Ricordi

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Xela
00martedì 26 febbraio 2002 13:06
Non voglio cadere nella retorica ma spesso mi tornano in mente...

Sempre mio, per ora e per sempre.
Così come fu' ieri, così come oggi, per sempre nel mio domani.
Mi ricordo ancora quando mia mamma mi urlo' dalla finestra di casa nostra: "vieni subito a casa, Papà ti porta a vedere il Toro, quello vero allo stadio"
Ricordo le emozioni di quel bambino, la prima volta in quella curva al vecchio comunale, i colori, le bandiere...l'odore del tifo, avevo solo 6 anni, ma ricordo come ieri quel momento, all'uscita dallo stadio, mio Papà si diresse verso la prima bancarella, comprò una bandiera granata, la sventolo' per un attimo e me la diede, mai dimenticherò quel gesto, anche ora che scrivo lo rivivo, con gli stessi sentimenti di allora.
E ne sono venute di amarezze per questa maglia, che per noi è come una seconda pelle, poche gioie al confronto, ma quando li guardo, quando vedo quel colore e quella casacca sento il mio corpo di uomo vibrare dall'emozione, quando ammiro la nostra curva sventolare le sciarpe e i vessilli mi concedo alla commozione.
Poche persone sanno cosa voglia dire essere del "Toro", il Toro che per qualche anno era diventato solo "Torino" senza grinta, anima e sudore, sofferenze e amarezze...
Sapete cosa vi dico Signori?
Il "Toro" è tornato, con il suo impeto, con la sua storia con il suo cuore con le sue emozioni, per la sua gente, per le stesse emozioni che mi regala quando sto insieme ai miei amcici, tifo con loro, mi arrabbio con loro, urlo dalla gioia o mi dispero per la delusione... con loro.
Questo vuol dire essere granata, quello che l'altra sera ho pensato è stato questo.
Vedo ancora qull'uomo davanti a me, con la bandiera in mano... lo penso, a volte mi chiedo, ma perchè mai mi abbia portato a vedere quella partita che essere granata vuol dire solo soffrire?
Ma poi penso che non finiro' mai di ringraziarlo: troppo facile salire sul carro dei vincitori. Troppo facile essere uno fra tanti, felice di aver rubato, di essere la dove sono non grazie alle mie forze ma grazie ad "interventi esterni", a ruberie, mance e mancette...
Forse verranno ancora tempi bui, forse ne verrano di migliori, giorni di una gloria passata e mai più riassoporata.

"...potranno portare vie le nostre donne, si potranno portare via i nostri soldi o il nostro domani, ma mai nessuno ci porterà via i nostri ricordi..."

Ma intanto... il " TORO" è tornato.
E sapete perchè?

Perchè noi abbiamo un Cuore grande così, vecchio stanco... ma che batte ancora.

forza vecchio cuore GRANATA.
****************************************
il potere e' una cosa da deboli,
perche' solo i deboli ne hanno bisogno...
e, quando lo ottengono,
dimostrano le loro debolezze
****************************************
sperminator
00martedì 26 febbraio 2002 13:27
se togli la parola "toro" e ci metti "roma" condivido il tuo bellissimo post al 100%.. se non si vede una partita di calcio senza lo spirito di un bambino ingenuo questo sport non ha + senso..
[SM=x44520]
Waldemar
00martedì 26 febbraio 2002 15:06
Anch'io ...

Scritto da: Xela 26/02/2002 13:06
Non voglio cadere nella retorica ma spesso mi tornano in mente...

Sempre mio, per ora e per sempre.
Così come fu' ieri, così come oggi, per sempre nel mio domani.
Mi ricordo ancora quando mia mamma mi urlo' dalla finestra di casa nostra: "vieni subito a casa, Papà ti porta a vedere il Toro, quello vero allo stadio"
Ricordo le emozioni di quel bambino, la prima volta in quella curva al vecchio comunale, i colori, le bandiere...l'odore del tifo, avevo solo 6 anni, ma ricordo come ieri quel momento, all'uscita dallo stadio, mio Papà si diresse verso la prima bancarella, comprò una bandiera granata, la sventolo' per un attimo e me la diede, mai dimenticherò quel gesto, anche ora che scrivo lo rivivo, con gli stessi sentimenti di allora.
E ne sono venute di amarezze per questa maglia, che per noi è come una seconda pelle, poche gioie al confronto, ma quando li guardo, quando vedo quel colore e quella casacca sento il mio corpo di uomo vibrare dall'emozione, quando ammiro la nostra curva sventolare le sciarpe e i vessilli mi concedo alla commozione.
Poche persone sanno cosa voglia dire essere del "Toro", il Toro che per qualche anno era diventato solo "Torino" senza grinta, anima e sudore, sofferenze e amarezze...
Sapete cosa vi dico Signori?
Il "Toro" è tornato, con il suo impeto, con la sua storia con il suo cuore con le sue emozioni, per la sua gente, per le stesse emozioni che mi regala quando sto insieme ai miei amcici, tifo con loro, mi arrabbio con loro, urlo dalla gioia o mi dispero per la delusione... con loro.
Questo vuol dire essere granata, quello che l'altra sera ho pensato è stato questo.
Vedo ancora qull'uomo davanti a me, con la bandiera in mano... lo penso, a volte mi chiedo, ma perchè mai mi abbia portato a vedere quella partita che essere granata vuol dire solo soffrire?
Ma poi penso che non finiro' mai di ringraziarlo: troppo facile salire sul carro dei vincitori. Troppo facile essere uno fra tanti, felice di aver rubato, di essere la dove sono non grazie alle mie forze ma grazie ad "interventi esterni", a ruberie, mance e mancette...
Forse verranno ancora tempi bui, forse ne verrano di migliori, giorni di una gloria passata e mai più riassoporata.

"...potranno portare vie le nostre donne, si potranno portare via i nostri soldi o il nostro domani, ma mai nessuno ci porterà via i nostri ricordi..."

Ma intanto... il " TORO" è tornato.
E sapete perchè?

Perchè noi abbiamo un Cuore grande così, vecchio stanco... ma che batte ancora.

forza vecchio cuore GRANATA.
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il potere e' una cosa da deboli,
perche' solo i deboli ne hanno bisogno...
e, quando lo ottengono,
dimostrano le loro debolezze
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... ho un padre Granata, probabilmente la mia fede calcistica nasce anche da questo.

Mio padre, contrariamente a quello di Xela, non mi ha mai portato a vedere il Toro ... è successo il contrario, l'anno della finale Uefa contro l'Ajax.

Andai a vedere la semifinale contro il Real Madrid, vincemmo 2 a 0, raggiungemmo la finale.
Al mio rientro a casa, quella notte, stravolto dalla stanchezza e ubriaco dalla gioia, lo trovai ancora in piedi, gli occhi sfavillanti, mi disse "Siamo in finale!!!"
Io gli risposi "Papà, vuoi un biglietto per la finale?"
Il suo sorriso non lasciò dubbio alcuno ... e lo portai, in quell'aprile del 1992, al Delle Alpi, gli misi in mano una bandiera granata e lo feci cantare con me, con noi, per 90 minuti ... che spettacolo, che emozione, pareggiamo 2 a 2, soffrendo maledettamente ...
"E' finita" ci dicemmo, ad Amsterdam ci faranno il culo" ...
Ad Amsterdam facemmo 0 a 0, colpimmo tre pali, perdemmo una coppa senza essere sconfitti, da Toro, come sempre ... ma il ricordo di quella serata al Delle Alpi, con mio padre al fianco, a urlare, cantare e fare festa, è qualcosa di meraviglioso, me lo ricorderò finchè campo ...

Xela ha ragione, il Toro è tornato, con il suo cuore ed il suo spirito, per qualche tempo è stato in letargo ma ora è nuovamente tra noi, circondato dall'amore dei suoi tifosi, gli stessi che, negli anni bui, non hanno mai nascosto il cuscinetto sulla macchina (io sono tra questi) o rinnegato la fede, gli stessi che non hanno mai smesso di sostenere i colori Granata ...


[SM=x44520] [SM=x44520]

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Waldemar
Velino dell'Ipercaforum
Moderatore di Chiacchiere in libertà nell'Ipercaforum
Moderatore di Filosofia ipercafona nell'Ipercaforum
Membro dello staff di http://www.ipercafone.com
Rocco
00mercoledì 27 febbraio 2002 06:37
Troppi granata in questo forum.... [SM=x44454]
______

Rocco alias Ipercafone
webmaster di www.ipercafone.com
amministratore dell'ipercaforum
Xela
00mercoledì 27 febbraio 2002 23:55
Re: Anch'io ...

Scritto da: Waldemar 26/02/2002 15:06
Mio padre, contrariamente a quello di Xela, non mi ha mai portato a vedere il Toro ... è successo il contrario, l'anno della finale Uefa contro l'Ajax.

Andai a vedere la semifinale contro il Real Madrid, vincemmo 2 a 0, raggiungemmo la finale.
Al mio rientro a casa, quella notte, stravolto dalla stanchezza e ubriaco dalla gioia, lo trovai ancora in piedi, gli occhi sfavillanti, mi disse "Siamo in finale!!!"
Io gli risposi "Papà, vuoi un biglietto per la finale?"
Il suo sorriso non lasciò dubbio alcuno ... e lo portai, in quell'aprile del 1992, al Delle Alpi, gli misi in mano una bandiera granata e lo feci cantare con me, con noi, per 90 minuti ... che spettacolo, che emozione, pareggiamo 2 a 2, soffrendo maledettamente ...
"E' finita" ci dicemmo, ad Amsterdam ci faranno il culo" ...
Ad Amsterdam facemmo 0 a 0, colpimmo tre pali, perdemmo una coppa senza essere sconfitti, da Toro, come sempre ... ma il ricordo di quella serata al Delle Alpi, con mio padre al fianco, a urlare, cantare e fare festa, è qualcosa di meraviglioso, me lo ricorderò finchè campo ...

Waldemar



azz... c'ero anch'io a quelle partite, a dire il vero andai pure a Madrid nella partita di andata... e quanta sofferenza davanti alla tv per la finale di ritorno... gia' perdemmo una coppa senza essere sconfitti e meritando di vicerla e il "Mondo" alzo' la sedia...hai centrato l'essenza del TORO, mica come certe mammolette che dopo aver avuto fischi a favore domenica scorsa ed essersene vantati oggi piangono contro l'arbitro...


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il potere e' una cosa da deboli,
perche' solo i deboli ne hanno bisogno...
e, quando lo ottengono,
dimostrano le loro debolezze
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[Modificato da Xela 28/02/2002 00:00]

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