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Un attacco a colpi di kalashnikov è avvenuto intorno alle 21 davanti a uno negozio di "Marks & Spencer", grande magazzino britannico, sugli Champs Elysees, il celebre viale di Parigi. Un poliziotto e l'aggressore sono rimasti uccisi, mentre altri due agenti sono stati feriti in modo grave. Il presidente francese Francois Hollande ha parlato di "terrorismo". "Tutti dobbiamo capire che le forze dell'ordine sono esposte e che il sostegno della nazione è totale. Deve essere fatto di tutto perché questi poliziotti, gendarmi e militari possano esercitare la propria missione, ovviamente nel rispetto delle regole", ha aggiunto Hollande nel corso di un punto stampa di fronte all'Eliseo.

La dinamica dell'attacco

Secondo quanto riferito da Pierre Henry-Brandet, portavoce del ministero dell'Interno, il killer poco prima delle 21 ha fermato l'auto su cui si trovava al 102 degli Champs Elysees ed ha aperto il fuoco con un fucile automatico contro una camionetta della polizia al cui interno si trovava degli agenti mentre altri erano accanto sulla strada. Il killer ha ucciso un agente e ne ha ferito gravemente un secondo per poi tentare di allontanarsi prima di essere a sua volta ucciso dai colleghi dei due agenti. Brandet non ha escluso che il killer avrebbe avuto un complice. "Secondo le prime verifiche è stata presa di mira direttamente la polizia", ha dichiarato Brandet.

Un testimone: "Ho pensato che sarei morto"

"Sono venuto fuori dal negozio Sephora e stavo camminando nei pressi di una Audi 80 parcheggiata. Un uomo ne è uscito e ha aperto il fuoco con un kalashnikov su un poliziotto". Lo racconta un testimone alla Reuters. "Il poliziotto è caduto a terra. Ho sentito sei spari, ero spaventato. Ho una bambina di due anni, e ho pensato che sarei morto. Ha sparato direttamente verso il poliziotto".

L'identità dell'aggressore

L'attentatore si chiamerebbe Youssef El Osri e proveniva dal Belgio, secondo quanto riferiscono i media francesi.

L'aggressore ucciso era noto agli 007 del Dgse, i servizi segreti francesi e della polizia. L'aggressore, prima di essere ucciso, aveva scritto sul sistema di scambio di messaggi Telegram di voler uccidere degli agenti di polizia. Telegram è stata più volte impiegata dai terroristi dell'Isis come sistema di comunicazione.
Perquisizioni sono in corso nell'abitazione dell'assalitore ucciso a Parigi: il suo appartamento si trova alla periferia est della capitale francese.

"Riguardo all'identità dell'aggressore, non è stato ancora compiutamente identificato. Perciò non riferirò nulla circa la sua identità. Non possiamo escludere che ci siano uno o diversi complici. Al momento ci sarebbe solo un aggressore", ha detto Brandet, parlando in diretta tv.

L'evacuazione degli Champs Elysees

Un'evacuazione è stata messa in campo nella zona della sparatoria: elicotteri, alcuni cecchini schierati sui tetti, e la polizia che ha chiesto attraverso i media a tutti i parigini di evitare la zona.

Fonte

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.