Verdun
A causa del sistema di avvicendamento al fronte,è difficile stabilire con esattezza quanti uomini abbiano combattuto a Verdun da una parte e dall'altra,mentre è abbastanza semplice fare il conto dei caduti:tra il febbraio e il dicembre 1916,i francesi persero 542000 uomini tra morti e feriti,e i tedeschi 434000.
Verdun fu nel contempo una tipica battaglia della prima guerra mondiale e la peggiore di tutte.Fu tipica,in quanto le armi di quel conflitto rivelarono tutta la loro potenza distruttiva: oltre i normali bombardamenti di artiglieria pesante,furono impiegati per la prima volta anche i lanciafiamme e i gas venefici,tra cui il fosgene.La rivoluzione industriale fornì alla prima guerra mondiale numerose armi nuove,che provocarono morte e distruzione su una scala che nessun generale aveva mai concepito prima della guerra,e di cui spesso non si resero conto neanche durante il conflitto stesso.Fu tipica anche nell'atteggiamento che sembrò caratterizzare i generali su entrambi i fronti:
i soldati erano pedine da usare,piuttosto che vite da preservare;infatti la parola "morte" veniva raramente usata nei corridoi del potere,dove si preferiva parlare di "
spreco".Quei generali spesso consideravano gli uomini e le battaglie come poco più che spostamenti di bandierine su una mappa;l'obiettivo era "
prosciugare le risorse del nemico",per non dire "uccidere uomini".La disumanizzazione della guerra negli alti ranghi può spiegare l'attitudine che caratterizzò le generazioni dei soldati sopravvissuti nei decenni a venire.
Verdun fu anche la peggiore delle battaglie,perchè il piano elaborato dal generale tedesco Falkenhayn e messo in atto dal principe ereditario Guglielmo venne concepito sin dall'inizio come nient'altro che un tritacarne con pochi obiettivi materiali:la battaglia servì esclusivamente a uccidere uomini,piuttosto che ad acquisire territori od obiettivi materiali.Come Falkenhayn aveva previsto,i francesi inviarono un numero enorme di uomini a Verdun.Tuttavia,è più importante la visione francese degli avvenimenti:Verdun divenne un simbolo dell'orgoglio nazionale,più di qualsiasi altro luogo o evento della guerra.Anche se la vittoria fece di Pétain un eroe nazionale e meritò alla Francia eterno onore,il suo costo offuscò per sempre il ricordo della battaglia.Perciò,il simbolo dell'orgoglio divenne quello del prezzo della guerra.
Nel conflitto,la Francia perse circa 5,5 milioni di uomini tra morti e feriti,su un totale di quasi 8,5 milioni di mobilitati.Il costo per la società fu incalcolabile,e a rendere le cose peggiori,quasi tutto il fronte occidentale combattè in Francia.Il costo umano venne aggravato da quattro anni di distruzione ambientale.Poichè tanti soldati che combatterono a Verdun sarebbero divenuti i futuri generali e politici francesi,l'eredità della battaglia si potè osservare nelle azioni militari e politiche degli anni Venti e Trenta:il concetto di difesa,screditato prima della guerra,venne valorizzato con la linea Maginot,quella inespugnabile serie di fortificazioni che divenne un altro simbolo di rovina per la Francia.Anche se nel 1940 i francesi possedevano (sulla carta) il più grande esercito del mondo,la linea Maginot e il concetto di guerra di trincea furono fatti insidiosi nella loro dottrina militare che fece cadere il Paese vittima della guerra-lampo di Hitler.Prima dell'invasione,il comportamento dei francesi nel resistere (o meglio,nel non resistere) a Hitler,a partire dall'occupazione della Renania nel 1936 fino alla Conferenza di monaco,che sacrificò la Cecoslovacchia nel 1938,può essere fatto risalire alle perdite subite nel corso della prima guerra mondiale.Il popolo francese,come anche quello inglese,non avrebbero permesso ai loro governi nemmeno di prendere in considerazione la prospettiva di entrare di nuovo in guerra finchè i carri armati di Hitler non cominciarono a sferragliare.
Il ricordo dei francesi della prima guerra mondiale,simboleggiato dal sacrificio e dall'eroismo di Verdun,paralizzò una nazione.(pagg.470-472)
PAUL K.DAVIS,
Le 100 battaglie che hanno cambiato la storia,Newton & Compton,pagg.607, € 14.90.