Quesito di storia militare

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texdionis
00sabato 15 novembre 2003 18:32
Giusto per farci riflettere...

Qual'è stata la battaglia considerata la massima strage di vite umane?

Se nessuno darà la risposta esatta,pubblicherò la risposta e relativo commento tra una settimana.
Asgeir Mickelson
00sabato 15 novembre 2003 18:48
Verdun?
Iwo Jiima?
Caporetto?
Midway?

[Modificato da Asgeir Mickelson 15/11/2003 18.51]

texdionis
00sabato 15 novembre 2003 18:54
Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 15/11/2003 18.48
Verdun?
Iwo Jiima?
Caporetto?
Midway?

[Modificato da Asgeir Mickelson 15/11/2003 18.51]





La prima che hai detto.Un giorno di questi ne scrivo un pò.[SM=x44475]
Asgeir Mickelson
00sabato 15 novembre 2003 18:57
Re: Re:

Scritto da: texdionis 15/11/2003 18.54



La prima che hai detto.Un giorno di questi ne scrivo un pò.[SM=x44475]


[SM=x44462]

Airtontaxy
00sabato 15 novembre 2003 20:33
Verdun?

Pensavo fosse lo sgancio delle bombe atomiche su Yroshima e Nagasaky
texdionis
00sabato 15 novembre 2003 21:07
Re:

Scritto da: Airtontaxy 15/11/2003 20.33
Verdun?

Pensavo fosse lo sgancio delle bombe atomiche su Yroshima e Nagasaky



Me l'aspettavo questa.[SM=x44463]
Ho parlato però di battaglia,Hiroshima e Nagasaki non hanno coinvolto alcun esercito,è stata solo una esecuzione piovuta dall'alto.
Asgeir Mickelson
00sabato 15 novembre 2003 21:25
Re:

Scritto da: Airtontaxy 15/11/2003 20.33
Verdun?

Pensavo fosse lo sgancio delle bombe atomiche su Yroshima e Nagasaky



Se non sbaglio, durante la battaglia d Verdun (21 febbraio 1916 - 15 dicembre 1916) c furono più d 750.000 morti.[SM=x44473]

I bombardamenti, x convenzione, non sono considerati "battaglie"[SM=x44475]
Sameera
00sabato 15 novembre 2003 22:26
Re: Re:

Scritto da: texdionis 15/11/2003 21.07


Me l'aspettavo questa.[SM=x44463]
Ho parlato però di battaglia,Hiroshima e Nagasaki non hanno coinvolto alcun esercito,è stata solo una esecuzione piovuta dall'alto.




Parole esatte [SM=x44458]
Yoghi il Grosso
00domenica 16 novembre 2003 00:07
Re: Re:

Scritto da: texdionis 15/11/2003 21.07


Me l'aspettavo questa.[SM=x44463]
Ho parlato però di battaglia,Hiroshima e Nagasaki non hanno coinvolto alcun esercito,è stata solo una esecuzione piovuta dall'alto.




E' vero: intendevi una battaglia campale...

[SM=x44458]
Das Reich
00lunedì 17 novembre 2003 14:20
Re: Re:

Scritto da: texdionis 15/11/2003 18.54



La prima che hai detto.Un giorno di questi ne scrivo un pò.[SM=x44475]



Ma non è stata Stalingrado?
Etrusco
00lunedì 17 novembre 2003 14:38
Sarebbe interessante stilare una classifica
delle più tragiche battaglie campali
con tanto di riferimenti cronologici...
giusto per riflettere un pò.
Asgeir Mickelson
00martedì 18 novembre 2003 21:38
Facciamo un pò d'ordine
La battaglia che ha causato il maggior numero di vittime è stata la Prima Battaglia della Somme, in Francia, dal 1° luglio al 19 novembre 1916, durante la quale persero la vita 1.043.896 soldati, tra cui 623.907 dell'esercito alleato (419.654 dei quali di nazionalità britannica) e 419.989 tedeschi (e non circa 670.000 come si riteneva in precedenza).

Se si calcolano anche le vittime civili, il numero più alto di morti in un'unica battaglia è stato di circa 2.100.000 nella battaglia di Stalingrado, che terminò il 31 gennaio 1943 con la resa dei tedeschi, capeggiati dal maresciallo Friedrich Von Paulus. Dopo la battaglia, la popolazione civile era ridotta da oltre 500.000 a 1.515 persone.

[Modificato da Asgeir Mickelson 18/11/2003 21.38]

texdionis
00mercoledì 19 novembre 2003 00:13
Re: Facciamo un pò d'ordine

Scritto da: Asgeir Mickelson 18/11/2003 21.38
La battaglia che ha causato il maggior numero di vittime è stata la Prima Battaglia della Somme, in Francia, dal 1° luglio al 19 novembre 1916, durante la quale persero la vita 1.043.896 soldati, tra cui 623.907 dell'esercito alleato (419.654 dei quali di nazionalità britannica) e 419.989 tedeschi (e non circa 670.000 come si riteneva in precedenza).

Se si calcolano anche le vittime civili, il numero più alto di morti in un'unica battaglia è stato di circa 2.100.000 nella battaglia di Stalingrado, che terminò il 31 gennaio 1943 con la resa dei tedeschi, capeggiati dal maresciallo Friedrich Von Paulus. Dopo la battaglia, la popolazione civile era ridotta da oltre 500.000 a 1.515 persone.

[Modificato da Asgeir Mickelson 18/11/2003 21.38]





Va bene prof.Asgeir nonchè generale del forum,allora mi sai dire a quanto ammontarono i morti a Verdun?[SM=x44498]
Asgeir Mickelson
00mercoledì 19 novembre 2003 00:21
Re: Re: Facciamo un pò d'ordine

Scritto da: texdionis 19/11/2003 0.13



Va bene prof.Asgeir nonchè generale del forum,allora mi sai dire a quanto ammontarono i morti a Verdun?[SM=x44498]



L'ho scritto, o no?[SM=x44473]

Le perdite tra morti e feriti sono 620.000 tra inglesi e francesi e circa 420.000 tedeschi.

[Modificato da Asgeir Mickelson 19/11/2003 0.22]

Etrusco
00mercoledì 19 novembre 2003 11:30
[SM=x44476] Generalissimo,
le tue precisazioni mi hanno sconvolto [SM=x44497]
Asgeir Mickelson
00mercoledì 19 novembre 2003 11:45
Re:

Scritto da: Etrusco 19/11/2003 11.30
[SM=x44476] Generalissimo,
le tue precisazioni mi hanno sconvolto [SM=x44497]



Un pò le sapevo e un pò le ho "prese in prestito"[SM=x44451]
Etrusco
00mercoledì 19 novembre 2003 14:13
Ora sarebbe interessante sapere quanti tra soldati di ogni colore e civili siano morti dal 1990 a questa parte in Irak,
in conseguenza ai bombardamenti, alle varie azioni militari e terroristiche, all'embargo e alla malnutrizione.

Tenetemi aggiornato per sapere di quanto abbiamo superato i precedenti valori [SM=x44498]
Asgeir Mickelson
00mercoledì 19 novembre 2003 15:14
Re:

Scritto da: Etrusco 19/11/2003 14.13
Ora sarebbe interessante sapere quanti tra soldati di ogni colore e civili siano morti dal 1990 a questa parte in Irak,
in conseguenza ai bombardamenti, alle varie azioni militari e terroristiche, all'embargo e alla malnutrizione.

Tenetemi aggiornato per sapere di quanto abbiamo superato i precedenti valori [SM=x44498]



Lo ignoro, ma credo che sia stato superato il "quel" numero abbondantemente
texdionis
00lunedì 24 novembre 2003 23:43
Verdun
A causa del sistema di avvicendamento al fronte,è difficile stabilire con esattezza quanti uomini abbiano combattuto a Verdun da una parte e dall'altra,mentre è abbastanza semplice fare il conto dei caduti:tra il febbraio e il dicembre 1916,i francesi persero 542000 uomini tra morti e feriti,e i tedeschi 434000.
Verdun fu nel contempo una tipica battaglia della prima guerra mondiale e la peggiore di tutte.Fu tipica,in quanto le armi di quel conflitto rivelarono tutta la loro potenza distruttiva: oltre i normali bombardamenti di artiglieria pesante,furono impiegati per la prima volta anche i lanciafiamme e i gas venefici,tra cui il fosgene.La rivoluzione industriale fornì alla prima guerra mondiale numerose armi nuove,che provocarono morte e distruzione su una scala che nessun generale aveva mai concepito prima della guerra,e di cui spesso non si resero conto neanche durante il conflitto stesso.Fu tipica anche nell'atteggiamento che sembrò caratterizzare i generali su entrambi i fronti:
i soldati erano pedine da usare,piuttosto che vite da preservare;infatti la parola "morte" veniva raramente usata nei corridoi del potere,dove si preferiva parlare di "spreco".Quei generali spesso consideravano gli uomini e le battaglie come poco più che spostamenti di bandierine su una mappa;l'obiettivo era "prosciugare le risorse del nemico",per non dire "uccidere uomini".La disumanizzazione della guerra negli alti ranghi può spiegare l'attitudine che caratterizzò le generazioni dei soldati sopravvissuti nei decenni a venire.

Verdun fu anche la peggiore delle battaglie,perchè il piano elaborato dal generale tedesco Falkenhayn e messo in atto dal principe ereditario Guglielmo venne concepito sin dall'inizio come nient'altro che un tritacarne con pochi obiettivi materiali:la battaglia servì esclusivamente a uccidere uomini,piuttosto che ad acquisire territori od obiettivi materiali.Come Falkenhayn aveva previsto,i francesi inviarono un numero enorme di uomini a Verdun.Tuttavia,è più importante la visione francese degli avvenimenti:Verdun divenne un simbolo dell'orgoglio nazionale,più di qualsiasi altro luogo o evento della guerra.Anche se la vittoria fece di Pétain un eroe nazionale e meritò alla Francia eterno onore,il suo costo offuscò per sempre il ricordo della battaglia.Perciò,il simbolo dell'orgoglio divenne quello del prezzo della guerra.

Nel conflitto,la Francia perse circa 5,5 milioni di uomini tra morti e feriti,su un totale di quasi 8,5 milioni di mobilitati.Il costo per la società fu incalcolabile,e a rendere le cose peggiori,quasi tutto il fronte occidentale combattè in Francia.Il costo umano venne aggravato da quattro anni di distruzione ambientale.Poichè tanti soldati che combatterono a Verdun sarebbero divenuti i futuri generali e politici francesi,l'eredità della battaglia si potè osservare nelle azioni militari e politiche degli anni Venti e Trenta:il concetto di difesa,screditato prima della guerra,venne valorizzato con la linea Maginot,quella inespugnabile serie di fortificazioni che divenne un altro simbolo di rovina per la Francia.Anche se nel 1940 i francesi possedevano (sulla carta) il più grande esercito del mondo,la linea Maginot e il concetto di guerra di trincea furono fatti insidiosi nella loro dottrina militare che fece cadere il Paese vittima della guerra-lampo di Hitler.Prima dell'invasione,il comportamento dei francesi nel resistere (o meglio,nel non resistere) a Hitler,a partire dall'occupazione della Renania nel 1936 fino alla Conferenza di monaco,che sacrificò la Cecoslovacchia nel 1938,può essere fatto risalire alle perdite subite nel corso della prima guerra mondiale.Il popolo francese,come anche quello inglese,non avrebbero permesso ai loro governi nemmeno di prendere in considerazione la prospettiva di entrare di nuovo in guerra finchè i carri armati di Hitler non cominciarono a sferragliare.
Il ricordo dei francesi della prima guerra mondiale,simboleggiato dal sacrificio e dall'eroismo di Verdun,paralizzò una nazione.(pagg.470-472)

PAUL K.DAVIS,Le 100 battaglie che hanno cambiato la storia,Newton & Compton,pagg.607, € 14.90.
Asgeir Mickelson
00martedì 25 novembre 2003 00:25
grazie texd!
[SM=x44462]

[Modificato da Asgeir Mickelson 25/11/2003 0.26]

Asgeir Mickelson
00martedì 25 novembre 2003 18:54
Me lo sono riletto con calma, e in effetti anche qui, la Prima Guerra mondiale è considerata una guerra di logoramento, quella a cui (almeno all'inizio) nessuno voleva arrivare.
Ma poi, fallita la Blitzkrieg (guerra-lampo tedesca), gli schieramenti si sono assestati sulle posizioni e nessuno si è più mosso.

Mancavano le idee, mancava un'artiglieria in grado di appoggiare pesantemente la fanteria (quindi anche mobile) e mancava il carroarmato (i primi "prototipi" erano usati maggiormente in appoggio alla fanteria) come ariete in grado di sfondare le linee nemiche.

Dopo la guerra, la Linea Maginot faceva sentire al sicuro la Francia.
Dall'alto dei suoi 2 milioni di uomini, si sentiva sicura, credendo che quel Forte potesse resistere a qualunque attacco.
Invece, bastarono 2 divisioni aviotrasportate naziste per far saltare la difesa della costruzione.
La Francia ha pagato a causa di questo, delle idee vecchie (i piani di attacco/difesa si rifacevano alla guerra precedente), degli ufficiali testardi (convinti che bastasse poco per vincere una guerra) e della loro grandeur. [SM=x44475]
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