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Auto elettrica fotovoltaica Sion della Sono Motors

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    10 24/03/2018 01:01


    Sono Motors Sion, l’elettrica solare nata con il crowfounding ha già più di mille ordini



    Costa circa 20.000 euro e andrà in produzione nel 2019. I pannelli fotovoltaici garantiscono fino a 30 km in più di autonomia


     

     


     




    Pubblicato il 01/08/2017

    Ultima modifica il 01/08/2017 alle ore 19:23




    Omar Abu Eideh



    Dopo averne svelato le intenzioni ecologiche all’inizio dell’anno, il marchio tedesco Sono Motors ha diramato le prime immagini del prototipo della Sion: si potrebbe definire un’elettrica con “range extender solare” in cui, ai circa 200 km di autonomia assicurati dalla batterie da 30 kWh, si aggiungono altri 30 km garantiti dalle 330 celle fotovoltaiche sparse sulla carrozzeria (in particolare su tetto e fiancate). Il motore a emissioni zero garantisce circa 80 kW di potenza. 

    Attesa al debutto commerciale del 2019, la Sion è stata messa a punto da un terzetto di giovani imprenditori provenienti da Monaco di Baviera: in 3 anni l’hanno pensata, sviluppata e realizzata anche avvalendosi dei fondi racimolati con una campagna di crowdfunding; con quest’ultima sono stati raccolti oltre 600 mila euro. L’interesse per il modello definitivo, che costerà meno 16 mila euro, batterie escluse (sui 4.000 euro), è alto: sono già stati raggiunti oltre 1.100 preordini.  


     





     


    Il design dell’auto ricorda un po’ quello di una piccola monovolume di taglia urbana - ha anche il gancio traino posteriore (750 kg rimorchiabili) per incrementarne la versatilità - con la carrozzeria prevalentemente realizzata in policarbonato resistente ai graffi. Il tetto fotovoltaico è anche trasparente, garanzia di un abitacolo particolarmente luminoso. L’interno ha un design minimalista e offre un sistema infotelematico con schermo touch da 10”. 


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    Approfondimenti:

    sonomotors.com/it/sion.html/

    www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-19a6bab9-3889-45de-be7e-ff4adb2b5...

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    10 28/03/2018 15:51
    ...Dovremo adattarci, e per le generazioni future sarà la normalità non sentire più un tubo di scarico... ma che fatiche e che tristezza! Io non sono pronto.
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    00 29/03/2018 00:52
    Re:
    leonzanna, 28/03/2018 15.51:

    ...Dovremo adattarci, e per le generazioni future sarà la normalità non sentire più un tubo di scarico... ma che fatiche e che tristezza! Io non sono pronto.




    Però col motore elettrico hai il vantaggio di una coppia motrice molto più potente [SM=x44461]
    oltre ad altri vantaggi, come qui ad esempio la possibilità di collegarla all'impianto fotovoltaico (off grid) di casa per ampliarne la capacità delle batterie, utile durante le lunghe notti invernarli... [SM=x44461]

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    00 11/04/2018 17:51

    Sion Motors, un pannello fotovoltaico per la vostra auto


    La startup tedesca promette di alimentare auto elettriche con un sistema integrato di celle fotovoltaiche



     

    A causa delle catastrofiche previsioni ambientali, sottolineate a più riprese da ricercatori, forum e comitati, è bene che l’uomo sia sempre più “amico” dell’ambiente che lo circonda e che lo circonderà per la propria esistenza. I più audaci, cavalcando l’onda della citazione “ l’ambiente è il miglior amico dell’uomo”, hanno pensato di metterci nelle condizioni di poter, un giorno, “portare a spasso” i nostri pannelli fotovoltaici. Verrebbe spontaneo chiedersi il perché, ma concentriamoci per un momento sul “perché no?”


    L’idea nasce a Monaco di Baviera, dove un trio di studenti pensa ad un modello di auto elettrica, supportata da celle fotovoltaiche che alimentino il motore, allungandone così l’autonomia utile. Decidono così, attraverso la startup Sono Motors, di progettare e realizzare i primi prototipi del veicolo, dopo aver raccolto oltre 600000€ grazie ad una efficientissima campagna di crowfounding.


     

    L’auto, dal design molto semplificato, presenta 330 celle fotovoltaiche sparse su quasi tutta la scocca. Per garantirne la sicurezza, sono state rivestite con uno strato di policarbonato. L’autonomia media di un’auto elettrica, attualmente, è di circa 250Km. Il sistema di pannelli fotovoltaici però, può garantire tra i 30 e i 50 Km di autonomia extra, andando ad alimentare un motore della potenza di 80 kW.


    Energia-Rinnovabili- Solare-Monaco di Baviera-Fotovoltaico-Auto-elettrica
    Il sistema di celle fotovoltaiche, ricoperte da policarbonato e disposte lungo la quasi totalità della scocca dell’auto
    sonomotors.com

    Punto di forza del progetto è sicuramente il prezzo. L’azienda ha già stabilito il prezzo di vendita del modello base a 16000€, ai quali dovremmo andare a sommare la batteria dal costo di 4000€. Con un totale di 20000€, il cliente si aggiudica un’auto elettrica con sistema fotovoltaico integrato, in grado di alimentare sia la batteria della macchina sia componenti elettrici esterni, fungendo così da vero e proprio accumulatore mobile (fino a 35 kWh).

    La Sono Motors dimostra grande attenzione ai particolari. Il sistema di manutenzione e garanzia, infatti, nasce dalla possibilità di poter scaricare gratuitamente il manuale. Questo permetterebbe non solo di aggiornare costantemente il manuale stesso alle versioni più recenti, ma anche di creare una fitta rete di assistenza, riducendone i costi per cliente. Al manuale verranno anche affiancati dei video tutorial per la riparazione e sostituzione di componenti, acquistabili anche online.

    Il progetto è chiaramente in fase di perfezionamento. La startup di Monaco di Baviera, nonostante il forte scetticismo iniziale, è ad un passo dal raggiungimento del traguardo (5000 ordini). Hanno infatti già raccolto poco più di 3500 ordini, dimostrando quanto interesse ed ottimismo ci sia dietro progetti dediti al riavvicinamento tra uomo e ambiente.

    Fonte: Energy  


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    10 11/04/2018 17:52

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    00 20/06/2018 11:40

    Sono Motors Raggiunte le 5.000 prenotazioni della Sion




    Redazione online Redazione online




    La tedesca Sono Motors ha raggiunto il traguardo delle 5.000 prenotazioni della elettrica Sion. Le richieste sono giunte da 30 Paesi diversi
    ed è stata prorogata a fine giugno l'offerta lancio iniziale: a tutti i clienti verrà spedito un modellino in legno della Sion con il numero di prenotazione,
    in attesa delle prime consegne previste nel 2019.

    Batterie e celle solari per rispettare l'ambiente. La Sion, della quale abbiamo già potuto provare un prototipo su strada nei mesi scorsi,
    combina un prezzo accattivante (16.000 euro con batterie a noleggio) con soluzioni tecniche innovative: la propulsione elettrica è garantita dagli accumulatori al litio
    e dalle celle fotovoltaiche installate sulla carrozzeria, portando l'autonomia totale, secondo i dati dichiarati a circa 280 km, dei quali circa 30 km ottenuti dall'energia solare.

    La ElringKlinger realizzerà le batterie. Recentemente sono state comunicate anche due collaborazioni chiave a livello tecnico:
    le batterie saranno fornite dalla tedesca  ElringKlinger ,
    mentre i gruppi ottici a Led, previsti di serie, saranno realizzati dalla ASG.
    Rimane, invece, ancora sconosciuto il nome dell'azienda che si occuperà della produzione in serie della Sion.

    Fonte: QuattroRuote



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    00 20/06/2018 11:43




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    00 20/06/2018 11:44


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    raggio di luna78
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    Vincitrice Concorsi:
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    IperFichi Mondiali 2014
    Regno Animali&Veg.2015
    00 21/06/2018 10:24
    A me piacerebbe un'auto come questa tanto rispettosa dell'ambiente, però mi pare di capire che oltre a spendere 16mila euro per l'auto dovrei caricarmi anche la spesa di altri 4mila euro per le batterie...
    mi piacerebbe sapere quando e quanto lo Stato darà contributi per incentivare queste auto ecologiche..

    altrimenti chi ha poche disponibilità di spesa continuerà ad orientarsi su utilitarie economiche che costano molto meno, quasi un terzo di questa!
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    Etrusco
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    00 25/02/2019 16:13

    Sarà l’automobile elettrica a ricaricare la casa





    
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    Non più la casa che ricarica l’auto elettrica. Ma l’auto elettrica che ricarica la casa (o qualsiasi altro luogo che abbia bisogno di allacciamento alla corrente).
    I veicoli a emissioni zero non sono ancora una realtà affermata sul mercato italiano. Ma le soluzioni tecnologiche per agevolare l’utente aumentano.
    Seguendo anche la logica di una rivoluzione “dal basso”: quando si semplifica l’uso di un mezzo, diventa più facile incidere sul cambio delle abitudini dei cittadini.

    A scommettere sul tema è Enegan, trader di gas e luce con sede a Empoli operativa a livello nazionale e impegnata al 100% sulla produzione da rinnovabile.
    L’azienda ha lanciato il progetto E-cube, sviluppato di concerto con alcuni partner industriali (fra cui l'Università di Firenze) e con un ente di ricerca,
    e finanziato da un bando della Regione Toscana. L’obiettivo è la creazione di una Banca dell’Energia (fra clienti della multiutility) dove lo scambio avviene proprio per il tramite delle automobili.

    Per capire il funzionamento, occorre allargare l’orizzonte. Dalla mobilità alle rinnovabili, con particolare riferimento al fotovoltaico.
    Uno dei nodi da sciogliere nel nostro Paese è l’impossibilità per i cosiddetti “prosumer” (i consumatori-produttori di energia, cioè coloro che hanno montato in casa un impianto per l’autoconsumo e che automaticamente sono anche piccoli produttori) di cedere il “surplus” in modo diretto a terzi, senza dover passare dalla mediazione della rete nazionale.
    L’unica alternativa per “trattenere” la maggior parte dell’autoproduzione è ricorrere all’uso di accumulatori: cioè ciò che non viene immediatamente consumato viene ceduto a una batteria, da cui si potrà attingere al bisogno. Spesso il gioco non vale la candela per un piccolo consumatore: tuttavia, le batterie necessarie per lo storage sono equivalenti a quelle delle auto elettriche. E, allora, perché non impiegare proprio l'auto come aiuto tecnologico?

    Tecnicamente si chiama vehicle-to-grid: il veicolo diventa il mezzo con cui incamerare energia e spostarla altrove per un utilizzo diretto.
    Possibile, per ora, se all'interno di una community in grado di gestire le “transazioni” fra i soggetti operanti: una smart grid che Enegan si propone appunto di creare fra i propri clienti.

    «Il tempo di sosta di un veicolo si stima oggi intorno al 95%, per questo le auto sono a tutti gli effetti mezzi perfetti per lo storage – spiegano Maurizio Castagna, responsabile ricerca e sviluppo e Luca Ciulli, responsabile tecnico –. I benefici a cascata potrebbero essere importanti. In base alle nostre proiezioni sui clienti Enegan e sul numero di Pod e impianti fotovoltaici, l’adesione alla Banca dell’energia potrebbe essere applicabile a 80mila utenze cui sono collegati 1.500 impianti di varia taglia per una produzione media annua di 60 GWh». La tecnologia rappresenta non solo un incentivo per la diffusione della mobilità elettrica, ma anche un supporto per la stessa rete nazionale, che potrebbe risolvere problemi di sbilanciamento facendo agevolmente spostare i mezzi. Secondo le esigenze quotidiane e in modo totalmente smart. Il progetto, ad oggi sperimentale (sono stati sviluppati i primi veicoli, in fase di prototipo), si chiude entro l'anno. «Per questa data - assicurano da Enegan - partirà la fase di industrializzazione».

    Non solo in Toscana. Il tema è di estrema attualità e sotto i riflettori anche di altre manifestazioni. Venerdì scorso, durante un convegno organizzato a Verona nell’ambito di Legno&Edilizia dal Coordinamento Free, Gianni Silvestrini, direttore della rivista il Pianeta terra, ha ricordato che nel 2017 l’Autorità per l’Energia ha proposto le reti di quartiere, con la realizzazione di scambi energetici che vedranno protagonisti più edifici e di cui probabilmente nel 2020 si vedranno i primi esempi. «Sono già in via di installazione i contatori elettrici di seconda generazione, in grado di dialogare con gli elettrodomestici, se adattati con appositi microchip, per abbassare i consumi – spiega –. Prossimamente sarà l'auto elettrica la batteria di casa.Dal garage la notte rifornirà l’edificio di energia elettrica anche grazie a uno specifico software (già esistente) che assicura al mezzo la riserva di corrente necessaria per raggiungere un altro luogo di ricarica».

    Fonte: Il Sole 24 Ore 11 Febbraio 2019 © Riproduzione riservata


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