 03/07/2008 21.56:

SAPRAI CHE NON T'AMO E CHE T'AMO

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.



Neruda




[SM=x44459] [SM=x44476]


Etrusco
00martedì 2 settembre 2008 14:06
[IMG]http://i35.tinypic.com/c1gex.jpg[/IMG]
KuntaKinte77
00lunedì 15 settembre 2008 22:49
Re:
orckrist, 10/27/2005 12:00 PM:

Trilussa

LA POLITICA

Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico,ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma. (1915)

[SM=x44452]




"A proposito di politica,ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare?" (Totò)
il@ri@.patrizia
00martedì 16 settembre 2008 20:40
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
Di gente in gente, nú vedrai seduto
Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
Il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La madre or sol, suo dì tardo traendo,
Parla di me col tuo cenere muto:
Ma io deluse a voi le palme tendo;
E se da lunge i miei tetti saluto,

Sento gli avversi Numi, e le secrete
Cure che al viver tuo furon tempesta,
E prego anch'io nel tuo porto quiete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mie rendete
Allora al petto della madre mesta.

Ugo Foscolo
texdionis
00sabato 12 marzo 2011 18:42
W.B. Yeats
Pasqua 1916

Li ho incontrati al cadere del giorno
Mentre ritornavano animati in viso
Da banchi di negozi o scrittoi tra grigie
Case del diciottesimo secolo.
Sono passato con un cenno del capo
O cortesi parole senza senso,
O mi sono soffermato un momento e ho detto
Cortesi parole senza senso,
E pensato prima d'andarmene
Alla storiella beffarda o al sarcasmo
Con cui s'intrattiene un amico
Intorno al fuoco al circolo,
Certo che essi e io
Vivevamo soltanto ove s'indossa la casacca del buffone:
Tutti mutati, interamente mutati.
Una bellezza terribile è nata.

I giorni di quella donna erano spesi
In ottuso buon volere,
Le sue serate in discussioni
Fin che la voce si faceva stridula.
Quale voce più dolce della sua
Quando, giovane e bella,
Cavalcava dietro la muta?
Quest'uomo aveva tenuto una scuola
E cavalcava il nostro cavallo alato;
Quest'altro suo aiutante e amico
Stava toccando l'ora del vigore;
Avrebbe potuto venire in fama alla fine,
Tanto sensibile appariva la sua natura,
Audace e dolce il suo pensiero.
Quest'altro avevo creduto
Un borioso villico ubriaco.
Aveva fatto sanguinoso torto
A persone vicine al mio cuore,
L'annovero tuttavia nel mio canto;
Anch'egli ha rinunciato alla sua parte
Nella commedia del caso;
Anch'egli è stato alla sua volta mutato,
Interamente trasformato:
Una bellezza terribile è nata.

Cuori con un proposito solo
Tutta l'estate e l'inverno paiono
Fatti come per incanto pietra
Che turba il fiume vivente.
Il cavallo che viene dalla strada,
Il cavaliere, gli uccelli che spaziano
Da nube a trascorrente nube,
Mutano di minuto in minuto;
Un'ombra di nube sul fiume
Muta di minuto in minuto;
Uno zoccolo di cavallo scivola sull'argine,
E un cavallo diguazza nell'acqua;
Le galline dalle lunghe gambe si tuffano,
E lanciano richiamo ai galli di brughiera;
Di minuto in minuto essi vivono.
La pietra è in mezzo a ogni cosa.

Un troppo lungo sacrificio
Può fare pietra del cuore.
Oh, quando basterà?
Questo compete al Cielo, a noi compete
Di mormorare nome su nome,
Come una madre nomina il figliuolo
Quando il sonno è infine disceso
Su membra pur ora irrequiete.
E' altra cosa dal calare della notte?
No, no, non notte ma morte;
E fu inutile morte, alla fine?
Perché, per quanto si faccia e si dica,
L'Inghilterra può tener fede alle promesse.
Noi conosciamo il loro sogno; basta
Sapere che sognarono e son morti;
E che importa se eccesso d'amore
Li sconvolse fin che morirono?
Lo scrivo in rima:
MacDonagh e MacBride
E Connolly e Pearse
Ora e nel tempo avvenire,
Ovunque s'indossi il verde,
Sono mutati, interamente mutati:
Una bellezza terribile è nata.

William Butler Yeats

killing zoe
00giovedì 17 marzo 2011 16:49
La stazione di Wisława Szymborska
Il mio arrivo nella città di N.
è avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
E' scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

E' avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole
Etrusco
00giovedì 17 marzo 2011 17:11
Re: La stazione di Wisława Szymborska
killing zoe, 17/03/2011 16.49:

...una lettera non spedita.
...
Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole




[SM=x44461]
killing zoe
00sabato 19 marzo 2011 10:58
A te si arriva
A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti fermasti?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

di Pedro Salinas
killing zoe
00martedì 26 aprile 2011 17:09
“Ho sceso dandoti il braccio ” Eugenio Montale

“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue. ”

killing zoe
00martedì 17 maggio 2011 19:49
Io ti amo
Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo.

Stefano Benni
KuntaKinte77
00martedì 17 maggio 2011 22:07
Re: Io ti amo
killing zoe, 17/05/2011 19:49:

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo.

Stefano Benni




[SM=x44457]

cmq una riflessione andrebbe fatta su chi realmente agisce in questo modo... [SM=x44458]
killing zoe
00domenica 22 maggio 2011 19:10
Re: Re: Io ti amo
KuntaKinte77, 17/05/2011 22.07:


cmq una riflessione andrebbe fatta su chi realmente agisce in questo modo... [SM=x44458]



[SM=x44473]


killing zoe
00domenica 22 maggio 2011 19:18
Anima mia
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà.
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell'arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.

Nazim Hikmet
killing zoe
00mercoledì 22 giugno 2011 23:40
Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

Alda Merini
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