Referendum: i 3 quesiti

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Etrusco
00sabato 6 giugno 2009 01:06




Mi dispiace, ma il seguente grafico pubblicato dal Sole 24 Ore era errato e fuorviante:
purtroppo mi ero illuso che nel giornale di Confindustria controllassero seriamente gli articoli prima di pubblicare,
soprattutto su un tema così importante e delicato:

Probabilmente sarà dovuto in parte anche al recente cambio del Direttore... [SM=x44464]



Cosa prevedono i 3 quesiti referendari

Sono 3 i quesiti referendari ai quali dovranno rispondere i cittadini, proposti su moduli verdi, bianchi e rossi.

Il primo e il secondo quesito
prevedono premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento.
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Il premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. È attribuito alla "singola lista" o alla "coalizione di liste" che ottiene il maggior numero di voti. Il primo e il secondo quesito - che valgono, rispettivamente, per la Camera dei Deputati (scheda verde) e per il Senato (scheda bianca) si propongono l'abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.

In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Un secondo effetto del referendum è che abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera e 8% al Senato. Dunque la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio. Le liste minori devono superare lo sbarramento.

Il terzo quesito riguarda l'abrogazione delle candidature plurime in più di una circoscrizione per uno stesso candidato.
L'eletto in più circoscrizioni con l'attuale legge decide il destino di tutti gli altri candidati, la cui elezione dipende dal fatto che, scegliendo uno dei seggi che ha conquistato, lascia liberi gli altri. Attualmente circa un terzo dei parlamentari sono stati eletti in questo modo. Per spiegare l'attuale meccanismo se il candidato X eletto in più liste sceglie per sé il seggio "A" favorisce l'elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione "B"; se sceglie il seggio "B" favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione "A". Con l'approvazione del terzo quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.
(N.Co.)
11 aprile 2009

Fonte: Il Sole 24 Ore




Fonte: Il Messaggero
Arsenio Lupin
00sabato 6 giugno 2009 09:07
Non so, devo ancora approfondire bene, ma sarei orientato a votare no ai primi due e sì al terzo.
Etrusco
00sabato 6 giugno 2009 11:18
Re:
Arsenio Lupin, 06/06/2009 9.07:

Non so, devo ancora approfondire bene, ma sarei orientato a votare no ai primi due e sì al terzo.




Anch'io ci devo riflettere bene,
ma sarei su questo orientamento, anzi:
rifiutare (è possibile?) di prendere le prime 2 schede (verde e bianca) puntando all'odioso non raggiungimento del quorum [SM=x44465]
e votare SI solo per il 3° quesito (scheda rossa).


Mi domandavo poi se chi ha raccolto le firme per questi referendum
volesse poi formularli proprio in questi termini [SM=x44473]
Si parlava tanto di indicazione delle preferenze e poi si è finiti a questo esagerato rafforzamento del premio di maggioranza e dello sbarramento all'8% [SM=x44467]

[SM=x44472]

Arjuna
00sabato 6 giugno 2009 12:59

Sicuramente faverovole al 3° quesito.

Sul 1° e sul 2° sono dubbioso.
Ho qualche dubbio sia sul premio di maggioranza che sullo sbarramento 8%..
Etrusco
00mercoledì 10 giugno 2009 17:18


Ellekappa per "la Repubblica"
- "Berlusconi di nuovo in preda a delirio di onnipotenza":
"Fa sempre così quando prende ordini da Bossi".

[SM=x44456]


(Apcom) - Nessun sostegno diretto alla campagna referendaria "ma comunque voterò per il sì".
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo dice al cronista del 'Giornale' dopo che nella mattinata di ieri era stata diffusa una nota insieme al leader della Lega, Umberto Bossi, nella quale si affermava che non considerava "più opportuno un sostegno diretto al referendum del 21 aprile". [SM=x44522]
askylino
00mercoledì 10 giugno 2009 21:37
non se ne puo più,povere nonnine,domenica hanno votato circoscrizionali,comunali,provinciali,europee con schede che erano lenzuola...il 21 tra il ballotaggio e questi incomprensibili referendum poveri nonni [SM=x44473]
radcla
00venerdì 12 giugno 2009 01:15
Scusate io sono distratto, ma questi sono i quesiti che alcuni mesi fa Di Pietro + Rifondazione promossero e poi depositarono le firme?
Non credo che loro avevano obbiettivo di sbarramenti così forti.
Il terzo lo approvo ad occhi chiusi, i primi due li boccio (voto no), già abbiamo sbarramenti alti, che escludono buona parte degli italiani da una rappresentanza in parlamento, figurarsi se alzarli ancora! Mai e poi mai!
Proporzionale a vita, con eventuale (è da vedere), premio di maggioranza al primo partito. E rappresentanza in parlamento per tutti!
(bresa)
00venerdì 12 giugno 2009 01:23
Re:
radcla, 12/06/2009 1.15:

Scusate io sono distratto, ma questi sono i quesiti che alcuni mesi fa Di Pietro + Rifondazione promossero e poi depositarono le firme?
Non credo che loro avevano obbiettivo di sbarramenti così forti.
Il terzo lo approvo ad occhi chiusi, i primi due li boccio (voto no), già abbiamo sbarramenti alti, che escludono buona parte degli italiani da una rappresentanza in parlamento, figurarsi se alzarli ancora! Mai e poi mai!
Proporzionale a vita, con eventuale (è da vedere), premio di maggioranza al primo partito. E rappresentanza in parlamento per tutti!




Anche a me non fa impazzire uno sbarramento così alto, però se passasse il sì non si darebbe un premio di maggioranza alla coalizione, ma al singolo partito. Questo significa meno peso a un partito tipo la Lega e questo mi porterà a votare indubbiamente sì ai primi 2.


Mettiamo il caso che in una fantomatica elezione si ragionasse con questa legge elettorale proposta e con i voti delle ultime europee. Si avrebbe un parlamento con PDL (con premio di maggioranza), Lega, PD e IDV. Spero di aver capito bene il tutto.
radcla
00venerdì 12 giugno 2009 02:05
Re: Re:
(bresa), 12/06/2009 1.23:




Anche a me non fa impazzire uno sbarramento così alto, però se passasse il sì non si darebbe un premio di maggioranza alla coalizione, ma al singolo partito. Questo significa meno peso a un partito tipo la Lega e questo mi porterà a votare indubbiamente sì ai primi 2.


Mettiamo il caso che in una fantomatica elezione si ragionasse con questa legge elettorale proposta e con i voti delle ultime europee. Si avrebbe un parlamento con PDL (con premio di maggioranza), Lega, PD e IDV. Spero di aver capito bene il tutto.



Ma la Lega non avrà mai il premio di maggioranza, insomma non sarà mai il primo partito. Quel premio se lo prenderà il PDL oppure, se cambiasse il vento, il PD. Altri possibili partiti candidati a prendersi quel premio non ne vedo.

Di contro si avrebbero tagliati fuori tutti quei partiti che per pochi voti non raggiungono il 4% e l' 8% al senato (e questa in particolare mi sembra una soglia troppo alta).

Che poi dietro ci sia un problema tutto interno ad una certa area, la sx specificatamente, che non riesce ad unirsi, è altro discorso e anche tradizione storica: fin dai primi anni '70, nonostante avessi neanche 10 anni e poco (o forse tanto? [SM=x44452] ) capivo di politica, la sinistra si presentava con il PCI che faceva il pieno dei voti, però poi c'erano PSIUP, PDUP, DP, e partitini vari, che tutti messi assieme raccoglievano un buon 3-4% se non più, che se fosse stato sommato al PCI, all'epoca avrebbe fatto maggioranza, quantomeno relativa se non assoluta.
(bresa)
00venerdì 12 giugno 2009 03:05
Re: Re: Re:
radcla, 12/06/2009 2.05:



Ma la Lega non avrà mai il premio di maggioranza, insomma non sarà mai il primo partito. Quel premio se lo prenderà il PDL oppure, se cambiasse il vento, il PD. Altri possibili partiti candidati a prendersi quel premio non ne vedo.

Di contro si avrebbero tagliati fuori tutti quei partiti che per pochi voti non raggiungono il 4% e l' 8% al senato (e questa in particolare mi sembra una soglia troppo alta).

Che poi dietro ci sia un problema tutto interno ad una certa area, la sx specificatamente, che non riesce ad unirsi, è altro discorso e anche tradizione storica: fin dai primi anni '70, nonostante avessi neanche 10 anni e poco (o forse tanto? [SM=x44452] ) capivo di politica, la sinistra si presentava con il PCI che faceva il pieno dei voti, però poi c'erano PSIUP, PDUP, DP, e partitini vari, che tutti messi assieme raccoglievano un buon 3-4% se non più, che se fosse stato sommato al PCI, all'epoca avrebbe fatto maggioranza, quantomeno relativa se non assoluta.





Appunto oggi come oggi, il premio va alla coalizione e quindi pure alla Lega. Se andasse solo al partito solo al PDL.
radcla
00venerdì 12 giugno 2009 03:18
Re: Re: Re: Re:
(bresa), 12/06/2009 3.05:





Appunto oggi come oggi, il premio va alla coalizione e quindi pure alla Lega. Se andasse solo al partito solo al PDL.




Dalla padella alla brace, però forse è meglio.
Il Punto cruciale sono le alte soglie (addirittura assurde al Senato: 8%) di sbarramento, che lascerebbero non rappresentati almeno un buon 10-15 di italiani (la maggioranza di sx, ma anche liste di estrema destra).
(bresa)
00venerdì 12 giugno 2009 03:42
Re: Re: Re: Re: Re:
radcla, 12/06/2009 3.18:




Dalla padella alla brace, però forse è meglio.
Il Punto cruciale sono le alte soglie (addirittura assurde al Senato: 8%) di sbarramento, che lascerebbero non rappresentati almeno un buon 10-15 di italiani (la maggioranza di sx, ma anche liste di estrema destra).




E questo secondo te non potrebbe dare invece loro quella spinta decisiva per riconquistare l'elettorato?
radcla
00venerdì 12 giugno 2009 03:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(bresa), 12/06/2009 3.42:




E questo secondo te non potrebbe dare invece loro quella spinta decisiva per riconquistare l'elettorato?




la speranza è l'ultima a morire [SM=x44461]
paperino73
00venerdì 12 giugno 2009 09:02
Solo una precisazione: gli sbarramenti ci sono anche oggi. La differenza è che se vince il SI al referendum, diventano assoluti mentre oggi se più partiti si coalizzano, anche il primo che non supera lo sbarramento può accedere al Parlamento prendendo i posti col conteggio dei resti.
Questo caso si è verificato nel 2006.
Nel 2008, visto che non c'erano coalizioni con più di 2 partiti non è successo (ed entrambi i partiti delle coalizioni hanno superato gli sbarramenti). Tra gli altri chi ha superato lo sbarramente è in parlamento, chi non lo ha fatto è fuori.

Altro dettaglio "tecnico" lo sbarramente per il Senato dell'8% è su base regionale. Per cui un partito come l'UDC che ha preso il 4-5% di voti ha rappresentanza in senato grazie al fatto di aver superato l'8 in alcune regioni (mi sembra Sicilia, Calabria).

Detto ciò invito a votare SI - SI - SI in quanto è l'unico modo per convincere i partiti minori + il PD (che si è già detto disponibile in tal senso) a riformare la legge elettorale.
O in alternativa, come ormai mi auguro, il PD + il PDL a fare una riforma finalmente maggioritaria al 100%.

E poi la Lega ha minacciato che se vince il SI al referendum fa cadere il governo. [SM=x44452] [SM=x44451]
Etrusco
00venerdì 12 giugno 2009 10:25
Sbarramento e Premio di Maggioranza al partito più votato
radcla, 12/06/2009 2.05:


Ma la Lega non avrà mai il premio di maggioranza, insomma non sarà mai il primo partito. Quel premio se lo prenderà il PDL oppure, se cambiasse il vento, il PD. Altri possibili partiti candidati a prendersi quel premio non ne vedo.

Di contro si avrebbero tagliati fuori tutti quei partiti che per pochi voti non raggiungono il 4% e l' 8% al senato (e questa in particolare mi sembra una soglia troppo alta).

Che poi dietro ci sia un problema tutto interno ad una certa area, la sx specificatamente, che non riesce ad unirsi, è altro discorso ....



I punti cruciali su cui bisogna riflettere bene sono 2:
premio di maggioranza che paradossalmente potrebbe arrivare ad assegnare un potere enorme anche ad un partito col solo 19% dei consensi;
soglie di sbarramento (troppo alte: lascerebbero milioni di italiani senza alcuna rappresentanza parlamentare, pregiudicando la coesione sociale del Paese e non solo).


alf.redo
00lunedì 15 giugno 2009 11:37
io voto solo al terzo
Arjuna
00lunedì 15 giugno 2009 11:55

Mi è venuto in mente adesso...

Ma la preferenza non viene ricostituita, vero?
Si vota il partito e basta.
Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 12:05
Re:
Arjuna, 15/06/2009 11.55:


Mi è venuto in mente adesso...

Ma la preferenza non viene ricostituita, vero?
Si vota il partito e basta.




No, calma, forse stai facendo confusione con l'altra discussione sulle votazioni europee o per le amministrazioni locali.
Per il Referendum in genere si barra il si o il no,
anche se chi è per il no di solito preferisce non andare affatto a votare.
Arjuna
00lunedì 15 giugno 2009 12:25
Re: Re:
Etrusco, 15/06/2009 12.05:


No, calma, forse stai facendo confusione con l'altra discussione sulle votazioni europee o per le amministrazioni locali.
Per il Referendum in genere si barra il si o il no,
anche se chi è per il no di solito preferisce non andare affatto a votare.





Mi sono spiegato male.

Intendevo dire che nei quesiti del referendum non ce n'è uno che riguarda la possibilità di reistituire la preferenza, quella che era stata cancellata con il "porcellum".
paperino73
00lunedì 15 giugno 2009 13:48
Re: Re: Re:
Arjuna, 15/06/2009 12.25:


Intendevo dire che nei quesiti del referendum non ce n'è uno che riguarda la possibilità di reistituire la preferenza, quella che era stata cancellata con il "porcellum".




No, il discorso preferenze resta fuori dai referendum.
piperitapatty
00lunedì 15 giugno 2009 15:00
il terzo voto sicuro. i primi due sono in dubbio, anche se sinceramente un bipolarismo non mi farebbe schifo [SM=x44473]
Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 15:15
Re:
piperitapatty, 15/06/2009 15.00:

il terzo voto sicuro. i primi due sono in dubbio, anche se sinceramente un bipolarismo non mi farebbe schifo [SM=x44473]




Prima di poter parlare di un bipolarismo in Italia bisogna rendersi conto delle peculiarità del nostro paese, senza nessuna pretesa di scimmiottare realtà socio-politiche ben differenti dalla nostra.

Solo per fare un esempio, prima di pensare al bipolarismo bisogna scrivere una legge decente sui conflitti di interessi.
alexosit
00lunedì 15 giugno 2009 15:20
NO NO SI
paperino73
00lunedì 15 giugno 2009 15:47
piperitapatty, 15/06/2009 15.00:

il terzo voto sicuro. i primi due sono in dubbio, anche se sinceramente un bipolarismo non mi farebbe schifo [SM=x44473]




Io sono diventato bipolarista ma ho la certezza che in Itala si riuscirebbe sempre a trovare un modo per superarlo.
Tipo ammucchiate elettorali sotto un unico simbolo, poi una volta in parlamento ci si ridivide nei gruppi parlamentari; esattamente come avveniva negli anni scorsi nella parte di seggi assegnata con il maggioritario.
Arjuna
00giovedì 18 giugno 2009 12:20
Si vota, uno su due non sa perché

Referendum a rischio quorum:
47 milioni di italiani sono chiamati
alle urne domenica e lunedì
MARIA GRAZIA BRUZZONE
ROMA
«Andiamo tutti a votare per picconare il porcellum, la peggior legge elettorale della storia repubblicana», si affannano a gridare Antonio Segni e Giovanni Guzzetta. I promotori si sono perfino appellati al presidente Napolitano, perché garantisca la visibilità del referendum come ha fatto con successo per la lista Pannella alle europee. La «moral suasion» del presidente Rai Garimberti sui direttori di tg, gr e reti è stata forse tardiva, se a cinque giorni dal voto di domenica a cui in teoria sono chiamati 47,5 milioni di elettori, un italiano su due ignorava che si tratta di un referendum e un numero altissimo non ne conosceva i contenuti. E va bene che in 30 località ci sono i ballottaggi, ma l’estate è scoppiata. E riuscire a portare alle urne il 50 per cento dei votanti e raggiungere il fatidico quorum appare un’ardua impresa.

I quesiti
Sono tre, su schede di colore diverso. La legge attuale, proporzionale, prevede un premio di maggioranza da attribuire (su base nazionale alla Camera, regionale al Senato) o alla «singola lista» vincente o alla «coalizione di liste». Il primi due quesiti propongono di eliminare la seconda possibilità. Chiedono infatti di cancellare il collegamento fra liste alla Camera (scheda viola) e al Senato (scheda beige chiaro) e il premio alla coalizione. Il terzo (scheda verde) chiede invece di abrogare le candidature plurime, cioè la possibilità, per la stessa persona, di candidarsi in più circoscrizioni.

Cosa cambia
Se passasse il sì alle prime due domande, il premio di maggioranza verrebbe attribuito alla singola lista vincente. E verrebbero innalzate le soglie di sbarramento, al 4% alla Camera, all’8% al Senato. Il sì alla terza domanda cancellerebbe invece i «ripescaggi», che permettono all’eletto in più circoscrizioni di decidere il destino degli altri, stabilendo dove ritirarsi. La «porcata» resterebbe però intatta: le liste rimarrebbero «bloccate» e scelte dall’alto.

Gli obiettivi originari
Nel 2007, quando il referendum viene varato, il primo obiettivo è abolire la frammentazione dei partiti, causa di ingovernabilità, favorendo il bipolarismo. Gli entusiasti sono in entrambi gli schieramenti: da Fini a Parisi, dagli azzurri Quagliariello e Calderisi agli amici di Veltroni. Il neosegretario Pd però non firma perché i partitini alleati minacciano sfracelli contro il governo Prodi. Che cade comunque. Ma poi si va a votare e a ridurre i partiti ci pensano gli elettori, lasciandone in parlamento solo 5: Pdl e Pd, Lega, Udc e Idv. Nel quadro politico semplificato gli entusiasmi traballano.

L’altalena del Pd
Il Pd «maggioritario» non sfonda ma non è più ricattabile dai piccoli e si ricompatta. Due mesi fa la direzione si pronuncia per il voto e per il sì. Rutelli resta contrario, Marini e D’Alema rientrano nei ranghi. «Il mio sì è legato all’impegno per una nuova legge», precisa Baffino. La campagna del Pd, in forte ritardo, fa pensare però a una convinzione a metà. Un nuovo timore serpeggia infatti nell’opposizione. Gli dà voce Di Pietro: «Con la norma che esce dal referendum, un partito del 30% può occupare il 55% e farsi maggioranza da solo». Ergo, l’Idv voterà no. Come i radicali. «Se vincesse il sì, i collegi uninominali resterebbero di là da venire», dice Bonino. Pannella è oltre, con Di Pietro. Per l’Udc, geneticamente antibipolare, non c’è partita. Meglio il mare.

Berlusconi & Bossi
Da sempre bipolarista e favorevole al referendum per oggettiva convenienza, tanto più da quando esiste il Pdl, il Cavaliere ha ondeggiato, nascondendo la sua predilezione per non dispiacere al suo principale alleato. La Lega è così ostile che il ministro Maroni, dopo essersi battuto contro l’election day che avrebbe garantito il quorum, si è pronunciato pubblicamente per l’astensione. E Bossi ha garantito appoggio alle amministrative in cambio di un disimpegno del Pdl: che infatti lascia libertà di coscienza. A restare fedele al sì è Fini, con altri leader di Alleanza nazionale. Ma

Fonte la stampa
piperitapatty
00giovedì 18 giugno 2009 16:30
Re:
paperino73, 15/06/2009 15.47:




Io sono diventato bipolarista ma ho la certezza che in Itala si riuscirebbe sempre a trovare un modo per superarlo.
Tipo ammucchiate elettorali sotto un unico simbolo, poi una volta in parlamento ci si ridivide nei gruppi parlamentari; esattamente come avveniva negli anni scorsi nella parte di seggi assegnata con il maggioritario.




infatti. più che il discorso di leggi e leggine varie, è proprio questo il "pericolo" più grave. però come al solito ci si riferisce al periodo berlusconi e nulla più [SM=x44452]
il fatto è che nemmeno lo sbarramento all'8% servirebbe [SM=x44464]
Etrusco
00giovedì 18 giugno 2009 18:07
Re: Re:
piperitapatty, 18/06/2009 16.30:


... nemmeno lo sbarramento all'8% servirebbe [SM=x44464]




quello sarebbe un grave errore, perchè toglierebbe dal senato la rappresentanza democratica a milioni di italiani.

Se poi troppa gente non si sente rappresentata e tutelata nemmeno nelle sedi istituzionali,
bisogna chiedersi se non si possa rischiare una regressione verso le tensioni che furono degli anni '70 [SM=x44473]
Etrusco
00giovedì 18 giugno 2009 18:28
Re:
paperino73, 15/06/2009 15.47:


Io sono diventato bipolarista ma ho la certezza che in Itala si riuscirebbe sempre a trovare un modo per superarlo.
Tipo ammucchiate elettorali sotto un unico simbolo
, poi una volta in parlamento ci si ridivide nei gruppi parlamentari; esattamente come avveniva negli anni scorsi nella parte di seggi assegnata con il maggioritario.




Ammesso che partiti come Lega Nord e UDC vogliano o possano miscelarsi dentro un unico partito,
questo lo dovranno comunque fare secondo le condizioni dettate dal partito di maggioranza relativa,
comunque in situazione di svantaggio rispetto all'attuale.

Il rischio:
se si raggiungesse il quorum e vincessero i SI,
si creerebbe il paradosso che una minoranza di elettori del 20% potrebbe avere la netta maggioranza in Parlmanto:
nelle ultime europee ha votato il 66% degli aventi diritto,
ma ammettiamo anche che se vanno a votare il 70% degli aventi diritto
e vince un partito con il 30% dei voti,
ciò equivarrebbe a circa il 20% degli elettori che potrebbe riuscire ad imporre la sua maggioranza, il suo governo e con un'opposizione praticamente depotenziata ancor più di quanto non sia ora.
In questo modo il partito vincente farà "banco" e si prenderà tutto:
elezione del Presidente della Repubblica, organismi di controllo, Authority, CSM e tutte le poltrone degli enti pubblici, parastatali, sanità, etc.

I rischi di introdurre un sistema tale in Italia sono tanti
ed anche perchè mancherebbero contrappesi istituzionali.

Arjuna
00giovedì 18 giugno 2009 18:42
Re: Re:
Etrusco, 18/06/2009 18.28:


Il rischio:
se si raggiungesse il quorum e vincessero i SI,
si creerebbe il paradosso che una minoranza di elettori del 20% potrebbe avere la netta maggioranza in Parlmanto:
nelle ultime europee ha votato il 66% degli aventi diritto,
ma ammettiamo anche che se vanno a votare il 70% degli aventi diritto
e vince un partito con il 30% dei voti,
ciò equivarrebbe a circa il 20% degli elettori che potrebbe riuscire ad imporre la sua maggioranza, il suo governo e con un'opposizione praticamente depotenziata ancor più di quanto non sia ora.
In questo modo il partito vincente farà "banco" e si prenderà tutto:
elezione del Presidente della Repubblica, organismi di controllo, Authority, CSM e tutte le poltrone degli enti pubblici, parastatali, sanità, etc.
I rischi di introdurre un sistema tale in Italia sono tanti
ed anche perchè mancherebbero contrappesi istituzionali.



Già, questo premio di maggioranza non mi convince affatto. [SM=x44495]

Sarei favorevole agli sbarramenti, più si sfoltiscono i micropartiti meglio è.
radcla
00giovedì 18 giugno 2009 19:22
Re:
radcla, 12/06/2009 1.15:

Scusate io sono distratto, ma questi sono i quesiti che alcuni mesi fa Di Pietro + Rifondazione promossero e poi depositarono le firme?
Non credo che loro avevano obbiettivo di sbarramenti così forti.
Il terzo lo approvo ad occhi chiusi, i primi due li boccio (voto no), già abbiamo sbarramenti alti, che escludono buona parte degli italiani da una rappresentanza in parlamento, figurarsi se alzarli ancora! Mai e poi mai!
Proporzionale a vita, con eventuale (è da vedere), premio di maggioranza al primo partito. E rappresentanza in parlamento per tutti!




Mi rispondo da solo, questi non sono i quesiti di Di Pietro e Rifondazione, sono altri promossi da Mario Segni.
Credo voterò Si a tutti, nella speranza che poi ne segua il caos (e magari qualche lite interna al governo) e da ciò possa nascere una legge elettorale più giusta.

Ma i quesiti sui quali Di Pietro e Rifondazione avevano raccolto le firme, su cosa vertevano? e, se come sembra il numero minimo di firme era ampiamente superato, quando si saprà se avranno superato anche il vaglio della Corte Costituzionale, e poi andare alle urne?
E per l'abrogazione del Lodo Alfano, non era iniziata una raccolta firme per il referendum? [SM=x44473]
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