pliskiss, 03/12/2019 00.34:
no no capisco e mi immedesimo
confidenze e parlare e poi la frustata shock che non ti aspetti
a 55 ho visto morire tanta gente, chi con il cancro e magari chi è morto d'incidente
una storia del genere io penso che ha dell'inverosimile e al momento pensi sia uno scherzo
" ma cosa è successo??!" " si è sparato" penso che in quel momento è dura starci dentro perché il tuo cervello inizia a frullare e ti sembra una storia impossibile che si sia realizzata
si
chi si suicida la Chiesa non accetta
il povero David Rossi passato per suicidio lessi ci furono problemi per funerali
… quale sia stato il motivo di questo suo gesto estremo, ancor oggi non lo so esattamente e le volte che continuo a pensarci non riesco a capacitarmi, per almeno due motivi:
- il primo è che pensavo di conoscerlo abbastanza bene sia perché ci conoscevamo da parecchi anni e sia perché si discuteva parecchio e si approfondiva molto, senza annoiarci ma con soddisfazione … si trattava di varie questioni, dalla politica, ai nostri rapporti con le ragazze a quelle che erano troiette ad altre invece genuine, solari … si discuteva sulla vita, sul suo senso, Dio sì, Dio no … tra l’altro, lui al contrario di me, era un miscredente, di chiesa e vaticano neanche parlarne, né di dottrina, di valori etici etc e spesso ci contrapponevamo ma senza mai bisticciare seriamente se non un mandarci a far in culo a vicenda e poi via da Toni al bar a sfondrarci cicchetti e ombre, ombre e ombre e giù a cantare “bella figlia dell’amore, schiavo son dei vezzi tuoi” …
… una sera siamo stati invitati a cena da amici per festeggiare un compleanno, sennonché ci trovavamo a Mestre e oramai l’ora era tarda per cui ci dissero di accomodarci con divano e branda di fortuna, però, mentre l’amico e la sua compagna si ritirarono nella loro camera, io e Gabriele (Lele) restammo in cucina a ragionare, ragionare del più e del meno … sul tavolo era ancora rimasto un tre quarti di bottiglione di grappa, così una parola e un bicchierino, un bicchierino e un’altra parola … poi ci piaceva cantare facendo i gorgheggi gli alti e i bassi delle melodie e, guarda caso puntammo proprio su quella cavatina del Verdi “bella figlia dell’amore … “, cosicchè passammo tutta la notte fino alle 6 di mattina … non ti dico al momento di salutare i due amici che ridendo ci dissero: “col cassso che eà prossima volta ve fasso dormir da mi … me gavè bevuo tuta eà grapa e roto i cojoni tuta eà note col vostro cantichiar e melodie … gavemo fato notoeada!”
… questo, piss, per dirti una delle tante …
- il secondo motivo per cui ancor oggi resto, come si può dire, perplesso, confuso sconcertato … è il modo con cui si è suicidato … da quanto mi hanno poi spiegato, il suo è stato quasi un rito meticoloso eseguito a puntino e, sorpresa, il fatto che si fosse fasciato la testa con vari asciugamani e che dalla casa, molto grande, e si fosse ritirato giù nel cesso dell’officina, era per non sporcare più di tanto …
… congetture ne ho fatte tante, caro piss … anzi, quasi dimenticavo … Lele era un ragazzo apposto, normale, sanissimo di mente, intelligente, colto – pensa che le medie e il liceo li fece dai Salesiani soggiornando la settimana in uno dei loro istituti professionali - e aveva un cuore e una bontà squisita … gran lavoratore e bestemmiatore quando in officina faceva delle castronate – l’officina di suo padre era specializzata nel fare lampadari in ferro, rame e quant’altro di oggettistica per i maestri vetrai di Murano -, inoltre era forte, atletico (80/90kg) …
… insomma piss, ogni tanto mi/gli dico: “Lele, che cazzo hai combinato, cosa ti è passato per la testa, quale paura, quale sofferenza non hai potuto portare per finirla in quel modo … perché non hai chiesto esplicitamente chiaramente aiuto anche a me , certamente non avrei combinato un cazzo ma avremo parlato, spiegato, capito, condiviso … Lele, Lele ti sei chiuso troppo in te stesso non accorgendoti di sprezzare chi ti era vicino nel bene e nel male hai mancato di rispetto agli altri, verso il tuo papà anche se non andavi tanto d’accordo – la mamma, cui era legatissimo, morì un anno prima – i fratelli, i parenti, gli amici e … verso di me … vafffanculo Lele, Lele … mio Lele!” …
… e sai, piss, un’altra mia cosa, forse, strana? … non sono mai andato a trovarlo in cimitero, mai!
questo Amico ce l’ho sempre nel cuore per il restante della mia vita …