Targhe Auto

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pliskiss
00sabato 10 novembre 2018 01:58
Targhe auto straniere, la novità nel decreto sicurezza

Targhe auto, la novità nel decreto sicurezza
Con la conversione del Decreto Sicurezza entrerà in vigore un'importante novità. Non sarà più possibile l'escamotage della targa estera che consentiva di eludere il fisco, non pagare né bollo né assicurazione e di fatto anche eventuali multe: "Vietato per chi risiede in Italia da oltre 60 giorni

Stop alle auto che circolano in Italia con una targa straniera: una norma inserita nel decreto sicurezza impone una vera e propria rivoluzione nel campo dell'automotive.

L'annuncio in una nota del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

"I furbetti che fino a ieri utilizzavano in Italia auto immatricolate all`estero, pur risiedendo nel nostro Paese, non potranno più eludere tasse e controlli"

Il ministro delle infrastrutture spiega che la norma inserita nel decreto Sicurezza vieta, a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni, di circolare sul territorio nazionale con veicoli a targa estera.

"Una misura che serve per porre un freno al fenomeno della cosiddetta esterovestizione e a bloccare chi, con l'escamotage della targa estera, fino a ieri eludeva il fisco, non pagava né bollo né assicurazione e di fatto anche eventuali multe. Coloro che violeranno il divieto che abbiamo imposto dovranno pagare una multa salata e, se non si metteranno in regola, si potrà arrivare sino alla confisca del veicolo".


ROMA - Per i veicoli muniti di targa di immatricolazione estera, in uno degli Stati indicati nel decreto ministeriale n. 86/2008, non è obbligatorio dimostrare la regolare copertura assicurativa del mezzo. Ciò significa che non saranno a questi applicabili le sanzioni previste dall'art. 193 del Codice della Strada, neppure nel caso in non si sia proceduto all'obbligo di munire il veicolo, circolante in Italiada oltre un anno, di targa e documenti italiani.Lo ha affermato il Ministero dell'Interno, dipartimento della Pubblica Sicurezza, in una nota del 3 aprile scorso avente a oggetto l'applicazione dell'art. 193 del Codice della Strada a veicoli immatricolati in diverso Stato UE, ma continuativamente stazionanti nel territorio italiano. La nota giunge a seguito di richiesta del Consorzio Polizia Municipale di Padova Ovest e concerne la possibilità di applicare o meno, anche ai veicoli con targa straniera, le sanzioni stabilite dal Codice della Strada in caso manchi la copertura assicurativa. Il Ministero rammenta quanto confermato dall'UCI (Ufficio Centrale Italiano), ossia che per i veicoli muniti di targa di immatricolazione di uno degli Stati indicati indicati nell'allegato 1 del decreto del Ministero dello sviluppo economico n. 86/2008, vige il principio della cosiddetta "copertura presuntiva".Quando la carta verde non è necessaria. Il Viminale si riferisce ai veicoli immatricolati nei seguenti paesi: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Infatti, se un veicolo è immatricolato in uno di questi Stati, l’obbligo di assicurazione nel territorio italiano si considera automaticamente assolto e, addirittura, la polizia non deve nemmeno effettuare il controllo dei documenti assicurativi.La circolare del ministero dell’Interno non è frutto di un’iniziativa italiana. Tutto nasce da accordi e normative internazionali. In ragione di quanto sostenuto dall'UCI, deve ritenersi che per tali veicoli vada esclusa l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 193 C.d.S. anche quando, attraverso qualsiasi mezzo, sia accertato che il veicolo immatricolato in uno di quei paesi sia effettivamente sprovvisto di RC auto.Ad analoga conclusione, precisa la nota, si perviene nel caso in cui venga accertato che il veicolo circoli sul territorio dello Stato da oltre un anno e non si sia proceduto alla sua "nazionalizzazione" tramite immatricolazione.
In tal caso, si precisa, sebbene il veicolo circoli illegittimamente sul territorio dello Stato in quanto non più in circolazione internazionale, si ritiene che non possano essere contestate le violazioni di cui all'art. 193 C.d.S., in ragione della sussistenza di una regolare immatricolazione straniera e della relativa copertura assicurativa.Una lettura normativa quantomeno preoccupante che rischia di incentivare coloro che si nascondono dietro una targa estera per eludere gli obblighi di legge, sfuggendo alle rilevazioni automatiche circa le infrazioni stradali, al pagamento delle tasse sul veicolo e, tra l'altro, anche all'obbligo assicurativo.

Vita dura per gli Zingari se veramente è cosi????



Etrusco
00sabato 10 novembre 2018 23:06
Piano piano si stanno risolvendo tutti i problemi relativi alle auto con targhe straniere [SM=x44461]
pliskiss
00domenica 11 novembre 2018 01:15
Re:
Etrusco, 10/11/2018 23.06:

Piano piano si stanno risolvendo tutti i problemi relativi alle auto con targhe straniere [SM=x44461]



Ti vengono addosso, poi vai a cercarla l'assicurazione in Romania o Moldavia, se ti vengono addosso poi Sud Americani è meglio che ti pigli i contanti che ti offrono [SM=x44458]

Ieri mattina davanti a casa mia, non si conoscono le generalità ma sembrerebbe un autista Rumeno dalle voci, gli si è girata addirittura la cabina, qualcuno che è stato sul posto dice che gli si è staccata pure la capocchia

fino a ieri sera traffico Monza bloccato, quella c'è di strada in quel punto

l'ho visto in lontananza in fondo alla mia via, ma non sono andato a vedere



pliskiss
00domenica 11 novembre 2018 23:59
sà il cazzo? sarà perchè gli Svizzeri mi stanno sui coglioni ma io continuo a vedere macchine qui in zona targate Canton Ticino, oggi mi sono chiesto? Posso capire i Rumeni che siamo impestati, ma come mai questa invasione di Ticinesi?



I premi RC auto in Italia sono i più cari d’Europa: è quanto si evince dagli ultimi dati pubblicati dall’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici (ANIA). Subito dopo l’Italia si posizionano il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Spagna. Per la sola copertura RC (responsabilità civile), un automobilista italiano deve pagare in media il 45% in più rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea, un motociclista il 46%.

Assicurazione auto: cosa succede nella vicina Svizzera?
In Svizzera, un premio annuo RC Auto per una macchina di media cilindrata varia tra 240 e 396 €, senza tener conto di eventuali bonus. Per la stessa tipologia di veicolo in Italia la media ammonta a 491 €. Un prezzo che ha dell’incredibile.

Assicurazione auto in Svizzera: il nuovo fenomeno
In Ticino si sta riscontrando un fenomeno, ancora non molto diffuso, ma che è bene tenere monitorato: l’acquisto da parte di cittadini italiani di un’auto in Svizzera (dove l’IVA è all’8%) con un immediato risparmio economico e il vantaggio sull’RC auto (obbligatoria), kasco (facoltativa) e sulla garanzia furto del veicolo.

In virtù di queste differenze e delle riduzioni praticate dalle compagnie svizzere in caso di assenza di sinistri (possono arrivare fino a 70% del premio di base), se un automobilista italiano compra e targa il suo veicolo in Ticino ha davvero un buon margine di risparmio.

Chi può acquistare un veicolo in Svizzera?
In Svizzera chiunque può comperare e targare un veicolo senza essere necessariamente in possesso di una patente di guida, l’importante è che sia in grado di fornire un indirizzo valido in Ticino, di presentare un attestato assicurativo (anche tramite un prestanome o una società a garanzia limitata) e può ottenere un permesso di circolazione. I passaggi, nel dettaglio, sono i seguenti:

arrivare in Svizzera con il permesso di residenza;
dichiarare il veicolo in dogana;
fare il riconoscimento della patente
recarsi alla dogana cantonale e ritirare il modulo modulo 13.20A
attivare un’assicurazione e collaudare il veicolo alla motorizzazione
recarsi all’ufficio immatricolazioni per ritirare il nuovo libretto e la targa
L’automobile può quindi essere facilmente utilizzata anche da una persona non residente in Svizzera ma, ad esempio, in Italia. Attualmente le autorità non hanno modo di verificare se il proprietario del veicolo da assicurare sia residente in Svizzera o se abbia o meno patente svizzera.

È bene ricordare che questa pratica non è legale in Italia. Gli automobilisti possono essere accusati di frode, essere obbligati a pagare salate sanzioni e possono addirittura incorrere al sequestro del veicolo.


ecco spiegata l'invasione Ticinese, troppe macchine targate Canton Ticino non può essere





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