inghilterra-italia.......la resa dei conti

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il moro30
00martedì 10 marzo 2009 13:58
stasera comincia la juve e poi toccherà a roma ed inter
difficile immaginare chi ce la farà,senza dubbio il pronostico è favorevole alle inglesi in tutti e 3 i matches
faccio il pessimista e dico che nessuna passerà e siccome non ci sto indovinando da tempo allora cominciate a sperare [SM=x44461]
la cosa che però mi colpisce è il notevole numero di infortunati,troppi e soprattutto decisivi!sissoko per me stasera sarebbe stato fondamentale,più di legrottaglie e marchionni ma va afarsi male proprio nei 10 minuti finali del derby.sfiga!con chivu e samuel l'inter avrebbe avuto la miglior copertura ma cordoba resta un gladiatore e cmq l'inter è la meglio messa delle nostre.
la roma poi non ne ha uno che si regge in piedi,brighi escluso......fossi in spalletti aspetterei prima di aggredire perchè ai gunners mancheranno adebayor fabregas e rosicky non certo gli ultimi arrivati
la juventus stasera deve sperare nel capitano e poi,contrariamente a ciò che dicono i giornali,penso giocherà amauri e non trezeguet
anche l'1-0 sarebbe buono per i bianconeri
@ndre@!!
00martedì 10 marzo 2009 15:01
Re:
il moro30, 10/03/2009 13.58:

stasera comincia la juve e poi toccherà a roma ed inter
difficile immaginare chi ce la farà,senza dubbio il pronostico è favorevole alle inglesi in tutti e 3 i matches
faccio il pessimista e dico che nessuna passerà e siccome non ci sto indovinando da tempo allora cominciate a sperare [SM=x44461]
la cosa che però mi colpisce è il notevole numero di infortunati,troppi e soprattutto decisivi!sissoko per me stasera sarebbe stato fondamentale,più di legrottaglie e marchionni ma va afarsi male proprio nei 10 minuti finali del derby.sfiga!con chivu e samuel l'inter avrebbe avuto la miglior copertura ma cordoba resta un gladiatore e cmq l'inter è la meglio messa delle nostre.
la roma poi non ne ha uno che si regge in piedi,brighi escluso......fossi in spalletti aspetterei prima di aggredire perchè ai gunners mancheranno adebayor fabregas e rosicky non certo gli ultimi arrivati
la juventus stasera deve sperare nel capitano e poi,contrariamente a ciò che dicono i giornali,penso giocherà amauri e non trezeguet
anche l'1-0 sarebbe buono per i bianconeri



Secondo me l' Inter ha buone chance : primo, perchè lo 0 a 0 in casa non è un brutto risultato, secondo per una curiosità statistica visto che è da quattro stagioni che la squadra detentrice viene eliminata agli ottavi (il Porto contro l' Inter, il Liverpool contro il Benfica, il Barcellona contro il Liverpool e lo scorso anno il Milan contro l' Arsenal).

Sulla Juve invece sono pessimista, non la vedo in gran forma e poi ha troppi giocatori poco adatti a partite di questa importanza, comunque le auguro di passare.

La roma soffrirà più del previsto ma passerà, come da pronostico.




=Blaine=
00martedì 10 marzo 2009 17:28
l'inter passa la juve se del piero è in giornata anche la roma non credo troppi infortuni a centrocampo
enzomaradona
00martedì 10 marzo 2009 17:53
senza se e senza ma come vorrei rompergli il culo a sti inglesi buffoni e fare tris.
il moro30
00martedì 10 marzo 2009 20:16
Re:
enzomaradona, 10/03/2009 17.53:

senza se e senza ma come vorrei rompergli il culo a sti inglesi buffoni e fare tris.




[SM=x44459]
il moro30
00martedì 10 marzo 2009 21:34
ma buffon dove sta?come può regalare quel gol al chelsea?un pò di forza nelle mani?peccato perchè il chelsea non stava facendo niente
il moro30
00mercoledì 11 marzo 2009 23:40
Re:
il moro30, 10/03/2009 13.58:

stasera comincia la juve e poi toccherà a roma ed inter
difficile immaginare chi ce la farà,senza dubbio il pronostico è favorevole alle inglesi in tutti e 3 i matches
faccio il pessimista e dico che nessuna passerà e siccome non ci sto indovinando da tempo allora cominciate a sperare [SM=x44461]
la cosa che però mi colpisce è il notevole numero di infortunati,troppi e soprattutto decisivi!sissoko per me stasera sarebbe stato fondamentale,più di legrottaglie e marchionni ma va afarsi male proprio nei 10 minuti finali del derby.sfiga!con chivu e samuel l'inter avrebbe avuto la miglior copertura ma cordoba resta un gladiatore e cmq l'inter è la meglio messa delle nostre.
la roma poi non ne ha uno che si regge in piedi,brighi escluso......fossi in spalletti aspetterei prima di aggredire perchè ai gunners mancheranno adebayor fabregas e rosicky non certo gli ultimi arrivati
la juventus stasera deve sperare nel capitano e poi,contrariamente a ciò che dicono i giornali,penso giocherà amauri e non trezeguet
anche l'1-0 sarebbe buono per i bianconeri





è la prima volta che faccio en-plein [SM=x44472]
enzomaradona
00mercoledì 11 marzo 2009 23:41
Re:
enzomaradona, 10/03/2009 17.53:

senza se e senza ma come vorrei rompergli il culo a sti inglesi buffoni e fare tris.




ma porca put............. non meritava nessuna delle 3 di uscire, poi mettiamoci i milioni d'infortuni e ke culo.
Ma vucinic come ha tirato ke voleva fare??? [SM=x44466]


il moro30
00mercoledì 11 marzo 2009 23:41
saranno pure più forti ma le inglesi hanno un culo infinito
radcla
00giovedì 12 marzo 2009 00:20
Re: Re:
enzomaradona, 11/03/2009 23.41:




ma porca put............. non meritava nessuna delle 3 di uscire, poi mettiamoci i milioni d'infortuni e ke culo.
Ma vucinic come ha tirato ke voleva fare??? [SM=x44466]





Adebayor e Fabregas non hanno giocato sia l'andata che il ritorno, credo che la loro assenza compensi ampiamente quella dei giallorossi.
Piuttosto la Roma dovrebbe imparare a tirare i rigori all'Olimpico, non è la prima volta che davanti al pubblico di casa a qualche loro rigorista gli tremano le gambe (per non parlare di quelli che non hanno neanche avuto le palle di tirarlo il rigore, vero Falcao? [SM=x44458] )
(bresa)
00giovedì 12 marzo 2009 00:25
Re: Re: Re:
radcla, 12/03/2009 0.20:



Adebayor e Fabregas non hanno giocato sia l'andata che il ritorno, credo che la loro assenza compensi ampiamente quella dei giallorossi.
Piuttosto la Roma dovrebbe imparare a tirare i rigori all'Olimpico, non è la prima volta che davanti al pubblico di casa a qualche loro rigorista gli tremano le gambe (per non parlare di quelli che non hanno neanche avuto le palle di tirarlo il rigore, vero Falcao? [SM=x44458] )




Oddio la Roma aveva praticamente tutti i migliori giocatori o fuori o in condizioni fisiche pietose...non fare il laziale che se la gode [SM=x44456]
binariomorto
00giovedì 12 marzo 2009 00:25
Juve, cuore da Champions
Ma passa il Chelsea: 2-2


Il ritorno degli ottavi si era messo subito bene, con il vantaggio di Iaquinta. Poi, nel confuso finale di primo tempo, il pari di Essien. Nella ripresa Chiellini viene espulso, ma anche in 10 la squadra di Ranieri torna avanti su rigore con Del Piero. Di Drogba il pari definitivo



TORINO, 10 marzo 2009 - Niente da fare. La Juventus è fuori dalla Champions. Contro il Chelsea serviva un’impresa: non è arrivata. All’Olimpico finisce 2-2. Iaquinta e Del Piero illudono due volte, Essien e Drogba qualificano i Blues ai quarti di coppa. Non è bastata la solita Juve tutta cuore. Troppi gli infortuni che hanno decimato la squadra di Ranieri, l’ultimo Nedved, dopo pochi minuti. Serviva la partita perfetta, e invece di sbavature ce ne sono state parecchie. E il Chelsea è una grande squadra, seppure su ritmi lenti. Non è una vergogna uscire contro i Blues, come ha sottolineato la curva bianconera con il "grazie ragazzi" finale. L’Inghilterra si conferma però indigesta per la Vecchia Signora: terza eliminazione di fila dalla coppa con le grandi orecchie, dopo quelle contro Liverpool e Arsenal.

GLI UOMINI - Ranieri stupisce: Del Piero trequartista dietro Trezeguet e Iaquinta. Hiddink replica recuperando dal 1’ il lungodegente Essien, schierato esterno destro di centrocampo. Al 13’ la Juve perde Nedved, infortunato. Dentro Salihamidzic.

L’ILLUSIONE - Al 19’, al primo brivido della gara, la Juve passa. Trezeguet inventa in girata un assist per Iaquinta, che semina Terry in velocità e fulmina Cech in uscita. L’Olimpico esplode. La Juve è avanti stasera, e pareggia i conti con l’andata. Del Piero prova ad approfittare del momento di sbandamento dei londinesi, che accusano il colpo: ci prova di sinistro, Cech con i pugni alza sopra la traversa. La Juve prende coraggio e metri in campo. Iaquinta è un moto perpetuo in avanti, dà grande profondità alla manovra bianconera. Per il resto il ritmo è da crociera. La gara si gioca sui nervi prima ancora che con le gambe. Tanta tensione, pochissimo gioco.

IL SOLLIEVO E LA BEFFA - All 44’ prima occasione per il Chelsea. E quasi gol. Punizione di Drogba, Buffon si accartoccia sul suo palo. Palla dentro o sulla linea? Per l’arbitro sulla linea. Anche se sembra dentro. Va di lusso. Ma l’esultanza bianconera dura poco. La fortuna dura lo spazio di un minuto. Una conclusione dalla grande distanza di Lampard viene deviata da Tiago, spiove in verticale improvvisamente: Buffon, ingannato dalla traiettoria, non ci arriva, palla sulla traversa, Essien arriva in corsa, brucia Molinaro e segna l’1-1. Che chiude il primo tempo. Il peggior finale possibile di un capitolo che sembrava da sottoscrivere.

CAMBIO TATTICO - L’inizio di ripresa è senza squilli. E allora Ranieri prova a cambiare le carte in tavola. Dentro Giovinco che si rivelerà volitivo, fuori il positivo Iaquinta. Del Piero di punta, che cambia passo nella nuova posizione. E che ispira il colpo di testa di Trezeguet, Cech salva con un colpo di reni.

ESPULSIONE - Chiellini però rimedia un secondo giallo per un’entrata in scivolata forse più inopportuna che violenta. Espulso. Juve in 10 e con due reti da segnare. Sembra finita.

DEL PIERO - Ma non lo è. Perchè c’è sempre Del Piero. Calcia la solita punizione dal limite, Belletti tocca di mano. Rigore. Che Ale trasforma. La Juve è viva e vegeta. E ora ci crede. Sospinta da uno stadio improvvisamente incandescente.

GRAN FINALE - Ora la gara è bellissima. Finalmente. Sono saltati gli schemi. I rovesciamenti di fronte si sprecano. Segna il Chelsea. E Chiude i conti. Belletti, dimenticato da Molinaro, cross al centro, Drogba arriva prima di una difesa centrale mutilata dall’assenza di Chiellini. Gara finita. Chelsea avanti, Juve fuori dall’Europa.
Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta

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Inter fuori a testa alta


Nerazzurri eliminati per il terzo anno consecutivo agli ottavi di finale di Champions League. All'Old Trafford perdono 2-0, gol di Vidic e Cristiano Ronaldo. Ma l'Inter fallisce molte palle-gol e colpisce due legni con Ibra e Adriano. Il Manchester United si conferma una potenza



MANCHESTER (Inghilterra), 11 marzo 2009 - L’Inter è fuori dall’Europa, e per il terzo anno di fila si ferma agli ottavi di finale della Champions. Avanza il Manchester United (2-0) con i gol di Vidic e Ronaldo, esecutori di una pena fin troppo severa per i nerazzurri al di là della cifra tecnica superiore espressa dai campioni del mondo. La traversa centrata da Ibrahimovic, il palo di Adriano e altri quattro tentativi di poco fuori bersaglio avrebbero infatti meritato una sorte migliore.

C’E’ MARIO - Mourinho parte più coperto che può. Balotelli viene preferito a Mancini con compiti da esterno universale (cioè terzino aggiunto all’occorrenza). Ferguson propone tre novità rispetto all’andata: Vidic in difesa dopo il turno di squalifica, Scholes al posto di Fletcher in mezzo e Rooney nel ruolo che due settimane fa era stato di Giggs (con Park largo a sinistra). E’ lo stesso modulo dello 0-0 in Italia, ma visto che il gol arriva subito, ci vogliono 4 minuti per ripiegare sul più comodo 4-4-2.

SUBITO SOTTO - Angolo di Giggs, Vieira scivola sul piede d’appoggio e lascia a Vidic il colpo di testa dell’1-0 facile. E’ una mazzata per l’Inter, che impiega 20 minuti buoni per rialzarsi. Pesano le minaccia laterali: non solo l’esplosività di Ronaldo, c’è anche l’esperienza di Giggs (793 partite con i Red Devils), bravissimo ad accentrarsi per aprire spazi ai compagni. Il prevedibile avvio da terremoto dei diavoli produce, oltre al gol, un episodio da moviola per un mani di Samuel in scivolata, bissato da un tocco meno eclatante di Stankovic, e un incredibile occasione buttata al vento da O’Shea, fermato da Julio Cesar.

QUANTI ERRORI - Mourinho del resto l’aveva anticipato: "Partiranno forte. Se segnano per primi dobbiamo restare calmi, ci basterebbe comunque un gol". Pare una profezia. I nerazzurri prendono le misure e affondano i colpi. E nonostante manchi il sostegno che permetterebbe a Ibra di far ripartire per bene la squadra, nel solo primo tempo germogliano quattro fiori sull’erba vicina a Van der Sar: la traversa dello svedese di testa, il missile di Stankovic salvato in angolo (non assegnato), la deviazione molle dello stesso Deki, illuminato sulla via del gol da Ibra, e il diagonale di Zlatan su assist di Balotelli. Occasioni pulite, giganti, al contrario di quanto accadde nel primo round.

LA MAZZATA - Giocando di prima c’è margine per schiodare i due centrali di Ferguson. In più, i terzini dello United non sono in serata, tant’è che O’Shea è costretto a trattare Mario con la clava. Buoni presagi, eppure ingannevoli. La "colpa", se vogliamo trovarne una, sta nell’aver concesso una seconda chance a una macchina da guerra. Nella ripresa spunta Muntari al posto dell’impresentabile Vieira, con il rombo. Ma come nel primo tempo, allo United "girano" i 4 minuti: Giggs porta a spasso mezza difesa e dà la stura al 2-0, "esploso" da Ronaldo (primo gol in questa Champions) su intuizione di Rooney.

LEGNO NUMERO DUE - Per tenere vivo il sogno Mourinho aggiunge le spallate di Adriano all’attacco. La mossa è giusta, perché l’Imperatore centra un palo interno da incazzatura colossale allo scoccare dell’ora di gioco. Certo, va detto che Berbatov divora il 3-0 dopo una sassata di Rooney, ma nemmeno uno dei celebri "dettagli" invocati dall’uomo di Setubal rendono facile la vita dell’Inter nella notte più dura della stagione. A Ibrahimovic resta in canna un altro colpo, disorientato da un tocco di Evra al momento della zuccata sicura, e se non fosse per Julio Cesar Ronaldo aumenterebbe il carico sul peso di Mourinho. Non è serata per i nerazzurri, la cui dimensione europea resta al piano inferiore rispetto all’attico occupato dai Red Devils.
Antonino Morici

Fonte: gazzetta

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Non basta una grande Roma
Arsenal avanti ai rigori


I giallorossi segnano dopo 9' con Juan e agguantano gli inglesi dopo lo 0-1 dell'andata. Poi giocano meglio nonostante le assenze e gli infortuni, ma non trovano il secondo gol. Dal dischetto è fatale l'errore di Tonetto all'ottavo tiro



ROMA, 11 marzo 2009 - Ci mette il cuore, i cerotti, il cervello, la voglia. Ci mette tutto quello che ha, la Roma. Ma alla fine cade ai rigori contro l’Arsenal. Le resta la magra consolazione di essere stata l’ultima squadra italiana a lasciare gli ottavi di Champions League. E dopo l’errore decisivo di Tonetto le restano anche tanti, tanti amari applausi.

JUAN, CHE SERATA - Quando la partita inizia, all’Olimpico, gli occhi vanno subito sugli acciaccati, soprattutto su Totti e Juan: il capitano corricchia e dà l’idea di gestirsi, il brasiliano si produce subito in una gran chiusura che pare rassicurante. Poi, però, al 5’ calcia un pallone in fallo laterale, con rabbia, per farsi curare i fragili muscoli a bordo campo. Tutti pensano: "ecco, adesso esce". Invece, prima di cedere, rimane sul terreno di gioco ancora una ventina di minuti ed è proprio lui a trovare l’importantissimo gol dell’1-0 al 9’, sul cross rasoterra di Totti che taglia l’area di rigore.

PROTESTE GIALLOROSSE - La gara cambia e il 4-2-3-1 di Wenger, che all’andata aveva funzionato perfettamente, stavolta non produce nulla, sebbene sia interpretato dagli stessi protagonisti dell’Emirates. Neppure quando entra Baptista per Juan i londinesi riescono a mettere pressione sulla coppia centrale d’emergenza Diamoutene-Riise. Per tutto il primo tempo, i Gunners combinano pochissimo: Nasri è imbrigliato e Van Persie si fa vedere una sola volta, con un colpo di testa debole. L’occasione migliore è ancora giallorossa, con una doppia parata di Almunia su Motta e Taddei. Poi, un istante prima dell’intervallo, arriva l’episodio che fa infuriare tutto lo stadio: Clichy contrasta in area il lanciato Motta e l’arbitro Mejuto Gonzalez non concede il rigore. Materiale per la moviola, il penalty (discutibile) avrebbe cambiato ogni discorso.

BAPTISTA SPRECA - La ripresa comincia con i giallorossi ancora più carichi: due squilli di Totti con tiri da fuori area, ma anche un contropiede subìto di quelli che fanno male. Buon per la Roma che il passaggio di Eboue per Van Persie sia un pelo troppo lungo. L’Arsenal cresce e spaventa Doni con la testa di Nasri e il piede di Diaby, che però non inquadrano il bersaglio. Più passano i minuti, più aumenta il timore di incassare reti. Wenger, allora, si gioca la carta Walcott, ma è la Roma ad avere un clamoroso match-ball con Baptista, che si incarta al momento di buttare dentro il pallone recapitatogli da Totti. Così la sofferenza di prolunga e si va ai supplementari, non prima che Van Persie e Toure abbiano bloccato la respirazione ai tifosi dell’Olimpico con due chance in pieno recupero.

CEDE TONETTO - I primi 15 minuti di overtime trascorrono senza particolari sussulti, fatta eccezione per un tiraccio alto di Van Persie da ottima posizione. Nel secondo supplementare la musica non cambia: Doni blocca un rasoterra di Walcott, Totti calcia fuori dal limite e scocca l’ora dei rigori. La tensione tradisce Eduardo (grande risposta di Doni), ma anche Vucinic, che tira malissimo. Cinque penalty a testa non bastano per rompere l’equilibrio, si va a oltranza. Alla fine, i nervi cedono a Tonetto, che manda altissimo. La Roma esce dalla Champions, ma giù il cappello davanti al cuore dei giallorossi.
Stefano Cantalupi

Fonte: gazzetta
radcla
00giovedì 12 marzo 2009 00:42
Re: Re: Re: Re:
(bresa), 12/03/2009 0.25:




Oddio la Roma aveva praticamente tutti i migliori giocatori o fuori o in condizioni fisiche pietose...non fare il laziale che se la gode [SM=x44456]




Io faccio semplici constatazioni. I due grandi assenti dell'Arsenal, all'andata e al ritorno, hanno come valore di mercato circa 3/4 dell'intera Roma. Poi ci sono situazioni che i romanisti vogliono tenere in piedi per forza, vedi Totti, che quando non gioca la squadra gira meglio. D'altronde non è un sempreverde.

Comunque io ricordo un quarto di finale (e non un ottavo ... ) a Valencia, dove in difesa la Lazio stava per convocare me, tra squalifiche e infortuni non avevamo un difensore di ruolo!
Ovviamente finì con una goleada del Valencia, ma nessuno in Italia si strappò i capelli per la disperazione.
Non vedo perché debba farlo io adesso! [SM=x44450]
(bresa)
00giovedì 12 marzo 2009 00:53
Re: Re: Re: Re: Re:
radcla, 12/03/2009 0.42:




Io faccio semplici constatazioni. I due grandi assenti dell'Arsenal, all'andata e al ritorno, hanno come valore di mercato circa 3/4 dell'intera Roma. Poi ci sono situazioni che i romanisti vogliono tenere in piedi per forza, vedi Totti, che quando non gioca la squadra gira meglio. D'altronde non è un sempreverde.

Comunque io ricordo un quarto di finale (e non un ottavo ... ) a Valencia, dove in difesa la Lazio stava per convocare me, tra squalifiche e infortuni non avevamo un difensore di ruolo!
Ovviamente finì con una goleada del Valencia, ma nessuno in Italia si strappò i capelli per la disperazione.
Non vedo perché debba farlo io adesso! [SM=x44450]



vabè ma lascia perdere le valutazioni di mercato, la squadra va giudiata in maniera complessiva, l'arsenal è cmq una buona squadra senza Fabregas e Adebayor, la Roma se gli levi Totti, Aquilani, Mexes, Juan, De Rossi, finisce a giocà con Loria, Diamoutene, Montella...non è proprio la stessa cosa

che poi al completo l'Arsenal sia più forte è vero (ma non di moltissimo xkè è molto sotto a Liverpool e Man Utd)

non credo che la Roma giochi meglio senza Totti, anzi, la loro risalita passa anche dal suo recupero non solo dal cambio di modulo...è un giocatore che fa molto già con la sua sola presenza, preoccupazione x la difesa avversaria, punto di riferimento carismatico x la squadra, sono fattori importanti...stasera camminava e pure ha messo 2-3 palloni decisivi per i compagni


p.s. a me dispiacque per la Lazio a Valencia e ti dirò che era talmente forte che poteva fare pure 3-0 all'Olimpico, ma segnò tardi il primo gol che poi fu l'unico


radcla
00giovedì 12 marzo 2009 01:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(bresa), 12/03/2009 0.53:



non credo che la Roma giochi meglio senza Totti, anzi, la loro risalita passa anche dal suo recupero non solo dal cambio di modulo...è un giocatore che fa molto già con la sua sola presenza, preoccupazione x la difesa avversaria, punto di riferimento carismatico x la squadra, sono fattori importanti...stasera camminava e pure ha messo 2-3 palloni decisivi per i compagni



Totti ormai gioca anche spesso, ma è costantemente a mezzo servizio (eufemismo), sia per l'età che per il fisico ormai provato dai continui infortuni non rende più quello che la società, i tifosi, la stampa si attende. Potrà, con il nome, spaventare qualche giovane inesperto, ma tutto finisce lì. E 2-3 palloni buoni, in una partita decisiva per ottenere almeno l'ultimo rimasto dei tre trofei che ad agosto la Roma dichiarava di voler conquistare, ditemi se valgono una decina di milioni di euro a stagione!

La verità è un'altra, Totti è ormai socio quasi alla pari della famiglia Sensi (per via dei crediti accumulati negli anni verso i Sensi. Se volesse potrebbe far fallire la Roma per quanto non ha ancora ricevuto), e con il potere che ciò gli conferisce, spesso decide lui la formazione. E Spalletti si adegua, non può fare altrimenti se vuole restare su una panchina che dicono sia prestigiosa.

Comunque ultimamente è stato avvistato così:
img72.imageshack.us/img72/2204/n72887557418728833321rh9.jpg

[SM=x44456]


Arsenio Lupin
00giovedì 12 marzo 2009 08:54
Occhei siamo usciti, 'sti inglesi bastxxx (onore all'avversario come sempre [SM=x44454] ) ci hanno sbattuto fuori anche quest'anno, ma non mi pare ci abbiano umiliato o sovrastato in modo netto.
Umiliante è stata l'eliminazione del Real ad opera del Liverpool, lì si è veramente visto un abisso tra le due squadre, ma nel nostro caso ce la siamo giocata fino all'ultimo, abbiamo avuto le nostre occasioni, e con un pizzico di fortuna in più (vedi i due legni dell'Inter o il gol da pollastri preso dalla Juve), un bel po' di infortuni in meno e soprattutto più convinzione nei nostri mezzi (specie nelle partite di andata) le cose sarebbero andate molto diversamente.
Aggiungiamo anche che - tolto l'Arsenal - si trattava pur sempre delle finaliste di Champions dello scorso anno (di cui una campione e l'altra di fatto pure, se Terry non scivolava sulla zolla). Tirando le somme il nostro calcio non è così lontano da quello inglese, per cui per l'anno prossimo sono fiducioso.

Però cara la mia zoccolona di una urna, almeno il prossimo anno possiamo fare a meno di incontrare subito le inglesi agli ottavi? [SM=x44492]
alexosit
00giovedì 12 marzo 2009 11:36
qualcuno può cambiare il titolo del 3d togliendo "dei conti"...
garzie
58TINO
00giovedì 12 marzo 2009 12:47
Dico solo una cosa: il fatto che loro giornali (giudicati) prestigiosi non perdano occasione per criticare ferocemente e cercare di ridicolizzare il n/s calcio, non fà altro che dimostrare che sono loro che soffrono di complesso d'inferiorità nei n/s confronti.
bianco77
00giovedì 12 marzo 2009 20:15
[SM=x44456] [SM=x44456] [SM=x44517] [SM=x44517]
alexosit
00venerdì 13 marzo 2009 10:20
Re:
58TINO, 12/03/2009 12.47:

Dico solo una cosa: il fatto che loro giornali (giudicati) prestigiosi non perdano occasione per criticare ferocemente e cercare di ridicolizzare il n/s calcio, non fà altro che dimostrare che sono loro che soffrono di complesso d'inferiorità nei n/s confronti.




Vabbè dai ma queste cose fanno parte del calcio...quanto abbiamo goduto noi quando abbiamo vinto il mondiale eliminando tedeschi e francesi..
[SM=x44469]
58TINO
00venerdì 13 marzo 2009 12:24
Re: Re:
alexosit, 13/03/2009 10.20:




Vabbè dai ma queste cose fanno parte del calcio...quanto abbiamo goduto noi quando abbiamo vinto il mondiale eliminando tedeschi e francesi..
[SM=x44469]


Questo fà parte del calcio...da bar, non della filosofia di un giornale prestigioso. Godere è un discorso, cercare di umiliare è altro. Specie poi se vinci grazie ai soldi stranieri. No, la verità è che hanno sul gozzo il fatto che,loro, i maestri, sono dovuti abbassarsi ad ingaggiare un tecnico italiano per poter partecipare ad un mondiale, mentre noi lo abbiamo vinto (senza tanti trionfalismi). Vedrete alla prima sconfitta di Capello...


sbandieratore-solitario
00venerdì 13 marzo 2009 21:04
Direi non solo Inghilterra - Italia ...
... vogliamo parlare di cosa ha fatto al seconda di Spagna contro la seconda d'Inghilterra ? No, non è che mi sembra che abbia lottato molto, mia modesta opinione, comunque...

Perchè se le altre tre beccavano le inglesi come le nostre han fatto, non so se rimanevano ancora dentro ... Villareal, Athletic e Barça meglio di Arsenal, Chelsea e Man UTD ???
Io sinceramente ho i miei dubbi. Soprattutto il Barça delle ultime tre settimane...

Non a caso, passano quattro inglesi e due spagnole. nello scontro Spagna - Inghilterra ci hanno lasciato le penne. Ma non so quante squadre in Italia avrebbero perso col Porto... non ci giurerei, ma Roma, Juve ed Inter col Porto sarebbero passate ( L'Inter lo ha anche dimostrato recentemente... ).

Quindi c'è solo una cosa : bravo chi ha propost la Champions allargata a 4 formazioni per i campionati più forti !!! ( CRIBBIO, HO SBAGLIATO ... ).

Infine :

PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA CHAMPIONS le quattro semifinaliste dell'edizione precendente accedono ai quarti di finale anche nella edizione attuale. Con questa formula si forma uno stradominio, per via dei soldi che arrivano dalla Champions.

C'è da pensarci.
Arsenio Lupin
00sabato 14 marzo 2009 12:44
Mo’ vi spiego io come stanno le cose
Analizziamo innanzitutto quali sono le squadre semifinaliste nelle ultime 4 edizioni della Champions:
- edizione 2007-2008: Liverpool, Chelesa, Barcellona, Manchester Utd
- edizione 2006-2007: Liverpool, Chelsea, Milan, Manchester Utd
- edizione 2005-2006: Arsenal, Villareal, Milan, Barcellona
- edizione 2004-2005: Chelsea, Liverpool, Milan, PSV
Nei 4 anni precedenti invece le semifinaliste erano:
- edizione 2003-2004: Monaco, Chelsea, Porto, Deportivo
- edizione 2002-2003: Real Madrid, Juventus, Inter, Milan
- edizione 2001-2002: Barcellona, Real Madrid, Manchester Utd, Bayer Leverkusen
- eEdizione 2000-2001: Leeds United, Valencia, Real Madrid, Bayern Monaco
In sintesi: nel quadriennio 2000-2004 solo due squadre inglesi in semifinale, e nessuna vittoria finale; nel quadriennio successivo ben NOVE squadre inglesi in semifinale e due vittorie finali.
Cosa è successo dal 2004 in poi al calcio inglese? Ma è ovvio, è arrivato IL MOU!!! [SM=x44520]
E’ lui che ha cambiato la mentalità rinunciataria degli inglesi trasformandola in mentalità vincente. E ora che è arrivato da noi farà la stessa cosa per il calcio italiano! Sbandy ha ragione, quest’uomo è un genio!!! [SM=x44521]
Volendo fare un’analisi un po’ più seria, visto che ultimamente stanno tutti macerando le palle con sto Manchester la squadra più forte del mondo e impariamo da loro e l’Inter è una merda eccetera eccetera, vediamo che nelle 8 edizioni suddette il magno Manchester ha fatto capolino alle semifinali solo tre volte, di cui due eliminato (in una in modo abbastanza umiliante) e una sola vittorioso (più grazie alla sfiga dell’avversario – leggasi Terry che scivola – che per meriti propri). Qualcuno dalle parti di Manchester ha pensato di cacciare Sir Alex? Ma no, lui è tranquillo al suo posto dal 1986, ed in tale periodo ha vinto in campo internazionale circa come Carlo Ancelotti in soli 7 anni. Però Carletto ha già praticamente la valigia in mano, mentre Sir Alex è incollato alla panchina.
Guardando anche le squadre vincenti delle ultime 8 edizioni, ed i rispettivi allenatori, notiamo quanto segue:
- edizione 2000-2001: vincitore Bayern, allenatore Hitzfel dal 1998
- edizione 2001-2002: vincitore Real Madrid, allenatore Del Bosque dal 1999
- edizione 2002-2003: vincitore Milan, allenatore Ancelotti dal 2001
- edizione 2003-2004: vincitore Porto, allenatore Mourinho dal 2002
- edizione 2004-2005: vincitore Liverpool, allenatore Benitez dal 2004
- edizione 2005-2006: vincitore Barcellona, allenatore Rijkaard dal 2003
- edizione 2006-2007: vincitore Milan, allenatore Ancelotti dal 2001
- edizione 2007-2008: vincitore Manchester Utd, allenatore Ferguson dal 1986
In pratica l’unico che è riuscito a vincere la Champions al suo primo anno è stato Benitez (ed il modo con cui l’ha vinta ve lo ricordate tutti). Da ciò si deduce che non è facile arrivare in una squadra nuova e salire subito sul gradino più alto d’Europa. Ma da Mourinho si pretende questo ed altro, quando vince è tutto dovuto e scontato, e anche se vincerà lo scudetto sarà solo normale amministrazione, perché a quanto pare l’Inter in Italia è talmente forte che vincerebbe anche se allenata da Topo Gigio. Però quando si va in Europa l’Inter diventa improvvisamente una squadra di merda, e Mourinho un povero imbecille, perché non è riuscito a fare ciò che negli otto anni non è riuscito a nessuno (Benitez escluso).
Forse è in questo che siamo davvero diversi dagli inglesi, non tanto nel livello tecnico-tattico dei rispettivi campionati; qui in Italia abbiamo giornalisti – tifosi – presidenti che rompono le balle ogni tre per due e che vorrebbero vincere subito. In Inghilterra gli allenatori li lasciano lavorare, sapendo che i successi si costruiscono, non arrivano con la bacchetta magica.

sbandieratore-solitario
00domenica 15 marzo 2009 22:37
Re: Mo’ vi spiego io come stanno le cose
Arsenio Lupin, 14/03/2009 12.44:

Analizziamo innanzitutto quali sono le squadre semifinaliste nelle ultime 4 edizioni della Champions:
- edizione 2007-2008: Liverpool, Chelesa, Barcellona, Manchester Utd
- edizione 2006-2007: Liverpool, Chelsea, Milan, Manchester Utd
- edizione 2005-2006: Arsenal, Villareal, Milan, Barcellona
- edizione 2004-2005: Chelsea, Liverpool, Milan, PSV
Nei 4 anni precedenti invece le semifinaliste erano:
- edizione 2003-2004: Monaco, Chelsea, Porto, Deportivo
- edizione 2002-2003: Real Madrid, Juventus, Inter, Milan
- edizione 2001-2002: Barcellona, Real Madrid, Manchester Utd, Bayer Leverkusen
- eEdizione 2000-2001: Leeds United, Valencia, Real Madrid, Bayern Monaco
In sintesi: nel quadriennio 2000-2004 solo due squadre inglesi in semifinale, e nessuna vittoria finale; nel quadriennio successivo ben NOVE squadre inglesi in semifinale e due vittorie finali.
Cosa è successo dal 2004 in poi al calcio inglese? Ma è ovvio, è arrivato IL MOU!!! [SM=x44520]
E’ lui che ha cambiato la mentalità rinunciataria degli inglesi trasformandola in mentalità vincente. E ora che è arrivato da noi farà la stessa cosa per il calcio italiano! Sbandy ha ragione, quest’uomo è un genio!!! [SM=x44521]
Volendo fare un’analisi un po’ più seria, visto che ultimamente stanno tutti macerando le palle con sto Manchester la squadra più forte del mondo e impariamo da loro e l’Inter è una merda eccetera eccetera, vediamo che nelle 8 edizioni suddette il magno Manchester ha fatto capolino alle semifinali solo tre volte, di cui due eliminato (in una in modo abbastanza umiliante) e una sola vittorioso (più grazie alla sfiga dell’avversario – leggasi Terry che scivola – che per meriti propri). Qualcuno dalle parti di Manchester ha pensato di cacciare Sir Alex? Ma no, lui è tranquillo al suo posto dal 1986, ed in tale periodo ha vinto in campo internazionale circa come Carlo Ancelotti in soli 7 anni. Però Carletto ha già praticamente la valigia in mano, mentre Sir Alex è incollato alla panchina.
Guardando anche le squadre vincenti delle ultime 8 edizioni, ed i rispettivi allenatori, notiamo quanto segue:
- edizione 2000-2001: vincitore Bayern, allenatore Hitzfel dal 1998
- edizione 2001-2002: vincitore Real Madrid, allenatore Del Bosque dal 1999
- edizione 2002-2003: vincitore Milan, allenatore Ancelotti dal 2001
- edizione 2003-2004: vincitore Porto, allenatore Mourinho dal 2002
- edizione 2004-2005: vincitore Liverpool, allenatore Benitez dal 2004
- edizione 2005-2006: vincitore Barcellona, allenatore Rijkaard dal 2003
- edizione 2006-2007: vincitore Milan, allenatore Ancelotti dal 2001
- edizione 2007-2008: vincitore Manchester Utd, allenatore Ferguson dal 1986
In pratica l’unico che è riuscito a vincere la Champions al suo primo anno è stato Benitez (ed il modo con cui l’ha vinta ve lo ricordate tutti). Da ciò si deduce che non è facile arrivare in una squadra nuova e salire subito sul gradino più alto d’Europa. Ma da Mourinho si pretende questo ed altro, quando vince è tutto dovuto e scontato, e anche se vincerà lo scudetto sarà solo normale amministrazione, perché a quanto pare l’Inter in Italia è talmente forte che vincerebbe anche se allenata da Topo Gigio. Però quando si va in Europa l’Inter diventa improvvisamente una squadra di merda, e Mourinho un povero imbecille, perché non è riuscito a fare ciò che negli otto anni non è riuscito a nessuno (Benitez escluso).
Forse è in questo che siamo davvero diversi dagli inglesi, non tanto nel livello tecnico-tattico dei rispettivi campionati; qui in Italia abbiamo giornalisti – tifosi – presidenti che rompono le balle ogni tre per due e che vorrebbero vincere subito. In Inghilterra gli allenatori li lasciano lavorare, sapendo che i successi si costruiscono, non arrivano con la bacchetta magica.




Ultraquoto tutto tranne che in campionato siamo dei giganti perchè...
... bèh, guarda chi ci sta dietro ( ad esempio la Fiorentina stasera... ). Saranno mica delle squadre Milan e Juve, forse, no ? [SM=x44452] Sono loro che sono piccole, non noi che siamo grandi !
In Europa la musica cambia... basta perdere da un Man UTD che le becca dal Liverpool in campionato e non solo una volta... sono le altre che sono troppo forti, non noi che siamo scarsi !


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