Se l'onore italiano nel mondo è donna

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uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:18
Ammettiamolo: se non fosse per le donne l'Italia sportiva sarebbe fallita da un bel pò.

Negli ultimi anni le affermazioni delle donne italiane a livello mondiale sono di gran lunga superiori a quelle degli uomini.

Facciamo qualche esempio.
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:19
Federica Pellegrini
Federica Pellegrini (Mirano, 5 agosto 1988) è una nuotatrice italiana, la prima donna italiana ad aver vinto una medaglia d'oro nel nuoto ai Giochi olimpici, fatto avvenuto a Pechino 2008 nei 200 m stile libero. In carriera ha vinto anche quattro titoli mondiali nei 200 e 400 m stile libero. Attualmente (agosto 2011) è detentrice dei primati mondiali in vasca lunga dei 200 e 400 metri stile libero femminili. È l'unica nuotatrice italiana, ed una delle poche europee, ad aver battuto i record del mondo del nuoto in più di una specialità. È considerata la più grande nuotatrice italiana di sempre, e più in generale, una delle più grandi atlete nella storia dello sport italiano
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:20
Francesca Schiavone
Francesca Schiavone (Milano, 23 giugno 1980) è una tennista italiana. È stata la prima donna italiana (e il terzo italiano in assoluto, dopo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta) ad aver vinto un torneo del Grande Slam. Nella sua carriera ha vinto quattro tornei WTA in singolare e sette in doppio, nonché tre edizioni della Fed Cup con la Nazionale, nel 2006, 2009 e 2010; è stata la prima donna fuori dalle top ten a vincere a Parigi nell'era-Open[1]. È stata infine la prima tennista italiana a raggiungere il 4° posto nella classifica WTA.
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:21
Flavia Pennetta
Flavia Pennetta (Brindisi, 25 febbraio 1982) è una tennista italiana, la prima ad essere riuscita ad entrare nelle Top Ten della classifica mondiale WTA Tour il 17 agosto del 2009, dopo aver vinto di fila il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles ed aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, inanellando complessivamente una striscia di 15 vittorie consecutive (record per una tennista italiana).

Onore di Puglia [SM=x44481]
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:22
Josepha Idem
Josepha Idem (Goch, 23 settembre 1964) è una canoista tedesca naturalizzata italiana.

Campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale). Ha iniziato la sua carriera sportiva nella natìa Germania, ma dal 1990 vive e gareggia a livello internazionale per l'Italia. Nella sua ventennale carriera ha vinto 35 medaglie tra Olimpiadi, mondiali ed europei. Attualmente vive a Santerno, frazione di Ravenna.
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:23
Giovanna Trillini
Giovanna Trillini (Jesi, 17 maggio 1970) è una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto.
Ha vinto la medaglia d'oro individuale alle Olimpiadi del 1992, e tre ori consecutivi dal 1992 al 2000 nella prova a squadre,che fu tolta dal programma olimpico dei Giochi del 2004 per un criterio di rotazione. Si aggiungono, a livello individuale, un argento (2004) e due bronzi (1996 e 2000) e a livello di squadra un bronzo (2008). Dopo Valentina Vezzali è l'atleta italiana che ha vinto più medaglie d'oro ai Giochi olimpici di tutti i tempi.
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:24
Valentina Vezzali
Maria Valentina Vezzali (Jesi, 14 febbraio 1974) è una schermitrice italiana della specialità del fioretto. Prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d'oro olimpiche consecutive e vincitrice anche di sei titoli mondiali e di cinque titoli europei (individuali).

In carriera ha vinto 11 volte la Coppa del mondo (76 prove vinte [1]) e 14 volte il titolo nazionale assoluto individuale (26 titoli totali, compresi i 12 a squadre).
uepino
00sabato 12 novembre 2011 17:28
Le ragazze dell'Italvolley
Campionesse europee nel 2007 e 2009, vincitrici della coppa del mondo 2007.
Forza ragazze fateci sognare ancora.
radcla
00sabato 12 novembre 2011 23:55
Per quanto nel suo sport, il ciclismo, anche i colleghi maschi sanno fare spesso molto bene, lei è riuscita comunque a mettersi in luce con tre titoli del mondo negli ultimi tre anni! Scusate se è poco! [SM=x44476]


Giorgia Bronzini



(Piacenza, 3 agosto 1983) è una ciclista su strada e pistard italiana che corre per il team Forno d'Asolo-Colavita. Campionessa del mondo in linea ai mondiali Melbourne 2010 e Copenaghen 2011. È stata campionessa del mondo nella corsa a punti nel 2009.

Per il suo palmares completo: Wikipedia Italia
uepino
00domenica 13 novembre 2011 17:19
Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica
Tre anni consecutivi campionesse del Mondo 2009/10/11.

Le Farfalle italiane: il capitano Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Anzhelika Savrayuk, Romina Laurito, Marta Pagnini e Andreea Stefanescu.
uepino
00domenica 13 novembre 2011 17:20
Carolina Kostner
Carolina Kostner (Bolzano, 8 febbraio 1987) è una pattinatrice artistica su ghiaccio italiana. Medagliata tre volte ai Campionati del Mondo (2008 argento, 2011 e 2005 di bronzo), tre volte campionessa europea (2007, 2008, 2010), tre volte medaglia d'Grand Prix Final (2010-11 argento, 2007-08 e 2008-09 bronzo), medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo Junior del 2003, e sei volte campionessa italiana. Carolina Kostner è prima al mondo nella classifica International Skating Union (ISU) il 30 aprile 2011.
uepino
00domenica 13 novembre 2011 17:28
Tania Cagnotto e Francesca Dallapé
Tania Cagnotto (Bolzano, 15 maggio 1985) e Francesca Dallapé (Trento, 24 giugno 1986), tuffatrici italiane.
Tania è la prima donna italiana ad aver conquistato una medaglia mondiale nei tuffi.
Hanno conquistato insieme 3 ori consecutivi negli europei di nuoto 2009/10/11 nel Trampolino sincro da 3 metri, Argento ai mondiali di Roma 2009.
Tania è anche campionessa europea del trampolino da 1 metro 2009/10/11 e bronzo agli ultimi mondiali a Shangai 2011 nella stessa categoria.
texdionis
00venerdì 18 novembre 2011 18:33
Re: Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica
uepino, 13/11/2011 17.19:

Tre anni consecutivi campionesse del Mondo 2009/10/11.

Le Farfalle italiane: il capitano Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Anzhelika Savrayuk, Romina Laurito, Marta Pagnini e Andreea Stefanescu.




[SM=x44520] [SM=x44521]
uepino
00martedì 22 novembre 2011 10:03
Campionesse grazie ad una wild card, grazie al Giappone che annichilisce gli States, ma anche, e soprattutto, grazie ad uno spirito di squadra fuori dal comune. Così le ragazze di coach Massimo Barbolini hanno bissato il successo del 2007 e vinto nuovamente la World Cup. Dieci vittorie ed una sola sconfitta per l’Italia in questa Coppa del mondo che doveva garantire alle azzurre il pass per Londra e nulla più e che invece consegna agli annali il secondo trofeo per l’Italia femminile.
Molte luci, naturalmente, pochissime ombre, anche se la vittoria finale è arrivata per merito della vittoria di una encomiabile squadra giapponese. In un torneo di questo tipo, una sconfitta è assolutamente lecita, addirittura preventivabile. Se poi la sconfitta arriva con una delle squadre accreditate per la vittoria finale, e dopo aver vinto una maratona eroica con la nazionale vice-campione d’Europa, il giudizio sulla prova globale non può che essere solo positivo.
Ottimo il lavoro dello staff tecnico, Barbolini e Bracci in testa, ma anche il resto dell’equipe. Favoloso l’impegno messo in campo dalle ragazze. Tutte, dalla Lo Bianco all’Anzanello. Dalla Costagrande alla Sirressi. Nessuna delle giocatrici di questa squadra ha deluso, si è tirata indietro nel momento in cui Barbolini le ha chiamate in causa. Ogni partita è stata giocata al massimo della concentrazione, da quella persa con gli Stati Uniti (chiaramente più forti delle azzurre quel giorno, ma non per tutto il torneo, come recita, correttamente la classifica) a quelle stravinte con Algeria e Kenya.
Una nazionale che avevamo definito Araba Fenice, per come era rinata dopo la debacle europea e che ha addirittura dimostrato di poter andare a Londra, tra circa otto mesi, a giocare per il titolo. Una squadra completa, unita, affiatata e determinata. Gli aggettivi positivi si sprecano e si uniscono ai vari, giovane, dinamica, impertinente.
Inutile entrare nel dettaglio delle competenze ruolo per ruolo, il campo ha dimostrato che questa squadra è vincente, nonostante la mancanza di un opposto titolare. Da oggi alle Olimpiadi c’è poi il tempo per migliorare. Anzi, volendo, a tutti i costi, trovare un problema, un granello nell’ingranaggio, il vero rebus per coach Barbolini sarà decidere se e chi re-integrare. Ortolani? Piccinini? Cardullo? Se è vero che “squadra che vince, non si cambia” spettano scelte difficili al tecnico azzurro.
Nel frattempo riparte il campionato. Stasera per le neo campionesse del mondo e per tutte le alatre si torna in campo.

di Roberto Galletti

Fonte
uepino
00martedì 22 novembre 2011 10:13
Carolina Costagrande - MVP (miglior giocatore del torneo) della World Cup 2011.
uepino
00martedì 22 novembre 2011 10:15
Carolina Costagrande
Entony35
00giovedì 5 gennaio 2012 11:46
ci sono i cicli ora tocca a loro: c'era la valanga azzurra poi c'è stata quella rosa speriamo che in futuro ci siano tutte e due
il tobas
00giovedì 5 gennaio 2012 12:35
Re:
Entony35, 05/01/2012 11.46:

ci sono i cicli ora tocca a loro: c'era la valanga azzurra poi c'è stata quella rosa speriamo che in futuro ci siano tutte e due




in fatto di cicli le donne sono avvantaggiate
uepino
00sabato 28 gennaio 2012 18:14
Setterosa campione d'Europa 2012
Battuta la Grecia
Setterosa campione [SM=x44520]
Nella finale della rassegna continentale di Eindhoven le azzurre guidate da Fabio Conti superano le elleniche 13-10. Prossimo obiettivo le Olimpiadi

EINDHOVEN (Olanda) - La nazionale femminile di pallanuoto si è laureata campione d'Europa. Nella finale della rassegna continentale in corso a Eindhoven il Setterosa ha battuto la Grecia campione del mondo in carica 13-10 (4-1, 2-1, 4-3, 3-5). Per l'Italia femminile si tratta del quinto titolo europeo, l'ultimo era datato 2003.

"Sappiamo che dobbiamo fare un passo alla volta. In 14 mesi di lavoro abbiamo fatto tre finali in altrettante manifestazioni, ma come dico sempre le finali le perdono solo chi le gioca", spiega il ct del setterosa Fabio Conti. "L'importante è avere la capacità di restare in alto e di guardare a obiettivi importanti. Le emozioni sono bellissime, purtroppo questo torneo non capita d'estate per cui si può festeggiare in vacanza: da domani si torna subito al lavoro e queste ragazze torneranno in campionato ancor più cariche". "Questa vittoria - prosegue Conti - ripaga dell'amarezza per il quarto posto ai Mondiali di Shanghai. Dall'esordio ad oggi è cambiata la consapevolezza, che si acquisisce solo giocando partite importanti. Siamo tutti felicissimi ma le grandi squadre si buttano subito tutto alle spalle per migliorare ancora".

GRECIA-ITALIA 10-13
Grecia: Kouvdou, Tsoulaka 2, Melidoni, Psouni 1, Liosi, Avraimodou, Asimaki 3, Roumpesi 2, Gerolymou 2, Manolioudaki, Antonakou, Lara, Diamantopoulou.
Allenatore: Morfesis.
Italia: Gigli, Abbate 4, Casanova 1, Aiello, Queirolo 1, Lapi, Di Mario 1, Bianconi 4 (1 rig.), Emmolo 1, Rambaldi Guidasci, Cotti, Frassinetti 1, Gorlero.
Allenatore: Conti.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Golijanin (Srb).
Note: parziali 1-4, 1-2, 3-4, 5-3. Uscita per limite di falli Psouni (G) a 2'32 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Grecia 2/7, Italia 4/7. Diamantopoulou (G) sostituisce in porta Kouvdou nel terzo tempo. Spettatori 2000. In tribuna il presidente della Federnuoto Paolo Barelli. (28 gennaio 2012)
fonte
radcla
00domenica 29 gennaio 2012 14:02
Re: Setterosa campione d'Europa 2012
uepino, 28/01/2012 18.14:

Battuta la Grecia
Setterosa campione [SM=x44520]
Nella finale della rassegna continentale di Eindhoven le azzurre guidate da Fabio Conti superano le elleniche 13-10. Prossimo obiettivo le Olimpiadi




[SM=x44521] [SM=x44520] [SM=x44521]
uepino
00domenica 29 gennaio 2012 15:33
Kostner regina d'Europa arriva un altro oro

L'azzurra sale sul gradino più alto del podio agli Europei di Sheffield conquistando il titolo continentale per la quarta volta in carriera: ''Avevo le gambe dure come il marmo, ma alla fine sono riuscita a vincere"


SHEFFIELD - Carolina Kostner è la nuova regina d'Europa. La campionessa azzurra ha vinto gli Europei di pattinaggio figura che si concludono a Sheffield (Gbr). La Kostner si è imposta con il punteggio di 183.55 punti, dominando anche il Programma Libero. Per l'azzurra si tratta del quarto titolo continentale dopo quelli del 2007, 2008 e 2010.

L'azzurra al termine di una stupenda prestazione ha fatto risuonare l'Inno di Mameli all'interno della gremita 'Motorpoint Arena' di Sheffield. La pattinatrice altoatesina ha fornito nel programma libero di questa sera una lezione di pattinaggio dimostrando la sua classe, la sua tenacia e la sua immensa volontà. Alla sua decima partecipazione nella rassegna continentale, l'unica di tutte le partecipanti, è tornata sul gradino più alto. Lo ha fatto avvolta nella tuta dalle sfumature di grigio da lei stessa ideata e tempestata da un migliaio di luccicanti Swarowski. Accompagnata dalla musica del concerto numero 23 di Mozart, Carolina ha totalizzato 183,55 punti precedendo la finlandese Kiira Korpi (166,94) e la georgiana Elene Gedevanishvili (165,93).

"AVEVO GAMBE DURE" - "Avevo le gambe dure come il marmo, ma alla fine sono riuscita a vincere". La quarta vittoria, ma la Kostnar assicura che l'emozione è stata la stessa delle altre tre: "Questa vittoria è importante proprio come le altre tre. Ero nervosa per la lunga attesa e anche perchè nel pomeriggio avevo anche perso l'autobus per arrivare qui, ma alla fine è andato tutto bene. Sono così contenta di aver vinto e devo ringraziare anche il pubblico. Era stanca e gli spettatori hanno sostenuto me e tutte le altre fino alla fine. La giornata è stata davvero lunghissima per l'attesa e poi il fatto di aver perso anche l'autobus per l'impianto mi ha fatto arrivare qui di corsa. Ero davvero stressata, poi per fortuna sono scesa in pista..."

(28 gennaio 2012)Fonte
sbandieratore-solitario
00domenica 29 gennaio 2012 22:09
Sara Errani
Sarita ha raggiunto i quarti di finale nell'edizione 2012 degli Australian Open del grande Slam.

Gli uomini negli ultimi 20 anni hanno raggiunto solo un terzo turno in questa prova del Grande Slam.
texdionis
00lunedì 30 gennaio 2012 15:58
Re: Kostner regina d'Europa arriva un altro oro
gli Europei evidentemente le portano bene.... è nelle altre competizioni che rende sempre al di sotto

[SM=x44458]


uepino
00sabato 4 febbraio 2012 16:03
Giusy Versace (la versione italiana e femminile di Pistorius)
[SM=x44520] [SM=x44521]
E’ bella, solare, con un sorriso luminoso, la tipica bellezza mediterranea con capelli nerissimi e carnagione scura. Giusy Versace studia lingue a Reggio Calabria, gioca a tennis e fa anche spinning. E’ una ragazza in gamba, sa cavarsela da sola. Si trasferisce a Londra dove svolge mestieri umili, la cameriera, la commessa, la baby-sitter.



Giusy Versace E La Famiglia

Il papà Alfredo è il cugino dei più noti Gianni e Donatella, gli stilisti. Anche Giusy entra nel mondo della moda. Seguendo i consigli di un nonno lavora però per una casa concorrente, non per quella di famiglia.

E’ una “retail supervisor”: gira il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Giusy vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto.

Giusy Versace, I Sogni Non Muoiono

Un giorno di agosto un temporale fortissimo investe l’autostrada che collega Salerno a Reggio Calabria. Giusy è in automobile, in viaggio di lavoro, come sempre. L’attimo fatale. La vettura sbanda, finisce contro il guard rail. L’abitacolo non regge all’urto…

I dolori sono fortissimi. Giusy è sempre stata una ragazza devotissima alla Madonna. E a Lei si aggrappa. La invoca. La voglia di vivere è troppo forte. La Madonna le da la forza. I sogni di una ragazza di 28 anni non possono svanire su quell’asfalto…



Giusy Versace: Un Nuovo Mondo

Giusy non aveva mai pensato alla disabilità. Come molti di noi riteneva che certe cose potessero accadere solo agli altri. La mamma le spinge la carrozzina. Il papà le tiene la mano. La famiglia Versace entra nel Centro di riabilitazione dell’Inail di Vigorso di Budrio. E’ il posto dove finiscono tutti gli infortunati sul lavoro. Come Giusy appunto.

I dolori sono forti. E anche le protesi talvolta fanno male. Ma il dolore è soggettivo, si può controllare, si può gestire. Ci sono anche problemi psicologici. Giusy ha subito l’amputazione sotto il ginocchio ad entrambi gli arti. E’ stata colpita nella sua femminilità. Non potrà più indossare tacchi a spillo e minigonna.



Giusy Versace, La Rinascita

Giusy vuole ricominciare a vivere, le piacerebbe correre. Qualche dottore e tecnico superficiale le suggeriscono di lasciar perdere. C’è anche chi le dice, incredibile ma vero, che quando cammina “sculetta troppo”! Giusy all’inizio la prende a ridere, poi si incazza. Non ci sta. E’ troppo caparbia, coraggiosa, testarda. Il destino non si può evitare, però si può decidere come affrontarlo. Trova la forza per trasformare una tragedia in una grande opportunità, in una missione.

Dopo un anno dall’incidente torna nella spiaggia di Scilla dove da ragazza trascorreva le vacanze con i suoi amici. Ricomincia a lavorare. Si riprende scrivania e computer con rabbia e ostinazione. Ha perso le gambe, non la testa! Diventa anche Presidente dell’associazione Disabili No Limits con lo scopo di raccogliere fondi per donare ausili a persone meno fortunate che non possono permettereli.



Giusy Versace: Nasce Una Campionessa

Si avvicina allo sport, alla corsa. Si procura le protesi da gara. E’ la prima donna in Italia a gareggiare con un’amputazione bilaterale. La sua specialità sono i 100 metri. In pochi mesi i suoi tempi migliorano in modo significativo. Da 24 secondi scende a meno di 16. Entra a pieno titolo nel mondo del CIP e della FISPES. Gli obiettivi diventano di quelli seri. L’allenatore, Andrea Giannini, è uno esperto. Ha già allenato un certo Oscar Pistorius.


A Padova conferma di essere la più veloce di tutte.

Londra è a un passo…la Paralimpiade ti aspetta, Giusy. Porta in alto il tuo nome e quello dell’Italia. Fallo per tutte quelle persone che ti vogliono bene e che credono nelle tue possibilità; fallo per tutti quelli che grazie al tuo esempio ritrovano la voglia di rivincita e di riscatto, quell’incredibile voglia di vivere.
Fonte
Etrusco
00sabato 4 febbraio 2012 18:12
Re: Giusy Versace (la versione italiana e femminile di Pistorius)
uepino, 04/02/2012 16.03:

[SM=x44520] [SM=x44521]
E’ bella, solare, con un sorriso luminoso, la tipica bellezza mediterranea con capelli nerissimi e carnagione scura. Giusy Versace studia lingue a Reggio Calabria, gioca a tennis e fa anche spinning. E’ una ragazza in gamba, sa cavarsela da sola. Si trasferisce a Londra dove svolge mestieri umili, la cameriera, la commessa, la baby-sitter.



Giusy Versace E La Famiglia

Il papà Alfredo è il cugino dei più noti Gianni e Donatella, gli stilisti. Anche Giusy entra nel mondo della moda. Seguendo i consigli di un nonno lavora però per una casa concorrente, non per quella di famiglia.

E’ una “retail supervisor”: gira il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Giusy vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto.

Giusy Versace, I Sogni Non Muoiono

Un giorno di agosto un temporale fortissimo investe l’autostrada che collega Salerno a Reggio Calabria. Giusy è in automobile, in viaggio di lavoro, come sempre. L’attimo fatale. La vettura sbanda, finisce contro il guard rail. L’abitacolo non regge all’urto…

I dolori sono fortissimi. Giusy è sempre stata una ragazza devotissima alla Madonna. E a Lei si aggrappa. La invoca. La voglia di vivere è troppo forte. La Madonna le da la forza. I sogni di una ragazza di 28 anni non possono svanire su quell’asfalto…



Giusy Versace: Un Nuovo Mondo

Giusy non aveva mai pensato alla disabilità. Come molti di noi riteneva che certe cose potessero accadere solo agli altri. La mamma le spinge la carrozzina. Il papà le tiene la mano. La famiglia Versace entra nel Centro di riabilitazione dell’Inail di Vigorso di Budrio. E’ il posto dove finiscono tutti gli infortunati sul lavoro. Come Giusy appunto.

I dolori sono forti. E anche le protesi talvolta fanno male. Ma il dolore è soggettivo, si può controllare, si può gestire. Ci sono anche problemi psicologici. Giusy ha subito l’amputazione sotto il ginocchio ad entrambi gli arti. E’ stata colpita nella sua femminilità. Non potrà più indossare tacchi a spillo e minigonna.



Giusy Versace, La Rinascita

Giusy vuole ricominciare a vivere, le piacerebbe correre. Qualche dottore e tecnico superficiale le suggeriscono di lasciar perdere. C’è anche chi le dice, incredibile ma vero, che quando cammina “sculetta troppo”! Giusy all’inizio la prende a ridere, poi si incazza. Non ci sta. E’ troppo caparbia, coraggiosa, testarda. Il destino non si può evitare, però si può decidere come affrontarlo. Trova la forza per trasformare una tragedia in una grande opportunità, in una missione.

Dopo un anno dall’incidente torna nella spiaggia di Scilla dove da ragazza trascorreva le vacanze con i suoi amici. Ricomincia a lavorare. Si riprende scrivania e computer con rabbia e ostinazione. Ha perso le gambe, non la testa! Diventa anche Presidente dell’associazione Disabili No Limits con lo scopo di raccogliere fondi per donare ausili a persone meno fortunate che non possono permettereli.



Giusy Versace: Nasce Una Campionessa

Si avvicina allo sport, alla corsa. Si procura le protesi da gara. E’ la prima donna in Italia a gareggiare con un’amputazione bilaterale. La sua specialità sono i 100 metri. In pochi mesi i suoi tempi migliorano in modo significativo. Da 24 secondi scende a meno di 16. Entra a pieno titolo nel mondo del CIP e della FISPES. Gli obiettivi diventano di quelli seri. L’allenatore, Andrea Giannini, è uno esperto. Ha già allenato un certo Oscar Pistorius.


A Padova conferma di essere la più veloce di tutte.

Londra è a un passo…la Paralimpiade ti aspetta, Giusy. Porta in alto il tuo nome e quello dell’Italia. Fallo per tutte quelle persone che ti vogliono bene e che credono nelle tue possibilità; fallo per tutti quelli che grazie al tuo esempio ritrovano la voglia di rivincita e di riscatto, quell’incredibile voglia di vivere.
Fonte



[SM=x44459] quasi quasi la nomino per il Concorso IperFemmine di Febbraio [SM=x44462]

uepino
00domenica 11 marzo 2012 14:50
Medaglia d'argento per Antonietta Di Martino nel salto in alto ai campionati Mondiali di atletica indoor in corso a Istanbul. La medaglia d'oro è stata conquistata dall'americana Chaunte Lowe, che ha saltato m 1,98.
La Di Martino ha preso il secondo metallo più prezioso 'ex aequo' con la russa Anna Chicherova, grande favorita, e con la svedese Ebba Jungmark. Tutte e tre si sono fermate alla misura 1,95.

Fonte
[SM=x44520]
texdionis
00lunedì 12 marzo 2012 17:10
l'unica medaglia [SM=x44471]
uepino
00domenica 1 aprile 2012 14:53


Dopo i successi nel Grand Prix, il primo, e ai campionati Europei di Sheffield, il quarto titolo continentale, si completa col tanto sospirato oro mondiale la più grande stagione di Carolina Kostner. L’altoatesina sale per la prima volta in cima al mondo dell’artistico femminile pattinando a Nizza il miglior programma libero della sua carriera, con l'unica sbavatura di un triplo flip solo doppio, che le vale 128,94 punti. Carolina rimonta così dal terzo posto del programma corto e col punteggio totale di 189,94, anche questo suo record personale, precede la russa Alena Leonova e la giapponese Akiko Suzuki, entrambe alla prima medaglia iridata della carriera mentre Kostner aveva vinto un argento nel 2008 e un bronzo nel 2005 e nel 2011, quarta la statunitense Ashley Wagner e quinta la nipponica Kanako Murakami. Carolina è stata bravissima ad acciuffare un'occasione a dir poco irripetibile, con la sudcoreana Yu-Na Kim e la giapponese Miki Ando in anno sabbatico e l'altra nipponica Mao Asada afflitta negli ultimi due anni da problemi fisici e tragedie personali e oggi sesta. L’altoatesina ha subito percepito che questo poteva essere il suo anno, si è rimessa in gioco, è diventata un'atleta matura e una pattinatrice non solo elegante ma solida anche sui salti e perfino sulle trottole e giustamente ha vinto tutto, completando una sorta di Grande Slam in assenza delle Olimpiadi. Fantastica anche Valentina Marchei, ottava e per la prima volta tra le top ten in un mondiale: questa gara dell’artistico femminile di Nizza è storica non solo per il pattinaggio di figura di casa nostra ma per tutto lo sport italiano. Quello di Carolina è il secondo oro mondiale della storia per l'Italia nel pattinaggio di figura dopo quello di Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio nella danza a Vancouver nel 2001.
fonte
uepino
00domenica 1 aprile 2012 14:53
Ha usato la stessa divisa per Europei e i Mondiali [SM=x44466]
texdionis
00domenica 1 aprile 2012 18:48
Re:
uepino, 01/04/2012 14.53:

Ha usato la stessa divisa per Europei e i Mondiali [SM=x44466]




le ha portato fortuna [SM=x44452]

comunque aveva già deciso che sarebbe stata l'ultima volta
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