Referendum Costituzionale

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Etrusco
20venerdì 8 gennaio 2016 11:37
Riforma Boschi-Renzi-Verdini

Ecco qui il link agli articoli modificati della Costituzione: come sono ora e come diverranno dopo il referendum se dovesse vincere il si: LINK
Fonte: Camera dei Deputati, XVII LEGISLATURA, servizio studi
n. 216/12 2016 - Testo di legge costituzionale
pubblicato sulla Gazzetta U ciale n°88 del 15 aprile 2016


Il prossimo 4 dicembre 2016 saremo chiamati a votare per il referendum confermativo sulle modifiche costituzionali imposte da Renzi e Boschi che nel dibattito parlamentare non hanno accettato nessuna modifica né alcuna proposta di miglioramento tra le tante proposte dagli altri partiti.

Dal Fatto Quotidiano:
"SCHIFORME, ECCO IL FRONTE DEL NO
Per difendere la Carta del 1948 dalla discutibile controriforma del Senato targata Renzi & Verdini, giuristi come Zagrebelsky, Rodotà, Pace, Gallo, Grandi, Carlassare, Azzariti, Villone, Besostri e Ferrara getteranno le basi per vincere il referendum di ottobre.

Non solo: raccoglieranno firme tra i parlamentari di opposizione perché la consultazione sia chiesta dai contrari e non diventi un plebiscito in mano al premier"
lady considine
20venerdì 8 gennaio 2016 13:10
Renzi ha puntato tutto su questa sua riforma della costituzione e pochi giorni fa a ribadito che se dovesse essere bocciata dal referendum considererà fallita la sua presidenza e si ritirerà dalla politica.

Ma allora mi chiedo, se per lui è davvero così importante perchè non ha aperto la riforma ai contributi di tutte le altre parti politiche? La costituzione deve essere per tutti gli italiani e non solo per una piccola parte che ormai non è più nemmeno la maggioranza degli elettori (semmai lo fosse mai stata).
riccardo60
20venerdì 8 gennaio 2016 13:16
Questo referendo può essere un punto di svolta verso un possibile cambiamento,
loro lo sanno benissimo, quindi immagino che metteranno in atto una campagna mediatica senza precedenti,e secondo me sarà dura per il "no" spuntarla.
Renzi lo ha anche specificato in modo chiaro e inequivocabile,
se perde, la sua corsa è finita e si ritirerà.

E una volta tanto sono d'accordo con lui, se perde la sua corsa è finita,
ma non perchè si ritirerà, ma perchè se le cose si metteranno male,
cominceranno le grandi manovre per trovare il prossimo burattino,
o magari sarà una donna stavolta.
Etrusco
10venerdì 8 gennaio 2016 13:28
Re:
riccardo60, 08/01/2016 13:16:

... metteranno in atto una campagna mediatica senza precedenti,e secondo me sarà dura per il "no" spuntarla.
Renzi lo ha anche specificato in modo chiaro e inequivocabile,
se perde, la sua corsa è finita e si ritirerà....




Credo anch'io che caleranno qualche asso dalla manica, mediaticamente ci bombarderanno con un lavaggio del cervello senza precedenti per indorarci la pillola.
Però la madrina di questa riforma, Maria Elena Boschi, ha l'immagine un po' appannata dopo il clamoroso scandalo di Banca Etruria, dovrà ripulirsi e rigenerarsi almeno all'apparenza: forse è proprio per questo che da diversi giorni è sparita dalle TV, aspetta che passi la bufera, che si abbassi il polverone per poi tornare a riabilitarsi agli occhi dell'opinione pubblica [SM=x44461]
pliskiss
10venerdì 8 gennaio 2016 14:43
Ha già vinto il SI, questo è il governo di più grossi sporcaccioni esistito negli ultimi trenta anni, opportunisti, e anche anti-democratici, Renzi sta facendo quello che vuole, speriamo che qualche d'uno lo ferma. [SM=x44458]
riccardo60
20venerdì 8 gennaio 2016 16:23
Re:
pliskiss, 08/01/2016 14:43:

Ha già vinto il SI, questo è il governo di più grossi sporcaccioni esistito negli ultimi trenta anni, opportunisti, e anche anti-democratici, Renzi sta facendo quello che vuole, speriamo che qualche d'uno lo ferma. [SM=x44458]



un momento plis, a votare saremo noi, non il parlamento,
e se tanto mi da tanto, se si votasse domani, il "si" perderebbe alla grande,
prova a fare due conti, a votare il "si" ci sarebbero solo gli elettori del pd e neanche tutti,
poi quelli di Alfano che sono due gatti, ed infine quelli di Verdini, e avranno contro tutti gli altri
e probabilmente anche buona parte dei berlusconiani,
il problema sarà la campagna mediatica tesa a fare il lavaggio del cervello agli italiani,
e sopratutto fare attenzione ad eventuali brogli nel caso ci fosse un testa a testa.
[SM=g1700002]

pliskiss
20venerdì 8 gennaio 2016 18:39
Re: Re:
riccardo60, 08/01/2016 16:23:



un momento plis, a votare saremo noi, non il parlamento,
e se tanto mi da tanto, se si votasse domani, il "si" perderebbe alla grande,
prova a fare due conti, a votare il "si" ci sarebbero solo gli elettori del pd e neanche tutti,
poi quelli di Alfano che sono due gatti, ed infine quelli di Verdini, e avranno contro tutti gli altri
e probabilmente anche buona parte dei berlusconiani,
il problema sarà la campagna mediatica tesa a fare il lavaggio del cervello agli italiani,
e sopratutto fare attenzione ad eventuali brogli nel caso ci fosse un testa a testa.
[SM=g1700002]




Questo è un anticipo di votazioni, come al solito ci saranno i PD a raccontarla su agli anziani(che sono tanti)nella campagna mediatica bisogna vedere come si comportano le reti berlusconiane?
Brogli? penso che se salta fuori qualcosa? questo governo che è nato senza voti, finisce senza voti.
Qui poi non si parla solo di PD, qui si parla di gente all'interno del PD che hanno mille radici, mercenari della politica che hanno accordi con gente dell'opposizione, tanti x non mollare la palla a destra sono disposti a prenderlo nel culo.
Oggi ho visto un rappresentante del PD al TG, questo diceva che eliminare il reato di immigrazione clandestina è giusto, ebbene io sono convinto che questo sa che è sbagliato, che conta è la vittoria x questa gente qua, non conta quello che è giusto o sbagliato.
Mica dormono in macchina come quel povero uomo che è morto qui a Cinisello.

riccardo60
10venerdì 8 gennaio 2016 19:31
Re: Re: Re:
pliskiss, 08/01/2016 18:39:



Questo è un anticipo di votazioni, come al solito ci saranno i PD a raccontarla su agli anziani(che sono tanti)nella campagna mediatica bisogna vedere come si comportano le reti berlusconiane?
Brogli? penso che se salta fuori qualcosa? questo governo che è nato senza voti, finisce senza voti.
Qui poi non si parla solo di PD, qui si parla di gente all'interno del PD che hanno mille radici, mercenari della politica che hanno accordi con gente dell'opposizione, tanti x non mollare la palla a destra sono disposti a prenderlo nel culo.
Oggi ho visto un rappresentante del PD al TG, questo diceva che eliminare il reato di immigrazione clandestina è giusto, ebbene io sono convinto che questo sa che è sbagliato, che conta è la vittoria x questa gente qua, non conta quello che è giusto o sbagliato.
Mica dormono in macchina come quel povero uomo che è morto qui a Cinisello.





no pli, un referendum è diverso, se ci vanno in pochi vinceranno loro,
ma se andremo in massa a votare, saranno loro a pigliarlo in quel posto,
poi quello che succederà dopo è un'altra storia. [SM=x44464]
riccardo60
10sabato 9 gennaio 2016 18:05
Re: Re:
Etrusco, 08/01/2016 13:28:




Credo anch'io che caleranno qualche asso dalla manica, mediaticamente ci bombarderanno con un lavaggio del cervello senza precedenti per indorarci la pillola.
Però la madrina di questa riforma, Maria Elena Boschi, ha l'immagine un po' appannata dopo il clamoroso scandalo di Banca Etruria, dovrà ripulirsi e rigenerarsi almeno all'apparenza: forse è proprio per questo che da diversi giorni è sparita dalle TV, aspetta che passi la bufera, che si abbassi il polverone per poi tornare a riabilitarsi agli occhi dell'opinione pubblica [SM=x44461]





e con largo anticipo ecco che la battaglia comincia per il referendum,
ci aspettano lunghi mesi di propaganda elettorale, e immagino ne succederanno di tutti i colori.
www.repubblica.it/politica/2016/01/09/news/renzi_tre_tappe_per_la_riforma_gli_italiani_decidono_su_di_noi-130918369/?re...
pliskiss
10sabato 9 gennaio 2016 19:54
Re: Re: Re: Re:
riccardo60, 08/01/2016 19:31:




no pli, un referendum è diverso, se ci vanno in pochi vinceranno loro,
ma se andremo in massa a votare, saranno loro a pigliarlo in quel posto,
poi quello che succederà dopo è un'altra storia. [SM=x44464]



Se il Toscano perde voglio proprio vedere se abbandona??
Sarebbe troppo bello, non mi è mai andato ancora prima dell'inizio.
bianco77
20sabato 9 gennaio 2016 20:02
Re: Re:
Etrusco, 08/01/2016 13:28:




Credo anch'io che caleranno qualche asso dalla manica, mediaticamente ci bombarderanno con un lavaggio del cervello senza precedenti per indorarci la pillola.
Però la madrina di questa riforma, Maria Elena Boschi, ha l'immagine un po' appannata dopo il clamoroso scandalo di Banca Etruria, dovrà ripulirsi e rigenerarsi almeno all'apparenza: forse è proprio per questo che da diversi giorni è sparita dalle TV, aspetta che passi la bufera, che si abbassi il polverone per poi tornare a riabilitarsi agli occhi dell'opinione pubblica [SM=x44461]




Gliel'avrà detto (o ordinato?) il suo capo renzi di sparire per un pò dalla tv finchè non sistemano le cose con le loro banche.
Poi quando inizieranno a rimborsare i soldi ai correntisti truffati,spunterà fuori di nuovo
pliskiss
10sabato 9 gennaio 2016 21:49
Re: Re: Re:
bianco77, 09/01/2016 20:02:




Gliel'avrà detto (o ordinato?) il suo capo renzi di sparire per un pò dalla tv finchè non sistemano le cose con le loro banche.
Poi quando inizieranno a rimborsare i soldi ai correntisti truffati,spunterà fuori di nuovo



Quando si dice avere la coda di paglia, giustamente come hai detto Renzi l'ha lasciata li, ma meno parla meglio è.
La figura Boschi nel ruolo in cui è, difficilmente difronte ad uno scandalo cosi in un altro paese sarebbe rimasta li, questo governo è una cacata una dietro l'altra, se si fa una somma delle cose giuste fatte, ditemi voi quali sono? si è fottuto i soldi della TASI che sembrava indispensabile, poi per coprire la malafatta l'ha tirata via.
Poi sinceramente di buono non so cosa sia stato fatto?
Se qualche d'uno l'ha visto, me lo dica??
Arcanna Jones
20giovedì 14 gennaio 2016 23:42


Una riforma incompiuta su ruoli e poteri



C’è il rischio concreto di dover aspettare molto tempo prima che arrivino le leggi che vengono promesse.
Per motivare i cittadini a votare per il sì il premier può presentare già adesso il pacchetto delle norme attuative

di Michele Ainis

Consiglio non richiesto ai nostri governanti
: se volete convincere i dubbiosi, se volete fare Bingo nel referendum sulla riforma più formosa, aggiungete al pane un po’ di companatico. Il pane è la Costituzione cotta nel forno di Palazzo Chigi: 47 articoli caldi caldi. Il companatico consiste nel rosario di leggi che serviranno per attuarla, per darle sapore. Noi, fin qui, abbiamo esercitato le mandibole sul pane, dividendoci dopo averlo assaggiato: chi lo gusta, chi se ne disgusta. Ma è un errore, perché ogni revisione costituzionale detta un principio di riforma, non tutta la riforma. Tanto più in questa circostanza, dove su molti aspetti decisivi la riforma non decide, o meglio rinvia la decisione alla legge che verrà. Qual è infatti la critica sollevata dal fronte del no? Troppi poteri di governo, pochi contropoteri. Dunque troppa efficienza, poche garanzie.

Non è un’obiezione campata per aria. Dopotutto, il bicameralismo paritario costituiva una difesa, nel bene e nel male. Quante leggi ad personam o ad partitum ci sarebbero cadute sul groppone, senza l’altolà del Senato? Adesso la riforma ne prosciuga il ruolo, ma non lo compensa con un’iniezione di vitamine sul corpo del presidente della Repubblica, il garante per antonomasia. Anzi: anche i suoi poteri s’infiacchiscono, perdono vigore.

 

Di fatto, non sarà più lui a consegnare le chiavi del governo, perché il premier verrà deciso dal premium (di maggioranza) della legge elettorale. Inoltre il presidente cede espressamente (articolo 88) il potere di sciogliere il Senato, ma implicitamente anche la Camera: con un partito maggioritario per effetto dell’Italicum, sarà il suo leader a decretare vita e morte della legislatura.

Eppure non è detto che il Senato si trasformi in un orpello delle nostre istituzioni. Dipende per esempio dalla legge preannunziata dal nuovo articolo 55, che dovrebbe attribuirgli funzioni di controllo sulle nomine governative. Dipende, soprattutto, dalla legge che ne stabilirà i criteri d’elezione. Il testo di riforma la promette entro 6 mesi dal prossimo turno elettorale, ma non c’è da fidarsi.

Anche nel 1948 il termine d’un anno per indire le elezioni dei Consigli regionali fu prorogato all’anno successivo, poi all’anno dopo, e così via fino al 1970. E in questo caso, quale legge? Un conto è che i senatori vengano eletti su listini bloccati, ossia decisi dai partiti; un conto è che corrano l’uno contro l’altro in una competizione aperta. Giacché allora la legittimazione del Senato, quindi la sua autorevolezza, quindi i suoi stessi poteri, ne uscirebbero giocoforza amplificati.

E l’opposizione? Un altro contrappeso, la cui stazza dipende tuttavia dai regolamenti parlamentari che dovranno sancire i diritti delle minoranze, a norma dell’articolo 64. E i cittadini? Nelle democrazie la sovranità appartiene al popolo, dunque è al popolo che spetta innanzitutto vigilare contro gli abusi del governo. Difatti il nuovo articolo 71 ci consegna due nuovi strumenti: il referendum propositivo e quello d’indirizzo.

Affidandone il battesimo, però, a una legge costituzionale seguita da una legge ordinaria, che forse vedranno i nostri nipotini. D’altronde la storia è maestra di vita: il referendum abrogativo introdotto dai costituenti rimase in frigorifero per 22 anni, prima che il Parlamento ricordasse d’approvarne la legge d’attuazione.

Insomma, questa riforma è ancora informe. Saranno le norme successive a precisare l’assetto dei poteri, lo specifico ruolo di ciascuno. Non solo dentro il recinto delle istituzioni, anche in materia economica e sociale. È il caso dell’articolo 122, che promette una legge per riequilibrare la partecipazione politica fra gli uomini e le donne.

E se quest’ultima rimanesse un desiderio? È il caso, inoltre, dell’abolizione del Cnel. Può significare la scomparsa dell’unico luogo istituzionale di confronto fra le organizzazioni economiche e lo Stato; oppure può significare la sostituzione di quel vecchio carrozzone ormai in disarmo con nuove strutture, più rappresentative e più efficaci. Dipenderà dalla legge sulla rappresentanza, se verrà scritta, e come verrà scritta.

Da qui il consiglio al presidente del Consiglio: meglio portarsi avanti nel lavoro, meglio anticipare le principali norme d’attuazione della Carta riformata. Se non con altrettante leggi (sarebbero incoerenti, prima che la riforma entri in vigore), almeno con un pacchetto di proposte, di disegni di legge. Perché in ultimo saranno gli elettori a timbrare la riforma, ma gli elettori sono curiosi e diffidenti come gatti. Se cerchi d’ingannarli, poi ti lasciano un graffio sulla pelle.
michele.ainis@uniroma3.it

Corriere, 14 gennaio 2016
pliskiss
10venerdì 15 gennaio 2016 00:23
SEI(di numero) Michele Ainis, e il Renzotto ha finito di fare teatro.
Che sia mai la volta buona? [SM=x44476] A questo lo manderanno sulle TV private locali, è meglio che non lo vede e non lo sente nessuno.
Etrusco
10lunedì 1 febbraio 2016 10:43
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“3 italiani su 4 contro la riforma”,
Eurispes mette sull’avviso il presidente del Consiglio

“Tre italiani su quattro contro la riforma”, Eurispes mette sull’avviso il presidente del Consiglio
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«L’ansia riformatrice del nostro presidente del Consiglio deve fare i conti con una “complessità culturale” del paese che forse viene sottovalutata e che potrebbe riservare, al momento opportuno, qualche sorpresa». Lo scrive l’Eurispes nel 28° «Rapporto Italia» presentato ieri. E certo la «sorpresa» potrebbe essere assai brutta per Matteo Renzi se il «momento opportuno» dovesse essere il prossimo referendum sulle riforme costituzionali. Una consultazione sulla quale il presidente del Consiglio ha deciso di giocarsi tutto.

L’analisi dell’Eurispes si allarga a tutte le «riforme» annunciate o realizzate dal governo negli ultimi due anni, e mette in luce come «il carattere ambiguo degli italiani» potrebbe mettersi di traverso perché «da una parte invocano il cambiamento e dall’altro lavorano perché le cose restino come sono per timore di vedere messe in discussione posizioni, anche di rendita, nel tempo conquistate». Uno schema manicheo che di certo non dispiacerà a Renzi dal punto di vista dell’analisi, visto che lo descrive come un innovatore a tutto tondo, ma che probabilmente lo preoccupa perché fa il paio con alcuni sondaggi recenti proprio sulle intenzioni di voto al referendum.

Anche l’Eurispes dà i suoi numeri, e sostiene che «la riforma del senato, nonostante il chiaro intento di rendere meno lunghi i processi legislativi e più snello il nostro sistema, con un risparmio anche in termini economici, viene accolta positivamente solo dal 26,3% mentre si mostra contrario il 73,3%».
Numeri identici «in parallelo» per la riforma della legge elettorale, anche questa «raccoglie lo stesso consenso (26,3%) e lo stesso grado di scontento (73,6%)».
E va appena un po’ meglio per il Jobs act (70% contrari) e la riforma della scuola (71,2% contrari).

In definitiva, scrive l’Eurispes, «la situazione politico-istituzionale appare fluida e non del tutto chiara» anche perché «le riforme annunciate scontano l’avversione di un ampio fronte parlamentare».

il Manifesto, 29 gennaio 2016


Arcanna Jones
20martedì 2 febbraio 2016 12:57
Leggo che Benigni, quello che anni fa in tivù recitava i suoi sermoni laici sulla sacralità della Costituzione, voterà sì al referendum che vuol sancire lo sfascio della Costituzione di cui sopra: quando si dice la coerenza.
Caro Roberto, ti ho voluto bene, e tutto sommato sempre te ne vorrò, perché certe tue cose resteranno: dal Cioni Mario a tutti gli Ottanta, fino al tuo ultimo apice La vita è bella. Siamo pure concittadini, e fino a un certo punto ce l'hai avuto eccome quell'approccio da guastatore toscano, da provocatore sboccato: da pazzo tanto esilarante quanto (in realtà) lucidissimo. Per carità: non potevi fare sempre la stessa cosa, e mettersi a toccare la "patonza" della Carrà a sessant'anni sarebbe stato un po' ridicolo. Lo so. E pazienza - voglio essere buono - se un tempo prendevi in braccio Enrico e poi Mastella. Pazienza. Qui però non siamo più all'incendiario che si fa pompiere: siamo al satirico che si fa mesto turibolo del Potere. Siamo al guitto che rinuncia totalmente al suo ruolo: e questa, per un artista, è la colpa più grave.



Perdonami, ma vederti passare da "Berlinguer ti voglio bene" a "Renzi mi piaci tanto", o dal "Woytilaccio" che fu all'attuale "Volevo fare il Papa da grande", mette una tristezza che non hai idea. Lo scrivo con dolore, senza dimenticare l'affetto e la gratitudine, ma in tutta onestà era difficile per te invecchiare peggio di così. Peccato.

www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/28/benigni-quel-che-resta-di-lui/...
raggio di luna78
20domenica 28 febbraio 2016 20:35
pliskiss
10domenica 28 febbraio 2016 22:16
Già passata, no problem [SM=x44458]
raggio di luna78
20domenica 28 febbraio 2016 23:31
pliskiss
10domenica 28 febbraio 2016 23:40
Per Renzi e chi lo segue, io indico cosi [SM=x44458]


Parole e niente poesia si è trasferito?
raggio di luna78
10lunedì 29 febbraio 2016 00:11
Re:
pliskiss, 28/02/2016 23:40:

Per Renzi e chi lo segue, io indico cosi [SM=x44458]


Parole e niente poesia si è trasferito?




Lo seguono sempre in meno, l'effetto novità sta svanendo e sta emergendo la sua vera natura con tutti i suoi difetti...



Si, da tempo!


pliskiss
00lunedì 29 febbraio 2016 00:33
Re: Re:
raggio di luna78, 29/02/2016 00:11:




Lo seguono sempre in meno, l'effetto novità sta svanendo e sta emergendo la sua vera natura con tutti i suoi difetti...



Si, da tempo!





Che sia mai la volta BùNA! Ma ho i miei dubbi, tanti ex PCI non hanno capito un cazzo, se gli dici che sono diventati Democristiani non ci credono, le vecchie di 70anni!" il mio Renzone guai a chi me lo tocca!!" speriamo che muori presto! [SM=x44458]
Etrusco
00lunedì 29 febbraio 2016 12:36
Re: Re: Re:
pliskiss, 29/02/2016 00:33:

...tanti ex PCI non hanno capito un cazzo, se gli dici che sono diventati Democristiani non ci credono, le vecchie di 70anni!" il mio Renzone guai a chi me lo tocca!!"



Vedrai che capiranno appena vedranno che Renzi gli toglierà la pensione di reversibilità, allora capiranno che il PD non difende più né i diritti né gli interessi dei suoi elettori.

A dirla tutta con le ultime uscite il PD non potrebbe nemmeno definirsi di orientamento DC, perchè nemmeno Forlani, Andreotti e De Mitta avrebbero rivoluzionato così banche, pensioni, istruzione e tasse.
Arcanna Jones
10lunedì 29 febbraio 2016 12:59
Re:
raggio di luna78, 28/02/2016 20:35:





Questa riforma della Costituzione è ancora più pasticciata dell'altra fatta pochi anni fa, ma fortunatamente bocciata al referendumo.

Stavolta però Renzi dispiegherà tutte le armi di cui dispone pur di farci votare si al referendum.
Intanto adesso non se ne parla, preferendo parlare degli spioni americani, di unioni gay, dovere alla fedeltà coniugale, petaloso e varie amenità....
Poi quando sarà il momento tutti i tg e giornali obbediranno alla presidenza del consiglio parlando solo degli aspetti positivi della riforma, omettendo le aberrazioni.

Quello che mi spaventa è vedere che Renzi dà per scontato che verrà rieletto in eterno, perchè vedo che dà poteri enormi al Premier di turno, senza contrappesi istituzionali, senza alcun potere alle opposizioni. Senza pudore insomma si sta virando verso la tirannia.
camilllo mandrilllo
10lunedì 29 febbraio 2016 15:28
Vorrei sapere solo 2 cose,
1 buon motivo, il migliore, per votare questa riforma costituzionale
e 1 valido motivo, il più grave, per bocciarla.
riccardo60
10martedì 1 marzo 2016 12:51
Re:
camilllo mandrilllo, 29/02/2016 15:28:

Vorrei sapere solo 2 cose,
1 buon motivo, il migliore, per votare questa riforma costituzionale
e 1 valido motivo, il più grave, per bocciarla.




Dato che nessuno prova a rispondere alla tua domanda,
ci provo io sperando di convincerti a non votarla e spero non solo tu,
e quando ci sarà il referendum, sicuramente io sarò in prima linea.

Un buon motivo per votarla purtroppo non esiste,
nella riforma ci sono alcune cose interessanti,
ma nulla che non si potesse fare senza modificare la costituzione.

Mentre di contro, il più valido e nello stesso tempo più grave motivo per bocciarla,
è dato dal fatto che una legge costituzionale non dovrebbe essere approvata a colpi di maggioranza, ma bisognerebbe cercare di approvarla anche con il consenso delle opposizioni,
magari non tutte che sarebbe impossibile ma gran parte,
e se si considera che persino la maggioranza attuale è illegittima, e non lo dico io ma la consulta,
la cosa diventa doppiamente pericolosa per il futuro de paese. [SM=g1700002]
cannonball
10martedì 5 aprile 2016 00:07
La”riforma” Renzi-Boschi è “bullismo” che distrugge la Repubblica

La”riforma” Renzi-Boschi è “bullismo” che distrugge la Repubblica



No, non abbiamo cambiato idea. Né sul presidenzialismo né sull’esigenza di modernizzare l’infrastruttura costituzionale italiana. Semplicemente la “riforma” Renzi – Boschi è un’azione propagandistica e “da bulli” che non fa bene alla democrazia del Paese e innesca quella miccia che distrugge il concetto stesso di Repubblica. Quando un premier, come vorrebbe Renzi,  si trova nella condizione di poter scegliere il Presidente della Repubblica e la maggioranza dei giudici costituzionali (oltre ad essersi assicurato i capilista ed un premio di maggioranza spropositato) ecco che l’ombra dell’assenza totale di una minima forma di controlli e contrappesi si staglia minacciosa su un leaderismo di cui, al netto di idee e sensibilità soggettive, non si sente il bisogno. Tutt’altro.
Alzando lo sguardo su ciò che accade in altri Paesi non si trova nulla del genere. I campioni del potere e del liberalismo, gli Stati Uniti, hanno sì un Presidente forte e decisionista, ma va ricordato che il potere legislativo è affidato al Congresso. Per cui il presidente non può introdurre disegni di legge, tranne nei casi in cui abbia il sostegno da parte dei deputati del suo partito. Il Presidente potrà bloccare disegni di legge in Parlamento ma per superare il suo potere di veto l’assemblea avrà bisogno di una maggioranza qualificata di due terzi. Un altro elemento di oggettivo check and balance è il ricorso a strumenti di consultazione popolare diretta: questi rappresentano un’evidente garanzia democratica contro velleità leaderistiche e abusi di potere del Presidente.

In Francia il sistema è praticamente semi-presidenziale e, anche se non c’è una netta indipendenza tra presidente e parlamento come negli Usa, vi è la necessità che il presidente ottenga la fiducia dal parlamento. In Gran Bretagna si osserva la funzione del Civil Service, politicamente neutrale, che supervisiona l’esecuzione delle decisioni del Ministro. Il suo compito è coadiuvare il Governo indipendentemente dal partito politico al potere. Per cui i membri del Civil Service conservano il loro posto, anche in caso di cambio di Governo. E molti dei membri prestano servizio all’interno delle Agenzie Esecutive, ovvero entità in capo ai Dipartimenti di Stato.

Se il referendum sulla riforma costituzionale elaborata da Renzi e Boschi dovesse passare, si aprirebbe la strada ad una pericolosa deriva, che non avrebbe pari in Europa. Tra l’altro nell’impianto della riforma non c’è traccia della modalità di elezione dei senatori, con un persistente problema di rappresentanza parlamentare. Non c’è traccia di quale ruolo definito dovrebbe avere il nuovo Senato, dal momento che dovrebbe mantenere anche una funzione di controllo su alcune leggi. Solo l’abolizione del Cnel e delle province, con queste ultime più frutto di azione sloganistica che di reale risparmio per le casse dello Stato. Per cui l’azione da irradiare sui territori per sensibilizzare a votare “no” al referendum credo possa essere un primo e strategico punto all’ordine del giorno non solo del centrodestra di domani ma anche nell’animo di chi, da riformatore, crede alla modernità che però non stravolga il concetto di Repubblica.

 

twitter@robertomenia
Quak150
10mercoledì 13 aprile 2016 12:30
riccardo60
10giovedì 14 aprile 2016 19:24
Se ancora ci fosse qualche indeciso su cosa votare a questo referendum,
ecco un motivo molto valido per votare il no alle riforme di Renzi e Verdini,
www.repubblica.it/politica/2016/04/14/news/riforme_napolitano-137581454/?re...
Se Napolitano afferma che non vi è pericolo per la democrazia,
allora statene certi che è vero il contrario.
Come può Napolitano pensare di essere ancora credibile, dopo aver ripetuto per mesi che non si sarebbe più ricandidato a PDR, è arrivato addirittura ad auto-eleggersi per poi dimettersi per togliersi da una posizione ormai diventata troppo scomoda per lui, dimettersi si fa’ per dire, perché io non sono convinto che Mattarella sia il PDR in carica. [SM=g1700002]
pliskiss
00giovedì 14 aprile 2016 20:48
Re:
riccardo60, 14/04/2016 19.24:

Se ancora ci fosse qualche indeciso su cosa votare a questo referendum,
ecco un motivo molto valido per votare il no alle riforme di Renzi e Verdini,
www.repubblica.it/politica/2016/04/14/news/riforme_napolitano-137581454/?re...
Se Napolitano afferma che non vi è pericolo per la democrazia,
allora statene certi che è vero il contrario.
Come può Napolitano pensare di essere ancora credibile, dopo aver ripetuto per mesi che non si sarebbe più ricandidato a PDR, è arrivato addirittura ad auto-eleggersi per poi dimettersi per togliersi da una posizione ormai diventata troppo scomoda per lui, dimettersi si fa’ per dire, perché io non sono convinto che Mattarella sia il PDR in carica. [SM=g1700002]



Ma non era morto Napolitano? [SM=x44473] L'uomo dai mille inciucci.
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