Painstation, chi sbaglia soffre
Un videogioco con scariche elettriche
Una volta ci si accontentava del 'game over'. Partita finita. Punto e a capo. Oppure poteva bastare il punteggio, di un match o di una gara, per stabilire il vincitore e chi aveva perso. Adesso non più. Per chi vuole cimentarsi in una vera e propria sfida con l'avversario, ad alto contenuto di adrenalina, la posta in gioco non è più la stessa, la 'punizione' per chi perde arriva a essere il male fisico: una leggera scarica elettrica su una mano, in pratica un piccolo elettroshock. Che però arriva a provocare delle piccole abrasioni sulla pelle dello sconfitto, fino a delle piccole ferite e scottature. L'idea è di due programmatori tedeschi, che hanno voluto rendere più avvincente, a loro modo di vedere, e più 'duro' lo scontro tra due avversari che si fronteggiano a un gioco elettronico.
Così hanno pensato bene di realizzare la prima piattaforma per videogame in grado di provocare dolore, di far male, al giocatore che sbaglia. E l'hanno chiamata 'Painstation', una sorta di 'console del dolore', facendo il verso alla più nota, e del tutto incruenta, PlayStation di casa Sony. E' una specie di grande scatolone metallico, alto circa un metro e largo altrettanto, dove i due giocatori si affrontano in una partita di tennis virtuale, su uno schermo a cristalli liquidi. Un po' come i primi giochini elettronici dove si doveva intercettare e far rimbalzare una pallina che viaggiava sempre più veloce. Solo che adesso, per chi sbaglia il colpo, scatta la relativa punizione: uno di fronte all'altro come in una tradizionale partita di tennis, per giocare con una mano s'impugna una manopola, quella che funziona come joystick del videogame, mentre l'altra mano va appoggiata su una piccola piastra metallica accanto allo schermo del gioco.
Ed è su questa mano che, a ogni errore, parte la scossa elettrica. Arriva la punizione. Uno stimolo elettrico che, spiega chi ha già sperimentato questa sfida, assomiglia a una puntura o una leggera bruciatura. Gli errori però, e le relative scosse, finiscono poi per sommarsi sulla stessa mano, e la punizione diventa più dolorosa. E il gioco va avanti fino a quando uno dei due contendenti decide di 'arrendersi', che ne ha abbastanza, spesso con una mano che porta i segni della sfida, con escoriazioni e ustioni sulla pelle. I due ragazzotti tedeschi, che con questo 'gioco' stanno ora appassionando amici e coetanei, spiegano che la Painstation è nata come un progetto universitario per l'Accademia delle Arti Mediatiche, mentre adesso è sistemata in un club dell'ateneo, e l'agenda dei due programmatori nei prossimi mesi è già fitta di appuntamenti in giro per la Germania per far conoscere e provare questa 'console che dà la scossa'. Tanto per rendere il gioco più elettrizzante.
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Rocco alias Ipercafone
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