L'Umbria del PD

rufusexc, 25/04/2019 10.07:

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Sulla prima parte sono d'accordo con te, sulla seconda meno.
I giudici hanno la loro parte di colpa. Applicano due pesi e due misure, si giustificano sempre, in un modo o nell'altro, dicendo che glielo impone la legge quando o che la legge gli permette discrezionalità.
Discrezionalità che applica anche su quali denunce portare avanti.
Una mia nipote, anni fa, fu vittima di una specie stalking/bullismo, la polizia disse a mia sorella, quando andò a denunciare il fatto, che le indagini sarebbero state fatte se il magistrato avesse ritenuto utile (per la sua carriera) farle. E così si spiegano tanti casi di femminicidio, che nonostante le denunce fatte per stalking ed altro, si è giunti alla morte della persona che aveva denunciato il crimine.

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Però se la legge è uguale per tutti e tutti noi abbiamo diritto alla giustizia, non dovrebbe essere lasciata questa discrezionalità a nessuno di decidere chi può e chi non può averla.

Dom Pérignon, 26/04/2019 12.48:

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Però se la legge è uguale per tutti e tutti noi abbiamo diritto alla giustizia, non dovrebbe essere lasciata questa discrezionalità a nessuno di decidere chi può e chi non può averla.

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Ma se il problema è, come sembra, la carenza del personale nei tribunali o tra gli aiutanti dei magistrati, perchè nessuno dei passati governi ha mai pensato a creare nuovi posti di lavoro nonostante le troppe promesse in quella direzione? Cioè i nuovi posti di lavoro vanno bene ovunque all'infuori di dove servono più urgentemente?

Arcanna Jones, 26/04/2019 17.42:

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Ma se il problema è, come sembra, la carenza del personale nei tribunali o tra gli aiutanti dei magistrati, perchè nessuno dei passati governi ha mai pensato a creare nuovi posti di lavoro nonostante le troppe promesse in quella direzione? Cioè i nuovi posti di lavoro vanno bene ovunque all'infuori di dove servono più urgentemente?

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Finora i parlamentari che dovevano decidere una riforma del genere erano tutti intrigati in qualcosa di poco chiaro... non avrebbero mai voluto potenziare la macchina della giustizia, non fossaltro per limitare il rischio di finirci dentro loro stessi

Adesso però coi 5 Stelle in parlamento qualcosa dovrebbe cambiare, si spera

Da da da, 28/04/2019 11.10:

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Finora i parlamentari che dovevano decidere una riforma del genere erano tutti intrigati in qualcosa di poco chiaro... non avrebbero mai voluto potenziare la macchina della giustizia, non fossaltro per limitare il rischio di finirci dentro loro stessi

Adesso però coi 5 Stelle in parlamento qualcosa dovrebbe cambiare, si spera

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… difatti, l’allora ministro del lavoro, era troppo oberato dall’impegno di pilotare il business a vantaggio delle coop-rosse (di cui è stato presidente per 13anni circa) e degli avidi privati, con l’accoglienza delle migliaia di clandestini; e l’altra ministra che, essendo avvocata poteva incentivare assunzioni negli uffici dei suoi colleghi di categoria, era invece troppo oberata nel sistemare la bancarotta etruria, diretta anche dal proprio babbo.

AlcibiadeR, 28/04/2019 17.47:

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… difatti, l’allora ministro del lavoro, era troppo oberato dall’impegno di pilotare il business a vantaggio delle coop-rosse (di cui è stato presidente per 13anni circa) e degli avidi privati, con l’accoglienza delle migliaia di clandestini; e l’altra ministra che, essendo avvocata poteva incentivare assunzioni negli uffici dei suoi colleghi di categoria, era invece troppo oberata nel sistemare la bancarotta etruria, diretta anche dal proprio babbo.

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Va bene l'ironia però non cadiamo nell'errore che debba essere sempre il governo di turno a prendere l'iniziativa legislativa, quando invece dovrebbe essere compito del Parlamento legiferare o introdurre riforme.
Purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto governi arrogarsi iniziative che invece sarebbero più appropriate ad altri organi, ma questo spero non diventi un'abitudine

Etrusco, 28/04/2019 23.51:

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Va bene l'ironia però non cadiamo nell'errore che debba essere sempre il governo di turno a prendere l'iniziativa legislativa, quando invece dovrebbe essere compito del Parlamento legiferare o introdurre riforme.
Purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto governi arrogarsi iniziative che invece sarebbero più appropriate ad altri organi, ma questo spero non diventi un'abitudine

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Etrù, da come ti leggo in diversi post, mi pare tu sia un politologo piuttosto analitico e più che accettabile per la tua obiettività, per cui, dovresti convenire che, non si tratta tanto di “ironia”, bensì delle effettive inadempienze compiute da un decennio fino agli inizi 2018. Cominciando con gli strafalcioni dall’abusivo governo monti/fornero e dagli altri altrettanto abusivi del ciarlatano e bugiardo rottamatore con la sua company di impresentabili – e come non può esserlo un ministro del lavoro che, a prescindere dal business incoraggiato per le coop, aveva l’infelice mentalità di considerare i giovani fannulloni che stanno bene fuori dall’Italia e nel contempo occuparsi che il proprio figliuolo avesse nel nostro Paese il posto di lavoro stabile con l’aggiunta del resto nel campo dell’editoria: QUI … e non parliamo della “bella” ministra avvocatessa o dell’altro ministro infrastrutture silurato anomalie di regali, facilitazioni e orologi rolex al figlio QUI … etc

D’accordissimo con te, che il legiferare dovrebbe essere compito primario del Parlamento in toto, comprese tutte le opposizioni ai governi in carica! Ma la realtà dei fatti mostra che non c’è alcuna differenza tra le leggi “ad personam” per la salvaguardia di aziende private e un “bail in” a tutela di banchieri ladri o di banche fallimentari e proprietà di specifici partiti (MontePaschiSiena = PCI/PD). Oppure è, nei talk show di parte (i vari: formigli – floris – porro coi soliti ospiti cacciari, fornero, calenda, etc) sentire, ad esempio, un PD vantarsi d’aver lui per primo riformato la Legge sulla Sicurezza e Autodifesa soltanto per contrapporla all’ultima della Salvini; però, con la sostanziale differenza che quella dei sinistri (tipo, quel “librandi” che fa vomitare appena apre bocca) giustifica l’autodifesa se il derubato chiede ai delinquenti albanesi – magari l’ultima volta erano zingari rumeni - introdotti in casa sua, che intenzioni abbiano verso i padroni, gli anziani e i bimbi al piano di sopra, prima di reagire adeguatamente: “... mi scusino e per cortesia aspettino un istante, signori bravi, gentili, educati, sensibili e onesti ladri, che telefono ai caramba affinchè mi consiglino il meglio da farsi … grazie e mi perdonino nuovamente e magari, intanto accomodatevi in cucina che la mia anziana mamma ha appena sfornato l’anitra all’arancia con contorno di patatine novelle al forno, un ottimo cabernet, quindi, caffè macchiato e dolce alla fragola!”

E con te Etrusco, anch’io condivido le tue ottime speranze che stavolta le cose finalmente cambino per davvero e sostanzialmente, almeno ora che, a quanto sembra dal “ragazzino” vanaglorioso e ultimamente di continuo bisticciante con l’altro collega, vicepresidente e ministro degli interni, siamo agli albori della 3° Repubblica Italiana!