TORNA SANTORO E NULLA È PERDONATO:
“LE FERITE NON SONO RIMARGINATE”
E ATTACCA SUBITO D’ALEMA:
“NON DOVEVA CHIEDERE L’EPURAZIONE DI MIMUN”
A RULA I POLITICI, ALLA BORROMEO I GIOVANI,
PIU’ VAURO E TRAVAGLIO E GUZZANTI
Reportage di Umberto Pizzi da Zagorolo
(Alessandra Magliaro per l’Ansa) - Torna Michele Santoro.
Da quel 31 maggio 2002, ultima puntata di 'Sciuscia'', e' passato molto tempo, per la politica e per la tv.
Ma 'Anno Zero', la trasmissione in 11 puntate da giovedi' 14 settembre in onda sulla Raidue diretta da Antonio Marano, vuole ricominciare da li'.
''A raccontare di nuovo la realta' a 360 gradi, riappropriandoci lentamente della narrazione ora appannaggio dei reality.
Dopo 4 anni rappresentiamo ancora qualcosa per il pubblico perche' noi autori siamo un pezzo di pubblico.
In questi anni siamo stati abituati ad un sussurrio, ad una tv dai toni bassi che occuparsi dei problemi fiscali di Berlusconi sembrera' un urlo'', dice il giornalista.
E' contento Michele Santoro di tornare in tv a fare il suo mestiere, presenta i colleghi della nuova avventura - vecchi e nuovi autori,
la giovane Beatrice Borromeo che sara' il tramite con i giovani,
la giornalista del tg di La7 Rula Jebreal che fara' le interviste ai politici, uno a puntata
- ha accanto i consiglieri Rai Curzi, Rognoni, Rizzo Nervo, il presidente Petruccioli, ma alla fine, seppure con equilibrio, e' l'amarezza a prevalere.
'''Anno Zero' - dice - non sara' il mio 25 aprile. Le ferite non si sono rimarginate. E non lo saranno fino a quando le altre vittime dell'editto bulgaro, come Biagi, Luttazzi, Sabina Guzzanti, non potranno tornare ad esprimersi in tv''.
E Santoro ce l'ha anche con i colleghi, quelli che oggi affollano la sala degli arazzi in Viale Mazzini perche' all'epoca, quando il 18 aprile 2002, durante una conferenza stampa a Sofia, in Bulgaria, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiese che Biagi, Santoro e Luttazzi fossero allontanati dalla Rai per aver fatto ''un uso criminoso della televisione pubblica'', non fecero sciopero e non aprirono i dibattiti. Lui, Santoro, che e' ricorso alla magistratura che gli ha dato ragione ordinando alla Rai di reintegrarlo al lavoro, si dice pronto a reagire anche se sara' questo governo di centrosinistra a produrre gli epurati.
E per chiarirlo commenta negativamente l'uscita del ministro Massimo D'Alema: ''sta facendo bene agli esteri, sta riportando l'Italia all'attenzione internazionale e poi va a cadere su Mimun. Una cosa cosi' non la doveva dire, per noi giornalisti ma anche per la sua statura di politico. La questione Rai rischia di diventare una lotta di parrocchiette che bisogna evitare''.
Le leggi che regolano il sistema televisivo ''fanno schifo, sono anacronistiche e vanno modificate per tutelare veramente l'autonomia della Rai. Mi auguro che stavolta il governo faccia un passo indietro e si occupi del sistema nel suo insieme. Il problema dell'autonomia poi non riguarda solo la Rai, l'intreccio politica-informazione riguarda anche i giornali''.
Dagospia 07 Settembre 2006