Salone internazionale del Libro 2012

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killing zoe
00sabato 31 marzo 2012 14:19
La Città Visibile. Torino 1988-2012
Il 18 maggio 1988 si inaugurava a Torino Esposizioni il primo Salone del Libro. Dal 10 al 14 maggio 2012 il Salone festeggia i suoi primi venticinque anni. Un quarto di secolo in cui il Salone ha accompagnato Torino nella metamorfosi forse più epocale e profonda che la città abbia conosciuto.
L'identità economica e produttiva, da città-fabbrica della produzione di beni materiali a città che genera e scambia conoscenza. La rivoluzione sociale e demografica con l'arrivo di nuovi cittadini da tutto il mondo. L'inversione a U dell'immagine della città nell'autopercezione e nel sentiment collettivo italiano e internazionale. I grandi eventi, le forme e i luoghi della socialità. Il ridisegno urbano con il recupero di spazi e contenitori inediti. La creatività e la riscoperta di antiche o nuove vocazioni come quella dell'arte, del cinema, dello spettacolo, del turismo. E anche l'etichetta di «città-laboratorio», che Torino si è sempre cucita addosso piuttosto volentieri, e che oggi appare decisamente troppo ripetuta per non essere sottoposta a un'opportuna verifica.
Per leggere in modo dinamico e non autocelebrativo questi venticinque anni, e al tempo stesso gettare lo sguardo avanti sulla metropoli che sarà due importanti realtà in prima fila nella promozione del libro e della lettura hanno unito le forze in una grande avventura: il Salone Internazionale del Libro e il Circolo dei lettori. Insieme hanno ideato il progetto La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>. Proprio con il segno >> che negli audiovisivi rappresenta l'«avanzamento veloce».
Il titolo, ovviamente, riecheggia e ribalta quello delle Città invisibili di Italo Calvino. Se infatti Calvino occultava dietro metafore urbane sospese tra fiaba e fantascienza gli incubi e le contraddizioni della vita contemporanea, qui la città si fa visibile, trasparente: vuole svelarsi e raccontarsi in un vivace contrappunto di voci, immagini, suoni, idee.
La Città Visibile è un progetto articolato in tre momenti. Parte a febbraio e culmina al Salone a maggio: una vera e propria road map di avvicinamento all'edizione del venticinquennale. Da febbraio ad aprile sette incontri a ingresso libero al Circolo dei lettori. Al Salone, a maggio, una mostra con i venticinque oggetti-simbolo della Torino di questi anni: dall'mp3 di Leonardo Chiariglione allo zainetto Invicta, le possibili icone del cambiamento raccontate ognuna da un testimone. E ancora al Salone il ciclo di incontri Lo sguardo obliquo: la Torino vista da fuori, come ci vedono gli occhi degli altri.
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killing zoe
00sabato 31 marzo 2012 14:22
Spagna e Romania, paesi ospiti
Per i suoi 25 anni, il Salone raddoppia i Paesi ospiti d'onore. L'arrivo della Romania cade in quello che sarà l'anno della cultura romena in Italia, una iniziativa sostenuta anche dal governo italiano. L'Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica di Venezia, diretto da Rudolf Dinu, ha già delineato un ricco programma, che prevede un festival del cinema romeno in collaborazione con il Museo del cinema, un concerto di gala del tenore Teodor Ilincai all'Auditorium del Lingotto, un concerto di musica antica a Palazzo Barolo in occasione dell'apertura della mostra "Insieme", e un concerto del Trio Brancusi nella sala dei 500 del Lingotto.
In calendario anche l'incontro con grandi attori, come Radu Beligan, le performances del Teatro Masca di Bucarest all'ingresso del Salone e in Piazza Castello, mostre d'arte e proiezioni multimediali sulla facciata di Palazzo Madama.
Gli eventi letterari comprendono un incontro con Hertha Müller, Nobel 2009, un dialogo tra Umberto Eco e il filosofo Horian Roman-Patapievici , gli incontri con scrittori di fama internazionale come Norman Manea, Premio Nonino 2002, e Mircea Cartarescu.
Saranno inoltre presenti una ventina di autori, già tradotti o ancora inediti nel nostro Paese; e insieme a loro quattro poeti che animeranno una serata al Caffè letterario.
Accanto alla Romania, la Spagna, con la sua cultura ricca di affinità, intrecci e relazioni con quella italiana. Proprio dalla Spagna sono venuti alcuni recenti best-sellers, come i romanzi di Carlos Ruiz Zafón, Ildefonso Falcones, Arturo Pérez-Reverte, Clara Sánchez, Almudena Grandes, Javier Cercas, Antonio Muñoz Molina, Javier Marías, Alicia Gimenez-Bartlett. Accanto ai narratori, anche saggisti, storici e filosofi. Non mancheranno i poeti, i maestri della satira attraverso il fumetto, rassegne artistiche e cinematografiche, notti di flamenco.
Hanno già confermato la loro presenza Fernando Savater, Javier Cercas (Premio del Salone internazionale del libro 2011), Ildefonso Falcones in dialogo con un altro autore di fortunati romanzi storici, Jorge Molist, il premiatissimo Antonio Soler, e un grande scrittore di lingua castigliana che in Spagna di casa, Carlos Fuentes, finalista al Premio internazionale del Salone del libro 2010.
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texdionis
00sabato 31 marzo 2012 14:29
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killing zoe
00sabato 31 marzo 2012 14:33
Re:
texdionis, 31/03/2012 14.29:

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killing zoe
00lunedì 2 aprile 2012 22:05
Vivere in rete: le mutazioni indotte dalle tecnologie digitali, motivo conduttore del Salone 2012
Computer ultrasottili, tablet e smartphone, tecnologie digitali sempre più portatili, potenti e a buon mercato, in grado di garantire una connessione continua, stanno cambiando radicalmente il nostro modo di pensare, scrivere, comunicare, stampare, pubblicare, leggere, vendere. E con esso la produzione, la distribuzione, la ricezione dei prodotti intellettuali: dai giornali ai libri. Un fenomeno che va al di là del futuro degli e-book o dei destini dell'editoria su carta.
In primo piano sono anzitutto i modi e la qualità delle scritture, che tendono alla stenografia e al frammento, ma anche a diventare degli ipertesti misti di immagini e di suoni, o addirittura delle creazioni collettive, figlie di molti autori in concorso tra loro. Lo scrittore Alessandro Mari annuncia un feuilleton pubblicato direttamente in rete e aperto ai suggerimenti dei lettori. Come ha osservato il filosofo Maurizio Ferraris, al presunto declino della forma-libro - così come l'abbiamo conosciuta dai tempi di Gutenberg - corrisponde l'esplosione della scrittura, fenomeno largamente imprevisto. Tutto finisce registrato e depositato in archivi immensi, e rimane dunque reperibile, inchiodando chi scrive alle sue responsabilità, anche a distanza di molti anni. La memoria diventa un eterno presente.
Il ruolo degli editori, i mediatori culturali per eccellenza, che sembra messo in discussione dalle pratiche del self-publishing, si riafferma come indispensabile proprio di fronte agli eccessi di un'offerta indifferenziata, in cui il fruitore non riuscirebbe a orientare le proprie con i suoi mezzi. Intanto le riviste letterarie, quasi estinte su carta, risorgono in rete, trascinando i lettori in accesi confronti; e i blog diventano i nuovi siti di una critica informale, molto distante dallo specialismo accademico.
Quale sarà il destino dei quotidiani su carta, che peraltro forniscono alle reti la maggior parte dell'informazione? E che ruolo avrà nell'informazione di domani il «giornalismo dei telefonini», le preziose testimonianze volanti di chi si ritrova sul posto di un evento importante? Come cambia e cambierà lo stesso giornalismo?

Ci si interroga se sono destinate a cambiare anche le modalità della lettura, e se si affermerà anche lì il modello zapping. Intanto Feltrinelli annuncia di mettere in vendita online spicchi di testi letterari famosi al prezzo simbolico di 0,99 euro, come accade per i singoli brani musicali in formato mp3.
Non meno importanti le ricadute nell'apprendimento, nell'istruzione, nel lavoro e nella ricerca, dove ai vantaggi di un maggiore coinvolgimento degli studenti si accompagnano gravi difficoltà strutturali, dalla formazione dei docenti ai costi degli strumenti e alle insufficienze delle reti wi-fi nel nostro Paese.
Si fanno intanto sempre più vistosi i fenomeni che accompagnano la crescita esponenziale dei social network e social media. Le reti creano senza sosta comunità allargate i cui componenti interagiscono fittamente e ininterrottamente tra di loro, danno vita a nuove forme di associazionismo, a gruppi estremamente fluidi che si muovono al di fuori delle istituzioni e spesso contro di esse, improvvisando delle agorà virtuali in cui trovano espressione i movimenti spontanei. Lo stesso Twitter è diventato uno strumento per fare una politica basata sulla rapidità della comunicazione, ma espone chi lo pratica ai rischi dei falsi e delle beffe.
Le stesse dimensioni dei social media danno la misura dei cambiamenti in atto. È stato calcolato che gli iscritti a Facebook rappresentano una comunità virtuale che si colloca per popolazione tra il 5° e il 6° Stato al mondo.
Tra le predizioni di chi annuncia la scomparsa dei supporti cartacei e i lamenti apocalittici di chi teme un tramonto delle civiltà conosciute, quelli che si vanno prefigurando sono scenari ricchi di incognite e anche di inquietudini.
A chi sostiene che la Rete ha avviato un processo irreversibile di democrazia reale e dal basso, si oppone chi ritiene che quella della Rete sia in realtà una falsa democrazia, abitata da soggetti culturalmente e psicologicamente deboli, e come tali facilmente suggestionabili e manipolabili. Alla facilità di aggregazione, evidente nelle rivolte della cosiddetta «primavera araba», sembra corrispondere infatti una povertà di contenuti politici.
L'incombere della Nuvola – il cloud che raccoglie in una sfera virtuale tutte le informazioni private di fisicità – la fine della privacy e il trionfo di un Grande Fratello signore del marketing e capace di immensi profitti assumono volta per volta le fattezze di Google, Amazon, iTunes, monopolisti globali in grado di orientare non solo i consumi, ma anche comportamenti, gusti, mentalità, modi e stili di vita.
Al capo opposto, l'analfabetismo digitale incide sull'accesso ai diritti. Nel diritto di cittadinanza si stabiliscono nuovi livelli a seconda dell'abilità di navigare in rete. È un problema destinato ad assumere vaste proporzioni in un Paese come il nostro, dove solo il 30% della popolazione è in grado di decifrare correttamente un testo scritto.E ancora: le opere letterarie in formato digitale sono esposte, come già la musica, ai rischi più che concreti della pirateria e della duplicazione abusiva. La grandi librerie virtuali sviluppano politiche commerciali molto aggressive che amplificano le difficoltà delle librerie indipendenti.
Sono questi alcuni degli aspetti di una situazione di estrema fluidità, ma anche di straordinario interesse e imprevedibili potenzialità, su cui il Salone 2012 si prova a riflettere.

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killing zoe
00domenica 8 aprile 2012 15:36
Ecco @ voi il Salone del Libro
«Sarà un grande salone, anche se costerà meno. Anzi le faccio un paragone più calzante: l’uovo è più piccolo, ma la sorpresa sarà grande».Il patron del Salone del Libro si gode a Nizza quest’ultimo weekend di riposo. Perché poi bisognerà lavorare a testa bassa: al 10 maggio, infatti, giorno d’inizio della kermesse manca poco più di un mese e quindi per gli addetti ai lavori è domani. Picchioni accetta di fare il punto e anticipare molte delle novità che delizieranno il pubblico. Per un Oval (che non ci saràper ragioni di budget) tante altre sezioni e proposte, tutte da scoprire. A cominciare dal momento in cui si atterrerà a Torino.
Da un’idea dell’assessore alla Cultura della Regione Michele Coppola («vedrei bene che già all’aeroporto la cultura del nostro territorio si presentasse agli ospiti»), giovedì all’aeroporto di Caselle si inaugurerà la mostra «1988-2012 L’Italia dei Libri», ovvero i Grandi Libri dei 25 anni del Salone. E’ il primo frutto della collaborazione tra l’aeroporto e l’assessorato alla Cultura della Regione. Per festeggiare queste nozze d’argento insieme con i viaggiatori sono stati scelti 18 volumi che hanno scandito la storia della kermesse. Rapsodia di titoli che verrà allestita nell’atrio partenze dell’aeroporto e ci resterà fino al 15 maggio.

«La città visibile»
Al Salone, a maggio, una mostra con i venticinque oggetti-simbolo della Torino di questi anni ideata dal critico d’arte Luca Beatrice: dall'mp3 di Leonardo Chiariglione allo zainetto Invicta, dal kebab alla nuova 500. Venticinque possibili icone del cambiamento. Ricapitolando: «la città visibile» di calviniana memoria è un progetto articolato in tre momenti. Parte a febbraio e culmina al Salone a maggio: una road map di avvicinamento all'edizione del venticinquennale. Prima sette incontri a ingresso libero al Circolo dei lettori. Al Salone la mostra con i venticinque oggetti-simbolo della Torino di questi anni. Quindi il ciclo di incontri «Lo sguardo obliquo»: la Torino vista da fuori, come ci vedono gli occhi degli altri.

Gli intellettuali
«E’ vero, abbiamo rinunciato all’Oval per ragioni di budget, ma non siamo mai stati così “alluvionati” dalle richieste di partecipazioni di intellettuali, scrittori e nomi noti dell’editoria mondiale», spieg ail patron Rolando Picchioni. E’ vero, il tema portante è di grande attualità, la Rete, ma anche i Paesi ospiti (Spagna e Romania) sono stati un valore aggiunto».

L’e-book in divenire
Computer ultrasottili, tablet e smartphone, in grado di garantire una connessione continua, cambiano il modo di pensare, figuriamoci quello di scrivere e di leggere. Un fenomeno che va al di là del futuro degli e-book o dei destini dell'editoria su carta. Se lo scrittore Alessandro Mari si dedica a un feuilleton pubblicato in Rete e aperto alle modifiche dei lettori, il 25° Salone del Libro non si rivelerà impreparato a commentare la novità.

Saviano e gli altri
Se Roberto Saviano è dato quasi per stanziale al Salone (dal momento che in quei giorni andrà in diretta dalle Ogr con lo spettacolo «Ma l’amore no»), meno scontato è che al Lingotto, soltanto con la maglia di uno dei Paesi ospiti, la Spagna, ci siano nomi come Reverte, Cercas e Vila-Matas.

Musica da leggere
Quest’anno nel primo padiglione si allestirà una grande area dedicata alla musica: produttori di strumenti e di tecnologie hi-fi, come gli editori musicali, ma anche grandi concerti e workshop.

di EMANUELA MINUCCI
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killing zoe
00venerdì 27 aprile 2012 07:07
Tutto il 25° Salone in breve
• La venticinquesima edizione del Salone Internazionale del Libro si tiene da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2012 al Lingotto Fiere (via Nizza 280, 10126 – Torino). Il Salone 2012 occupa con i propri spazi espositivi quattro padiglioni di Lingotto Fiere: l'1, 2, 3 e 5.

• Orari: gio-do-lu 10-22; ve-sa 10-23. Biglietto intero 10.00 €, ridotto 8.00 €.
• Il Salone è promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presieduta da Rolando Picchioni. Direttore editoriale è Ernesto Ferrero. L'organizzazione fieristica e commerciale è di Lingotto Fiere – Gl events Italia.

• Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. Oltre cinquanta i nuovi espositori che debuttano al Lingotto Fiere, grazie alla crescita sempre maggiore dei progetti speciali: 23 nuove realtà sono infatti presenti all'Incubatore e 25 in Dimensione Musica. Delle 71 case editrici presenti all'Incubatore nelle ultime due edizioni, 24 hanno un proprio spazio al Salone 2012.

• Da rilevare, inoltre, il debutto di tre grandi player internazionali come Amazon, Nokia e Trekstor, protagonisti a Book to the Future.

• Le Istituzioni nazionali italiane sono rappresentate al Salone dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ministero della Difesa, Senato della Repubblica e Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche.

• Sono 9 le Regioni Italiane presenti con un proprio spazio: Abruzzo, Calabria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle D'Aosta.

• 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Nuove la Piazza di Spagna, la Sala Romania, lo Spazio Clinic Dimensione Musica, lo Spazio Sant'Anselmo.

• Da quest'anno il Salone è su Twitter, con gli eventi principali raccontati e commentati da tutti in tempo reale. Diventa follower anche tu: @SalonedelLibro. Partecipa alla discussione e twitta con gli hashtag ufficiali dell'edizione 2012 #SalTo12 e #SalToff.

• Tema conduttore è la «Primavera digitale», cui è ispirata la campagna di comunicazione 2012: le trasformazioni che il «vivere in rete» ha indotto nel leggere, scrivere, comunicare e conservare informazioni e culture.

• Per la prima volta nella storia del Salone i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna, che portano a Torino una significativa rappresentanza dei propri autori e della propria cultura. E nel tradizionale focus realizzato assieme alla Camera di commercio di Torino si fa il punto sulle sfide che la Romania offre ai player economici ed editoriali.

• I venticinque anni del Salone di Torino coincidono con una profonda metamorfosi della città e del suo ruolo. Ad essi il Salone dedica nel Padiglione 5 la mostra La Città Visibile. Torino, 1988-2012>>, ideata assieme al Circolo dei lettori e curata da Luca Beatrice con la collaborazione di Roberta Pagani: dai loghi del Salone alla sentenza Thyssen, dall'Mp3 al motore Common rail, dalla torcia olimpica alle Superga tricolori, i venticinque oggetti-simbolo della Torino dell'ultimo quarto di secolo, esposti e raccontati ognuno dalle parole di uno scrittore.

• Torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village, il progetto del Salone per i giovani lettori sostenuto dalla Compagnia di San Paolo: come lo scorso anno il programma per i giovani 14-20 anni è curato dallo scrittore Andrea Bajani, che ha lavorato assieme ai ragazzi degli istituti superiori torinesi e di un liceo di Bucarest per mettere a punto i temi. Eros Miari ha curato il programma per i più piccoli. E un blog gestito dagli stessi ragazzi in collaborazione con La Stampa racconterà in tempo reale fatti, eventi, impressioni. Novità assoluta, il DigiLab dove i ragazzi imparano a fare editoria digitale su tablet messi a loro disposizione.

• Tante le novità e le conferme nelle sezioni del Salone. Dimensione Musica è l'area del Padiglione 1 dedicata al made in Italy del settore musicale: dai prestigiosi strumenti tradizionali alle pubblicazioni editoriali, dalle tecnologie audio dell'HiFi alle case discografiche, fino alle produzioni più squisitamente artistiche (concerti, festival, manifestazioni). Book to the future è lo spazio del Padiglione 2 interamente dedicato alle tecnologie per la fruizione culturale: ereader, tablet, device per la lettura digitale, distributori, portali, librerie online.

• Confermati tutti gli altri spazi più amati dal pubblico. A cominciare da Lingua Madre, l'area dedicata al meticciato culturale, con l'omonimo concorso per le scrittrici straniere in Italia. Anche Tentazione e meditazione che schiera il meglio degli chocolatiers di Torino e Piemonte in un programma di incontri con grandi chef e maîtres à penser del gusto coordinato dal critico Paolo Massobrio.

• Torna al Centro Congressi del Lingotto dal 10 al 12 maggio con la sua undicesima edizione l'Ibf - International Book Forum, l'area business del Salone dedicata allo scambio dei diritti editoriali e di trasposizione mediatica dei libri, sostenuta dalla nuova Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle Imprese Italiane e dalla Camera di commercio di Torino: 20 Paesi per circa 600 operatori professionali.

• Al Salone si conclude con la tradizionale festa finale Adotta uno scrittore, il progetto sostenuto dall'Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi che nei mesi precedenti il Salone ha portato oltre 30 scrittori nelle classi delle scuole medie e superiori del Piemonte e in istituti di rieducazione e comunità per ragazzi in reinserimento e consente l'ingresso gratuito al Salone a 12.000 studenti.

• Il Salone Off negli stessi giorni del Salone (10-14 maggio) esce dal Lingotto Fiere e porta gli autori a incontrare il pubblico negli spazi di cinque circoscrizioni di Torino, una in più dello scorso anno: la 3, 4, 7, 8 e la new entry della 2 (Santa Rita - Mirafiori Nord), più i fiumi e i luoghi d'acqua di Torino per il progetto Hydropolis, la Biblioteca Multimediale Archimede di Settimo Torinese e il Circolo dei lettori.

• Grazie all'impegno sociale del progetto Voltapagina – organizzato assieme al Ministero di Grazia e Giustizia - il Salone porta nuovamente i grandi scrittori dal Lingotto Fiere a incontrare gli ospiti della Casa di Reclusione di Saluzzo e per la prima volta anche della Casa Circondariale di Quarto d'Asti e al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino.

• Grazie alla partnership con Gtt – Gruppo Trasporti Torinesi, i possessori di biglietto urbano timbrato in giornata, abbonamento settimanale, mensile e dipendenti Gtt entrano al Salone con l'ingresso ridotto a 8 €; con l'abbonamento annuale o plurimensile a 6 €.

• In collaborazione con Lingotto Fiere, [To]Bike allestisce un presidio temporaneo sul piazzale lato Via Nizza, dando così la possibilità ai visitatori di raggiungere il Salone con le biciclette del servizio di bike sharing della città. Tutti gli abbonati [To]Bike possono beneficiare dell'ingresso ridotto a 8 € presentando all'ingresso la card personale del servizio. È inoltre possibile acquistare online l'abbonamento speciale per i cinque giorni del Salone, creato in esclusiva per l'edizione 2012. Per informazioni: www.tobike.it.

• Turismo Torino, l'Ufficio del Turismo di Torino e provincia, è presente alla Terrazza Torino nel Padiglione 2 e ha ideato e organizzato in occasione del Salone molteplici iniziative per far visitare e conoscere Torino: Torino+Piemonte Card, i tour Books on the bus: a bordo con gli scrittori, visite guidate a due eccellenze piemontesi dell'industria culturale: l'atelier tipografico di Alberto Tallone Editore ad Alpignano, e l'archivio storico e redazione de La Stampa.

Fonte
killing zoe
00venerdì 27 aprile 2012 07:12
texdionis
00venerdì 27 aprile 2012 15:18
Ormai sai già tutto: mi farai da Cicerone, è deciso [SM=x44455]
killing zoe
00venerdì 27 aprile 2012 19:45
Re:
texdionis, 27/04/2012 15.18:

Ormai sai già tutto: mi farai da Cicerone, è deciso [SM=x44455]



[SM=x44458] [SM=x44452]


texdionis
00sabato 12 maggio 2012 14:24
LIBRI, IL 2012 PARTE CON SEGNO NEGATIVO

E' crisi anche nel mondo dei libri,uno dei settori che finora ha risentito di meno delle difficoltà dell'economia.

E' quanto emerge dall'indagine Nielsen-Bookscan presentata al convegno dell'Aie al Salone del Libro a Torino. Il 2012 per i libri è partito con un -12%,dopo la chiusura dello scorso anno a -3,5%, quando a salvarsi era stata solo l'editoria per ragazzi con +2,8%. Quest'anno anche il settore ragazzi segna un -8,5%

Polillo,presidente Aie, auspica "che il mondo politico prenda finalmente atto della situazione e intervenga in maniera concreta come viene fatto nel resto d'Europa".

[SM=x44468]
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