Svelato il segreto di Stradivari?

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orckrist
00martedì 14 ottobre 2008 10:52


Svelato il segreto di Stradivari


- C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i nostri piccoli lettori.
- No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.
Come la fiaba di Collodi, anche la nostra storia racconta di un pezzo di legno, che non si trasforma però in un burattino di nome Pinocchio, ma piuttosto in un violino di nome Stradivari.

Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri erano abili liutai del XVII secolo in grado di produrre violini speciali, con caratteristiche che rendevano il suono emesso sublime e inimitabile. Quale fosse il loro segreto è rimasto da sempre un mistero, che i due maestri hanno trascinato con sè nella tomba. Ma a qualcuno il segreto non stava bene: doveva sapere. Joseph Nagyvary, della texana A&M University (http://www.tamu.edu/), ha così deciso di dedicare la propria vita a questo problema e qualcosa di interessante ha scoperto, pubblicando su Nature la notizia (http://www.nature.com/nature/journal/v444/n7119/abs/444565a.html).

Le analisi chimiche dei trucioli scartati in seguito alla riparazione di due violini Stradivari hanno portato a degli indizi. Usando la spettroscopia all'infrarosso e la risonanza magnetica nucleare, Nagyvary ha analizzato chimicamente il legno dei violini. E assieme ad alcuni colleghi ha trovato un preservante chimico del legno che avrebbe conferito la particolare qualità del suono. I violini sembrano essere stati trattati con sali di rame, ferro e cromo allo scopo di conservare il legno: alcuni ioni metallici come il rame hanno infatti potenti proprietà fungicide.

Dunque una tecnica usata per preservare il legno da funghi e tarli sarebbe responsabile del suono perfetto dei violini Stradivari. Ma non tutti ne sono convinti: alcuni esperti sostengono che il trucco non stia solo nella vernice o nella qualità del legno, ma si cela nell'abilità dei maestri di produrre una cassa di risonanza con forma e curvatura particolari.

(Chia.Ma.)

Fonte:Ticinoscienza


Questi ricercatori si sono dimenticati delle peculiarità dei legni usati in cui la conformazione e la disposizione dei canali linfatici funge da cassa di risonanza, i sali, semmai, rendono la struttura del legno più rigida e quindi più ricettiva nella trasmissione e modulazione del suono. [SM=x44473]


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