Polizia in piazza contro i tagli del Governo

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Etrusco
00mercoledì 28 ottobre 2009 21:14
"Sicurezza del Paese" non è più tra le priorità del PDL?





Cronaca

Manifestazione delle forze di polizia per chiedere maggiori risorse e denunciare i tagli del governo.

Salvatore Ingrosso, segretario Silp: " anche in momenti di ristrettezze, la polizia dimostra di tenere a freno la criminalità".

Oggi a Roma la manifestazione delle forze di polizia per denunciare tagli a organici e risorse.

Salvatore Ingrosso, segretario nazionale del Silp descrive "una piazza gremita" alla partenza del corteo, anche se non hanno potuto partecipare tutti quelli che avrebbero voluto: "il servizio alla cittadinanza va comunque garantito".

È proprio di poter offrire un miglior servizio ai cittadini la principale richiesta dei manifestanti, maggiori risorse per la sicurezza:
"risorse che non andranno tutte in rivendicazioni contrattuali e salariali, ma andranno
per tenere fede agli impegni che il governo aveva preso, perché sembrava essere al vertice delle preoccupazioni la sicurezza del paese".

Sono scese in piazza la quasi totalità delle rappresentanze sindacali, "ci sono anche delle rappresentanze di militari che hanno scelto di manifestare a loro rischio e pericolo".

Le ronde non sembrano aver avuto un grande successo
,
perché "i cittadini hanno ben chiaro quali sono le priorità del Paese, non è un'esclusiva delle forze di polizia.
Se le ronde sono un'operazione di facciata è chiaro che il cittadino non offre la sua solidarietà".
Le statistiche e i risultati di questo ultimo periodo sono leggibili e chiari: "anche in un momento come questo di ristrettezze e di tagli di risorse per poter lavorare, le forze di polizia hanno dimostrato di tener fronte alla criminalità, organizzata e non".

(CNR Media - 28/10/09)
Etrusco
00mercoledì 28 ottobre 2009 22:44
IN MIGLIAIA ARRIVATI DA TUTTA ITALIA
La polizia scende in piazza
Protesta contro i tagli del governo
Corteo dei sindacati per denunciare «le irresponsabili scelte dell'esecutivo».
Contestato il ministro Brunetta


Polizia in piazza: lo striscione della Segreteria nazionale del sindacato Siap durante il corteo a Roma (foto Zanini)


Una tranche del corteo in piazza Venezia sotto l'Altare della Patria (Zanini)

ROMA - Migliaia di operatori delle Forze di polizia arrivati da tutta Italia manifestano a Roma mercoledì mattina contro i tagli alla sicurezza e per la difesa di dignitose condizioni economiche e professionali. Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp della Polizia Penitenziaria; Sappe, Osapp, Sinappe, Fns, Uil P.A., Fp Cgil, Uspp Ugl del Corpo Forestale dello Stato; Sapaf, Ugl, Fe.Si.Fo, F.N.S., Uil P.A. Forestali, F.P.Cgil hanno, organizzato una manifestazione con corteo partita da Piazza Bocca della Verità alle 9.30 e arrivata in Piazza Navona, per il comizio finale. Nel lungo corteo striscioni e slogan contro la politica economica del governo e riferimenti alle ultime vicende di escort e trans che hanno coinvolto i politici.


Polizia in piazza a Roma: uno dei cartelli esposti contro il ministro Brunetta (foto Zanini)

CONTESTAZIONI A BRUNETTA - Pesante contestazione nei confronti del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta da parte delle migliaia di poliziotti.
«Noi difendiamo anche la tua sicurezza e tu ci ha preso in giro e ci hai dato dei 'panzonì»,
hanno urlato gli organizzatori della protesta passando sotto la sede del ministero della Funzione Pubblica in corso Vittorio Emanuele.

Subito dopo una bordata di fischi si è alzata verso le finestre del ministero: «Lo sappiamo che sei chiuso dietro il tuo scranno d'oro - hanno aggiunto - perchè non vieni giù a parlare con chi ti difende?». I manifestanti hanno anche criticato le ronde volute dal ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Questo governo vi ha dato le ronde - hanno detto rivolgendosi ai cittadini - hanno messo i soldi per questa vergogna invece che darli ai poliziotti».
Al corteo, che è arrivato in piazza Navona dove si terranno gli interventi dei leader sindacali, secondo gli organizzatori stanno partecipando circa 30 mila persone.
"Il taglio di circa 3 miliardi di euro in 3 anni al comparto sicurezza e difesa,
unito agli effetti dell’ex decreto Brunetta
ora convertito in legge - denunciano i sindacati -,
sta producendo una pesante riduzione di personale a causa del mancato turn over e un innalzamento dell’età media dei poliziotti italiani, che ormai sfiora i cinquant’anni".



Polizia in piazza a Roma: rabbia e slogan duri nel corso della manifestazione, qui al passaggio in piazza Venezia (foto Zanini)

Polizia in piazza a Roma: ironia pesante contro i politici durante il corteo (foto Zanini)



DENUNCIA - Con questa giornata di protesta i sindacati delle Forze di polizia denunciano «le irresponsabili scelte del governo di ridurre di oltre 40mila unità il numero degli operatori in servizio, di sottrarre il 44% delle risorse alle attività operative e organizzative, di rinviare di tre anni il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e di sottrarsi all’impegno di realizzare un nuovo modello di sicurezza che esalti le professionalità Sono scelte, queste del governo, che smentiscono gli impegni assunti in campagna elettorale, ed esprimono una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso i diritti professionali di chi in condizioni di crescente disagio assicura il massimo impegno a garanzia della convivenza civile e la sicurezza del Paese».



Fonte: Corriere della Sera - 28 ottobre 2009


Alcuni commenti:




quando anche la polizia si rivolta...28.10|19:00
dnamercurio
Scioperare è un atto democratico, ma quando si arriva a certi estremi, significa che c'è da preoccuparci per il malcostume che non si può più modificare. La polizia senza carburanti? Tale fatto era presente anche sotto il centro sinistra. La novità? Che il "Governo delle promesse berlusconiano " non è riuscito a fare molto". Avrebbe potuto agire di più e accontentare molti più cittadini. Peccato!!!! Vedremo in futuro cosa accadrà.

Fini prometteva aumenti di stipendio ai poliziotti 28.10|18:08
cataldoamoruso
Fini durante la campagna elettorale aveva preso a cuore un aumento di stipendio alle forze dell'ordine, in Calabria si dice"Passati u Santu , passata la festa".
Ha preso i voti ed ora tace, mentre sappiamo che le macchine della polizia alcune volte si fermano perché manca la benzina, peggio ancora quando si guastano.
Le paghe sono di 1200 euro al mese una bella prospetiva per chi rischia la vita per proteggere i cittadini. con osservanza Cataldo Amoruso

Tagliare si, ma i privilegi e le auto blu 28.10|17:52
senno
Questo non é il governo della maggior sicurezza dei cittadini ma é il governo dei privilegi ai politici e a troppe istituzioni dotate di auto blu.

Peccato che..28.10|17:42
fallenangel0
Peccato che in piazza POTEVA scendere solo la polizia in quanto "smilitarizzata", se anche i militari(carabinieri, guardia di finanza, esercito, marina, etc a cui è vietato manifestare e scioperare) avessero potuto farlo, il numero dei manifestanti sarebbe stato 100 volte quello.

Sicurezza privatizzata, giustizia addomesticata 28.10|17:26
albigin
Il disegno del governo Bossi/Berlusconi è chiaro:
privatizzare la sicurezza dopo aver disarticolato la giustizia ponendola al servizio del potere politico.



Polizia in piazza a Roma: i primi gruppi scesi dai pullman affluiscono al Circo Massimo verso Bocca della Verità (foto Zanini)




Polizia in piazza a Roma: i manifestanti al passaggio davanti al Campidoglio (foto Zanini)


Polizia in piazza a Roma: la delegazione Cgil della polizia penitenziaria protesta per i tagli al Dap (foto Zanini)




Etrusco
00mercoledì 28 ottobre 2009 22:49
Polizia in piazza a Roma:
la delegazione degli agenti di Caltanissetta
(foto Zanini)

Polizia in piazza a Roma: i manifestanti dei sindacati unitari con palloncini e striscioni rossi (foto Zanini)
Polizia in piazza a Roma: la delegazione del Siulp di Trapani con uno striscione contro le stragi di mafia (Adnkronos)
Polizia in piazza a Roma: i manifestanti del sindacato autonomo Consap (Fotogramma)
striscione unitario dei sindacati di polizia (Adnkronos)
Alcuni poster più d'impatto portati in manifestazione dagli agenti di polizia «Ci avete ridotti in mutande» (Adnkronos)

PrettyWoman@
00mercoledì 28 ottobre 2009 23:49
Solo una domanda...

Visto che di solito nelle manifestazioni le forze di polizia sono quelle che controllano i manifestanti, li contano, magari li fotografano (sai per fare quei begli album..)

In una manifestazione del genere i servigi di cui sopra li hanno svolti i metalmeccanici?

(che se deve pure de salutà?)

PS: Per me sti polizziotti so tutti comunisti [SM=x44522]
+tag+
00giovedì 29 ottobre 2009 18:09
Comunque, erano 40.000 per gli organizzatori e.........5.000 per la polizia!!!
ahahahahahaha.............. [SM=x44455]
radcla
00giovedì 29 ottobre 2009 19:28
Re:
+tag+, 29/10/2009 18.09:

Comunque, erano 40.000 per gli organizzatori e.........5.000 per la polizia!!!
ahahahahahaha.............. [SM=x44455]




c'è un conflitto di interessi [SM=x44464]
Renato Vallanzasca
00sabato 7 novembre 2009 11:31
Credo sia stato surreale vedere una manifestazione in cui la gente scendeva dalle camionette anzichè salirci.
Etrusco
00mercoledì 19 gennaio 2011 16:21
"La divisa è un simbolo, non va offesa"
Poliziotti indignati per il Bunga Bunga

I sindacati degli agenti chiedono che i pm facciano chiarezza su quelle serate nella villa di Arcore. Dove, secondo i racconti di una testimone, l'uniforme sarebbe stata usata in giochi erotici. "Agire nei confronti del presidente del Consiglio come si agirebbe verso un qualsiasi cittadino"

SONO "scoraggiati" e "indignati" per lo scandalo che ha investito, ancora una volta, il presidente del Consiglio. Parlano a nome degli agenti, uomini e donne, che indossano la divisa della polizia di Stato, la stessa che, stando ai racconti di una testimone, sarebbe stata usata nel corso dei giochi erotici organizzati nella sala sotterranea del bunga bunga, nella villa di Arcore. I sindacati di polizia chiedono che la magistratura vada avanti con il suo lavoro, e pretendono che venga fatta chiarezza su una pagina che li mette in imbarazzo.

Alcuni preferiscono non parlare. "Aspettiamo notizie certe" dicono, anche se poi, gli stessi, ammettono: "Se sarà tutto confermato, è una vergogna". Tra quelli che commentano le ultime rivelazioni dell'inchiesta sui festini di villa San Martino, c'è Sebastiano Di Luciano, segretario generale della Uilps (Unione italiana lavoratori polizia di Stato): "Sinceramente non riesco a crederci. Non voglio fare un discorso di tipo politico, perché come sindacato noi siamo soltanto per la legalità. In un Paese democratico, con organi democratici - dalla magistratura alle forze di polizia - si deve agire nei confronti del presidente del Consiglio come si agirebbe verso un qualsiasi cittadino. Non ci sono legittimi impedimenti che tengano". "Provo sdegno e riprovazione rispetto a questo vicende - dice il sindacalista, che parla a nome dei suoi cinquemila iscritti - a maggior ragione perché coinvolgono un premier che può contare su un servizio di polizia di prim'ordine".

Sull'utilizzo di una uniforme della polizia durante le 'cerimonie' erotiche che vedevano protagoniste le ragazze invitate dal premier, Di Luciano attacca: "E' un'offesa allo Stato e alla polizia". Punto condiviso da Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap: "Se venisse tutto confermato, saremmo di fronte ad un'offesa gravissima e gratuita agli uomini e alle donne che indossano, ogni giorno, la divisa. Una divisa che rappresenta l'unità dello Stato: è un simbolo e, se certe cose sono veramente accadute, sarebbe tutto molto degradante. La divisa non può essere usata come strumento di offesa per le donne. Ma sarebbe anche un'offesa anche nei confronti della Repubblica".

E solleva un'altra questione: "Se è vero che nei festini sono state usate delle uniformi da poliziotte, bisogna chiarire se fossero vere o meno: nella prima ipotesi, infatti, saremmo di fronte alla violazione di una legge". Duro anche il giudizio della Consap, che "si schiera a tutela della professionalità delle donne in polizia, vilipesa dai verbali delle intercettazioni che corredano la chiamata a giudizio del presidente del Consiglio". "Qualora queste indiscrezioni di stampa rivelassero un fondamento - sostiene il segretario generale, Giorgio Innocenzi - sarebbe un fatto gravissimo che colpisce l'alta professionalità garantita dalle donne in polizia. Sarebbe altresì evidente il profondo disagio dell'intera categoria, nell'indossare una divisa che sarebbe stata ridicolizzata di fronte all'opinione pubblica nazionale ed internazionale. In tema di scelte di Governo sulla sicurezza, quelle che più ci stanno a cuore, i fatti che stanno emergendo appalesano nel nostro presidente del Consiglio, una personalità sempre meno attenta all'agenda di governo, che si era evidenziata anche nell'assenza in occasione dei provvedimenti che hanno riguardato la sicurezza e la specificità delle forze di polizia, che mai come in questo periodo si sono sempre chiuse con inaccettabili penalizzazioni economiche ed operative".

Franco Maccari, segretario del Coisp (circa settemila iscritti, area centro-destra), si dice "scoraggiato": "Penso a vicende come quelle dei voli di Stato che hanno trasportato Mariano Apicella. Vicende che sono state archiviate. E' scoraggiante vedere che le denunce, a volte, sono inutili". Sul caso di Villa San Martino, il rappresentante degli agenti punta il dito contro le carenze di uomini e mezzi, cui la polizia deve far quotidianamente fronte: "A fronte dell'uso improprio di uomini e macchine per servizi di scorte e tutela, penso al 113 che spesso non ha auto da inviare ai cittadini. Sono in polizia da 27 anni, e una situazione del genere non l'ho mai vista. E' chiaro che intorno al premier ci devono essere degli agenti a garantire la sua sicurezza. Mi chiedo però cosa facciano. Il problema non è solo della scorta del premier: oggi, in Italia, più di due terzi dei poliziotti usati nelle scorte non servono, e si configurano come uno status symbol". Nel caso specifico del presidente del consiglio, Maccari lancia un appello ai poliziotti: "Rinunciate a qualche privilegio, come gli straordinari, e ribellatevi a questi servizi.

E' impensabile fare da scorta a personcine che non dovrebbero avere nulla a che vedere con queste attività di vigilanza. Non si sa chi si porta, chi sono queste persone". "La magistratura faccia un lavoro a tutto tondo - conclude il sindacalista - Non voglio sapere con quante persone va a letto Berlusconi, ma voglio solo avere la garanzia che la legge sia uguale per tutti". Enzo Marco Letizia, che guida l'Associazione nazionale funzionari di polizia, si dice certo che "gli agenti abbiano rispettato la legge", ma si chiede al tempo stesso quale sia il dispositivo di sicurezza intorno alla villa di Arcore: "Mi auguro che ci sia un sistema di metal detector, fissi o portatili, per verificare se chi entra, può avere con se oggetti atti ad offendere". Più netto il giudizio sull'utilizzo di una divisa durante da parte delle giovani amiche del premier: "Se venisse confermato, sarebbe una cosa penosa. Non si scherza con i simboli istituzionali". In passato, lo stesso sindacato sollevò forti perplessità in merito ad una posa sexy di Claudia Koll, fotografata in divisa da poliziotta: "Oggi, come allora, il nostro giudizio non può che essere critico".

Fonte: Repubblica
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