«La vedova di corrado voleva farmi lavorare in coppia con Tempera: ho detto no»
«Mi hanno cacciato da La Corrida
La mia salute? Solo una scusa»
Lo sfogo del maestro Pregadio, da 40 anni conduttore d'orchestra del programma: scelta della produzione
MILANO - Per la prima volta da quasi 40 anni non ci sarà. E, messo da parte, sbotta proprio con la produzione del programma che lo ha reso celebre. «La decisione di non prendere parte alla prossima edizione della "Corrida" non è mia ma di altri, e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che, a dispetto dell'età, sono tuttora ottime e non hanno subito alcun deterioramento durante quest'ultimo anno».
A dichiararlo è il maestro Roberto Pregadio, da circa 40 anni alla direzione musicale dell'orchestra che accompagna i dilettanti allo sbaraglio ma sostituito per l'edizione che prenderà il via il 10 gennaio su Canale 5 dal maestro Vince Tempera.
LA PROTESTA - A far letteralmente «vedere rosso» il maestro («per usare una metafora in tema con la corrida», scherza) sono state le argomentazioni con cui questa novità è stata motivata. «Finora - dice Pregadio - sono stato zitto ma quando ho letto che non avrei fatto il programma per motivi di salute mi sono infuriato. Non si gioca su queste cose e io, facendo gli scongiuri, ho compiuto 80 anni il 6 dicembre scorso ma sto benissimo». «La verità - afferma Pregadio - è che la produzione della Corrida, ovvero Marina Donato, la vedova di Corrado, voleva farmi fare lo spettacolo in coppia con un altro maestro, che ora si è capito che sarebbe stato Vince Tempera, e io ho rifiutato. Conosco quel programma come le mie tasche e so che troppi galli a cantare complicano solo le cose. Loro sono liberissimi di fare altre scelte, ma dire che sono stanco o malato, questo non lo accetto. Ho iniziato con Corrado in radio a fare "La Corrida" e credo di meritare la verità», conclude.
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