Sondaggio: Celibato per sacerdoti cattolici?

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Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 13:11
Rileggendo le Sacre Scritture, ormai nel 2006,
alla luce dei continui fatti di cronaca in cui preti e persino Cardinali mettono sempre più in evidenza il loro lato "umano", con tutte le esigenze che ne conseguono....
ha ancora un senso costringerli severamente all'osservanza di un celibato rigoroso?

[SM=x44473]

[Modificato da Etrusco 15/05/2006 13.15]

paperino73
00lunedì 15 maggio 2006 13:35
Re:

Scritto da: Etrusco 15/05/2006 13.11
Rileggendo le Sacre Scritture, ormai nel 2006,
alla luce dei continui fatti di cronaca in cui preti e persino Cardinali mettono sempre più in evidenza il loro lato "umano", con tutte le esigenze che ne conseguono....
ha ancora un senso costringerli severamente all'osservanza di un celibato rigoroso?

[SM=x44473]

[Modificato da Etrusco 15/05/2006 13.15]




DI PRINCIPIO, proprio perchè siamo nel 2006 e - almeno in occidente - diventare preti è una libera scelta, credo che chiedere loro il celibato sia più che lecito ...

PS - celibato assoluto ? perchè esiste anche il celibato RELATIVO ? [SM=x44473]

[Modificato da paperino73 15/05/2006 13.36]

Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 13:35
Interessante questo intervento di
SweetHawk sul forum di HWUpgrade
03-11-2003, 00:08



Si parla di celibato......


Vorrei anzitutto farti ben presente che per quanto riguarda gli uomini e le donne dell'Antica Legge, lo stato di celibato o di verginità li metteva, generalmente, in stato di inferiorità di fronte ai coniugati.
L’uomo e la donna non sposati paiono non aver posto nella storia della salvezza, anche se c'è stata qualche eccezione voluta da Dio (vedi Ger 16,2).

Principio ispiratore del celibato ecclesiastico è l'idea di purezza e di continenza.
Gesù la presenta come esercizio di virtù superiore (Mt 19,12) e S. Paolo la prende come uno dei principi direttivi che devono essere tenuti presenti nella scelta di un vescovo, sacerdote o diacono.
Secondo l'Apostolo, il ministro del santuario deve essere “marito di una sola moglie" (Tt 1,5-6), espressione che bisogna intendere nel senso di un interdetto portato su coloro che sono passati a nozze due o più volte prima di accedere agli Ordini sacri, e non già quasi un obbligo fatto dall'Apostolo di avere una sposa.
Questa seconda interpretazione sarebbe del resto in opposizione con quanto scrive altrove lo stesso Apostolo (1 Cor 7,7; 32-34), quando formula l'augurio di vedere gli altri come se stesso (cioè non sposato: 1 Cor 7,7), ovvero quando spiega le disposizioni favorevoli, perchè un'anima si dia al servizio del Signore (1 Cor 7, 32-34).
Il precetto è quindi restrittivo, non ingiuntivo;
esclude il bigamo dagli Ordini, non impone il matrimonio come condizione per accedere al sacerdozio.

Virtualmente raccomandato dalla Scrittura, il celibato non vi appare però come obbligatorio e tale libertà di scelta è stata la norma seguita nei primi secoli della Chiesa, nonostante l'alta considerazione in cui era tenuta la continenza.
Prima infatti che il cenobitismo ne avesse fatto una istituzione, l'aristocrazia del clero cattolico aveva avuto a cuore di praticarla, come fanno fede numerose testimonianze di scrittori cristiani fra i quali Tertulliano (De exhort. castit. 13: PL 2,930), Clemente Alessandrino (Stromata, III, 13: PG 8,1189), Origene (In Lev. homi, 6; PG 12,473), Eusebio (Demonstr. Evang., 19: PG 22,81), Sinesio di Tolemaide (Epist., 105: PG 66,1485), S. Cirillo di Gerusalemme (Cateches., 12,25: PG 33,757), S. Girolamo (Adv. Vigilanti 2: PL 23,341), S. Epifanio (Adv. haeres, 48,9; 59,4: PG 41,869, 1024).
Da questi testi, difficilmente si può mostrare la traccia di una legge sul celibato di origine apostolica, come alcuni hanno sostenuto e ancora qualcuno sostiene.

Altre testimonianze non meno esplicite mostrano che il diritto di vivere in matrimonio era riconosciuto al clero.
E' con il sec. IV che la disciplina del celibato tende a prendere forme fisse nella legislazione conciliare, ma nel regolarla la Chiesa Orientale si separa dall'Occidente.

In Oriente la Chiesa concedeva a coloro che non sentivano vocazione per il celibato di usare dei loro diritti coniugali.
In questo senso si pronunziarono i Concili di Ancira (314), Nicea (325), Gangra (350 circa).

Il sacerdote è costituito per gli uomini in ciò che si riferisce a Dio, al fine di offrire doni e sacrifici e solo il celibato permette il perfetto e totale compimento di tali doveri. Dovendo proseguire l'opera del Redentore il ministro sacro ha bisogno di libertà da preoccupazioni d'indole familiare...

L’individuo nel sacerdote deve scomparire di fronte ai bisogni materiali e spirituali di tutta la famiglia umana, altrimenti rischia di diventare un professionista qualsiasi.
Il ministero sacerdotale, e in particolare la direzione delle coscienze, esige illimitata fiducia verso chi l'esercita e questa difficilmente l'ottiene il sacerdote che vive in compagnia di una donna che partecipa delle sue confidenze.

Le obiezioni contro il celibato non provengono tanto dalla nobiltà del suo programma, quanto dalla supposta impossibilità del suo esercizio.
La castità, si dice, è impossibile e la pretesa di dominare l'istinto, è pura ipocrisia.
Questo errore la Chiesa l'ha condannato nel Concilio di Trento (sess. XXIV can. 9). La custodia della castità è affare della Grazia e la Chiesa non ha mai preteso che la natura possa trionfare dei suoi istinti abbandonata alle sole sue forze.

Se, per casi particolari, abitudini inveterate e tare ereditarie assegnano alla virtù compiti quasi sovrumani, si tratta di esseri anormali, per i quali il sacerdozio non è indicato.
La tesi poi che vuol presentare la castità come nociva alle esigenze dell'igiene e causa di nevrastenia è stata nettamente esclusa da fisiologi eminenti, che hanno dimostrato la perfetta compatibilità dell'astinenza di soddisfazioni sessuali con le leggi fisiologiche e morali.
Dove si dà il caso di nevrosi questo effetto è prodotto solamente in tipi dall'istinto genesiaco anormale.
La libellistica comune ama insistere sul fatto: la vita privata dei prete non è e non è stata mai casta e in disordini nascosti egli cerca ciò che pubblicamente gli è interdetto.
Ma gli scandali presenti e passati non costituiscono il passato né il presente della Chiesa.
La prospettiva di insieme è molto più luminosa e al di là delle zone d'ombra essa può mostrare la sua realtà formata da santi ed eroi.

Oltre al celibato ecclesiastico esiste nella Chiesa, ed è sempre esistito, il celibato scelto dai laici liberamente e direttamente "per il regno dei cieli” (Mt 19,12), cioè per il motivo superiore dell'amore verso Dio e dell'apostolato.
Questa pubblica professione di vita perfetta e generosamente votata agli interessi di Dio, diventò così frequente nelle varie Chiese, che coloro che la praticavano cominciarono a comparire in mezzo alla società come una classe a parte.
La storia, poi, ha dimostrato con un'evidenza di giorno in giorno maggiore l'aiuto molteplice e efficace, che i laici celibi possono recare alla Chiesa e alle anime mediante l'esempio vivente e il contatto immediato di una vita perfettamente consacrata alla santificazione, attuandola nei casi in cui la vita religiosa canonica è impossibile o poco adatta, esercitando l'apostolato in molteplici maniere e compiendo funzioni che il luogo, il tempo, le circostanze proibiscono o rendono impraticabili ai sacerdoti e ai religiosi.
Oggi la Chiesa ha superato tutte le difficoltà e si è mossa a riconoscere - (oltre i singoli) - gli Istituti secolari dei laici.
E perciò morire celibi non è una disgrazia, bensì un trionfo ed un onore, come ci dice San Giovanni nell'Apocalisse:
"Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello" (14,4).
- Diciamo pure che ci sono santi sposati e santi non sposati.
- Diciamo ancora che è vero che nel N.T. non c'è un ordine tassativo che imponga il celibato, per cui i primi vescovi e sacerdoti furono scelti anche tra gli sposati
- ebrei e non - per la garanzia della fede e della probità, ma è anche vero che il desiderio di Gesù, ribadito da S. Paolo, è fin troppo chiaro.
Infatti molti hanno aderito spontaneamente al desiderio del Divin Maestro:
la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ha accolto il desiderio di Cristo e di tante anime ed ha codificato il celibato.

Quando noi parliamo di Chiesa, non si può prescindere da Gesù e dallo Spirito Santo: "... lo sarò con voi sino alla fine del mondo" (Mt 28,20); “... la Chiesa è colonna e sostegno della verità" (1 Tm 3,14-15); "...chi ascolta voi ascolta me..." (Lc 10, 16); Gesù prega per gli Apostoli e "per quelli che per la loro parola crederanno in me"; "... Padre, consacrali nella verità..." (Gv 17,17); "... lo Spirito Santo vi guiderà alla verità tutta intera..." (Gv 16,12-15; vedi anche 14,16; 15,26); “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi..." (Gv 20,21).

Io, personalmente, stimo una gran cosa che Gesù non ha voluto dare un ordine tassativo:
Egli voleva convincerci che “non tutti possono capire" ma solo quelli ai quali è dato di capire in quanto lo fanno esclusivamente per il regno dei cieli, ossia a maggior gloria di Dio e per il bene delle anime.
- Basterà riflettere sulla natura del sacerdozio per convincersi della convenienza della codificazione del celibato da parte della Chiesa Occidentale.

La contestazione oggi muove molto spesso piuttosto dalla passione e dallo spirito del mondo.
Certamente non dalla fede, né dalla grazia di Dio e neppure da, ragioni di carattere spirituale...
La contestazione oggi muove molto spesso piuttosto dalla passione e dallo spirito del mondo.
Certamente non dalla fede, né dalla grazia di Dio e neppure da, ragioni di carattere spirituale...
- Pur sapendo che la malvagità e il peccato del sacerdote non toccano l'efficacia salvifica del suo ministero, tuttavia, tutti sappiamo quante persone restano scandalizzate per la cattiveria di alcuni sacerdoti...
E sappiamo pure che i nemici della Chiesa speculano proprio su queste carenze e debolezze sacerdotali..., le quali, principalmente, si notano in sacerdoti che lottano per essere autorizzati alle nozze... regolarmente...

Ho spesso inteso dire, e da persone molto serie, che il sacerdote che reclama le nozze... è segno che ha già qualche donna...
Ed è anche vero che chi reclama contro il celibato è semplicemente perchè, non avendo coltivato la propria vocazione, logicamente e naturalmente, si è messo in grado di perderla in parte o del tutto.
Ed, è una scusa troppo palese per chi dice che quando fu ordinato non si rendeva ben conto dell'impegno serio che prendeva; è, ripeto, semplicemente perchè, a poco a poco, si è fatto trascinare o dall'eresia dell'azione o, più facilmente, dal contatto troppo frequente e poco controllato con donne...
E' ben chiaro per tutti quelli di buona volontà che il celibato del sacerdote è per il regno dei cieli; è per amore di Gesù Cristo, a vantaggio dell'intera umanità. Il celibato, quando è vissuto con slancio apostolico e con fede te rende il cuore dell'uomo libero in modo singolare"
Molti non comprendono che questo darsi agli altri scaturisce dal darsi a Dio, e viceversa.

In chiusura, per riassumere,
sarà bene tener sott’occhi i seguenti passi del N.T. ai quali si è già fatto e si continuerà a fare riferimento sull'argomento del celibato:

1. Mt 19,8-12: "... Rispose loro Gesù: “Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così”. Perciò io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra, commette adulterio". Gli dissero i discepoli: “Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”. il Egli rispose loro: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso” Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".

2. Mt 19,16-22: " Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?” Egli rispose: “Perchè mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese: “Quali?”. Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?” . Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, vai, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Udito questo, il giovane se ne andò triste: poichè aveva molte ricchezze".

3. Mt 19,27-29: "Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'Uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele”. “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.

4. Mc 10,28-30: “Pietro allora disse: “Ecco... (come in Mt 19,2 7-29). (come in Mt eccetto “insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna”.

5. Lc 18,28-30: “Pietro allora disse: ... (quasi identico a Mt e a Mc.).

6. Ap 14, 4: “Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello".

7. 1 Cor 7,7-9.32-34: " ... Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere...". “Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso .....”.

[SM=x44515]

[Modificato da Etrusco 15/05/2006 13.38]

Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 13:41
Re: Re:

Scritto da: paperino73 15/05/2006 13.35


PS - celibato assoluto ? perchè esiste anche il celibato RELATIVO ? [SM=x44473]

[Modificato da paperino73 15/05/2006 13.36]




Celibato assoluto nel senso che, una volta accettato, lo dovranno accettare sia ufficialmente, sia ufficiosamente:
non dovranno mai giacersi nè con una donna, nè con un uomo, nè con un bambino.

La cronaca purtroppo registra sempre più spesso infrazioni a questo principio della castità......
paperino73
00lunedì 15 maggio 2006 13:45
Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 15/05/2006 13.41


Celibato assoluto nel senso che, una volta accettato, lo dovranno accettare sia ufficialmente, sia ufficiosamente:
non dovranno mai giacersi nè con una donna, nè con un uomo, nè con un bambino.

La cronaca purtroppo registra sempre più spesso infrazioni a questo principio della castità......



detta così però mischi il principio - che può e deve essere accettato - con il problema della realizzazione del principio - che la natura e la debolezza umana possono mancare.

p.es. io, da cittadino, accetto le leggi dello stato italiano. ma posso "sbagliare" e rubare od uccidere. il mio comportamento individuale, anche se ripetuto da molti, può mettere in discussione la norma ?
Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 14:22
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: paperino73 15/05/2006 13.45


detta così però mischi il principio - che può e deve essere accettato - con il problema della realizzazione del principio - che la natura e la debolezza umana possono mancare.

p.es. io, da cittadino, accetto le leggi dello stato italiano. ma posso "sbagliare" e rubare od uccidere. il mio comportamento individuale, anche se ripetuto da molti, può mettere in discussione la norma ?



Si, hai ragione, ma non possiamo teorizzare delle regole che poi solo pochi rispettano sollevando grande scandalo e perplessità tra i fedeli.

Tra l'altro un celebre pensiero di Winston Churchill che rifletteva molta della sua filosofia quale legislatore, recita:
"Se due persone fumano sotto ad un cartello con su scritto "Vietato Fumare"
gli si ordina di smettere e gli si fa la multa;
se trenta persone fumano sotto allo stesso cartello li si invita ad andare a fumare altrove.
Se trecento persone fumano, si toglie il cartello" .


[SM=x44452] [SM=x44499]
Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 14:25
Comunque io ancora non riesco a decidermi per quale soluzione propendere:
ho buone ragioni pratiche per propendere per il matrimonio, ma anche altre valide per il celibato.

[SM=x44473]
Colonnello Kilgore
00lunedì 15 maggio 2006 14:27
Re:

Scritto da: Etrusco 15/05/2006 13.35
Interessante questo intervento di
SweetHawk sul forum di HWUpgrade
03-11-2003, 00:08




[SM=x44515]

[Modificato da Etrusco 15/05/2006 13.38]




Eccezionale. Veramente un discorso fatto bene e che mi trova d'accordo. Non avrei saputo espormi meglio [SM=x44462]
sunalone
00lunedì 15 maggio 2006 14:31
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 15/05/2006 14.22


Si, hai ragione, ma non possiamo teorizzare delle regole che poi solo pochi rispettano sollevando grande scandalo e perplessità tra i fedeli.

Tra l'altro un celebre pensiero di Winston Churchill che rifletteva molta della sua filosofia quale legislatore, recita:
"Se due persone fumano sotto ad un cartello con su scritto "Vietato Fumare"
gli si ordina di smettere e gli si fa la multa;
se trenta persone fumano sotto allo stesso cartello li si invita ad andare a fumare altrove.
Se trecento persone fumano, si toglie il cartello" .


[SM=x44452] [SM=x44499]




[SM=x44462]

in effetti le leggi mai devono essere calate dall'alto della saggezza di pochi illuminati...
le leggi devono sempre soddisfare le esigenze dei molti e servire a farli vivere meglio.

ma soprattutto debbono essere sentitte come giuste dalla maggioranza di chi le deve rispettare
[SM=x44458]





paperino73
00lunedì 15 maggio 2006 14:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: sunalone 15/05/2006 14.31



[SM=x44462]

in effetti le leggi mai devono essere calate dall'alto della saggezza di pochi illuminati...
le leggi devono sempre soddisfare le esigenze dei molti e servire a farli vivere meglio.

ma soprattutto debbono essere sentitte come giuste dalla maggioranza di chi le deve rispettare
[SM=x44458]








capisco e condivido quanto detto sulla legge, la mia era solo una visione provocatoria, però mi sa che c'è un però ...

una piccola differenza tra la legge e il caso nostro del celibato dei preti:
io SONO OBBLIGATO a rispettare la legge del posto dove vivo, mentre SONO LIBERO DI SCEGLIERE se diventare prete e rispettare le norme ecclesiastiche ...

o no ? [SM=x44473]
Colonnello Kilgore
00lunedì 15 maggio 2006 14:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: paperino73 15/05/2006 14.41


capisco e condivido quanto detto sulla legge, la mia era solo una visione provocatoria, però mi sa che c'è un però ...

una piccola differenza tra la legge e il caso nostro del celibato dei preti:
io SONO OBBLIGATO a rispettare la legge del posto dove vivo, mentre SONO LIBERO DI SCEGLIERE se diventare prete e rispettare le norme ecclesiastiche ...

o no ? [SM=x44473]



Appunto.

Non siamo più nel Medioevo, dove le vocazioni erano in buona parte imposte dalle decisioni paterne o dalla necessità.

Oggi si può realmente diventare preti se ne sei convinto (e infatti le vocazioni sono in calo); togliere il celibato diventa un po' una "deresponsabilizzazione"; e in generale, simili atti son dannosi per l'istituzione che li permette...

WeRuScKhA
00lunedì 15 maggio 2006 16:07
Personalmente credo che il matrimonio per i sacerdoti sia una cosa positiva del resto come loro tanto decantano e' un atto d'amore..... quindi dove sta l'errore? e soprattutto basta con questa storia assurda della castita'..... degradante!!!
enricomolinaro
00lunedì 15 maggio 2006 16:24


un buon compromesso sarebbe:

divieto assoluto di matrimonio e sesso libero e sfrenato:

(solo al pensiero, sento sbocciare in me la vocazione...)
Etrusco
00lunedì 15 maggio 2006 17:07
Re:

Scritto da: enricomolinaro 15/05/2006 16.24


un buon compromesso sarebbe:

divieto assoluto di matrimonio e sesso libero e sfrenato:

(solo al pensiero, sento sbocciare in me la vocazione...)



Beh, per questo bisognerebbe ritornare alle religioni dei nostri antenati che adoravano Dionisio, Bacco, Mitra.... i lupercali....
le lotterie dell'amore (di cui parlava RosaRossa sulla discussione di S.Valentino.... [SM=x44488] [SM=x44451] )

[SM=x44485]
Bestionn
00lunedì 15 maggio 2006 17:39
Si, al celibato permanente dei preti cattolici.
[SM=x44458] [SM=x44461] [SM=x44462]




PS. Mmm… a proposito della battuta di mister Churchill; la sua è la logica tipica del pragmatico anglosassone o, per dirla più semplicemente, dell’accorto politico da sempre opportunista (chissà perché mi viene in mente Pilato) che può esercitare la prerogativa del potere istituzionale conferitogli e dipendente dal consenso della maggioranza popolare, la quale, vuole veder attuato ciò che pretende (il tragico consiste sull’irrilevanza se la richiesta è giusta o sbagliata, buona o cattiva, vera o falsa!).

Di modo che, la giusta legge va a farsi benedire e il danno è, in ogni caso, perpetrato dalla coercizione arbitraria della forza contro una minoranza impotente; fosse anche la giustizia negata ad una sola persona che, nell’esempio riportato, deve ciucciarsi il fumo passivo degli altri.

… mah! [SM=x44467]
Ronan7
00lunedì 15 maggio 2006 17:44
Mi auguro che si possano sposare anche i preti cattolici [SM=x44458]
siderius
00lunedì 15 maggio 2006 21:25
Anche sulla questione del celibato la chiesa continua ad assumere una posizione quanto meno anacronistica.
E' risaputo, infatti, che il celibato fu teorizzato da Cristo e dai suoi seguaci in quanto logica conseguenza della loro visione apocalittica, comune anche agli Esseni dell'epoca.
In pratica Gesù affermava che in vista dell'imminente (per loro)venuta del Regno di Dio si dovesse, nel presente, cominciare ad attuarne gli ideali, e siccome nel Regno a venire non ci sarebbero stati nè matrimoni e nè rapporti sessuali, appare chiaro che questi nn venissero contemplati nemmeno nel "breve" periodo che li separava dalla venuta del nuovo Regno...

Questo succedeva 2000 anni fa...sappiamo tutti come è andata a finire..l"imminente" Regno lo stiamo ancora aspettando...ma la Chiesa continua ad imporre le stesse vecchie regole facendo finta che nulla da allora sia cambiato [SM=x44463]
LOCLA
00lunedì 15 maggio 2006 22:12
Celibato assoluto!
Il perché è presto detto: non riesco ad immaginarmi il parroco del paese che passeggia sul lungolago con la moglie mentre mangia il gelatino e le sussurra parole d'amore alla luce del tramonto. Mi fa senso.

[SM=x44517]
WeRuScKhA
00lunedì 15 maggio 2006 23:20
Re: Re:

Scritto da: Etrusco 15/05/2006 17.07


Beh, per questo bisognerebbe ritornare alle religioni dei nostri antenati che adoravano Dionisio, Bacco, Mitra.... i lupercali....
le lotterie dell'amore (di cui parlava RosaRossa sulla discussione di S.Valentino.... [SM=x44488] [SM=x44451] )

[SM=x44485]



Quelli si che erano tempi [SM=x44456] [SM=x44462]
--MUTTLEY--
00martedì 16 maggio 2006 04:10
Ma lasciateli sposare,almeno se devono rompere i coglioni sui valori familiari che sappiano di cosa parlano!

P.S.: poi non gli si da ascolto uguale,però famo i liberali!
Arjuna
00martedì 16 maggio 2006 09:48
Io sarei per consentirgli il matrimonio. [SM=x44458]
Nikki72
00martedì 16 maggio 2006 12:17
Re: Re: Re:


Scritto da: Etrusco 15/05/2006 13.41


Celibato assoluto nel senso che, una volta accettato, lo dovranno accettare sia ufficialmente, sia ufficiosamente:
non dovranno mai giacersi nè con una donna, nè con un uomo, nè con un bambino.

La cronaca purtroppo registra sempre più spesso infrazioni a questo principio della castità......




Però, scusa, "celibato" dovrebbe essere il divieto di sposarsi e di avere figli... la "castità" è un'altra cosa, o no? [SM=x44473]
Nikki72
00martedì 16 maggio 2006 12:19
Re:


Scritto da: LOCLA 15/05/2006 22.12
Celibato assoluto!
Il perché è presto detto: non riesco ad immaginarmi il parroco del paese che passeggia sul lungolago con la moglie mentre mangia il gelatino e le sussurra parole d'amore alla luce del tramonto. Mi fa senso.

[SM=x44517]




Io non riesco ad immaginarmi invece il papa con una moglie... [SM=x44463] va bé che sarebbe vedovo da tempo ormai... [SM=x44452]
sunalone
00martedì 16 maggio 2006 19:51
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2006 12.17




Però, scusa, "celibato" dovrebbe essere il divieto di sposarsi e di avere figli... la "castità" è un'altra cosa, o no? [SM=x44473]




questa è un'ottima osservazione....

che conferma ancora quante contraddizioni nella Chiesa...

e quanta confusione nei sudditi/seguaci...

sunalone
00martedì 16 maggio 2006 19:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: paperino73 15/05/2006 14.41


capisco e condivido quanto detto sulla legge, la mia era solo una visione provocatoria, però mi sa che c'è un però ...

una piccola differenza tra la legge e il caso nostro del celibato dei preti:
io SONO OBBLIGATO a rispettare la legge del posto dove vivo, mentre SONO LIBERO DI SCEGLIERE se diventare prete e rispettare le norme ecclesiastiche ...

o no ? [SM=x44473]




certo... ma se diventi prete.... devi rispettare le leggi fin tanto che non sei riuscito a farle cambiare o di dichiararti apertamente dissidente (fumare sotto il cartello di Churchill)


sunalone
00martedì 16 maggio 2006 19:58
Re: Si, al celibato permanente dei preti cattolici.

Scritto da: Bestionn 15/05/2006 17.39
[SM=x44458] [SM=x44461] [SM=x44462]




PS. Mmm… a proposito della battuta di mister Churchill; la sua è la logica tipica del pragmatico anglosassone o, per dirla più semplicemente, dell’accorto politico da sempre opportunista (chissà perché mi viene in mente Pilato) che può esercitare la prerogativa del potere istituzionale conferitogli e dipendente dal consenso della maggioranza popolare, la quale, vuole veder attuato ciò che pretende (il tragico consiste sull’irrilevanza se la richiesta è giusta o sbagliata, buona o cattiva, vera o falsa!).

Di modo che, la giusta legge va a farsi benedire e il danno è, in ogni caso, perpetrato dalla coercizione arbitraria della forza contro una minoranza impotente; fosse anche la giustizia negata ad una sola persona che, nell’esempio riportato, deve ciucciarsi il fumo passivo degli altri.

… mah! [SM=x44467]




è tutta una questione di democrazia e di deleghe democratiche...

una minoranza npn puo' essere sopraffatta ma non puo' neanche sopraffare...

quindi se la maggioranza ritiene giusto e salubre fumare.... fintanto che l'opera di lobbing della minoranza non ha avuto successoo.... si potrà fumare...

a meno che la maggioranza non deleghi un saggio ed accetti la sua opinione in materia...


Etrusco
00martedì 16 maggio 2006 22:48
Re: Re: Re:

Scritto da: WeRuScKhA 15/05/2006 23.20


Quelli si che erano tempi [SM=x44456] [SM=x44462]



Io sono per il recupero di quegli antichi valori culturali!

[SM=x44477] [SM=x44520]
Etrusco
00martedì 16 maggio 2006 22:49
Re:

Scritto da: --MUTTLEY-- 16/05/2006 4.10
Ma lasciateli sposare,almeno se devono rompere i coglioni sui valori familiari che sappiano di cosa parlano!

P.S.: poi non gli si da ascolto uguale,però famo i liberali!



[SM=x44461]
Etrusco
00martedì 16 maggio 2006 22:50
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2006 12.17




Però, scusa, "celibato" dovrebbe essere il divieto di sposarsi e di avere figli... la "castità" è un'altra cosa, o no? [SM=x44473]



E si,
pensi che bisognerebbe modificare il sondaggio? [SM=x44473]
Etrusco
00martedì 16 maggio 2006 22:52
Re: Re:

Scritto da: Nikki72 16/05/2006 12.19




Io non riesco ad immaginarmi invece il papa con una moglie... [SM=x44463] va bé che sarebbe vedovo da tempo ormai... [SM=x44452]



Come no?
Pensa ai tempo dei Borgia, dei Farnese.....
l'Etruria è piena dei loro discendenti (illegittimi) e dei loro palazzi.... che se solo potessero parlare... [SM=x44461]
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