per par condicio ecco:
LA RISPOSTA DI TELECOM:
Certa della legittimità dei comportamenti tenuti e convinta della
infondatezza della decisione adottata dall'Antitrust, Telecom Italia
ricorrerà al TAR per chiedere l'annullamento del provvedimento.
La decisione dell'Autorità punisce di fatto la posizione di forza che
Telecom Italia ha mantenuto, conquistandola giorno per giorno sul
mercato, anziché il supposto sfruttamento illegittimo della stessa e
vieta, in modo immotivato e in danno del mercato, il compimento di
atti concorrenziali. In particolare, tale decisione limita gravemente
la possibilità di Telecom Italia di partecipare a gare pubbliche
danneggiando gli utilizzatori finali dei servizi di telecomunicazioni
Sia nell'ambito della gara Consip che delle proposte alla grande
clientela affari, Telecom Italia ha formulato offerte redditizie e
replicabili nel loro complesso, che rispondono ai requisiti richiesti
e trasferiscono al cliente finale i benefici sostanziali
dell'innovazione e dell'integrazione
A partire dall'Unione Europea, fino all'ultima relazione annuale
dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, da tutti è stato
riconosciuto che in Italia il processo di liberalizzazione, ancorché
in continua evoluzione, ha raggiunto livelli di apertura tali da
situare il nostro Paese ai migliori livelli in Europa.
L'azione di Telecom Italia è stata ed è improntata:
" alla volontà di collaborare nel mettere a disposizione del
sistema Paese strumenti idonei ad innalzare lo standard della
competizione da parte di concorrenti che devono dimostrare un maggior
impegno anche nell'affrontare adeguati investimenti;
" alla determinazione nel portare avanti un piano di
investimenti (oltre 2 miliardi di euro l'anno per la rete fissa) che
ha consentito sia ai concorrenti, sia ai consumatori di fruire di
servizi più efficienti, altamente innovativi, a costi contenuti.
Ne è riprova il fatto che le tariffe della telefonia, uniche fra i
servizi di pubblica utilità, sono da anni in diminuzione con
importanti benefici per l'economia del Paese.
L'Antitrust con la sua decisione non ha peraltro tenuto conto degli
impegni presi da Telecom Italia , in buona parte già operativi a
partire dal gennaio 2005, per accelerare ulteriormente il processo di
liberalizzazione.
Tali impegni, proposti da un soggetto terzo, indipendente e di chiara
fama, mirano ad accelerare il processo di liberalizzazione nel settore
delle telecomunicazioni, rimuovendo al contempo le preoccupazioni
dell'Autorità. Tra gli impegni assunti, particolare rilievo assumono
le decisioni di accelerare il processo di unbundling anche per la
fibra ottica e di ridurre i costi che i concorrenti devono sopportare
per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la
costruzione dei siti in unbundling.