00 20/07/2015 11:20
Ai mondiali di Mosca
Scherma, doppio trionfo nel fioretto
a squadre: vincono donne e uomini

L’Italia batte la Russia padrona di casa in entrambe le categorie: 45-36 e 45-38
Gli allori ella spedizione azzurra sono dunque 5: secondi nel medagliere


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Una giornata indimenticabile, nella tradizione delle grandi pagine dell'Italia della scherma. I Mondiali di Mosca si concludono con due medaglie d'oro, vinte dalle squadre del fioretto contro i padroni di casa della Russia, in entrambi i casi avversari domati. Due capolavori, tutto sommato contro il pronostico - in ogni sport, si sa, il fattore campo ha il suo peso - e completati sotto gli occhi del presidente del Cio, Thomas Bach, che fu fiorettista e per giunta olimpionico con la Germania ne 1976 a Montreal: prima vanno a segno le ragazze, in maniera perfino più semplice del previsto, poi gli uomini - premiati proprio dal numero 1 del movimento olimpico - girano a loro favore un incontro che invece è stato duro e scorbutico


Appuntamento a Rio 2016

Dopo averlo incanalato nella giusta direzione, la momentanea defaillance del debuttante Daniele Garozzo (parziale di 4-8 contro il fortissimo Akhmatkhuzin) ha infatti reso il cammino in salita. Ma Andrea Cassarà ha rimediato e infine Andrea Baldini, giunto l'altro giorno a Mosca perché convocato solo per la gara a squadre, ha chiuso i conti con l'esperienza del grande veterano: risultato finale: 45-38. «E adesso proviamo a 'bastonarli' ai Giochi di Rio» è il minaccioso intento del livornese. La qualificazione, che pareva più complicata dopo un periodo di appannamento del gruppo, è infatti virtualmente al sicuro e il bis di Londra 2012, ora che il gruppo si è risollevato da un periodo opaco, è più che possibile. All'Olimpiade il fioretto femminile a squadre non ci sarà, non è previsto nel programma di gare. Ma quello maschile sì e l'Italia sarà il riferimento per tutti.

Quindicesimo titolo iridato

L'impresa delle ragazze ha avuto i connotati di tutti gli altri trionfi ai quali il Dream Team delle lame ci ha abituato (questo è il quindicesimo titolo iridato nel fioretto a squadre, ma dopo i primi tre, nel 1957, nel 1982 e nel 1983, ben 13 sono stati vinti dagli anni Novanta a oggi). La Russia, guidata dall'ex c.t. Stefano Cerioni (responsabile pure degli uomini) alla fine è stata sottomessa e solo un piccolo cedimento della Errigo nell'ultimo assalto - ma a risultato ormai in cassaforte - ha evitato alle padrone di casa un passivo ben più netto rispetto al 45-36 finale. Arianna ha un po' rivisto la situazione dell'Europeo di giugno, quando da 44-38 è stata raggiunta e ha dovuto imporsi con un'ultima e pesantissima stoccata. «Ho avuto un flash di quella gara, ma è stato davvero un solo istante» ha confessato sdrammatizzando lo scenario. In realtà, questo oro era già stato blindato anche dalle compagne, oltre che da lei, autrice al secondo giro del primo strappo con un parziale di 7-2 sulla Shanaeva. Proprio la medaglia d'argento dell'individuale è diventata la vittima dei fioretti scatenati delle nostre: la Di Francisca le ha imposto un parziale di 6-1, la Batini, la "baby" del gruppo un 5-1 dopo il quale si è capito che solo un miracolo (o un suicidio italiano) avrebbe rimesso in corsa la Russia.

Vezzali, 25° alloro

Così non è stato e dopo la gioia collettiva (Scherza Elisa Di Francisca: «Perché abbiamo perso nell'individuale e perché abbiamo vinto a squadre? Perché siamo un popolo di altruisti e non di egoisti...») ci sono le parole dell'onorevole Valentina Vezzali, che a 41 anni compiuti con molta probabilità ha salutato l'ultimo oro di una impareggiabile carriera (questa per la fuoriclasse jesina è la medaglia numero 25 ai Mondiali, sommando tutti i podi, le prove individuali e quelle a squadre). Anche se Valentina - alla quale in settimana potrebbe essere proposto un importante incarico nel Governo - ci ha abituato alle sorprese e anche se in questi giorni ha detto di voler iniziare pure la prossima stagione per provare a conquistare la qualificazione alla sua sesta Olimpiade, a Mosca tirava aria di passaggio di consegne.«"In fondo un po' lo è - sono le sue parole - perché quando vedi una come Martina Batini tirare in questo modo, ecco, ti rendi conto che la continuità c'è».

Secondo posto nel medagliere

La doppia finale ha marchiato a fuoco, in chiave azzurra, l'ultima giornata azzurra nel Mondiale di scherma a Mosca. Le sfide con i fiorettisti della Russia sono state il premio per exploit che ci hanno riconciliato con la nostra arma di punta dopo lo scarno raccolto nell'individuale (solo un bronzo con la Errigo). I due titoli portano a 4 gli ori e rendono più prestigioso il secondo posto nel medagliere, che sarebbe stato in ogni caso garantito: i titoli sono pari a quelli della Russia, che ci precede solo per i podi di contorno. Infine, il risultato ha un valore ancora più significativo perché nella rassegna iridata 2015 sono state 15 le Nazioni andate a medaglia: la competitività generale di una scherma ormai globalizzata è insomma in crescita ed è sempre più complicato mantenersi ad alto livello. Ma l'Italia ai piani alti c'è sempre.
19 luglio 2015 www.corriere.it/sport/15_luglio_19/scherma-oro-il-fioretto-femminile-squadre-f16a17fe-2e28-11e5-804a-3dc4941ce2...