Springsteen in Italia

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texdionis
00venerdì 3 giugno 2005 23:51
Mentre appassionati e semplici passanti si apprestano a seguire la nuova discesa in Italia di Bruce Springsteen (4 giugno Bologna Palamaguti, 6 giugno Roma Palalottomatica, 7 giugno Milano Forum), ci è sembrato giusto evocare sinteticamente le altre sue esibizioni italiane, da quella rovente di San Siro del 1985 alla recentissima e bagnata performance milanese del 2003. Vi rimandiamo allo Speciale per sapere tutto, ma proprio tutto sul Boss e sul nuovo album Devils & Dust.

1985, 21 giugno, Milano
La prima volta di Springsteen in Italia e per molti, lui compreso, uno fra i dieci concerti migliori che abbia mai fatto. I ricordi del sottoscritto mescolano il romanticismo della prima volta con un'amplificazione selvaggia, che assorda i tre quarti del pubblico. I picchi sono l'esecuzione di Rosalita e Thunder Road. L'artista è già muscolare e ha abbandonato un po' il tono confidenziale e romantico di The River dietro la cupa rivisitazione del Mito Americano di Born In The USA.

1988, 11 giugno 1988, Torino (e poi a Roma)
E' il Tunnel Of Love Express Tour, quello della disillusione sui rapporti di coppia che durino una vita. Il tono di Springsteen è sintetico e meno contagioso del tour immediatamente precedente. In Italia, sia a Torino sia a Roma, i chiaroscuri si stemperano nel racconto di Bruce (in italiano) sul matrimonio del sassofonista Clarence Clemmons, dove i due, seduti su una panchina, fanno un po' il verso a Stanlio e Ollio. A Torino la festa è rovinata da un pestaggio: un ragazzo sale sul palco e la security non lo perdona. A quanto pare, Bruce è all'oscuro di tutto. Nello stesso anno, l'8 settembre, il Boss partecipa alla data italiana dell'Amnesty Tour, assieme a Baglioni (fischiato sonoramente), Peter Gabriel, Sting e Tracy Chapman, rimediando una buona dose di applausi.

1992, 20 (e 21) giugno, Milano
Springsteen arriva per lo Human Touch Tour senza la E Street Band. I fan non reagiscono al meglio in tutta Europa e anche l'esibizione italiana risente della mancanza del tono epico del gruppo originario. Del resto, l'album a cui l'esibizione è dedicata è uno dei meno incisivi del Nostro. Le performance successive sono dell'11 aprile 1993 a Verona, sotto la pioggia, e a Roma il 25 maggio. Fanno parte della stessa, interminabile tournée.

1996, 10 aprile, Roma (e 11 a Milano, 13 a Genova, 21 maggio a Firenze e 22 maggio a Napoli) E' un tour acustico, in cui Springsteen si presenta solo con la chitarra e chiede dedizione assoluta: cellulari spenti e pochi applausi, mentre parla direttamente al pubblico. Sono le note dolenti di The Ghost Of Tom Joad a farsi sentire. La gente accetta fino a un certo punto: appena viene accennata Bobby Jean gli fa il coro e scrosciano i battimano. Dall'hotel in cui è ospitato l'artista canta Thunder Road assieme ai fan.

1999, 17 aprile, Bologna (19 e 20 a Milano, 11 giugno a Genova)
E' il tour dell'attesa Reunion della E Street Band, della malinconia agitata a mo' di spauracchio per l'età che avanza. Esibizioni altamente spettacolari, come ai vecchi tempi, fino al tripudio di Dancing In The Dark, quando sul palco a ballare con Bruce sale la madre. Purtroppo la cattiva organizzazione e false notizie sulla disponibilità dei biglietti fa registrare una piccola diserzione del pubblico a Genova. Gli organizzatori saranno costretti ad aprire i cancelli per riempire lo stadio di Marassi.

2002, Bologna
The Rising Tour, dedicato al disco che prende le mosse dalla tragedia dell'11 settembre. Una straordinaria Missing incornicia una delle esibizioni più toccanti e variegate del Boss nel nostro paese, con il tripudio di una Born To Run davvero corale. Da segnalare poi la rentrée a sorpresa, mentre il pubblico sta sfollando, con il Nostro che canta al pianoforte, inatteso, Thunder Road. Lacrimoni.

2003, 8 giugno, Firenze (e 28 a Milano)
Storia recente. Si festeggia sul palco l'anniversario del matrimonio di Bruce con Patty Scialfa, un duetto alla Ronettes davanti alla folla plaudente. Il resto è normale amministrazione, ma il 28, a Milano, sale sulle assi John Landau, l'uomo che all'inizio della storia di Bruce scrisse la celebre profezia: "Ho visto il futuro del rock'n'roll", in tempi non sospetti e prima di diventare il manager di Springsteen. Il diluvio che si scatena viene accettato stoicamente dai fan e dallo stesso artista, che si esibisce in una epica Who'll Stop The Rain sotto una pioggia battente.

2005, 4 giugno Bologna, 6 giugno Roma, 7 giugno Milano
Una nuova storia è pronta per essere raccolta e tramandata...

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