10 14/12/2019 18:49
Re: Re: Re: Re:
c'eraunavodka, 13/12/2019 17.43:




Infatti sarebbe preferibile aggiustare la famiglia senza smembrarla se c'è qualche problema,
è un orrore strappare i figli ai genitori.
Se hanno problemi economici si aiutano, come si aiutano tutti i bisognosi che arrivano in Italia dal 3° mondo.
Se hanno problemi di altra natura si mandano assistenti sociali di sostegno alle famiglie, ma non solo per strappare via i figli con un facile pretesto.

Tra l'altro allo Stato costa molto di più strappare via un figlio per poi mantenerlo nelle strutture adeguate, si calcola intorno ai 200-250€ al giorno per ogni bambino, perchè hanno bisogno di assistenza medica, psicologica e personale specializzato.
Con la stessa cifra data alle famiglie si risolverebbero una buona parte dei problemi e crescerebbero senza aggiungere anche il trauma della separazione coatta.




strutture adeguate [SM=x44458]



Abusi sessuali ripetuti. Oltre che violenze di ogni genere. Tutti subiti per oltre tre mesi sotto gli occhi degli operatori che tutto sapevano e non avevano mai denunciato nulla. Per questo, stanca di quelle vessazioni, la vittima, un ragazzina di 16 anni, era anche fuggita dalla comunità per minori di Caresana, nel Vercellese. Aveva raggiunto la sorella più grande che vive nel Vercellese. È a lei che ha confidato tutto. Delle botte. Degli abusi ma anche delle umiliazioni avute da parte di altri minori, come lei ospiti della struttura. Violenze raccontate nei dettagli alle coordinatrici e agli operatori del centro che invece di prendere provvedimenti le avevano dato la colpa. «È colpa tua — le avevano detto —. Se non andassi vestita in quel modo certe cose non accadrebbero». Insieme si sono così rivolte alla polizia che ha avviato le indagini e, grazie anche alle intercettazioni telefoniche hanno scoperto la verità. Per mesi, da febbraio a maggio, la giovane aveva subito violenze di gruppo. In un caso anche parzialmente riprese da uno degli autori con un tablet. A volte, tanta era la paura della giovane di essere malmenata , con pugni e calci, che non aveva altra strada che rassegnarsi a subire le violenze sessuali. «Ho raccontato tutto agli operatori — scriveva nel suo diario la sera prima di andare a dormire —. Nessuno mi crede. Sono amareggiata». Parole che ha poi detto anche nel corso dell’audizione protetta, confermate anche da un’altra minore della struttura che aveva subito percosse e ingiurie dallo stesso gruppo di giovani.


Per questo i ragazzi della comunità sono indagati (dalla Procura dei Minori di Torino) per violenza sessuale su minore. Si tratta di ragazzi tra i 14 e i 16 anni, tutti con un passato difficile. L’indagine condotta dagli uomini e dalle donne della seconda sezione della Squadra Mobile, coordinati da sostituto procuratore Davide Pretti, ha fatto emergere che l’esasperazione della ragazzina ,già in passato vittima di maltrattamenti in famiglia, era la verità. Nel registro individuale, gli operatori della Comunità avevano effettivamente segnalato i racconti delle violenze, ma senza prendere alcun tipo di provvedimento e senza avvertire né i servizi sociali, né la Polizia. Anzi, in alcuni casi, avevano attribuito alla ragazzina stessa la responsabilità dell’accaduto. Un comportamento omissivo, quello tenuto dal personale, che è valso cinque misure cautelari ad altrettante persone residenti nel vercellese: due coordinatrici e tre educatori che avevano raccolto le confidenze della giovane, sono stati interdetti dalla professione e la comunità è stata posta sotto sequestro. I cinque indagati — quattro donne e un uomo di età compresa tra i 28 e i 52 anni — devono rispondere di concorso omissivo in violenza sessuale di gruppo, reato che prevede pene massime superiori a 12 anni di carcere. Dopo un primo accesso della Mobile, nella struttura erano anche state piazzate videocamere di sorveglianza. «Dalle parole degli operatori — ha spiegato il sostituto procuratore Pretti — è emerso chiaramente che il personale indagato fosse a conoscenza di quanto avveniva. Episodi che si verificavano sia di notte, che di giorno, anche mentre i minori avrebbero dovuto essere sorvegliati. Invece loro si chiudevano in camera, toglievano la maniglia e abusavano della giovane». All’alba di venerdì le 5 ragazze e i 6 ragazzi ospitati a Casa Vittoria a Caresana, struttura in gestione alle cooperativa Elleuno di Casale Monferrato, sono stati prelevati dal personale della Mobile, agli ordini del commissario Gianluca Tuccillo, per essere ricollocati altrove. La struttura è attualmente sotto sequestro.

Elleuno

Top player nel settore socio-sanitario-educativo

Pioniere del modello assistenziale a beneficio delle persone in stato di fragilità, elleuno opera in ambito socio-sanitario-educativo e dei servizi ad esso collegati sin dal 1989.

È presente nelle principali Regioni italiane con servizi rivolti a persone con gravi e gravissimi disagi fisici e psicologici; fonda il proprio operato sull'eccellenza del modello di gestione e della relazione con gli enti pubblici, le famiglie, la comunità locale, la rete delle associazioni e del volontariato, i fornitori, gli istituti di credito.

Nel 2018 ha diretto e condotto oltre 100 servizi socio-sanitari-educativi. Ogni giorno assiste oltre 10.000 persone non-autosufficienti e con disabilità attraverso uno staff di 2.500 operatori.

La dimensione dell'azienda (persone retribuite e volume dei ricavi) ne fanno una realtà soggetta alla normativa sulle Società per Azioni, con certificazione annuale di Bilancio di Esercizio e Bilancio Sociale.
"Alle società cooperative si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni sulla società per azioni". Rif. Codice Civile Art. 2519 e successive modifiche previste dall'Art. 8, comma 1, DLgs 17.1.2003 n. 6, pubblicato in G.U. 22.1.2003 n.17.

Opera in forma di cooperativa sociale no-profit per promuovere il patrimonio etico e umano indispensabile a chi opera con la popolazione più fragile cui è indirizzata l'assistenza, favorendo la centralità delle persone accudite, delle loro famiglie e dei lavoratori dipendenti-soci dell'azienda.


Top Player ? [SM=x44457]

E da altre parti che non sono Top Player che succede ? [SM=x44473]


Un altro bene dell'Italia sarà quando spariscono tutte queste Cooperative di Merda