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Se l'onore italiano nel mondo è donna

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  • uepino
    00 29/01/2012 15:33
    Kostner regina d'Europa arriva un altro oro

    L'azzurra sale sul gradino più alto del podio agli Europei di Sheffield conquistando il titolo continentale per la quarta volta in carriera: ''Avevo le gambe dure come il marmo, ma alla fine sono riuscita a vincere"


    SHEFFIELD - Carolina Kostner è la nuova regina d'Europa. La campionessa azzurra ha vinto gli Europei di pattinaggio figura che si concludono a Sheffield (Gbr). La Kostner si è imposta con il punteggio di 183.55 punti, dominando anche il Programma Libero. Per l'azzurra si tratta del quarto titolo continentale dopo quelli del 2007, 2008 e 2010.

    L'azzurra al termine di una stupenda prestazione ha fatto risuonare l'Inno di Mameli all'interno della gremita 'Motorpoint Arena' di Sheffield. La pattinatrice altoatesina ha fornito nel programma libero di questa sera una lezione di pattinaggio dimostrando la sua classe, la sua tenacia e la sua immensa volontà. Alla sua decima partecipazione nella rassegna continentale, l'unica di tutte le partecipanti, è tornata sul gradino più alto. Lo ha fatto avvolta nella tuta dalle sfumature di grigio da lei stessa ideata e tempestata da un migliaio di luccicanti Swarowski. Accompagnata dalla musica del concerto numero 23 di Mozart, Carolina ha totalizzato 183,55 punti precedendo la finlandese Kiira Korpi (166,94) e la georgiana Elene Gedevanishvili (165,93).

    "AVEVO GAMBE DURE" - "Avevo le gambe dure come il marmo, ma alla fine sono riuscita a vincere". La quarta vittoria, ma la Kostnar assicura che l'emozione è stata la stessa delle altre tre: "Questa vittoria è importante proprio come le altre tre. Ero nervosa per la lunga attesa e anche perchè nel pomeriggio avevo anche perso l'autobus per arrivare qui, ma alla fine è andato tutto bene. Sono così contenta di aver vinto e devo ringraziare anche il pubblico. Era stanca e gli spettatori hanno sostenuto me e tutte le altre fino alla fine. La giornata è stata davvero lunghissima per l'attesa e poi il fatto di aver perso anche l'autobus per l'impianto mi ha fatto arrivare qui di corsa. Ero davvero stressata, poi per fortuna sono scesa in pista..."

    (28 gennaio 2012)Fonte
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    00 29/01/2012 22:09
    Sara Errani
    Sarita ha raggiunto i quarti di finale nell'edizione 2012 degli Australian Open del grande Slam.

    Gli uomini negli ultimi 20 anni hanno raggiunto solo un terzo turno in questa prova del Grande Slam.

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    texdionis
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    00 30/01/2012 15:58
    Re: Kostner regina d'Europa arriva un altro oro
    gli Europei evidentemente le portano bene.... è nelle altre competizioni che rende sempre al di sotto

    [SM=x44458]


  • uepino
    00 04/02/2012 16:03
    Giusy Versace (la versione italiana e femminile di Pistorius)
    [SM=x44520] [SM=x44521]
    E’ bella, solare, con un sorriso luminoso, la tipica bellezza mediterranea con capelli nerissimi e carnagione scura. Giusy Versace studia lingue a Reggio Calabria, gioca a tennis e fa anche spinning. E’ una ragazza in gamba, sa cavarsela da sola. Si trasferisce a Londra dove svolge mestieri umili, la cameriera, la commessa, la baby-sitter.



    Giusy Versace E La Famiglia

    Il papà Alfredo è il cugino dei più noti Gianni e Donatella, gli stilisti. Anche Giusy entra nel mondo della moda. Seguendo i consigli di un nonno lavora però per una casa concorrente, non per quella di famiglia.

    E’ una “retail supervisor”: gira il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Giusy vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto.

    Giusy Versace, I Sogni Non Muoiono

    Un giorno di agosto un temporale fortissimo investe l’autostrada che collega Salerno a Reggio Calabria. Giusy è in automobile, in viaggio di lavoro, come sempre. L’attimo fatale. La vettura sbanda, finisce contro il guard rail. L’abitacolo non regge all’urto…

    I dolori sono fortissimi. Giusy è sempre stata una ragazza devotissima alla Madonna. E a Lei si aggrappa. La invoca. La voglia di vivere è troppo forte. La Madonna le da la forza. I sogni di una ragazza di 28 anni non possono svanire su quell’asfalto…



    Giusy Versace: Un Nuovo Mondo

    Giusy non aveva mai pensato alla disabilità. Come molti di noi riteneva che certe cose potessero accadere solo agli altri. La mamma le spinge la carrozzina. Il papà le tiene la mano. La famiglia Versace entra nel Centro di riabilitazione dell’Inail di Vigorso di Budrio. E’ il posto dove finiscono tutti gli infortunati sul lavoro. Come Giusy appunto.

    I dolori sono forti. E anche le protesi talvolta fanno male. Ma il dolore è soggettivo, si può controllare, si può gestire. Ci sono anche problemi psicologici. Giusy ha subito l’amputazione sotto il ginocchio ad entrambi gli arti. E’ stata colpita nella sua femminilità. Non potrà più indossare tacchi a spillo e minigonna.



    Giusy Versace, La Rinascita

    Giusy vuole ricominciare a vivere, le piacerebbe correre. Qualche dottore e tecnico superficiale le suggeriscono di lasciar perdere. C’è anche chi le dice, incredibile ma vero, che quando cammina “sculetta troppo”! Giusy all’inizio la prende a ridere, poi si incazza. Non ci sta. E’ troppo caparbia, coraggiosa, testarda. Il destino non si può evitare, però si può decidere come affrontarlo. Trova la forza per trasformare una tragedia in una grande opportunità, in una missione.

    Dopo un anno dall’incidente torna nella spiaggia di Scilla dove da ragazza trascorreva le vacanze con i suoi amici. Ricomincia a lavorare. Si riprende scrivania e computer con rabbia e ostinazione. Ha perso le gambe, non la testa! Diventa anche Presidente dell’associazione Disabili No Limits con lo scopo di raccogliere fondi per donare ausili a persone meno fortunate che non possono permettereli.



    Giusy Versace: Nasce Una Campionessa

    Si avvicina allo sport, alla corsa. Si procura le protesi da gara. E’ la prima donna in Italia a gareggiare con un’amputazione bilaterale. La sua specialità sono i 100 metri. In pochi mesi i suoi tempi migliorano in modo significativo. Da 24 secondi scende a meno di 16. Entra a pieno titolo nel mondo del CIP e della FISPES. Gli obiettivi diventano di quelli seri. L’allenatore, Andrea Giannini, è uno esperto. Ha già allenato un certo Oscar Pistorius.


    A Padova conferma di essere la più veloce di tutte.

    Londra è a un passo…la Paralimpiade ti aspetta, Giusy. Porta in alto il tuo nome e quello dell’Italia. Fallo per tutte quelle persone che ti vogliono bene e che credono nelle tue possibilità; fallo per tutti quelli che grazie al tuo esempio ritrovano la voglia di rivincita e di riscatto, quell’incredibile voglia di vivere.
    Fonte
    [Modificato da uepino 04/02/2012 16:03]
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    00 04/02/2012 18:12
    Re: Giusy Versace (la versione italiana e femminile di Pistorius)
    uepino, 04/02/2012 16.03:

    [SM=x44520] [SM=x44521]
    E’ bella, solare, con un sorriso luminoso, la tipica bellezza mediterranea con capelli nerissimi e carnagione scura. Giusy Versace studia lingue a Reggio Calabria, gioca a tennis e fa anche spinning. E’ una ragazza in gamba, sa cavarsela da sola. Si trasferisce a Londra dove svolge mestieri umili, la cameriera, la commessa, la baby-sitter.



    Giusy Versace E La Famiglia

    Il papà Alfredo è il cugino dei più noti Gianni e Donatella, gli stilisti. Anche Giusy entra nel mondo della moda. Seguendo i consigli di un nonno lavora però per una casa concorrente, non per quella di famiglia.

    E’ una “retail supervisor”: gira il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Giusy vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto.

    Giusy Versace, I Sogni Non Muoiono

    Un giorno di agosto un temporale fortissimo investe l’autostrada che collega Salerno a Reggio Calabria. Giusy è in automobile, in viaggio di lavoro, come sempre. L’attimo fatale. La vettura sbanda, finisce contro il guard rail. L’abitacolo non regge all’urto…

    I dolori sono fortissimi. Giusy è sempre stata una ragazza devotissima alla Madonna. E a Lei si aggrappa. La invoca. La voglia di vivere è troppo forte. La Madonna le da la forza. I sogni di una ragazza di 28 anni non possono svanire su quell’asfalto…



    Giusy Versace: Un Nuovo Mondo

    Giusy non aveva mai pensato alla disabilità. Come molti di noi riteneva che certe cose potessero accadere solo agli altri. La mamma le spinge la carrozzina. Il papà le tiene la mano. La famiglia Versace entra nel Centro di riabilitazione dell’Inail di Vigorso di Budrio. E’ il posto dove finiscono tutti gli infortunati sul lavoro. Come Giusy appunto.

    I dolori sono forti. E anche le protesi talvolta fanno male. Ma il dolore è soggettivo, si può controllare, si può gestire. Ci sono anche problemi psicologici. Giusy ha subito l’amputazione sotto il ginocchio ad entrambi gli arti. E’ stata colpita nella sua femminilità. Non potrà più indossare tacchi a spillo e minigonna.



    Giusy Versace, La Rinascita

    Giusy vuole ricominciare a vivere, le piacerebbe correre. Qualche dottore e tecnico superficiale le suggeriscono di lasciar perdere. C’è anche chi le dice, incredibile ma vero, che quando cammina “sculetta troppo”! Giusy all’inizio la prende a ridere, poi si incazza. Non ci sta. E’ troppo caparbia, coraggiosa, testarda. Il destino non si può evitare, però si può decidere come affrontarlo. Trova la forza per trasformare una tragedia in una grande opportunità, in una missione.

    Dopo un anno dall’incidente torna nella spiaggia di Scilla dove da ragazza trascorreva le vacanze con i suoi amici. Ricomincia a lavorare. Si riprende scrivania e computer con rabbia e ostinazione. Ha perso le gambe, non la testa! Diventa anche Presidente dell’associazione Disabili No Limits con lo scopo di raccogliere fondi per donare ausili a persone meno fortunate che non possono permettereli.



    Giusy Versace: Nasce Una Campionessa

    Si avvicina allo sport, alla corsa. Si procura le protesi da gara. E’ la prima donna in Italia a gareggiare con un’amputazione bilaterale. La sua specialità sono i 100 metri. In pochi mesi i suoi tempi migliorano in modo significativo. Da 24 secondi scende a meno di 16. Entra a pieno titolo nel mondo del CIP e della FISPES. Gli obiettivi diventano di quelli seri. L’allenatore, Andrea Giannini, è uno esperto. Ha già allenato un certo Oscar Pistorius.


    A Padova conferma di essere la più veloce di tutte.

    Londra è a un passo…la Paralimpiade ti aspetta, Giusy. Porta in alto il tuo nome e quello dell’Italia. Fallo per tutte quelle persone che ti vogliono bene e che credono nelle tue possibilità; fallo per tutti quelli che grazie al tuo esempio ritrovano la voglia di rivincita e di riscatto, quell’incredibile voglia di vivere.
    Fonte



    [SM=x44459] quasi quasi la nomino per il Concorso IperFemmine di Febbraio [SM=x44462]

    _________________


    Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
  • uepino
    00 11/03/2012 14:50
    Medaglia d'argento per Antonietta Di Martino nel salto in alto ai campionati Mondiali di atletica indoor in corso a Istanbul. La medaglia d'oro è stata conquistata dall'americana Chaunte Lowe, che ha saltato m 1,98.
    La Di Martino ha preso il secondo metallo più prezioso 'ex aequo' con la russa Anna Chicherova, grande favorita, e con la svedese Ebba Jungmark. Tutte e tre si sono fermate alla misura 1,95.

    Fonte
    [SM=x44520]
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    00 12/03/2012 17:10
    l'unica medaglia [SM=x44471]
  • uepino
    00 01/04/2012 14:53


    Dopo i successi nel Grand Prix, il primo, e ai campionati Europei di Sheffield, il quarto titolo continentale, si completa col tanto sospirato oro mondiale la più grande stagione di Carolina Kostner. L’altoatesina sale per la prima volta in cima al mondo dell’artistico femminile pattinando a Nizza il miglior programma libero della sua carriera, con l'unica sbavatura di un triplo flip solo doppio, che le vale 128,94 punti. Carolina rimonta così dal terzo posto del programma corto e col punteggio totale di 189,94, anche questo suo record personale, precede la russa Alena Leonova e la giapponese Akiko Suzuki, entrambe alla prima medaglia iridata della carriera mentre Kostner aveva vinto un argento nel 2008 e un bronzo nel 2005 e nel 2011, quarta la statunitense Ashley Wagner e quinta la nipponica Kanako Murakami. Carolina è stata bravissima ad acciuffare un'occasione a dir poco irripetibile, con la sudcoreana Yu-Na Kim e la giapponese Miki Ando in anno sabbatico e l'altra nipponica Mao Asada afflitta negli ultimi due anni da problemi fisici e tragedie personali e oggi sesta. L’altoatesina ha subito percepito che questo poteva essere il suo anno, si è rimessa in gioco, è diventata un'atleta matura e una pattinatrice non solo elegante ma solida anche sui salti e perfino sulle trottole e giustamente ha vinto tutto, completando una sorta di Grande Slam in assenza delle Olimpiadi. Fantastica anche Valentina Marchei, ottava e per la prima volta tra le top ten in un mondiale: questa gara dell’artistico femminile di Nizza è storica non solo per il pattinaggio di figura di casa nostra ma per tutto lo sport italiano. Quello di Carolina è il secondo oro mondiale della storia per l'Italia nel pattinaggio di figura dopo quello di Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio nella danza a Vancouver nel 2001.
    fonte
  • uepino
    00 01/04/2012 14:53
    Ha usato la stessa divisa per Europei e i Mondiali [SM=x44466]
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    texdionis
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    00 01/04/2012 18:48
    Re:
    uepino, 01/04/2012 14.53:

    Ha usato la stessa divisa per Europei e i Mondiali [SM=x44466]




    le ha portato fortuna [SM=x44452]

    comunque aveva già deciso che sarebbe stata l'ultima volta
  • uepino
    00 15/04/2012 17:34
    Sara Errani vince il trofeo di Barcellona
    BARCELLONA - Sara Errani continua a stupire. A Barcellona ha conquistato il 4° titolo della carriera piegando in finale con un secco 6-2, 6-2, la slovacca Dominika Cibulkova, testa di serie numero 3. Dopo qualche minuto di riposo la ravennata è tornata in campo e in coppia con Roberta Vinci ha vinto il doppio battendo in finale altre due azzurre, Pennetta e Schiavone, con il punteggio di 6-0, 6-2.

    Una vittoria, quella a Barcellona, che conferma la crescita della tennista romagnola che, dopo aver ottenuto a Melbourne a gennaio il suo miglior risultato in uno Slam (quarti di finale), appena un mese fa aveva trionfato ad Acapulco battendo in finale la Pennetta. Un risultato che le consentirà, così, di centrare il best ranking, salendo al n. 28 del ranking Wta.

    UNA FINALE SENZA STORIA - La finale, durata appena 1h e 5', non ha avuto storia. La Errani ha cambiato marcia nel 5° game del 1° set infilando 4 giochi di fila che l'hanno portata dal 2-2 al 6-2. Nel 2° ha strappato immediatamente la battuta alla rivale e, sul 3-1 ha portato l'allungo decisivo (5-1), viatico per il 6-2 finale.

    PENSIERO PER MOROSINI - Durante la cerimonia di premiazione la Errani ha voluto ricordare Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto dopo un malore in campo a Pescara. "Il mio primo pensiero va al povero Piermario - ha detto l'azzurra dopo aver ricevuto il trofeo - tutto il mondo dello sport è vicino alla sua famiglia". Poi, sul successo: "E' stata una
    grande settimana in cui ho giocato un buon tennis. Ringrazio gli organizzatori e naturalmente il mio coach, Pablo Lozano. Sin qui ho giocato una grande stagione, l'obiettivo è continuare su questa strada".

    UN TORNEO CHE PARLA ITALIANO - Il torneo di Barcellona si conferma terra di conquista per le italiane, che hanno vinto le ultime 4 edizioni: prima della Errani, infatti, erano arrivate le vittorie di Roberta Vinci nel 2009 e 2011 e il successo di Francesca Schiavone del 2010.
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    [Modificato da uepino 15/04/2012 18:11]
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