Tour, il re è Armstrong

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Asgeir Mickelson
00sabato 26 luglio 2003 19:06
NANTES, 26 luglio 2003 - La cronometro forse più importante nella storia del Tour, messa lì come per un disegno divino a sublimare nella madre di tutti i duelli le tante emozioni regalate dall'edizione del centenario, si sgonfia di colpo al km 36, quando Jan Ullrich, lo sfidante, nell'abbordare una curva a destra sbanda, cade e ci mette una ventina di secondi prima di riprendere a pedalare. Lance Armstrong, partito 3' dopo il rivale, capisce che la sua quinta maglia gialla consecutiva da portare domani in passerella a Parigi è in cassaforte, e rallenta a sua volta. In quel momento, a 13 km dall'arrivo di Nantes, perdeva dal tedesco 5-6", un'inezia rispetto ai 65 che Ullrich avrebbe dovuto recuperare in classifica generale. In realtà, dunque, il capitombolo del capitano della Bianchi non ha fatto che scrivere la parola fine su una sfida mai cominciata.
Ha piovuto tutto il giorno, sul percorso piatto e perciò velocissimo che portava in 49 km quasi tutti dritti da Pornic a Nantes, sede di arrivo della penultima tappa della Grande Boucle. Prima di Ullrich, altri 10 corridori erano caduti durante la prova, e Peschel si era rialzato con una costola rotta. Ma non è stata la pioggia, né la strada scivolosa, a decretare la sconfitta di Ullrich, che pure ama il caldo. Jan è partito come una scheggia, montando il suo 55x11 capace di coprire 10 metri e 55 a pedalata, e coprendo i primi 15 km di gara in 15'42" (miglior tempo) alla straordinaria velocità di 57,320 chilometri orari. Il fatto è che Armstrong ha volato sull'acqua esattamente nella stessa maniera, e stavolta non ha ceduto, com'era successo nella prima crono individuale del Tour, una settimana fa a Cap'Decouverte, dove al traguardo aveva reso all'altro 96". Al secondo rilevamento cronometrico, dopo 32 km e mezzo, è sotto di soli 2" da Ullrich, dopo essergli stato davanti di 5 o 6: quando cade, il tedesco poteva legittimamente aspirare al solo successo di tappa.
Finisce invece con la vittoria del britannico David Millar, specialista della materia, al secondo successo a cronometro al Tour dopo quello di Futuroscope nel 2000. Il corridore della Cofidis chiude in 54'05", 9" meglio dell'acciaccato e sorprendente Tyler Hamilton, 14 di Armstrong e 25 di Ullrich, che negli ultimi km quasi smettono di pedalare: al km 42 Armstrong è a 12" da Millar, Ullrich addirittura a 22. Grazie ai 2" di abbuono all'arrivo, il texano festeggerà il suo quinto trionfo consecutivo (impresa riuscita solo a Indurain dal '91 al '95, ma anche Anquetil, Merckx e Hinault hanno ottenuto 5 vittorie al Tour) con 1'16" su Ullrich, poco rispetto agli anni passati. Non stato l'Armstrong dominatore delle altre stagioni, e per questo godrà ancora di più della vittoria. Al traguardo di Nantes, il miglior italiano è Bruseghin, 10° a 1'26" da Millar. Basso chiude 22° a 2'16" e conferma il settimo posto in graduatoria generale, guadagnando quattro posizioni rispetto all'anno scorso.
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