A proposito della "vexata quaestio" generata dagli articoli della Fallaci, propongo a tutti i frequentatori del forum, la lettera scritta dagli autorevoli Cacciari, Cardini, Canfora, Vattimo e Chiesa pubblicata oggi sulle colonne del Corriere della Sera:
Giovedi' 14 Novembre 2002
FALLACI
Interventi esagerati
Gli interventi di Oriana Fallaci sui musulmani, sul mondo islamico sono come certi dolci a base di miele, latte, uvette, marmellata: tanto dolci da nauseare. Sono troppo violenti, troppo feroci, non solo per quelli che non ne condividono i contenuti, ma sono esagerati anche per quanti nutrono gli stessi sentimenti della scrittrice.
Le idee che esprime sono povere. La forma in cui lo fa, è volgare. Diceva Bertolt Brecht di «essersi seduto dalla parte del torto, perché tutti gli altri posti erano già occupati». La Fallaci si siede dalla parte del torto con la presunzione di tanti occidentali di costituire il progresso, di essere il modello, di far parte di quelli a cui gli altri guardano con segreta ammirazione.
Quella di Oriana Fallaci è una cultura arrogante, aggravata dal senso di superiorità. La nostra cultura, invece, quella che ci ha nutrito il pensiero, che ci ha dato il sistema che si chiama democrazia, e che la scrittrice pensa di rappresentare, ci impone il dovere di gridare che il rischio non viene dall’Islam, ma dall’intolleranza del più forte, dall’integralismo occidentale. La montagna che stenta ad uscire dagli abissi della cecità è quella della Fallaci, perché l’Islam insegna tolleranza, e su 1,2 miliardi di musulmani su questo pianeta, gli integralisti saranno sì e no il tre per cento.
Ha ragione, comunque, Oriana Fallaci, quando denuncia la mancanza di passione contro cui dobbiamo combattere.
Ed è proprio con questa mancanza di passione che ricordiamo quanto scrisse Martin Niemoeller, al termine della seconda guerra mondiale: «Prima vennero a prendere i comunisti, e non dissi nulla, perché non ero comunista. Poi, tornarono per portare via gli ebrei e rimasi in silenzio, perché non ero ebreo. Dopo, passarono per arrestare i sindacalisti, e restai in silenzio, perché non ero sindacalista. Alla fine, vennero a prendere me, e non c’era più nessuno che potesse dire qualcosa». Sì, ci sentiamo fratelli dei musulmani, per non rimanere soli, domani, quando qualcuno potrebbe bussare alla nostra porta, per metterci a tacere .
Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Franco Cardini, Giulietto Chiesa, Gianni Vattimo
(fonte:
Corriere.it )